Un ottobre Pitacorico – il peggio di

Gli aforismi Pitacorici

  • Prima o poi bisognerà censire quelli che stampano i crigni negli ascensori.
  • Si sta come d’autunno al bar i vigili urbani.
  • La produzione fasulla di maialino dei Nebrodi ha superato quella, altrettanto fasulla, di pistacchio di Bronte… Regolatevi.
  • Il cartello “Prossima apertura ristopub pizzalounge” affisso alla vetrina del basso vicino casa suona come provocazione e minaccia…

Speciale Elezioni Regionali

  • Ho viste cose che voi elettori non potreste immaginarvi:

    ho visto uomini e donne che sui social invocano competenza, conoscenza e onestà, trasformarsi in zerbini e spalmarsi sul pavimento di comitati elettorali di candidati imbarazzanti;

    ho visto mani giunte in preghiera o strette a pugno, aprirsi per una tartina rancida alle convention dei candidati bbestia;

    ho visto i buoni benzina e i camion con gli elettrodomestici alle porte di Tannhäuser.

    Ma tranquilli, questi momenti non andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia, anzi…

    Siamo in Sicilia, è tempo di votare.

Maltempo e disagi

  • Bacino artificiale di viale Epipoli. Varato dalle autorità cittadine “Pizzuta”, il catamarano che sfiderà “Oracle” per assicurarsi un posto in Coppa America. L’imbarcazione – capitanata dallo skipper Garozzo – sfrutterà le piogge per immettersi nel canale di gronda e attraversando la città, raggiungere il mare.

I racconti Pitacorici

  • Lo scooter con marmitta LeoVince entrò a velocità sostenuta alla Marina. Era un tardo pomeriggio e il sole stava per lasciare spazio ad una luna timida e sfocata. Il pilota schivò qualche passante e posteggiò in bella vista. Dallo scooter scesero in due: lei, vestitino bianco e coprispalla fucsia, calzava delle scarpe tipo espadrillas ma con molto tacco; lui indossava uno sfrontato abito in poliestere grigio luccicante con una giacca oscenamente corta e una scarpa stringata a punta di diamante. Il sole tramontava, i due si sorrisero, si sfiorarono quasi imbarazzati, poi lui la fissò negli occhi e indicando lo scooter le disse: ouh, mettici a catina.

Ortigia e Ztl

  • ZTL, non si placano le polemiche. Terminata la stagione estiva si chiede a gran voce la riapertura totale di Ortigia. Pronte due proteste eclatanti! La prima prevede la “scontrinata” un lungo corteo per le vie del centro storico con lo sventolio simbolico di foglietti scritti a penna a sostituire le ricevute mai fatte per via della ZTL e per evasione fiscale. La seconda, ad opera dell’associazione “Macchina – Dio – Patria” mira a chiudere il centro storico ai pedoni considerati ostacoli per la guida nelle stradine di Ortigia.

    “Finiscono spesso sotto le ruote e si incastrano nei parafanghi – ha dichiarato infastidito il presidente di MDP – quando sono stranieri poi, è difficile anche fargli capire che devono staccarsi”. “Abolendo i pedoni si potrebbero utilizzare i marciapiedi per aumentare lo spazio sosta e garantire a tutti l’ebbrezza di un parcheggio in terza o quarta fila che, va da sé, rimetterebbe in moto l’economia locale”.

I dialoghi Pitacorici

– Il conto per favore

– Pronti tottore

– Mi fa la ricevuta?

– No, ci offro un limoncello…

Porto Turistico

  • Inaugurata la banchina 3 del porto ed è subito flop! Costa Cafona e Costa Pacchiana, approfittando delle strade allagate, attraccano rispettivamente a Piazza Santa Lucia e all’Anfiteatro Romano. Il Comune intanto rilancia: joint venture con il colosso dei mari per il varo della Costa Gigia, la prima nave da crociera d’amare che fungerà anche da discarica, risolvendo parzialmente l’annoso problema dei rifiuti in città.

Autonomo come un catalano

  • Ho una itentità motto spiccata, pallo una lincua divessa e mi sento sfruttato ta un sistema malfagio e puggiardo… pretento autonomia e la possibilità ti autoteterminare la mia Tarsu in parpa al recolamento comunale.

Parola d’ordine delocalizzazione

Il bordello infernale che ha caratterizzato la stagione estiva appena conclusa, con orde di turisti depredati e avvelenati da ristoratori improvvisati, i dehors abusivi sui sagrati delle chiese, via Malta e piazza Pancali con più traffico del Raccordo anulare nell’ora di punta, le cover band heavy metal nelle pizzerie per famiglie e i terribili vini bianchi serviti a temperatura ambiente, hanno riacceso il dibattito sulla vocazione e delocalizzazione turistica a Siracusa. Le nuove linee guida del PRG, tracciate a matita dal Consiglio Comunale, si sono cancellate permettendo a politici, maître à penser e sfaccendati vari, di riprogettare la città a misura di delocalizzazione.

Ex Parcheggio Mazzanti

Grande opera pubblica incompiuta e fiore all’occhiello della politica del non fare, il Parcheggio Mazzanti verrà rimesso a nuovo e trasformato in una sala polivalente, attrezzata per spettacoli, concerti, sport e per i bootcamp e la finale del Premio Tiche. Il bonus licenze commerciali e la defiscalizzazione della carne di cavallo e dell’olio esausto per le zippole, sommati al ricco cartellone di eventi d’amare, saranno la spinta propulsiva alla rinascita commerciale della zona. Per diventare immediatamente eseguibile però, il progetto dell’Ex Parcheggio Mazzanti, prevede la costruzione limitrofa e in calcestruzzo depotenziato, di un nuovo parcheggio multilevel per i fruitori dell’ex Parcheggio Mazzanti.

La Borgata

Se Ortigia è il salotto buono della città, per troppo tempo la Borgata è stata il cucinotto non abitabile. Bistrattata, vilipesa e ingannata per anni sulla sistemazione definitiva del Caravaggio, la Borgata merita di meglio e gli ultimi dissesti idrogeologici hanno aperto nuovi spiragli di crescita economica e di rilancio. Il progetto, votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Siracusa e per megalomania anche dal Consiglio di quartiere di Cassibile, è ambizioso e rivoluzionario e prevede l’invaso dello storico quartiere e la sua trasformazione in bacino per la pesca sportiva di mucco e scoppolaricchi. Lo studio di fattibilità commissionato dalle Commissioni bilancio e attività produttive del Comune ad un compro oro di via Bainsizza, prospetta un vero e proprio New Deal: i proprietari dei bassi commerciali allagati, infatti, se vorranno riconvertirsi alla vendita di esche e attrezzatura per la pesca, saranno indotti ad acquistare gli appartamenti soprastanti; i proprietari di quest’ultimi, a loro volta, acquisteranno bifamiliari in zona Akradina, innescando un circolo virtuoso senza precedenti.

Parco Robinson

Il fenomeno delle baby gang merita di essere “attenzionato” nella speranza possa diventare anche esso eccellenza siracusana. Per questo motivo, con un bando truccato e dei finanziamenti a fondo perduto sottratti con dolo alla Comunità Europea, il Parco Robinson sarà affidato ad una cooperativa senza Durc di picciotti di squadra. Un polo d’eccellenza che, sfruttando i buchi della fumosa alternanza scuola-lavoro, sarà capace di formare le nuove generazioni di malacarni attraverso un complesso programma didattico incentrato su scippo e borseggio, impennata molesta, piccola estorsione, spaccio, inglese, pesca di frodo e sfruttamento della prostituzione.

Pizzuta d’amare

La rivoluzione 2.0 che tutti quanti stavano aspettando. Stop ai quartieri dormitorio e senza servizi, largo alla movida, ma sempre senza servizi. È questa l’idea per rilanciare la Pizzuta e renderla glamour per il popolo della notte. Nuove concessioni trentennali per solarium con pessima musica a volumi atroci, cinquecento licenze d’amare per ristorantini di pescato di frodo, sono solo alcune delle iniziative messe in campo dalle istituzioni coinvolte. Una nuova Ztl senza pass né orari contribuirà a creare la tipica atmosfera caotica dell’isolotto, un trenino su gomma percorrerà le arterie principali collegandole con due nuovi parcheggi di interscambio che – garantisce il comune – assicureranno gli stessi disservizi di Talete e Molo S. Antonio. I residenti sono già sul piede di guerra e hanno fondato il comitato Pizzuta Sostenibile chiedendo a gran voce che l’insopportabile bordello sia deviato in zona Zecchino.

 

Elezioni Sicilia, il decalogo pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare

Hai paura di finire nella blacklist delle cantitature tei cantitati incantitappili? Sei passato dal facchissi a Feisbus ma ancora non ti raccapezzi con l’inglese? Difetti nella costruzioni di frasi semplici di senso compiuto? La coniugazione dei verbi ti fa uscire fuori dai gangheri?

Non disperare, supera i tuoi limiti, annienta le tue gravi lacune con i Dieci passi di Archimete Pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare.

È garantito, con i Dieci passi di Archimete Pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare, quella poltrona all’ARS sarà tua.

I dieci passi

  • La forma con il verbo essere “Io mi sono diplomato” è preferibile a quella con il verbo avere “Io mi ho diplomato”.
  • Occorre porre un freno alla sostituzione delle consonanti. È un’impresa ardua ma non impossibile, comincia da qui: “barrare il simbolo” NON “sparrare il simpolo”.
  • Vuoi azzardare un congiuntivo imperfetto? Ricorda che la forma corretta è “che egli stesse” NON “che lui stasse”.
  • Il presente indicativo “Incomincio a mettere mani alla catta bollata” può essere sostituito agevolmente dal più appropriato futuro semplice “Mi rivolgerò ai miei legali”.
  • Quello scranno sarà tuo, ma per scaramanzia… “Se dovessi vincere” NON “Se io avrò vinto”.
  • Il latino è una lingua morta ma mantiene una dignità, non darle il colpo di grazia: “Repetita iuvant” NON “Repetita Juve”.
  • L’Inglese ti fa sembrare cosmopolita, ma togliere e aggiungere vocali e consonanti a piacimento non serve. Ripeti con me: Budget NO Bagge; Startup NO Startappi; Staff NO StaffiBrand NO Brendi.
  • Il condizionale è una brutta bestia. “Mi porti uno che io c’ho regalato un frigorifero” va assolutamente sostituito con la forma corretta “Mi porti qualcuno a cui avrei regalato un frigorifero”.
  • L’ego è importante, ma non esagerare. Sforzati di rimpiazzare “Io secondo me si potrebbe” con i più lineari “Io penso che si potrebbe” o “Secondo me si potrebbe”.
  • Per finire… Fonti energetiche, ok; Fonti di guadagno, va bene; Fonti attendibili, perfetto; ma mai, MAI Fonti Europei.