Ci ata preso in giro che dopo natale si aprivano i scoli e invece u ministro Mazzolino si a stato muta. I scole restano ancora chiuse causanto danni per la cuttura, a socialità ri tutti i picciotti e un sacco ri ziti si stana lassannu. Basta! Ora vi assumete i responsabilità di quello che sta succetendo e di tutta sta confusione ca finìu a buddello preciso. Ma va putemu fari na domanta? Ma sti banchi che rotelle picchì i cattastuvu? Non si potevano usare si soddi pi fari i gite? Ora ci ano imparare i cose colla DAD ma non è a stissa cosa, completamente! Cu tutti i problemi di connessione ca ci sono nella città quannu ce maltempo. Tutto questo vuole dire una cosa: che ve ne state fottento della scola è di noi giovani del futuro.
Nella nostra reattà non ci sono manco i pumman ca ni pottunu peri peri e tutti i picciotti ana ghiri iennu che mutura anche in invenno. Infatti semu tutti rifriddati, ca tussi e u catarru e sicuramente così c’è più pobblema di ammiscarsi u virus ro coronavirus macari che professori e i bidelli. I scole sono colaproti e ogni spiffero è tanto e fa trasiri u veleno. Spatte, i bagni sono sempre cuasti e nei rubinetti non ce l’acua per lavarisi i manu come dice la legge. In motte scole appoi, ammanca laggibilità e i muri si scozzulano tutti. Queste sono le domande scomote e anche se ci ano detto che i sintaco non centra nenti colle scuole superiori noi crediamo ca ciavissi a mettere i soldi ro comuni per fare i lavori che da tanto aspettiamo.
Pe concludere i scole chiusi creanto attri pobblemi motto gravi come ad esempio la cammuria per i genitori che travagghiano o per quelli che si susunu taddu. Molti patri fanno i turni e non ni ponu dare renzia mentre le matri che non vanno a lavorare devono cucinare e puliziare la casa. A sto punto noi stutenti uniti chietiamo al governo e macari al sintaco di intervenire con decisione attravesso la concessione di una ricarica di vinticincu euro a ogni picciotto, masculo o fimmmina, fino o 31 gennaio.
