Oh la nausea – Il glossario dei commenti social all’inchiesta sui dati Covid in Sicilia

  • Bastardi la vergogna incompe sovrana sudi voi
  • Hai lavori forzato no hai domiciliari no divano
  • Ci stanno manipolanto con questa pantemia
  • Notizia data solo per fare notizia ma dov’è la notizia?
  • Na bella manciata di pitatiintoculu
  • CHE L’IRA di DIO RICADA SU QUESTI DEMONI POLITICI NEL NOME DEL PATRE E DI GESU CRIST
  • Questo si chiama stermigno!
  • Per questo non anno chiuso i porti
  • Razza si ncessu tu e cu nun to rici. Cieeessuuuu. Tanammanciariicanii
  • Astura facevano i fintitonti
  • Vi dovete rimettere tutti bastardi
  • Si a dimettere anche Musumecci ma e senza iabbo e non lo fara
  • Musumeci ingannato ma quale si ha scelto lui colaboratori e asesori
  • Musumeci feti dalla testa e non sei allo scuro di tutto
  • Ma tanto che gli fano galera no sempre nelle nostre pottrone
  • Anche i sindaci si devono dimettere e musumeci, chiddi i linps e industriali che ci anno sepolto viva
  • Li dovete chiudere in caccere e azziccarlgi la chiave necculo
  • Oh la nausea
  • Anche Musumeci è compagnia bella ne erano ha l’occorrente di tutto questo schifo
  • Questa e solo la punta del aisberc
  • Astura i positivi erano dichiarati in accesso fidatevi che è capitato a mio zio che risultava positivo senza sintomi e lo stesso giorno era negativo
  • Io lo sapevo ora la gente dovrebbe fregarsene e non rispettare ha nessun regolamento dobbiamo essere libberi. Di uscire come e quando vogliamo. visto ,che ci avete mentito non c’è mai stato nessun covid anfulenza. Ma i medici anno intubato la gente fa si che muoiono affocati senza respiro per il tubbo bene bugiardi aprite tutto libertà i vaccini fateveli voi ora Astrazenca cambia nome

Studenti, scoppia la polemica

Dice che ora dopo pascua avrete aperto le scole ma noi studenti del comitato de scole superiori na vulemu viriri tutta. Non vi cretiamo più, basta siamo telusi della politica. I scole ano stato considerato come chiddi scassi e le avete tenute chiuse causanto danni per la cuttura, la socialità ri tutti i picciotti e un sacco ri ziti infatti si stana lassannu. Basta! Ora vi assumete i responsabilità di quello che sta succetendo e di tutta sta confusione ca finì a buddello preciso. Speppero di soddi bestiale che tipo: ma sti banchi che rotelle picchì i cattastuvu? Non si potevano usare si soddi pi fari i gite? Ora ci ano imparare i cose colla DAD ma non è a stissa cosa, completamente! Cu tutti i problemi di connessione ca ci sono nella città. Tutto questo vuole dire una cosa: che ve ne state fottento della scola è di noi giovani del futuro.

Nella nostra reattà non ci sono manco i pumman ca ni pottunu peri peri e tutti i picciotti ana ghiri iennu che mutura. I scole sono colaproti e ogni spiffero è tanto e fa trasiri u veleno. Spatte, i bagni sono sempre cuasti e nei rubinetti non ce l’acua per lavarisi i manu come dice la legge. In motte scole appoi, ammanca laggibilità e i muri  si scozzulano tutti. Queste sono le domande scomote e anche se ci ano detto che i sintaco non centra nenti colle scuole superiori noi crediamo ca ciavissi a mettere i soldi ro Comuni per fare i lavori che da tanto aspettiamo. A come? u’spitale novo sì e i scole no? minchia chi siti belli!!! Non ci pensate a nostro futuro?

Pe concludere i scole chiusi creanto attri pobblemi motto gravi come ad esempio la cammuria per i genitori che travagghiano o per quelli che si susunu taddu. Molti patri fanno i turni e non ni ponu dare renzia mentre le matri che non vanno a lavorare devono cucinare e puliziare la casa e nesciunu pazze. A sto punto noi stutenti uniti chietiamo al governo e macari al sintaco la sicurezza che dopo pascuetta tunnamo a scola e poi di intervenire con decisione attravesso la concessione di una ricarica di vinticincu euro a ogni picciotto, masculo o fimmmina, fino  a giugno che poi tanto c’è a Sammer ediscion coi sconti.

Non sparate sulla croce rossa

Lo sanno anche i bambini che è fin troppo semplice sparare sulla croce rossa, e non intesa come associazione di volontariato, ma proprio come sistema organizzativo generale, come piano di vaccinazione in provincia di Siracusa. 

Nelle ultime 48 ore, chiunque dotato di un po’ di confidenza con la scrittura e con i media ha espresso il proprio pensiero. Politici, politicanti, sindacati, perdigiorno, problem solver a cottimo, associazioni vere, associazioni farlocche, insomma tutti. Tutti a dire la loro, a indignarsi, a schierarsi dalla parte dei poveri utenti, degli anziani, di quelli con le patologie gravi, costretti sotto la pioggia ad aspettare un turno di vaccinazione che non arriva mai. Come dargli torto? Chi non si indignerebbe per cose di questo genere? Bisognerebbe avere un bidone dell’immondizia al posto del cuore (Gigi Buffon docet). Il problema è che questo modo di vedere le cose lascia immaginare che da qualche altra parte ci sia qualcuno che invece dei poveri utenti se ne sta fregando, che detesta gli anziani e che quelli con le patologie gravi nemmeno li prende in considerazione. Insomma, una visione alquanto semplicistica.

Così, sono andato a vedere con i miei occhi cosa succede fuori dall’Hub vaccinale di via Nino Bixio a Siracusa e ho potuto constatare che sebbene la situazione non sia come quella dei giorni passati, la coda c’è e anche qualche assembramento di troppo. Ma ho anche visto che Protezione Civile regionale e comunale, Comune di Siracusa) con tutti i loro limiti, stanno lottando con ogni forza nel tentativo di correggere, giorno dopo giorno, gli errori che sono stati commessi per inesperienza, inadeguatezza o supponenza, questo francamente, non ha importanza. Del resto, una certa disorganizzazione era fisiologica, soprattutto perché quando si mette a regime una macchina complessa come questa, gli intoppi sono inevitabili. Ma dove pensavamo di vivere a Düsseldorf, a Tromsø, a Copenaghen? Che poi anche li, di questi tempi, hanno i loro problemi.

Era davvero possibile credere che improvvisamente, in una situazione di emergenza e confusione come questa, con i casini dei vaccini ritirati, i passi indietro dei governi, l’Unione Europea che tentenna, le paure delle persone, le comunicazioni ballerine delle case farmaceutiche e tutto il resto, improvvisamente ogni cosa si sarebbe messa a girare come un meccanismo perfettamente oliato? Su, non prendiamoci in giro.

Se la piattaforma di prenotazione schedula in automatico 150 persone tra le 9:00 e le 10:00 di mattina e l’hub vaccinale è capace di gestirne 70 l’ora, il caos è inevitabile. Se ogni utente siporta con sé uno o più componenti della famiglia per sostegno morale, quelle 150 persone diventano 250, se quelli prenotati nelle fasce orarie successive decidono di infischiarsene dell’invito a presentarsi 15/20 minuti prima e si piazzano in coda alle 9:00, con i parenti a seguito, quelle 250 persone diventano 500.

È vero, la pioggia degli ultimi giorni ha colto tutti di sorpresa e nessuno dei cervelloni che gestisce la situazione l’aveva messa in conto. Che dire: “Shame on you!”. Ma è anche vero che immediatamente sono stati montati quei gazebo tipo “mercatino biologico” dove le persone hanno trovato riparo. Ed è anche vero che i gazebo non possono essere infiniti e moltiplicarsi tra le strade della città come un gigantesco serpentone.

Hanno previsto il parcheggio gratuito per l’utenza, hanno posizionato le sedie per gli anziani in attesa, ovviamente è un numero limitato, non ci possono essere 500 sedie, sta al buon cuore della gente decidere chi ne ha più bisogno. Ci sono le sedie a rotelle spinte da volontari per chi ha problemi di deambulazione, hanno installato l’illuminazione serale, hanno creato una doppia fila per dividere gli ingressi in funzione dell’orario di prenotazione, hanno posizionato i gruppi elettrogeni che alimentano delle stufe e da stasera dovrebbe essere attivato anche il riscaldamento all’interno del Centro. Se non bastasse, buona parte dellepersone a cui è stato somministrato il vaccino, ha parole d’elogio per i medici e gli infermieri cheli hanno visitati e rassicurati. Insomma, ben vengano le critiche, ma francamente, una parolina diincoraggiamento forse dovremmo spenderla anziché limitarci a urlare insofferenza e puntare l’indice accusatore. Solo qualche mese fa ci sentivamo perduti, oggi siamo davanti ad una campagna vaccinale senza eguali nella storia. In meno di un anno, contro ogni previsione, la scienza ha fatto passi dagigante, abbiamo sei vaccini nel mondo e di questo passo, finalmente, potremmo buttarci alle spalle questo Annus horribilis.

Come sostiene un fine pensatore: “Questa campagna vaccinale è il nostro sbarco sulla luna e non solo tutti la stanno facendo facile, ma la stanno pure facendo passare come una Armata Brancaleone, come se imprese del genere non dovessero aver alcun intoppo altrimenti è roba da terzo mondo”.

Ecco, gli errori sono stati fatti e altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni perché almomento, sono troppe le variabili da tenere sotto controllo e il nostro non è un sistema perfetto, non lo è mai stato e non può diventarlo adesso. Prima ce ne rendiamo conto, più facilesarà contribuire a renderlo migliore facendo la nostra piccola parte. Le file e i ritardi saranno inevitabili anche nei prossimi giorni, come in autostrada a pasquetta, come alla visita dallo specialista, come in aeroporto, in estate, con la coda che sembra infinita e invece dopo un po’, siparte.

Articolo pubblicato su Siracusapress

Al via la sperimentazione di “Il vaccino in pensione”

Tutto pronto per la sperimentazione di “Il vaccino in pensione” il nuovo programma di Asp, Comune di Siracusa  e Poste Italiane, dedicato alla terza età. 

La lettera aperta che il sindacato autonomo Pubsl (Pensionati Uniti Borgata Santa Lucia) ha indirizzato a tutta la cittadinanza e nella quale si stigmatizzava la crudeltà di costringere gli utenti anziani a fare la fila del vaccino e il giorno dopo quella della pensione alla Posta, hanno smosso le coscienze dell’opinione pubblica e spinto Asp, Comune di Siracusa e Poste italiane verso una fruttuosa Joint Venture. Da oggi tutti i percettori di pensione – anche di cittadinanza – che si recheranno al centro vaccinale, potranno fare un’unica fila in 4 comodi step: Anamnesi con un medico, registrazione con personale amministrativo, inoculazione vaccino ad opera di infermiere specializzato e ritiro pensione in contanti da dipendente Poste Italiane.

Il Comune di Siracusa, per garantire un servizio ancora più accurato, oltre a  fornire dei gazebo e dei bagni chimici, ha scritturato un gruppo di malacarni e di picciuttazzi schiffariati da piazzare all’uscita per far rivivere ai cittadini pensionati il brivido dello scippo subito e della rapina.

Sgarbi pigliatutto

Si prospetta un altro affaire Caravaggio. Sgarbi rilancia e dichiara: ad aprile, Granata sarà esposto al Mart di Rovereto. 

“Granata il contemporaneo”, dovrebbe essere questo il titolo della personale a lui dedicata: un viaggio attraverso la poetica dell’assessore siracusano ed i riverberi del pensiero di alcuni grandi scienziati come Pasteur e Sabin. Immediate le polemiche e la nascita spontanea del comitato “Nessuno tocchi Granata” che si oppone alla partenza del politico siracusano e prospetta una sua esposizione permanente a Casina Cuti. “Sgarbi dovrebbe guardare altrove – ha tuonato il presidente del comitato – le nostre eccellenze non sono alla mercé di nessuno e andrebbero valorizzate nel loro contesto socio-culturale”. “Per questo – ha concluso il presidente – chiediamo al Sindaco di mobilitarsi immediatamente, scongiurare la partenza di Granata, stanziare i fondi necessari per il ripristino dei luoghi e l’istallazione di un sistema d’allarme efficace che ne permetterebbe l’esposizione permanente a Casina Cuti”.

Il trono di spatole – la polemica alla matalotta su Granata e vaccini

Come se non ci fosse altro di più importante di cui discutere, la polemica sulle sparate dell’assessore Fabio Granata hanno preso la scena del dibattito politico in salsa siracusana. Un turbinio di dichiarazioni, smentite, chiarimenti, accuse, sospetti e unghie che si arrampicano sugli specchi e poi, inevitabilmente, scivolano giù.

In 24 ore è successo di tutto: Granata che commenta un post ed esprime solidarietà alle sorelle Rodriguez, Belen e Cecilia e alla loro decisione di fare festa e ballare nonostante i divieti. Mario Bonomo del Mpa, che legge il commento, inorridisce, vacilla e poi chiede le immediate dimissioni dell’assessore alla cultura di Siracusa. Granata che rilancia con teorie sui generis –  un po’ Focus, un po’ Voyager, un po’ Fragolina82 – sui vaccini, su scienza vs natura, punta il dito contro gli scienziati in tv e in generale contro la narrazione che viene fatta di questa pandemia “trasformata in tragedia mondiale e rappresentazione scenica intrisa di novantenni eroici ed eroici infermieri”.

Nella tarda serata, con una nota alla stampa, Vera Corso, dell’assemblea nazionale di Italia Viva, stigmatizza le parole e l’atteggiamento di Granata, ricordando – come se la cosa in sé potesse interessargli – che la posizione del partito di Renzi sulla pandemia e sull’importanza della vaccinazione è chiara. Poi la Corso si domanda cosa farà il sindaco Italia nei confronti di chi: “esterna i propri dubbi sulla campagna vaccinale e pretende di essere lasciato in pace perché parlare di Covid lo nausea”.

In mattinata il Sindaco Italia, prova a disinnescare la “bomba” ed è costretto a difendere il suo assessore malgrado tutto: “non possiamo mettere alla gogna chi nutre dei dubbi sui vaccini“, dice smorzando i toni ai microfoni di Fm Italia. “La mia giunta – prosegue – parla a pezzi molto diversi della città. Ci sono quelli che hanno posizioni più vicine alle mie, altri che sposano le posizioni dell’assessore Granata, e così via“. Il Sindaco insomma, si fa strenuo difensore della libertà individuale, principio che tutti riconosceremmo anche se, quando si parla di esponenti delle istituzioni, uno si aspetta quantomeno il senso della misura che in questa vicenda, non sembra proprio essere stato preso in considerazione.

Insomma, di silurare Granata non se ne parla nemmeno anche perché, come ricorda il Sindaco, l’assessore alla cultura e alla legalità “ha una storia politica e personale che lo mette a riparo da ogni polemica strumentale nata ad arte”. Come a dire: voi lo caccereste De Gasperi? Ma certo che no, vorrei proprio vedere.

Sembrerebbe finita qui ma nel pomeriggio, arriva un’altra nota da Italia Viva, stavolta a firma di Tiziano Spada, uno dei coordinatori provinciali in quota Cafeo. Spada ribadisce ancora una volta la posizione del partito su vaccini e pandemia (una fissazione) e poi, pur definendo poco felici le dichiarazioni di Granata, bacchetta la Corso: “Invitiamo i nostri dirigenti – scrive nella nota – ad evitare facili strumentalizzazioni” e poi “auspichiamo che i nostri dirigenti passino molto più tempo a confrontarsi con i territori e con i rappresentanti eletti o nominati nelle istituzioni e non a spulciare i commenti online“.

Nel frattempo, la polemica è passata di bacheca in bacheca, storpiando i nomi, i temi, le priorità e trasformandosi nell’ennesima, inutile partita tra tifosi di uno e dell’altro schieramento, sebbene, la vicenda ci abbia regalato delle chicche imperdibili.

Qualcuno, esausto, parafrasando Elio e le storie tese, ci ha scritto persino una canzone:

Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, giunta sessista abusiva. Italia sì, Granata no, Italia Buy, la giunta impunita. Infetto sì, infetto no, quintali di plasma. Balli sì, opinionista dai, scienziato fantasma. Io fantasma non sarò e al tuo vaccino dico no, se mi inietti e sperimenti fischiettando ti dirò…

Qualcun altro, purtroppo, ha rafforzato le sue opinioni: “Condivido la risposta del Sindaco riguardo il pensiero di Granata che condivido completamente – si legge in uno dei tanti commenti sui social – Non si può mettere alla gogna chi come me pensa tutto il contrario su questo virus e sui vaccini, lo non credo al virus e nessuno mi può obbligare a farlo. A Pasqua? in campagna da me saremo in 22. Questo è il mio pensiero libero di un uomo libero“.

 

Articolo pubblicato su Siracusapress.it

Piani Vaccinali

– Dice ca t’ha fatto u vaccino?

– Ma chi lo dice?

– T’ha fatto o no?

– No, ancora no.

– A chi spacchiu si!?

– Ma non è che me lo posso fare io… devo aspettare il mio turno…

– Picchì, non canusci a nuddu?

– No. Ma scusa, tu ti sei vaccinato?

– Manco motto… cu sti mali nummeri…

– Ma quando mai, è importante.

– E se poi ti vono fari MinchiaZenecan?

– Mi faccio quello che mi danno.

– Vero? Senza fare buddello?

– Ma perche tu che budello vuoi fare?

– Che mi devono fare Gionsonegionso mpare, uan sciot! Sennò ci abbaullo tutte cose.

AstraZeneca – Comune di Siracusa: c’è l’accordo

Il brusco stop, il timore, lo scetticismo. Nonostante le rassicurazione dell’EMA, diversi utenti siracusani hanno manifestato la volontà di non farsi vaccinare con il farmaco anglo-svedese. Per correre ai ripari, AstraZeneca, in accordo con Palazzo Vermexio, offrirà a tutti i pazienti, la boccetta con il siero vaccinale e un corposo sconto TARI!