Ci sono anche i consociati di Assopanini e Confcavallo tra i siti italiani finiti sotto l’attacco degli hacker russi di Killnet. Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati. Nell’elenco, oltre ai siti di Senato e Difesa, compaiono anche quelli di Nuccio, Antonio, Claudio e Nzino e del Panino di Notte. Il tutto con un breve messaggio mandato dagli hacker filorussi con scritto “Chi ci mittemu no panino?”.
Secondo una prima ricostruzione si sarebbe trattato di un attacco informatico di tipo DDos (Denial of Service) a un server sbizzero controllato a distanza dagli hacker che con questa tecnica, inviano al server contemporaneamente migliaia di false ordinazioni che hanno congestionato le piastre dei paninari.
L’attacco ha messo anche in crisi il sistema di delivery e tantissimi utenti si sono visti recapitare panini ultra conditi, vaschette di patatine e centinaia di migliaia di confezioni monodose di sassemayoness mai ordinate. Tutti gli ordini impazziti proverrebbero dall’account hackerato del povero Sig. Spinoccia di Tivoli, che prima di svenire, si è visto recapitare una email di Deliveroo con una fattura di 600mila euro.
Intanto, sono in corso indagini del Centro comunale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche e delle eccellenze siracusane avanti insieme dei Vigili urbani per valutare anche ulteriori eventuali danni.

Archimete, non vi perdoniamo la damnatio memoriae di Andrea, il quale con orgoglio rivendica la di lui stessa nomea con qualsivoglia avventore, ossia “Il Re della Notte”.
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