Ma quanti sono questi forestali?

Ma a nessuno sfiora l’idea che 28mila forestali in Sicilia forse siano un po’ troppi? Sono numeri veri? Esiste una graduatoria consultabile? Ma soprattutto come si diventa forestali in Sicilia? Passi per la becera politica, che li ha fatti assumere e li ha precarizzati per costruirsi un bacino infinito di voti, ma il sindacato? Che tristezza. Come si fa a passare nel giro di due secoli da grande conquista sociale a zerbino del sistema? Vabbe’…

La verità è che non possiamo più permetterci di sovvenzionare sprechi e ruberie. L’assistenzialismo senza progettazione e investimenti seri ha devastato questa Regione e continuerà a farlo fin quando non si cambierà modo di operare. Lo scandalo non è che non si trovino i soldi per pagare questa gente, lo scandalo è che Comuni della nostra provincia (dati 2013) contino 437 forestali mentre tutta la Regione Piemonte ne ha solamente 406 in organico!

Il lavoro è cosa seria, perderlo ancora di più, per questo è diventato ormai insopportabile l’utilizzo strumentale della locuzione “Padre di famiglia” fatto da politici e sindacalisti quando si tratta di tagli agli sprechi che hanno ridotto la Sicilia sul lastrico. Purtroppo sono costretto a generalizzare, ma Il “padre di famiglia” che spesso viene portato ad esempio, è quello che ha ottenuto quel posto grazie a clientele politiche e malaffare e spesso non ha neanche i titoli e le competenze per svolgere quel ruolo che, con tutta probabilità e per colpa di questo sistema corrotto, ha sottratto ad un altro “padre di famiglia” più qualificato di lui. Il giorno in cui si parlerà in difesa del lavoro mettendo in primo piano competenza, merito e funzionalità, forse qualcosa potrà lentamente cambiare.

 

 

 

L’Ansia della Settimana 21 novembre 2015

Il meglio del peggio della settimana

Deontologia

La difesa di Belpietro, secondo cui il significato del titolo di Libero “Bastardi Islamici” era in realtà quello di “figli illegittimi dell’islam buono” ha convinto i lettori abituali e persino me, superando per onestà intellettuale l’altro postulato e cavallo di battaglia del quotidiano conservatore: “Ruby Rubacuori = nipote di Mubarak”…

Guerre di Religione

images-6Dopo la richiesta di un crocifisso nell’Aula consiliare, il consigliere Sorbello rilancia e propone un Presepe vivente!!! La rappresentazione sacra – che nasce nel tentativo di difendere i valori di riferimento della nostra storia tra cui il parcheggio in doppia fila, la passiata alla marina e il consumo smodato di calia e simenza – sarà allestita ogni giovedì a Palazzo Vermexio. Già iniziati i casting per individuare i protagonisti. Secca presa di posizione della Film Commission: a Malignaggi, Rabbito e Lo Curzio il ruolo dei Re Magi o salta tutto. Il vicepresidente Impallomeni nei panni di Giuseppe. Riserbo sugli altri personaggi e la prevendita fa numeri record. Sold out le prime date!!! La recita sarà finanziata con i fondi della tassa di soggiorno e garantirà doppio gettone di presenza.

Anniversari

manifestanti - ponte calafatariSiracusa come Berlino!!! Si celebra il primo anniversario della caduta del ponte dei Calafatari!!! Cerimonia solenne a Palazzo Vermexio. Un plotone scelto di Consiglieri Comunali sparerà tre raffiche di gettoni di presenza in aria. Per l’occasione è prevista la presenza di Capi di Stato esteri, dei rappresentanti della “Confcavallo”, dei “Posteggiatori abusivi riuniti” e dei consoli firmatari della “Grande Intesa”!!!

Rimpasti

Topo settimane interminappili ti confronti e tafole rotonte e topo aver recepito i foleri ti Roma e tei liter reccionali, ho finalmente teciso le teleche tella mia nuova ciunta. Uomini e tonne ti specchiata moralità che porteranno avanti l’ampizioso procramma ti coverno a cui i cittatini hanno tato fitucia. La Ciunta in sintesi:

Mariella Loppello – Vicepresitente, Assessore per le attività protuttive

Antonello Cracolici   Assessore per l’acricoltura, sviluppo rurale e della pesca metiterranea

Ciovanni Pistorio – Assessore per le infrastrutture e la moppilità

Maurizio Croce – Assessore per il territorio e ampiente

Cleo Li Calzi – Assessore per il turismo, spot e spettacolo

Paldo Quicciardi – Assessore per la salute

Cianluca Miccichè – Assessore per la famiglia, politiche sociali e lavoro

Alessandro Paccei – Assessore per l’economia

Callo Vermiglio  – Assessore per i peni culturali e l’identità siciliana

Fania Contraffatto – Assessore per l’enercia e i servizi di pupplica utilità

Pruno Marziano – Assessore per l’istruzione e la formazione professionale

Copia incolla e vivi sereno

ATTENZIONE A TUTTI …. Non è un nuovo tipo di hacker su FB . Quello che scrivi è veramente sgrammaticato e pieno di errori. E’ davvero brutto, sembra che parta dal tuo profilo ed è proprio così. Tu non rileggi, ma i tuoi amici sì. Il risultato è che si può essere tacciati per ignoranti e cancellati dai vostri amici. Voglio ribadire che le consecutio creative, i congiuntivi della mutua, i verbi mai coniati, i miliardi di puntini di sospensione e gli emoticon a muzzo, provengono esclusivamente dai vostri profili e sono frutto di una società che ha fallito. Vivi su Facebook spari sentenze e hai una soluzione per tutto ma poi credi alle peggio cazzate!!! 
Copiate questo stato e permettete che i vostri amici ne vengano a conoscenza.
 Si prega di condividere!!! NON COPIATE E INCOLLATE sulla vostra bacheca, spesso non ne siete capaci e rischierete di pregiudicare il funzionamento di questa catena…

Bestiario siracusano sulla strage di Parigi

  1. Arabo e non arabbo
  2. Hanno ammazzato e non anno ammazatto
  3. Isis e non Isef
  4. Non ci sono prove che il commando sia sbarcato ad Augusta
  5. Definire un altro dio coglione non è sintomo di civiltà superiore
  6. Non è stato ancora provato che gli assassini abbiano ucciso per rubare posti di lavoro
  7. Essendo mussulmani, la scomunica del Papa non serve a molto
  8. La Francia è un paese più laico del nostro. Si esclude il movente del presepe nelle scuole
  9. images-4Il corano come la bibbia è solo un libro. C’è tutto e il contrario di tutto
  10. Kebab e jihad non sono sinonimi
  11. La Fallaci non ha mai predetto attacchi al Bataclan né allo Stade de France
  12. Scacciare i ragazzi che chiedono l’elemosina ai semafori non eviterà in futuro attacchi all’Italia
  13. Affondare barconi non rientra nella definizione di Missione Umanitaria
  14. La Bibbia non l’ha scritta Gesù
  15. Inneggiare ad un nuovo Vietnam potrebbe farvi scambiare per terroristi e non per semplici ignoranti
  16. Kamikaze e non Camicaz
  17. Non è provato che i venditori ambulanti al Tempio d’Apollo commercino in cinture esplosive
  18. Il santuario della Madonnina per il momento è al sicuro inutile millantare fantomatici dispacci di servizi segreti letti su internet
  19. Non trovo il nesso, ma in ogni caso è “Che Guevara” e non “C’è Guevara”
  20. Il Bar del monumento ai caduti non era tra gli obbiettivi dei terroristi
  21. Marce della pace o ronde contro extracomunitari non sono esattamente la stessa cosa
  22. Il pocket money non garantisce l’acquisto di armi da fuoco
  23. Inviare un commando francese a fare una strage in un teatro di Istanbul difficilmente riceverà l’ok dall’Onu
  24. Santa Lucia non è garanzia di protezione
  25. Con tutta probabilità i tipi sospetti al Viadotto di Targia non fanno parte ci cellule terroristiche islamiche ma di qualche commissione consiliare.

Sempre puntuali i siracusani intervengono nel grande dibattito globale portandosi dietro una visione medievale della civiltà. Tralasciando le prese di posizione e le convinzioni che nulla hanno da invidiare a quelle dei peggiori fanatici islamici, la fotografia che viene fuori è quella di un innato bisogno di giustizia sommaria che lascia strascichi di a senza h, consecutio casuali come una lunga serie di emoticon e fervore interventista duro e puro. Del resto, anche per condannare uno schifoso massacro come quello di ieri, per indignarsi, per piangere, qualche libro va letto. La trasmissione tv dei pacchi, a volte, non basta…

Tutta la verità sulla scomparsa del Gonfalone (Parte II)

Si infittisce il mistero del Gonfalone di Siracusa. Ancora una volta, un cittadino che vuole restare anonimo e che ancora una volta chiameremo con un nome di fantasia Vinciullo, denuncia la mancanza dell’insegna ufficiale della Città di Siracusa, durante la cerimonia per la festa delle Forze Armate. Come qualcuno ricorderà (leggi qui la prima parte), il rapimento del Gonfalone era stato rivendicato dalla cellula integralista cattolica “Libera chiesa in… libera chiesa”, contraria alla revoca del comodato d’uso della “Casa del Pellegrino”. Il Consiglio di sicurezza di Palazzo Vermexio, messo alle strette, votava all’unanimità un blitz per liberare il Gonfalone e gli 007 del Comune, capitanati dal Consigliere Rabbito, riuscivano a rimpossessarsi del prezioso vessillo. Tra Scandali e gettoni di presenza l’interesse dell’opinione pubblica si spostava altrove e il Gonfalone spariva di nuovo nel nulla.

siracusa2Una nuova tranche d‘indagine si concentra immediatamente sull’ex Presidente del Consiglio Leone Sullo. Una consigliera comunale rivela di essere in possesso di alcune registrazioni ambientali compromettenti. Pare che Sullo fosse a conoscenza di un piano ordito da tre esponenti politici, per impossessarsi del Gonfalone ed esporlo all’interno di un chioschetto abusivo situato in una struttura sportiva. La pista si rivela falsa, tranne che per il chioschetto effettivamente abusivo…

Ancora una volta si brancola nel buio e gli inquirenti continuano ad inviare la Guardia di Finanza al Vermexio nel tentativo ti trovare, tra i documenti ufficiali, anche il più piccolo indizio che possa risolvere il caso. Per dodici ore i sospetti si spostano sui membri di Zumiama, ma la posizione dell’associazione – multata pesantemente per la scelta del nome – verrà stralciata dall’indagine. Una telefonata anonima ricevuta dai carabinieri, sostiene che il Gonfalone sarebbe stato inserito per sbaglio nel capitolato di uno dei numerosissimi bandi della manifestazione Rebuilding the future. Tre vetture dell’arma si dirigono a sirene spiegate verso Palazzo Vermexio, una si fermerà prima al bar… I documenti sono recuperati ed esaminati da un magistrato che dichiara: è stato faticosissimo cercare di districarsi tra la mole di parole inutili contenute in questi bandi, ma posso assicurare che non vi è traccia di Gonfalone.

In uno scenario sempre più confuso e trepidante esplode la polemica politica. A colpi di comunicati stampa e di refusi, l’opposizione chiede le dimissioni della maggioranza, la maggioranza chiede le dimissioni dei Cinque Stelle e i Cinque Stelle chiedono le dimissioni di tutti, compreso un manipolo di frati di provincia, due cassieri del Gemar e l’edicolante di via Bainsizza, colpevole di aver dato a Di Battista del “pagghiazzu”, nel corso di una discussione al bar durante una pausa caffè. I centri di potere politico della città sono in ginocchio e nessuno vuole assumersi responsabilità. Per l’opinione pubblica, i giostrai dell’autoscontro di Riva Nazario Sauro sembrano essere l’unica istituzione rimasta, capace di garantire democrazia, trasparenza e soprattuto tre corse con due gettoni di presenza, marcando così una netta contrapposizione all’andazzo dei tre gettoni di presenza per due corse…

In questo clima di accuse e di ripicche, il Partito Democratico, forte della ritrovata unità, interviene sulla vicenda e con una visione politica netta e definita, propone la nomina di Carmen Castelluccio a nuovo Gonfalone del Comune di Siracusa. La grande esperienza politica e la caratura morale della Consigliera PD ne fanno candidata ideale per questa importante mansione. La Castelluccio, dopo settantadue ore di riflessione, declina l’invito. Il partito scricchiola, ma per fortuna, le correnti interne danno immediatamente vita ad una nuova polemica sulla composizione di una sottosegreteria di rione che dovrà insediarsi a breve nelle scale A e B del Complesso Palano.

La situazione è sempre più disperata e a nulla valgono le maratone di preghiera in Santuario o le grandi iniziative filantropiche come quella di assegnare al Gonfalone un Premio Tiche ad honorem. La città si popola di troupe televisive. La trasmissione Chi l’ha Visto abbandona le ricerche di Smart Young and Green e si concentra sullo stendardo comunale e quando tutto appare ormai perduto, un indizio inaspettato sembra coinvolgere i nuovi semafori intelligenti acquistati dall’amministrazione. “Alcuni – dichiara uno degli ingegneri che li ha progettati – hanno un QI molto elevato ma sono anche cattivissimi, delle vere merde, pronti a tutto. Non posso escludere un loro coinvolgimento”…

To be continued