Quello che colpisce di più della vicenda Crocetta non è il contenuto dell’intercettazione, né il silenzio del Governatore, né la macchina del fango, il vittimismo, i pianti, gli indignati o la meschinità con la quale si passa in una frazione di secondo da zerbino del potente a pilastro di moralità. Quello che colpisce sono le frequentazioni di questo tipo di politica. È inammissibile che le cariche istituzionali si circondino di faccendieri, arrivisti, corrotti, traffichini e intrallazzatori. Perché scandalizzarsi? Cosa si pretende che dica questa gente? Vere e proprie corti settecentesche senza qualità se non quella di curare i rispettivi affari alla faccia della collettività. Impotenti, assistiamo alla composizione dei Gabinetti, alla scelta di Assessori, in una logica che perpetra questo sistema e questa concezione di occupazione del potere. È questo il fallimento. Impietoso. Come impietosi sono i proclami sdegnati di quella politica che con una mano punta il dito scandalizzata e con l’altra conta i posti di sottogoverno…
ma ormai non ci si stupisce nemmeno delle frequentazioni, perchè, forse e dico forse, questi faccendieri, affaristi e quant’altro hanno un senso dello stato e della cosa pubblica maggiore della classe dirigente che ci rappresenta, e questo dice tutto. tanto poi tra qualche giorno faremo la solita commemorazione dove mettersi in mostra per far vedere quanto antimafiosi sono, e per far finta di ricordare uomini che sono morti proprio quel senso dello stato che manca un pò ovunque.
saluti
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L’ha ribloggato su speraben.
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