Caroselli di ruspe a Corso Gelone per festeggiare il Ministro dell’Interno Salvini!
Incrasciati sul posto:
– Chi ci mittemu ni sta polenta taragna?
– Metticci taleggio, acidduzzi e sassaemayonese.
La storia che ha portato all’annullamento della gara rifiuti… a prova d’idiota.
A Siracusa Il servizio di raccolta rifiuti è stato svolto da Igm con proroghe annuali sin dal 2009.
Siracusa aveva livelli di differenziata tra i più bassi del mondo (2%) e una tassa sui rifiuti tra le più alte dell’universo.
Nel dicembre 2014, dopo anni e anni di navigazione a vista, il Comune, tra ostacoli e incertezze, decide di scrivere un nuovo capitolato per il servizio di raccolta e conferimento rifiuti e di metterlo a bando.
Come previsto dalla legge, la gara per il bando rifiuti passa da Urega, l’Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici.
Urega nomina una commissione terza di esperti. La commissione non ha rapporti politici con il Comune e ci mette un sacco di tempo ad aggiudicare la gara.
Alla gara partecipano tre soggetti.
Dopo una prima assegnazione all’Ati (associazione temporanea di imprese) Aimeri Ambiente – Tech Servizi, il Tar di Catania, su ricorso di Igm, sentenzia che solo Igm era in possesso di tutti i requisiti previsti per aggiudicarsi la gara.
Il Comune di Siracusa ottempera quindi alla sentenza del Tar di Catania e affida il servizio a Igm (che non lo sa espletare, ma questa è una mia considerazione).
Tra enormi difficoltà, cittadini confusi e operatori ecologici riottosi, la percentuale di differenziata sala vertiginosamente al 18-20%, con un risparmio per le casse comunali di 3 milioni di euro, che tradotto significa: bollette meno care e addio alla Tari più alta d’Italia (per chi la paga, ovviamente).
La Tech Servizi, esclusa dalla sentenza del Tar di Catania, fa ricorso al Cga (Il secondo grado della giustizia amministrativa siciliana).
Il Cga pronuncia una sentenza nella quale bacchetta la commissione nominata da Urega (gli esperti regionali) e dice sostanzialmente: ma che cazzo avete fatto? Ma non vi siete accorti che nessuna di queste società aveva i requisiti per partecipare alla gara? Ma manco vi affruntate? Ora ammugghiate tutte cose e la rifate.
Questi i fatti.
Chi racconta che la sentenza del Cga ha preso di mira il capitolato e chi attribuisce la responsabilità all’amministrazione di Siracusa o non ha letto la sentenza o non ha idea di che cosa sta parlando o più probabilmente vi sta prendendo per il culo.
Siracusa, inaugurata l’istallazione agroalimentare “Un sacco, tre euri” ad opera di artisti concettuali berlinesi. “Un sacco tre euri” è una esperienza sensoriale unica nel suo genere: esteticamente provocante, fascinosa e destabilizzante, sposa in pieno la cultura del waste recycling e dell’accatastamento creativo delle cassette della frutta.
Insediata la commissione di vigilanza Christiane Reimann per verificare il rispetto delle volontà testamentarie della nobildonna danese. Sconcerto all’apertura della busta! Nessun cenno alla fruizione della villa, ma terribili diktat per la città:
– Granita di mandorla: obbligo di sostituzione brioche con aringa affumicata;
– Consiglio Comunale: Presidenza affidata di diritto al Principe consorte Henrik di Danimarca;
– Abbattimento santuario Madonna delle lacrime e costruzione di gigantesco tempio a forma di otre di birra dedicato al dio Odino;
– Divieto di utilizzo di bicicletta a pedalata assistita;
– Inda: stop alle tragedie classiche e sostituzione con rappresentazioni in lingua, delle fiabe di Hans Christian Andersen;
– Sostituzione della regata storica dei quartieri con naumachia vichinga.