Una coppia di cinquantenni in sella ad uno scooter, accosta e getta nel carrellato dell’organico di un palazzo lungo una strada principale del centro storico un sacchetto pieno di vetro, plastica e carcasse di pesce. Consapevole della probabile reazione, faccio notare ugualmente che almeno potevano usare quello dell’indifferenziata, così, per farla meno sporca. Il tizio alla guida, allora, ha replicato serafico: “A picchì nun ti fai i cazzi toi”. Lei, invece, per stemperare i toni ha optato per un: “Lassalu peddere a chistu, amunìnni”. Avrei voluto insistere e chiedergli una cosa tipo: “Ma voi, favorevoli o contrari alla ciclabile in corso Gelone”. Ma poi ho desistito e ho sospirato uno scoraggiato: “E vabbè”. Lo scooter, intanto, si era allontanato di qualche decina di metri, la “signora” seduta dietro si è voltata e mi ha gridato: “Ancora cca si? Sciesso”.
