Nuovi arazzi al Vermexio, i vecchi, distrutti da un incendio che nessuno si ricorda. Saranno esposti in occasione di eventi particolari, processioni e ricorrenze. Con voto all’unanimità, la giunta ha individuato e scelto i soggetti da rappresentare, agli artisti locali scartati dal bando di democrazia partecipata, il compito di realizzarli.
Il primo arazzo mostrerà un soggetto bucolico tipo parco Ozanam, con al centro della scena un giovane Francesco Italia, con saio da francescano e mocassino di Gucci, che parla con gli animali della foresta e con alcuni ex consiglieri comunali.
Il secondo vedrà Italia in tunica bianca e piano di zonizzazione acustica in mano, mentre divide le acque della fontana delle papere e conduce la sua la giunta in salvo dai linciaggi dei residenti ortigiani inferociti.
Nel terzo, dal vago sentore biblico, Italia si reca sulle montagne di Cugni e riceve dal CGA le tavole della legge per governare la città.
