– T’ha fattu a tezza dose?
– No, ancora no, faccio sei mesi a metà dicembre.
– Come a Bellusconi?
_ Lui mi sa che l’ha già fatta… e tu?
– Io ancora no… ma fosse aspetto la quatta, dice che è più sicura…

Non sei mai uscito dal triangolo viale Zecchino, via Filisto, viale Tica; hai piantato le tue personalissime colonne d’Ercole in Largo Dicone; ti sei formato tra il Bar Kennedy e la sala giochi di via Pitia; non leggi nemmeno le pagelle della Gazzetta dello Sport; non ti è ancora chiara la differenza tra e congiunzione e verbo, ma su Green Pass e terza dose manco un dubbio, contrario a prescindere. Ti ammiro e ti stimo.
Ci ata preso in giro che dopo natale si aprivano i scoli e invece u ministro Mazzolino si a stato muta. I scole restano ancora chiuse causanto danni per la cuttura, a socialità ri tutti i picciotti e un sacco ri ziti si stana lassannu. Basta! Ora vi assumete i responsabilità di quello che sta succetendo e di tutta sta confusione ca finìu a buddello preciso. Ma va putemu fari na domanta? Ma sti banchi che rotelle picchì i cattastuvu? Non si potevano usare si soddi pi fari i gite? Ora ci ano imparare i cose colla DAD ma non è a stissa cosa, completamente! Cu tutti i problemi di connessione ca ci sono nella città quannu ce maltempo. Tutto questo vuole dire una cosa: che ve ne state fottento della scola è di noi giovani del futuro.
Nella nostra reattà non ci sono manco i pumman ca ni pottunu peri peri e tutti i picciotti ana ghiri iennu che mutura anche in invenno. Infatti semu tutti rifriddati, ca tussi e u catarru e sicuramente così c’è più pobblema di ammiscarsi u virus ro coronavirus macari che professori e i bidelli. I scole sono colaproti e ogni spiffero è tanto e fa trasiri u veleno. Spatte, i bagni sono sempre cuasti e nei rubinetti non ce l’acua per lavarisi i manu come dice la legge. In motte scole appoi, ammanca laggibilità e i muri si scozzulano tutti. Queste sono le domande scomote e anche se ci ano detto che i sintaco non centra nenti colle scuole superiori noi crediamo ca ciavissi a mettere i soldi ro comuni per fare i lavori che da tanto aspettiamo.
Pe concludere i scole chiusi creanto attri pobblemi motto gravi come ad esempio la cammuria per i genitori che travagghiano o per quelli che si susunu taddu. Molti patri fanno i turni e non ni ponu dare renzia mentre le matri che non vanno a lavorare devono cucinare e puliziare la casa. A sto punto noi stutenti uniti chietiamo al governo e macari al sintaco di intervenire con decisione attravesso la concessione di una ricarica di vinticincu euro a ogni picciotto, masculo o fimmmina, fino o 31 gennaio.
– Musumecio ti mittisti a lima suda
– Cioe gli asili aperti coi bambina ca ci cula u nasu e elemantari e media e superiora dove sono i miei figli io me li devo tenere a casa? bravi compli menti
– Tre anni o sei ani sempre addei sono come fai tu mamma a lasciarli a casa soli questi ti smontano a cucina
– Ma chiudono anche Bricomann?
– Ma e più forte musumeci o il sindaco ca uno dice che chiude e l’altro ca apre i scole ha chi dobbiamo cretere
– Il macdonand e aperto disgraziati!!!
– Stamatina u sindaco diceva che non cera pobblema e ora u stato chiude a zona rossa fino a fine mese ma questa che democrazia e?
– Ma musumeci su fici u vaccino capaci ca s’ambriacò
– Musumeci. Iporti a chiuriri i porti basta invasione africanna
– L’ennesima ordinanza senza sesso
– a ditelo che non siete ingrato a contenere una pantenia che ci state fando ammalare ha tutti pugno porci bastardi
– Anno a fare i controlli
– Dietro al palano ce una comitiva di ragazzi ca ogni sira fa chiddu ca zoccu voli
– Tutte scole devi chiutere
– Apri bastardo apri ste scuole ma sti ragazzi anno bisogno di imparare che sono tutti davanti la playstescion
– Ma allora semu russi o pattualli?
– Ma quindi chiudono pure gli sconti nei negozzi cio è nonne fanno?
– Sindaco italia sei suco finto
– Quelli dei ristoranti tutti rovinati con l’aborto
– La gente puo fare quello che ci piace no la gente può fare quello che non ci piace ma e la recola purtropo quindi un po di crianza sarebbe buono
– Ordinanze a destra ordinanze a sinistra ci dovete dare i soddi per campare oppure u stipendio vostro re cinquestelle ca siete entrati coi jins ra fera e ora siti tutti allicchittati e vistuti dolce e gabanna.
– Ma ha che gioco stanno giocanto?
– Mischini non lo sanno che si muore col vaccino non glielanno detto.
– In Francia li anno presi e azziccati nel culo del governi in germana tutti buttati nei cesso informatevi prima di sparate minchiate.
– Ma perche inietano il virus se il vaccino avrebbe ammazzarlo alla malatia delinguenti.
– Se non ti vaccini vi levano u travagghiu e tutti i soddi.
– Saremo tutti motti viventi.
– Nei boccetta ce sulu aqcua e zucchero e una fassa.
– Si stanno facendo i soldi a mio suocero ci anno chiesto 500 euri a vaccino e sono due ansiani e senza penzione doro.
– Motto presto troppo strano se lo facciano chi nn interessa ha vivere.
– U stano testanto sopra i cristiani e poi quando crepano se lo fano i politici schifo.
– I vaccino de tumore non l’anno fatto mai e perche e solo pisnes.
– Se non mi fanno vedere gli affetti che fa io non mi fazzu tuccari i nuddu.
– Chi vivrà vetrà.
– Nel vaccino ci sono elementi di feti di pampini che incitono sul DNA dei malati.
– Caso mai incidono sul RNA è questo è molto più preoccupante l’ha detto anche Piero Ancela.
– Ci anno sduacato tutte cose metallo autisti radiazioni si trova di tutto,per questo conviene non farlo,poi è RNA che modifica il DNA e la reazzione c’è dopo anni e anni quando non li puoi più denunciare più.
– Questo vaccino satanico non è affidabile affidiamoci al signore lui non sbaglia mai gli scienziati si.
– Ci sono persone che non sano di essere allergichi e capace che ci fanno il vaccino e sela quagliano.
– Ma perche mi dovessi fare un vaccino che non mi rente immune della malattia e spatte lo posso infettare agli altri?
– U dutturi mi fa ora lei si a fare u vaccino e io ciò detto ma perche lei se la fatto dice no ah pezzo i cunnutu.
– Tutti i vaccini normali ca pillola e chistu ca sirinca perchè? incrascati non mi fito.
– Io non me lo faccio manco se viene conte e me l’annaca.
– Aprite gli okki e una finta pantemia di morti normali di vecchiaia e senza utopsia a cuale covid.
– Virocolo ce lo dici a ta soru.
– Questi dei vaccini su come chiddi ca ti ceccano i voti, promesse e soldi, e poi manco ti salutano.
– Ma no deplian ci anno messo tutti gli affetti collaterali ma vero tutti o solo quelli scassi.
– Il sintaco se la gia fatto astura.
– Con le vaccinazione incomincia il sistema dittatoriale cinese che tenta di invadere il mondo sotto la loro influenza riducendo l’essere umano in un prodotto biologico.
– A questo 2020 mancava solo la campagna pro-vax, dopo quella pro-clandestini, e pro-omosex.
Penalizzati dalle regole del DPCM e ignorati dai decreti ristoro. Non si è fatta attendere la sfuriata dei rappresentanti di OPVA, il sindacato operatori e organizzatori presepi viventi amatoriali, che chiedono a gran voce una deroga alle nuove norme restrittive sulle festività natalizie che rischiano di danneggiare pesantemente uno dei comparti più produttivi del Sud Italia e il suo indotto. Fissato per oggi, al MEF, l’incontro per ridiscutere i termini del decreto ristori septies, che al momento prevede aiuti economici soltanto per alcuni personaggi del presepe e lascia fuori i pastorelli, quello della ricotta calda, gli zampognari e la nanna con la cesta di vimini.
– Buongiorno, chiamavo per conoscere l’esito della mia pratica…
– Non me ne occupo io.
– Ma scusi, no sa nemmeno chi sono, come fa a dirlo?
– Perchè qua siamo tutti Smatt Uocchin
– E quindi?
– Mantasse una mail.
– Ho già mandato una Pec diciotto giorni fa.
– I Pecchi alcuni collechi non ci arrivano.
– Ma è assurdo! E quindi che devo fare?
– Ommai se ne palla dopo Natale!
Siccome nessuno vuole restare con il cerino acceso in mano, un minuto dopo la definizione delle zone di rischio è iniziato il valzer delle responsabilità, che serve a fare un po’ di caciara ed a confondere le acque: una dichiarazione lì, una mezza risposta qua, loro hanno più infetti, noi abbiamo più posti letto. Anche i ventuno parametri oggettivi che dovevano determinare la colorazione, visti così, senza che nessuno li spieghi, servono a bene poco. In questo calderone, due sono gli aspetti a mio avviso abbastanza chiari. Il primo è che il governo nazionale probabilmente è stato più accondiscendente con alcune regioni e meno con altre; il secondo elemento è che non esiste nessun sistema che trama contro la Sicilia e che ci appioppa l’onta dell’arancione per danneggiarci di proposito. Esiste invece un problema sistemico, gigante, vecchio come il cucco che riguarda tutti noi: lo stato in cui versa la sanità siciliana. Provo a semplificare molto per rendere il concetto più chiaro: la Sicilia è arancione perché da quarant’anni a questa parte, abbiamo votato una classe politica inadeguata. Abbiamo rinunciato ai nostri diritti preferendo chiedere e ricevere favori, abbiamo lasciato che si spartissero denaro e potere, gli abbiamo permesso di non fare niente se non i loro comodi e poi li abbiamo rivotati, ci siamo indignati per le autostrade che non esistono, per le ferrovie da terzo mondo e per gli ospedali fatiscenti, abbiamo gridato allo scandalo dei fondi europei inutilizzati, delle discariche e della formazione professionale e poi li abbiamo rivotati. E anche se i tempi non sono più quelli di una volta e adesso al massimo intervengono per una bolletta dell’Enel o ti piazzano un figlio a fare un tirocinio non retribuito, noi continueremo a rivotarli perché sebbene ci sentiamo tappeti persiani, sotto sotto siamo zerbini. Quindi, nonostante questo governo nazionale viva di controsensi e di approssimazione infinita, non c’è nessuno complotto contro la Sicilia, c’è solo la responsabilità di 40 anni di assenze, lacune, ritardi, incapacità e disinteresse che hanno portato la sanità regionale ad essere quello che è oggi. Aggiungeteci le cliniche private dei baroni, le convenzioni più risibili, i concorsi bloccati e il gioco è fatto. Altro che arancione, il nostro colore dovrebbe essere rosso, come la vergogna.
– Musumeci ancora palla ma che spacchio palla
– Questi chiutono loscian
– Se siamo colore arancia allora i sbarchi che coloro sono li devono fermare e buttare a mere
– Volete uccidere la mia bedda sicilia bastaddi
– Ma sta zona arangione è tutta a sicilia macari a Pachino?
– Ano chiuso il bingo e a sala scommessa ro timoleonte sveglia!
– Ha napoli ca stanno fetento sono gialli e ha sarausa aranci ce qual cosa che non quatra
– Ragione ai
– – Streca comanta colore Ah ah ah ah (così finisco su Archimede pitacorico)
– Il ministro Speranza, quello secco secco ci vorrebbe na botta di diarrea di quella a spruzzo ca ciavissiti a lassari i pinni mai ti viene? Medda ca sì
– Quindi non mi posso andare a comprare il pesce ad avola è questa e libbertà
– Mbecille di conte sapperdiri u nommu di San giuseppi ca tuttu rui Na ma fari Na briscula, tu giuru ca i caricchi te rugnu tutti a tia, tu Co lisciu a currispunniri, viremu cu vinci a partita, crastu ca si
– Chiutono i negozia e i bar e fano lavorare solo i glandestini chissu e u piano
– Che vergogna di essere italisna la politica e mafia e ladri dove sono ah ditecelo tutti i soldi che a vete preso a me mi sembra nelle tasche di conte e didimaio e toninello
– Da verde ad arancione….mancu u tempu e già scattò u russu
– Si potrà andare da resistenza a tomicilio e vice e versa ?
– O rosso o giallo o arancione non mi interessa Esco lo stesso senza autocertificazione e me la sucano tutti
– Mongoloidi bastardi andicappatti spostamenti tra comuni vietati se non per comtrovate esigenze ma ammazzativi spastici
– Zona arancino accussì si sono mangiare macari chistu
– Musumeci fatti tonnare i soddi da Bocelli e dai pezzi di puppi dolce e gambana
– Conte si sulu un qua ra qua qua
– L’auto centrificazione mela devo fare fare anche che lavoro in nero?
– Tutti unti ce la faremo!!!!!!!!