Tavolo anticrisi in Prefettura per risolvere l’affaire Villa Abela. Riunione fiume di 29 ore con tutti gli attori coinvolti: Comune di Siracusa, Provincia regionale, Regione Sicilia, Soprintendenza BB.CC., gli Amici dell’Inda, SOS Siracusa, i posteggiatori abusivi riuniti, MDP (Macchina – Dio – Patria), Cgil, Cisl, Uil, Deputazione Cappella di S. Lucia, Telefono Arcobaleno, la Civetta di Minerva, le signorine Testone, Bar Tunisi, Ance, Anci, Arci, l’Arcolaio, Dario Tota e Rifiuti Zero.
Dopo aver escluso, non senza polemiche, una accorata lettera al Presidente Mattarella, l’esproprio proletario, l’affidamento per sei mesi a Tekra Ambiente e l’enciclica papale “Redemptoris Costruttoris flammis acribus addictis” – che Papa Francesco avrebbe redatto come favore personale al Sindaco Italia – si è giunti ad una soluzione condivisa.
Per salvare la costruzione liberty dalle grinfie degli spietati consumatori di suolo, Villa Abela sarà inserita in un percorso virtuoso: un tour culturale ad altissimo coefficiente archeologico, architettonico, paesaggistico ed urbanistico con l’obiettivo di creare sinergie importanti e mettere finalmente in rete Villa Reimann, Villa Sunset a Fontane Bianche, Villa Politi, Villa Salus, Villa Azzurra, i Villini e il Residence le Ville al Villaggio Miano.