Retrodatando

Stiamo cercando casa con una camera in più, il problema principale è che per quanto visto finora, la situazione in città è preoccupante. Voglio dire, mi pare che manchi tutta una fascia di mercato: o si trovano appartamenti fatiscenti dentro palazzi orrendi, con le reti di sicurezza sui cornicioni per evitare che cadano calcinacci e i balconi chiusi con quelle terribili gabbie di alluminio anodizzato che li trasformano in sgabuzzini, oppure, case extralusso francamente esagerate e inarrivabili. Si passa dalle stanze da letto con la moquette marrone popolata da acari grossi così e bagni decrepiti senza mattonelle, con l’agente immobiliare che ti dice: questa è pronta da abitare non deve toccare niente, ad arredamenti design tipo loft nell’East Village a NYC. Venerdì l’annuncio diceva: appartamento 120 metri quadrati trattabili e il sabato, visitandolo non superava gli 80 e quando l’ho fatto presente, quello mi ha detto una cosa tipo: «non deve formalizzarsi sui metri, deve immaginare la casa che sarà» e noi l’abbiamo immaginata e siamo andati via. Qualche giorno prima, mentre visitavamo un attico sito al quarto piano di un palazzo di cinque, la signorina dell’agenzia ha spalancato con enfasi una grande porta finestra a tre ante è ha esclamato: «guardate che panorama, che vista mare!» e davanti c’era un muro con delle scritte sconce e un cazzo che sembrava scalpellato nell’intonaco, una selva di antenne di tv e dopo la linea dell’orizzonte, un bagliore che faceva presupporre la presenza del mare. L’ultimo che abbiamo visto non era malaccio, non c’era agenzia, lo vendeva il proprietario, un cinquantenne con ai piedi il paio di Hogan più grandi e imponenti che io avessi mai visto. È arrivato a bordo di un Suv tedesco che ha parcheggiato a spina di pesce sulle strisce pedonali. Siamo saliti e l’appartamento – al netto di un arredamento veramente pacchiano, tipo Gomorra, tutto oro e Swarovski – non era affatto male, se ne intuivano le potenzialità e soprattutto aveva tutti gli impianti nuovi. Dopo qualche formalità siamo arrivati al sodo: il prezzo. Lui ci ha detto una cifra diversa da quella dell’annuncio e poi ha aggiunto: «trattabile… al riazzo.»

Noi abbiamo sorriso divertiti ma lui era serio e ha aggiunto: «c’è u centoreci% e ci vulissi guadagnare macari io.»

Donatella ha fatto presente che quella del 110% è una misura che riguarda l’efficientamento energetico e altri lavori che nel caso dell’appartamento in questione sarebbero stati superflui ma lui non era del tutto convinto di questa interpretazione ma rassicurante, ha concluso: «queste poi sono cose che sistemiamo tra di noi, caso mai c’è il mio geometra ca firma quassiasi catta e… come si dice, ci mette date vecchie».

«Retrodata?» Ha chiesto Donatella.

«Brava!» ha esclamato lui, «retrotata». 

A 4505655

Un pensiero su “Retrodatando

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.