Van a piazza Duomo: il retroscena

– Chi facemmo cu sti van?

– Niente, chi bo fari…

– Ma su o centro ra piazza! Li dobbiamo multare…

– Ma nenti nenti addivintasti signore del no?

– Ma cui io? Ma propria!

– Ah! Picchì viri ca chistu è sviluppo.

Al voto!

Ci sono le false promesse, le riunioni carbonare, i repentini cambi di schieramento, le narrazioni, le tartine, i caffè al volo, le minchiate col botto, le foto di gruppo tipo conferenza di Yalta, la Mazzarrona, gli slogan, i claim, i refusi, i punti di vista distorti, Schifani, i finanziamenti a pioggia, il Consiglio Comunale, l’Unesco, le api calessino, l’Open Land, il parco Robinson, le eccellenze siracusane, i candidati incandidabili, Dolce & Gabbana, gli apparentamenti, il porto turistico, il waterfront, la lista civetta, le buche per strada, i finti sorrisi, le strette di mano, salutiamoci col bacio, i voti di scambio, l’acqua pubblica, la Pillirina, le “convenscion”, il turismo sostenibile, quello insostenibile, i ‘mbrugghiuni, le brochure, Casa Pound, il nuovo stadio, l’aeroporto, le piste ciclabili, i fondi europei, Il PNRR; il PRNN, Fendi, le foto piano americano, i filtri di Instagram, le dirette Facebook senza audio, le dirette Facebook storte, la riqualificazione, i flussi turistici, Noi Albergatori, No albergatori, le foto dei cani, le fake news, l’errata corrige, i trenini con la musica a palla, i creativi, i briefing, i catering, i registi di clip, le dissolvenze a tendina, il consumo del suolo, i coup de théatre, la Ztl, la Fondazione Inda, la tassa di soggiorno, i parcheggiatori abusivi, i social media manager, il buon Dio, Belvedere e Cassibile, i reel, le stories, la tari più alta d’Italia, il tonno rosso, il limone Igp, l’olio evo, lo sgombro sbirro, la patata di Siracusa, la città dei bambini, i bambini senza città, la città degli anziani, la città smart, la fuga dei cervelli, basta code alla Posta, l’area marina protetta, il pescato di frodo, il randagismo, gli stakeholders, noi abbiamo fatto, noi faremo, via Piave, il grande polo culturale, il grande polo petrolchimico, la green mobility, il fritto misto in olio esausto, no all’immigrazione, sì all’immigrazione, le pugnalate alle spalle, la domenica a piazza Santa Lucia, viale Ermocrate rifatto senza marciapiedi e si allaga lo stesso, i rappresentanti di lista, i party esclusivi, il crowdfunding, la doppia preferenza di genere, Villa Reimann, il voto disgiunto, i concerti di qualità al Teatro Greco, Ognina, il Frisio e Samoa come il Chelsea Market, le periferie, le scuole alla Pizzuta, gli uffici a Ortigia, Bernabò Brea, il gay pride, l’acchianata Ambra, il Teatro comunale, Santa Luciuzza Bedda, i diseredati di Tivoli, i parchi inclusivi, i doggy park, i picciotti di Santa Panagia, l’accountability, gli affitti d’oro, i santini, le bollette, i pacchetti di voti, quello in buonafede, Aziz.

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Eureka! puntata n. 17 – Moncada/Rangel

Per chi se la fosse persa, ecco la diciassettesima puntata di Eureka!, lo show “pitacorico” di cui nessuno sentiva la mancanza. Ospiti in studio gli architetti Francesco Moncada e Mafalda Rangel.

Il programma è visibile sulle pagine Facebook e YouTube di Tam Tam tv Siracusa e in tv, Giovedì e Domenica sul Canale 15 Telerent ore 18.00 e Canale 85 TRIS ore 20.00.

Protagonisti Assoluti

Ieri in Ortigia, tra cestini che rigurgitavano rifiuti, terribili tanfi di fritti in olio esausto, villanissimi djset a volumi spropositati, live di coverband improponibili con palchi posticci senza messa a terra e posizionati sugli scivoli dei disabili, auto in divieto, auto in doppia e tripla fila, auto controsenso per eludere la Ztl, venditori abusivi di servizi turistici, venditori abusivi di cianfrusaglie, parcheggiatori abusivi fin dentro al Talete, furti, risse, degrado, inquinamento acustico, soverchierie e soprusi, mancava soltanto quello che spara in aria per festeggiare una nascita o la vincita della “bolletta”, ma per me, vista la “scinnuta” è solo questione di giorni. Però dinnanzi a questo affresco degradato e maleodorante, sapere da fonti ufficiali che ieri Siracusa è stata “protagonista assoluta” (ndr. ma che vuol dire?) su Tg1, effettivamente, cambia tutto…