All’ottavo giro, totalmente esasperato e scoraggiato, mi sono affiancato a un Suv con targa tedesca che stava facendo manovra per parcheggiare sull’unico stallo residenti disponibile, ho fatto notare al guidatore, un burbero teutonico sulla sessantina, che era parcheggiato in un posto residenti e che rischiava una multa e la rimozione del veicolo, ma lui niente, è rimasto impassibile e poi mi ha detto “Nein”. “Deve avere questo…” gli ho detto deciso, sventolando il mio pass. “Fafanculo!” mi ha risposto senza battere ciglio. Non me l’aspettavo, ho accusato il colpo ma in un attimo ero pieno di rabbia e pronto ad esplodere, avrei voluto insultarlo e mettermi a gridare come un pazzo, ma in macchina c’era mia figlia e non volevo farla assistere a scene pietose, allora in un tedesco maccheronico ho detto “Ich call die Polizei” e lui si è messo a ridere così forte che ha contagiato anche la donna che era seduta lato passeggero e insieme non smettevano di ridere e più ridevano, più mi saliva il nervoso. Allora ho preso il telefono e composto il numero della Municipale. Ha risposto una donna alla quale ho cercato di spiegare quello che stava succedendo e lei mi ha detto: “posso mandarle qualcuno dopo le 15” e io ho risposto “ma scusi, ma sono le 12:50!” e lei “Ha aggiunto, alle 13 finisce il turno, non posso fare niente.” e allora io ho chiesto: “ma, a parte che mancano 10 minuti alle 13, ma quindi in questo lasso di tempo non ci sono pattuglie?” “I turni sono 7-13 e 15-21” ha risposto serafica prima di riagganciare.
Nel frattempo il burbero tedesco che mi osservata dallo specchietto retrovisore, deve aver capito che stavo parlando con qualcuno allora è sceso dall’auto mettendomi una certa agitazione, tanto da farmi ingranare la marcia, pronto a partire in caso le cose si fossero messe male, invece lui, ha girato intorno alla sua macchina, si è piazzato davanti al parabrezza, ha alzato un tergicristallo e c’ha infilato sotto una multa, tirata fuori da una specie di marsupio sportivo che teneva legato alla vita. Ha fatto cenno alla donna che è scesa dall’auto, hanno preso due trolley e si sono diretti verso la loro meta.
Mi sono sentito umiliato, svilito, mortificato, ho messo in moto la macchina e iniziato un nuovo giro della fortuna. All’altezza dei lavori della voragine sul Lungomare Vittorini, c’erano diversi agenti della Municipale allora mi sono affiancato e ho attirato l’attenzione di uno di loro, ho spiegato la situazione, premettendo che mi rendevo perfettamente conto che erano le 13:03 e che stavo chiedendo qualcosa di incommensurabile. L’agente mi ascoltava come fanno gli amici quando stai parlando di una cosa che non rientra nella loro sfera di competenza. Quando ho finito, ha alzato le spalle come a dire, che ci possiamo fare, poi ha guardato l’orologio, l’ho fatto anche io, erano le 13:04 e ho capito. Lui mi ha fatto il gesto di “circolare” e poi mi ha detto “Dopo le 15:00 mandiamo qualcuno, non si preoccupi.”.

Leggendo queste righe mi assale una malinconia mista a rabbia e rassegnazione. Mi sono trasferito da circa 5 anni a Reggio Emilia per lavoro all’età di 43 anni. Siracusa mi manca tantissimo ma sto imparando ad odiarla..
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