Il cartello

Il cielo all’orizzonte lascia ben sperare,

come i rintocchi timidi di questa campana

e già nell’aria si sente il ciauro pungente di olio esausto

che avvolge e determina le zippole di strada.

Pepite dorate e preziose,

vero simbolo di dovizia e reviviscenza.

È un lento risveglio,

la vita torna a pulsare,

una bimba ride dietro un finestrino,

un vigile urbano gioca col telefonino,

qualcuno senza indugio comprerà un sacchetto di totò.

In lontananza,

un fumo denso e cinereo si alza da un angolo di strada,

avviluppa il quadrivio.

Un fremito improvviso,

eccitazione, turbamento,

mi faccio largo in un capannello, 

“calde e arroste” c’è scritto nel cartello.

Tre Euro

– Ma che è sto Metichein, una specie di trompa t’aria? 

– Di più! come un uracano… 

– Ma su tutti cosi chiusi?

– U Decò sicuro!

– E u bar i Giancallo?

– Chissacciu, sarà chiuso… cu stu gran malutempu…

– Minchia e ora come mu scanciu u Gratta e Vinci?

– Vincisti?

– Tri euro!

– Aspè, ti rugnu u nummero, ci scrivi su Uotsappi, viri chi ti rici…

– Grazie mpare, non è che pi stu spacchio i Metichein mi pono lassari senza soddi.

Progressi

– A sintutu che hanno bocciato iddl Zan?

– Sì, una vergogna.

– Ma che era di preciso?

– Era una legge contro la discriminazione e la violenza di genere, sull’orientamento sessuale, sulla disabilità… tante cose

– Ma sei dispiaciuto e che sei puppo?

– Ma non è che devi parlare per forza di tutto, pigghiti u caffè docu, parla di moto, di Juventus…

– Mpare non ti incazzare sto babbiando…

– Bravo, babbìa…

– Invece… u viri chiddu nglisi assittato no tavolino? È puppo.

– Minchia ma sei ossessionato.

– Ora ci vado e ci dico: eschiusmi mister ma se una lametta Gionson costa mille lire…

– Non ci credo! Ancora la lametta Johnson? ma poi in lire…

– Sette lamette Gionson quanto costa? Ah ah ah ah ah ah ah.

 

Scuole chiuse, il plauso degli studenti

“Finammente u sintaco fa u sinataco e inzetta na cosa ca fa”.  I rappresentanti del movimento studentesco aretuseo plaudono alla scelta del sindaco di chiudere le scuole per l’allerta meteo. “Ogni vota ano tenuto le scole apette macari co malutempu bestiale perchè ha noi studenti re scole superiori di Siracusa non ci pensa mai nessuno a tutti i disaggi che abbiamo è che scarricamu nei genitori. Oggi finammente, grazie al provvedimento del sintaco ni potemmo stare e case soprattutto i pentolari dei pumman è tuti quei picciotti che co malutempo non pono prendere i mutura picchì si assampanano tutti e rischiano di catere nelle strate che sono lachi e piene ti buche ca se ci cari ti struppii tutto. Con lall’erta meteo non si abbabia macari se le strade sarebbero fatte boni. Un plauso al sintaco per la giusta decisione che ci tutela a noi e macari i patri e i matri non ci hanno accompagnare e si pono susiri chiù taddu e macari i professori e i bidelli”.  

Ride pene chi ride uttimo – il glossario dei commenti social alla manifestazione “no green pass”

– Mpare per me ti o fare il vaccino o pure non ti o fatto il vacino ok però se mi levi il lavoro che non o no mancazzo

– Tutti unti ce la faremo

– U vuliti naperitivo no frattempo ca siti doc u a sparare minchiate?

– Dite anghe chi paga 3 miliardi di eura per mantenere gli Stranieri che Drachi e La morgese mandano a prentere alle coste del Africane ????

– Se gli avrebbero fatto l’autopsia a stura sarebbero tutti vivi

– Siamo i meglio di tutti Siracusa resiste no vaccino e divano vogliamo i soldi del debbito di cittadinanza

– E io avvisi a pacare i tassi per fammi i vaccino? non pacherò mai!

– Ride pene chi ride uttimo

– Non e vaccino ma siero di grafite e satana

– A stessa fudda dovreste protestare contro stu bastaddo di sindaco

– Minchia ce ne fosse uno con la mascherina, disgraziati

– Noi siamo contro la liberta è protestiamo per la liberta. LIBERTA LIBERTA 

– Se mi ata a fari u farmaco sperimentale mi ata a pacare belli soldi bastardi

– Vorrei dire a chi fa commenti stupiti che questi persone sono eroi che lottano per noi e i male

– Me mugghirei si a fatto a cortisona e si a sentito subito meglio sa fatto sula a casa senza dutturi infimmeri e mbrugghiuni

– Ma itavinni a cugghiri crastuna scavazzatiiiiii

– Prima eramo provincia babbo ora no forza no gren pass no vaccino libertà per i nostro comodi

– Ou ma che fine ha fatto quello che voleva legalizzare la ganja

– Signora se fa a salumeria parrassi i mutadella e provoletta, pi fauri 

– Trachi faffanculo

– Avete tutta la mia ragione

– Andate a vaccinare in fece di fare guera inutilmente

– Io non lo so se sono vaccinato non mi metto a scassare la minchia a chi lo sa e la benzina a 1e 80 e le sigarette u gas a spazzatura ma chi cazzo le paga ahahaha

Correnti

Il fiume di acqua che scendeva da via Vittorio Veneto era così rigoglioso che ieri, mentre concitatamente cercavo di recuperare la spesa e correre verso casa, dal sacchetto biodegradabile già preventivamente spunnato, mi è caduto il salmone di Lidl ed è stato portato via dalla corrente, giù, giù, verso il carcere borbonico e poi, chissà dove…

Attese

È entrato mentre aspettavo che mi consegnassero le pizze d’asporto che avevo ordinato, era vestito con un improbabile blazer due taglie più stretto, gilet, cappotto di cammello e cravatta regimental, si è seduto nel primo tavolo libero senza chiedere niente a nessuno, ha mollato il cappotto a sua moglie, “appizza stu cosu”, le ha detto senza nemmeno guardarla negli occhi, poi ha chiamato un cameriere con un “ouh” e ha detto: “mpare, ma puttari na birra media mentre stai aspittamu e me soggeri?”.