Un agosto pitacorico – tutto quello che vi siete persi o che avete volutamente ignorato

I Tialochi Pitacorici

– Ciao!!! Ma sei proprio tu?

– Ciao, sìììì, ma come stai? Saranno passati 15 anni!!!

– Ahahaha, gli strepitosi tempi dell’Istituto Gramsci a Bologna.

– Hai proprio ragione, che bel periodo che è stato quello. Ma dimmi, dove sei, che fai di bello?

– Io adesso vivo a Pizzighettone, una noia mortale… e tu?

– Ma niente, sono tornato a Siracusa da qualche anno e…

– A Siracusa??? Ma è meravigliosa!!! Ho visto dei servizi in tv, sembra un luogo magico immerso nella cultura.

– Ma sai, a dire il vero…

– Dobbiamo assolutamente vederci, avevo da tempo in mente di venire giù in Sicilia e a questo punto…

– No guarda, facciamo che vengo io a Pizzighettone… fidati.


– Buongiorno.

– Buongionno, tesitera?

– Non saprei… forse del tonno… oppure lo sgombro? lei che mi consiglia?

– Tipente, iu mi piagghissi sto campero o i camperoni! Frischi frischi, na bumma, troppu boni.

– Mi ha convinto subito, va bene, prendo i gamberoni. Ma… come li posso marinare?

– Stu camperetto?

– Come gamberetto… ho preso i gamberoni!

– Cetto, i camperoni… a quali marinari, chiesti si pò manciari macari cruti.


Intellighenzia vs Pop

E se anche Bernabò Brea avesse amato Mamma mia? Nella sua rinomata collezione di sinfonie mahleriane dirette da Bernstein, scovati due cd di successi degli ABBA!!! Malori tra alcuni esponenti di Ortigia Sostenibile…


Wine lovers

Occasionissima!!!

Dalla signora “Preco” a Fontane Bianche, pregiatissime bottiglie di Corvo Glicine del 2009 a 10 euro…


Cultura Enogastronomica

Egregio ristoratore,

ho trovato commovente il tuo tentativo di giustificare il giovane pappapane deceduto tra la rucola della pizza “crutaiola” che abbiamo avuto l’ardire di ordinare…


Polemiche pre elettorali

Seguendo il percorso per non vedenti al contrario, si finisce a un party esclusivo con Dolce & Gabbana, Arisa e Litterio!!!


Turismo 2.0

Annunci turistici online: le tipologie aretusee…

– Bed & Breakfast

– Bread & Breakfast

– Break & Breadfast

– Bed & Bedfast

– Bell & Belfast


Nuovi scenari di investimento e importanti partnership commerciali e culturali per Siracusa.

Lo Sceicco Saleh Salem Bahwini dona al Sindaco Garozzo il progetto del nuovo solarium di Calarossa in calcestruzzo e oro!

Il Sindaco si è sdebitato offrendo al principe arabo due vasetti di caponata d’amare e l’usufrutto per 2 anni dei consiglieri Rabbito e Malignaggi!


Archimete’s tales

miti e leggende del Ferragosto.

Ma quali aria contizionata!!! A Fanusa a sira c’è accussì friscu ca rummemu co linzolu…


2750 anni e non volerli sentire

Si amplia l’offerta culturale in città: anche la gara di rutti a Bosco Minniti inserita nel cartellone dei 2750 anni della fondazione di Siracusa…


Terziario avanzato

Il nuovo servizio di Customer Satisfaction

– Pronto?

– Comune di Siracusa, attenta in linea…

– Parlo con il servizio Customer satisfaction?

– Non la capisco, chi boli riri?

– Ehm… dicevo, se posso chiedere informazioni a lei per questo nuovo servizio di Customer satisfaction?

– Ma noi… ci passo i vigili urbani?

– No signora, chiamavo solo per capire come funzionava il servizio. C’è un form da compilare online? Una newsletter a cui iscriversi? Ci si può logare con un ID?

– Fosse l’uttima cosa ca sta ricennu! Aspittassi… Mariuccia, parracci tu cu stu signuri ca addumanna na cosa strana…


Concorso Polizia Municipale.

Si sblocca l’iter per le assunzioni. In via Molo, parcheggiate in doppia fila le auto dei 6000 aspiranti vigili urbani…

 

Il tizio dello scoglio

Se dovesse capitarvi di trovarvelo accanto, sappiate che non c’è niente che voi possiate fare. Dovrete conviverci, lui sta fermo lì e non ha nessuna intenzione di spostarsi. Provare ad intavolare una discussione con lui, provare a farlo ragionare è del tutto inutile.

Ho sempre amato andare a mare la mattina presto. La scogliera in quella zona di Fontane Bianche è frastagliata, ma ho steso il telo in una porzione di scoglio abbastanza piatta. Il mare, nonostante sia agosto, è cristallino e un brezza di grecale lo increspa appena. Faccio un bagno rigeneratore: 12 bracciate di numero, un tentativo subito abortito di delfino e torno a stendermi sul telo. In mano Breve storia di quasi tutto di Bill Bryson nella traduzione di Mario Fillioley e mentre sono immerso nella lettura e intento a scoprire i misteri dell’evoluzione dell’uomo, ecco che lui compare. All’inizio percepisco solamente la sensazione di una presenza inopportuna. Non posso nemmeno immaginare che con tutta la scogliera libera qualcuno possa prendere in considerazione l’idea di accomodarsi a tre centimetri da me.

Con il libro ancora in mano, mezzo accecato da un sole che comincia a prende quota, penso possa trattarsi di qualche amico che non riconosco, magari un vecchio compagno di scuola, ma sebbene la controluce non mi permetta di avere una visione nitida, mi rendo conto che si tratta di qualcuno sopra i 60 e che nessuno dei miei ex compagni, per quanto la vita possa essere stata impietosa e sfrontata, abbia potuto assumere tali fattezze.

Mi metto seduto, controllo con un gesto automatico la borsa con il telefono al mio fianco e lo guardò per cercare di capire se ha bisogno di qualcosa. Lui è impassibile, nemmeno mi guarda, come se io non esistessi, come se fosse la cosa più naturale del mondo sedersi appiccicato ad un perfetto sconosciuto.

Chiedo gentilmente per quale motivo, con tutto lo spazio a disposizione, abbia sentito il bisogno di condividere con me quel metro quadro di scoglio. Risponde serafico che lui non disturba affatto, che la scogliera non è mia e che, soprattutto, io avrei occupato il posto migliore e questo non sarebbe giusto. Faccio notare che sono solamente arrivato prima di lui. Prima di me – mi urla contro – questa è bella! Ma lei lo sa che io vengo qui da 34 anni, lo sa? Tutto si fa più chiaro, capisco che si tratta di un fanatico. Il tizio dello scoglio è un uomo lombardo di età compresa tra i 65 ed i 70 anni. Negli anni ’80, penso, deve essere capitato da queste parti ed essersene innamorato, probabilmente ha anche acquistato una villetta in zona. Con gli anni, deve avere esasperato i concetti di proprietà ed usucapione.

Aspetti – sfoglio il mio libro come fosse un taccuino – dai miei appunti risulta che lei è qui solo da 31 anni… come la mettiamo? Sta forse cercando di fregarmi? Mi da del maleducato e mi dice stizzito che qui non mi conosce nessuno e che quindi non posso parlare in questi termini. Faccio presente che dato che siamo soli, nessuno conosce nemmeno lui, ma non riesco a strappargli nemmeno un sorriso. Capisco che questo genere di discussione potrebbe continuare all’infinito senza portare da nessuna parte, per il tizio dello scoglio sono un nemico, un occupante straniero che va ricacciato da dove è venuto. Non esistono regole di educazione condivisa, non esistono parametri ed indici di pressione antropica, è come trovarsi davanti un uomo di un’altra epoca.

Mi stendo infastidito e deciso a non mollare lo scoglio. Di continuare a leggere non se ne parla neanche, non ho più un briciolo di concentrazione, così provo a utilizzare la tecnica del diversivo dei tempi del liceo. La tecnica del diversivo, finemente affinata nel corso degli anni da Stefano – che adesso insegna all’università, scrive saggi sul pensiero di Adorno (Theodor) e tiene conferenze in giro per il mondo (non sulla tecnica del diversivo) – consiste nel destabilizzare l’avversario con gesti, posture, atteggiamenti del tutto fuori contesto. A scuola veniva utilizzata per lo più durante le partite di pallavolo nell’ora di educazione fisica. La mia squadra era sempre composta dai peggiori: protonerd, grunger, metallari e da quelli senza tuta. Stanchi di perdere ogni partita decidemmo di attuare questa tecnica. Nei momenti critici del match, mentre si aspettava in ricezione che la squadra avversaria servisse, qualcuno di noi gridava: diversivo… Era il segnale: grida, balli scomposti, quello che pogava, il passo del robot, l’air guitar sulle note urlate di Seek & Destroy, la camminata da gallo di Mick Jagger, quello che, tutto tremante, fingeva di accendere una vecchia Fiat 500 ingolfata. La nostra metà di campo si trasformava in un caos infernale e più spesso di quanto si possa immaginare, i nostri avversari, presi alla sprovvista, sbagliavano la battuta. La mia squadra, va detto, continuava comunque a perdere tutte le partite.

Forte di questo know-how, provo a destabilizzare il tizio dello scoglio. A intervalli regolari faccio sonore pernacchie, lo chiamo mamma e gli chiedo se ha preparato la parmigiana di melanzane, fingo di parlare al telefono con un frate che mi rileva scottanti retroscena sulla vita di Padre Pio. Niente da fare, è un osso duro. Ogni volta che alzo lo sguardo me lo ritrovo lì, impassibile, immobile.

La caletta comincia a riempirsi di altri bagnanti, arriva anche un vecchio paziente di mio padre, ci salutiamo con un cenno della mano, sparuti gruppi di persone con andatura incerta da infradito, posizionano teli e piccole sedie portatili dove possono. Il tizio dello scoglio li segue con lo sguardo, lo sento bisbigliare cose tipo: “no lì no”, oppure, “perfetto, c’è pure uno con la fiocina” e ancora “questa si fumerà almeno dieci sigarette”. Gli suggerisco di provare ad accomodarsi vicino a qualcuno di questi, così, per cambiare prospettiva. Lui non si scompone e sentenzia: senta, ha finito di fare il cretino? Non capisce che qui c’è in ballo qualcosa di più di una giornata a mare? Non ho il tempo di replicare, lui si alza e va via. Resto spiazzato. Decido di fare un bagno. Nei pressi dello scoglio dei tuffi c’è il vecchio paziente di mio padre che gioca con suo nipote. Mi avvicino e gli chiedo: Signor Spinoccia, ma lei da quanti anni viene qui? Dal 1984, mi fa lui, tutti gli anni. Quindi lei è praticamente la memoria storica di questo posto, affermo. Eh eh eh, mi sorride lui, u chiù vecchio, sicuru. E quel tizio lo conosceva? Chi, mi fa lui, il tuo amico? Non era un mio amico, gli rispondo. Ma se eravate seduti appiccicati, si stupisce. Lasci perdere, lo conosceva? No, mi fai lui, mai visto.

 

Un luglio pitacorico – tutto quello che vi siete persi o che avete volutamente ignorato

Premio Tiche

  • Dopo ogni viaggio,

    seppur breve,

    tornare a Siracusa è una mortificazione dell’anima.

    Mi arrendo,

    avete vinto,

    non chiamerò più nemmeno voi…

    vigili urbani.

Estate d’amare

  • Dopo i mondiali di canoa polo l’amministrazione punta in alto è sottrae a Mumbai i prestigiosissimi Mondiali di parcheggio in doppia fila. A differenza della canoa polo, considerato uno sport minore, il parcheggio in doppia fila ha a Siracusa una tradizione millenaria che potrà garantire all’evento una visibilità internazionale senza precedenti. La città è già in fibrillazione per quello che sembra essere l’evento sportivo dell’anno. 24 le squadre provenienti dai posti più incivili del pianeta si sfideranno per l’ambito trofeo, giudicati da una giuria composta da posteggiatori abusivi di fama internazionale e vigili urbani annoiati. A corollario del programma di gara anche un ricco elenco di eventi collaterali e il convegno “Tripla fila, una normativa europea per la libertà e l’autodeterminazione degli automobilisti”.

  • Steve McCurry, Motors…

  • Parco Archeologico, non solo parcheggiatori abusivi ma anche servizi 10 e lode!

     – Goodmornig, i would like to buy 2 tickets for Parco Archeologico Neapolis please

     – Puoncionno, occi chiuso! Essere tomenica…riposo. Provare tomani.

    – Uhm, whatever, then i would like to buy 2 tickets for Castello Eurialo please.

    – Castello Eurialo solo su prenotazione dieci cionni prima. Ha la prenotazione?

   – Sorry… i don’t understand.

   – (come ciù spieco?) e va bè, Chiuso Castello Eurialo chiuso.

  – Ginnasio Romano?

  – Cinnasio Chiuso

  – Museo Paolo Orsi?

  – Sempre tomenica è… tomenica tutto chiuso

  – Holy shit! it’s impossible!!!

  – Pe favore può spricassi a tecitere che devo chiutere prima che c’ho l’assemplea sintacale. Sintissi a mia, nun si cunfunnissi, ce lo dico scantento: scegliere attro gionno, io dovere chiudere, andare, sintacato.

  – Ok, Museo Paolo Orsi, 2 tickets for tomorrow. Monday… lunedì, thanks.

  – Lunedì? no, lunedì Paolo Ossi è macari chiuso…

  – Damn, fucking place full of shit!

  – Scusassi, mi pemmetto, ma visto che non ha niente ta fare, ci consiglio la pizzeria di mio cognato, La Primula Rossa si chiama, aspettassi, ci to il pigliettino. Ci vata a nome mio e si faccia preparare i vota vota col prezzemolo e la pizza con la canne di cavallo, appena l’assaggia non se ne va più di qua…

  • Barcellona, in fiamme il palco del festival di musica elettronica Tomorrowland. Evacuate oltre 20mila persone. Sospetti su alcuni esponenti del comitato Ortigia Sostenibile in missione nella capitale catalana!!!

Fight for Right

  • I Nas potranno anche chiudere i nostri ristoranti per carenze igieniche e mancanza di autorizzazioni, ma non riusciranno mai ad abbattere i nostri dehors!!!

  • Truppe del Marchese di Cassibile conquistano lido Sayonara!!!

  • La sentenza del TAR Catania apre a nuovi scenari. In città tutto pronto per il convegno”Cementificazione o tutela del territorio?”… Ai partecipanti verrà fornito il pratico kit del piccolo appaltatore che comprende: cazzuola, portachiavi betoniera, frattazzo, livella, carriola e badile. Su richiesta, l’imprescindibile saggio filosofico “Calcestruzzo ergo sum” e la fiaba per i più piccini “La strega Pillirina”…

Basole e disagi

  • Clamoroso!!! Ancora senza soluzione l’annosa questione delle basole semoventi di Corso Umberto, si rischia un clima di tensione sociale. Nella giornata di ieri due basole a volto coperto hanno rapinato una gelateria della zona, impossessandosi dell’incasso e dileguandosi tra la folla, dopo aver minacciato il proprietario con una scacciacani…

Viral Commercial

  • La campagna social di Assocavallo e Confpanini

Sbizzero?

– no, mettici funchetti, ogghiu re pipi e sassaemayones.

Comunicazioni Istituzionali

  • I rifiuti bruciati impunemente nei numerosi incendi non danno diritto a sconti Tari!!!

  • Al debutto i nuovi ispettori ambientali volontari. Vigileranno sul corretto smaltimento dei rifiuti.

    Aiuta a migliorare il servizio, scegli la tua risposta preferita.

    – Scusi, guardi che quei tubolari di ferro arrugginito non può gettarli nel cassonetto, dovrebbe chiamare il numero verde di Igm per concordare un ritiro oppure recarsi direttamente ai CCR di Targia o Rinaura.

    Risposte:

    A) Vo viriri ca t’azziccu no culu?

    B) Io pago già la Tari pià alta d’Italia, cazzi vostri

    C) Perché non pensate alle strade dell’Isola?

    D) A prossima vota, ormai u ittài… ma senta, iavi macari i taglianti gratta e sosta?

Terziario avanzato

  • Per disorientare Vigili zelanti, vendo false autorizzazioni su foglietto volante scritto a penna. Vergognomi assai ma necessito soldi droga!

    Tariffario:

    Ospiti Domus Mariae 5 euro

    Autorizzato Mytos Opera Festival – 7 euro

    Giuria Premio Tiche – 10 euro

Rebuilding the Future

  • Pugno duro dell’Amministrazione per controbattere ai dilaganti atti vandalici ai danni delle opere di Rebuilding the Future! Accanto al graffito apocrifo dei giovani cafoni innamorati, verrà fatto incidere il motto “Porci e Zauddi”!!!

  • Per un cavillo amministrativo dovuto ad un errore grossolano nel bando di Rebuilding the Future, anche l’autore del graffito vandalico riceverà 30mila euro dall’Unione Europea!!!

  • Appiccava un incendio vicino alla pista ciclabile, sorpreso e arrestato il presunto piromane avrebbe dichiarato agli agenti: rebuilding ‘sta minchia!!!