Il cannone di erba fumato beatamente dal pilota di ape calessino che sfrecciava contromano trasportando una famigliola sprovveduta di turisti mitteleuropei, lasciava nell’aria il profumo nostalgico di certe domeniche universitarie e una voce, quella del pilota, che come un mantra ripeteva ossessivamente: “Sairacus nest iar cultur capital ov de uord!”.
