Cannoli

Il volo per Berlino è completo, ti hanno assegnato il posto 30c. Il numero è ben visibile sulla tua carta d’imbarco, il personale di terra te l’ha perfino cerchiato con la penna. Durante l’imbarco alcuni annunci hanno spiegato da che porta accedere all’aeromobile in base al numero del posto per evitare confusione e perdite di tempo. Tu hai sentito, lo so, commentavi la cosa con tua moglie e invece.

Invece incredibilmente sali dalla porta anteriore. Trascini un trolley fuori misura, hai un doppio marsupio che indossi incrociato sul busto a mo’ di cartucciera e una guantiera da 24 di cannoli. Cerchi di liberarti del trolley nella cappelliera del 4a ma il passeggero dietro di te ti redarguisce malamente. Tu sorridi e farfugli una cosa tipo: “Scusi, ma c’ho i cannoli e mi scanto che me li scafazzano”. Nessuno capisce o prova empatia per te. Stai bloccando tutta la fila, tua moglie è a rimorchio, gli altri passeggeri rumoreggiano. Continui a guardare a destra e sinistra e poi torni con lo sguardo sulla tua carta d’imbarco, come se un incantesimo possa toglierti dall’impasse e fare comparire la fila 30 dopo la 8. Stai per cedere e ti giochi la carta fila 11. Fai entrare tua moglie lato finestrino e ti piazzi a presidiare quei posti nel disperato tentativo che la fortuna vi assista e che nessuno li reclami. Purtroppo per te arrivano i possessori di quei posti, sono tedeschi, ti guardano compassionevoli. Nel tentativo disperato di impietosirli dici in italiano: “ma c’ho i cannoli”, indicando con uno sguardo disperato la guantiera. Interviene il personale di bordo, ti pregano di raggiungere il tuo posto e ti sequestrano il trolley che verrà imbarcato in stiva. Tua moglie si indigna e dice che non volerà mai più con questa compagnia.

Noi italiani che abbiamo assistito a tutta la scena assumiamo espressioni come a dire: scusateci, non siamo tutti così… come potete vedere In Italia c’è anche gente normale, che conosce le procedure di imbarco e non crea inutili intoppi, noi per esempio abbiamo già allacciato le cinture, non applaudiamo agli atterraggi… figuratevi che alcuni di noi acquistano perfino un quotidiano non sportivo.

Il tizio due file davanti a me parla con il suo compagno di viaggio e si schernisce: “ma vadda a chisti! Ma ri unni calanu ra muntagna? mana fatto venere u nibbuso… ora ci spiu a signorina se prima ca pattemu mi pozzo mettiri na scaletta pì fumarimi na sicaretta”…

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