Siracusa, è ufficiale: fondi PNRR anche per l’acquisto di calia e simenza!

Ci sono le false promesse, le riunioni carbonare, i repentini cambi di schieramento, le narrazioni, le tartine, i caffè al volo, le minchiate col botto, le foto di gruppo tipo conferenza di Yalta, la Mazzarrona, gli slogan, i claim, i refusi, i punti di vista distorti, Schifani, i finanziamenti a pioggia, il Consiglio Comunale, l’Unesco, le api calessino, l’Open Land, il parco Robinson, le eccellenze siracusane, i candidati incandidabili, Dolce & Gabbana, gli apparentamenti, il porto turistico, il waterfront, la lista civetta, le buche per strada, i finti sorrisi, le strette di mano, salutiamoci col bacio, i voti di scambio, l’acqua pubblica, la Pillirina, le “convenscion”, il turismo sostenibile, quello insostenibile, i ‘mbrugghiuni, le brochure, Casa Pound, il nuovo stadio, l’aeroporto, le piste ciclabili, i fondi europei, Il PNRR; il PRNN, Fendi, le foto piano americano, i filtri di Instagram, le dirette Facebook senza audio, le dirette Facebook storte, la riqualificazione, i flussi turistici, Noi Albergatori, No albergatori, le foto dei cani, le fake news, l’errata corrige, i trenini con la musica a palla, i creativi, i briefing, i catering, i registi di clip, le dissolvenze a tendina, il consumo del suolo, i coup de théatre, la Ztl, la Fondazione Inda, la tassa di soggiorno, i parcheggiatori abusivi, i social media manager, il buon Dio, Belvedere e Cassibile, i reel, le stories, la tari più alta d’Italia, il tonno rosso, il limone Igp, l’olio evo, lo sgombro sbirro, la patata di Siracusa, la città dei bambini, i bambini senza città, la città degli anziani, la città smart, la fuga dei cervelli, basta code alla Posta, l’area marina protetta, il pescato di frodo, il randagismo, gli stakeholders, noi abbiamo fatto, noi faremo, via Piave, il grande polo culturale, il grande polo petrolchimico, la green mobility, il fritto misto in olio esausto, no all’immigrazione, sì all’immigrazione, le pugnalate alle spalle, la domenica a piazza Santa Lucia, viale Ermocrate rifatto senza marciapiedi e si allaga lo stesso, i rappresentanti di lista, i party esclusivi, il crowdfunding, la doppia preferenza di genere, Villa Reimann, il voto disgiunto, i concerti di qualità al Teatro Greco, Ognina, il Frisio e Samoa come il Chelsea Market, le periferie, le scuole alla Pizzuta, gli uffici a Ortigia, Bernabò Brea, il gay pride, l’acchianata Ambra, il Teatro comunale, Santa Luciuzza Bedda, i diseredati di Tivoli, i parchi inclusivi, i doggy park, i picciotti di Santa Panagia, l’accountability, gli affitti d’oro, i santini, le bollette, i pacchetti di voti, quello in buonafede, Aziz.
Allora, se ho capito bene, pare che il Partito Democratico, riunitosi per definire, una volta per tutte, il nome del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di Siracusa, decida di non decidere, o perlomeno, decida di non scegliere il candidato Ferrarini, il dirigente scolastico del Fermi, (per tutti, U Chimicu), suggerito e fortemente caldeggiato dagli altri partiti e movimenti della colazione progressista. Quello che si legge tra le righe della nota dello scandalo inviata ( a tutti tranne a me) a fine riunione dal PD, in un proliferare di buoni propositi, obiettivi condivisi e di subordinate con lo scappellamento a destra, sembra abbastanza evidente: Ferrarini è persona degnissima, ma siccome siamo il PD e i numeri sono dalla nostra parte e l’elezione a Segretaria della Schlein ha portato entusiasmo e ringalluzzito un po’ tutto l’ambiente, beh, alla luce di questo, il candidato lo scegliamo noi e non ce lo facciamo imporre da altri con i sondaggi di gradimento a picco, per cui, siccome però il candidato al momento non ce l’abbiamo (siamo pur sempre il PD, che diamine!), prendiamo ancora un po’ di tempo e vediamo di allargare il consenso anche ad altre realtà civiche. Ora, dato che di altre realtà civiche cooptabili nell’alveo del centrosinistra non è che ce ne siano tante, tutti hanno immediatamente pensato all’Officina di Garozzo (Renzi), Castagnino (ex Fli), Foti (Foti) e Moena Scala (Giarrusso), e chi queste dinamiche un po’ le mastica, ha anche immaginato le parole pronunciate, quelle non pronunciate, i personaggi e le strategie alla base di questa possibile apertura.
La cosa, ovviamente, non è piaciuta in primis a Ferrarini, che educatamente, ha fatto sapere che a queste condizioni, non può essere interessato ad una candidatura, lasciando aperto solo un piccolissimo spiraglio, ma, soprattutto, non è piaciuta al Movimento 5 Stelle e a Lealtà e Condivisione (oltre che agli altri partiti minori della coalizione) che vanno su tutte le furie e danno all’alleato democratico l’ultimatum: Ora basta, martedì 28, cu c’è c’è, cu non c’è, non c’è!
Ma la coalizione progressista, non si limita a dare l’ultimatum al suo alleato, esprime anche giudizi. Alcuni condivisibili, “sentiamo forte la responsabilità verso la città di parlare un linguaggio di verità e di offrirle un progetto politico chiaro, limpido, riconoscibile e aperto alle migliori energie della società”, altri ingenui: “il progetto di Giancarlo Garozzo in cui convergono disinvoltamente esponenti della vecchia politica del centrodestra e del centrosinistra…”. Welcome to the jungle cantavano I Guns ’n Roses nel 1987, sveglia signori, gli esponenti della vecchia politica di centrodestra e centrosinistra sono dappertutto: Nel PD, nelle civiche, nella frangia sinistra della colazione progressista e perfino nel Movimento 5 stelle, almeno solo per una questione anagrafica. Altri ancora dannosissimi: “Crediamo che il popolo di centrosinistra e democratico, che neanche un mese fa con l’elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd ha lanciato un segnale forte di rinnovamento, meriti una candidatura all’altezza delle proprie aspettative”.
Ecco, se c’è una cosa da non fare mai è spiegare al vicino cosa deve fare a casa sua. Insopportabile, nessuno vuole sentirselo dire. Peggio che scotolare la tovaglia con le briciole dal piano di sopra, peggio che parcheggiare la macchina e rendergli difficoltosa la manovra per entrare nel garage, peggio persino che vederlo correre trafelato verso l’ascensore e schiacciare il tasto della salita senza aspettarlo.
Insomma – e torniamo all’inizio di questo pezzo sconclusionato – il PD, questo PD, non vuole sentirsi dire quello che deve fare, non vuole sentirsi imporre un candidato che non ha scelto e non vuole tralasciare tutti i possibili scenari.
Che ne sarà di questa coalizione lo sapremo a strettissimo giro, forse qualcuno tirerà il freno a mano, forse verrà fuori una candidatura veramente condivisa o forse franerà tutto e i protagonisti di questa vicenda se ne andranno ognuno per conto loro.
A destra – al netto di una candidatura unitaria nelle prossime ore – la situazione non sembra migliore.
L’unico che può dirsi soddisfatto di questo scenario è il sindaco uscente, Francesco Italia, che in una situazione così ingarbugliata tra una diretta social da un cantiere, una produzione di Netflix e una birra Messina, non può che fare proseliti.
Per comizi di chiusura campagna elettorale Floridia e/o Augusta, vendo discorsi disarticolati e farciti di luoghi comuni per “cantitati incantitabili”. Vergognomi assai ma necessito soldi droga.
Discosso chiusura campagna elettorale
Io ho stato molto bene ad essere qui con voi! La città deve vivere chiù mégghiu e u putemu fari solo se riuscendo a campiare le cose. E giunto il momento di campiare per il bene dei nostri figli, dei niputi e di tutti quelli che non arrivano ha fine mese. La mia scelta e stata subito subito, facile facile!!! Il nostro cantitato sintaco e la scelta migliore e dobbiamo vincere perchè la gente è stanca. Basta! Bonu chiù, la gente e molto stanca! (APPLAUSI).
Non si può campare con tutti sti tassi e ca munnizza nelle strate. Quanto i cittatini mi femmuno pi strata infatti tutti mi chietono: “ma quanto campieremo questa città? Quanto potremmo tonnare a pallare di sviluppo, di lavoro per i ciovani, dei sevvizzi pe gli anziani?”.
E io chi ci pozzo rispunniri? A ora canciamo tutti cosi! Fidatevi di me perchè se ho scelto di cantitarmi e sostenere il nostro cantitato sintaco e voi lo sapete che mantengo sempre le promesse. Grazie a tutti!
Grande offerta per per tutti i cantitati. Prelazione per i consiglieri comunali al seconto mantato. Non perdere l’ultima occasione! Hai problemi di spazio? I gettoni di presenza ti sfuggono e si infilano tra i cuscini del divano o rotolano dentro la cuccia del cane? I sacchetti di plastica che li contengono si rompono sovente costringendoti per lunghe ore carponi a raccoglierli dal pavimento delle commissioni? Vuoi sotterrarli prima dell’arrivo del bassotto della Petix o di un inviato dell’Arena di Giletti? Non ti scoraggiare, è arrivata la soluzione che fa per te. Acquista il pratico Forziere raccogli gettoni di presenza. Il nostro Forziere può contenere fino a 1200 gettoni, è disponibile In tre colorazioni e personalizzabile con il logo del tuo partito o della lista civica ma… non temere, se cambi casacca il nuovo logo è gratis!!! Affrettati, ultimi 32 Forzieri disponibili.
– Ouh me frate, comu semu?
– Ciao xxxxxxxx, tutto bene, ammuttiamo…
– Sii ‘mpegnato?
– Sì, sto andando a inglese…
– No, ahahaha, a chi cazzu sturìi ancora ahahah u nglisi! Ahahaha. Mpegnato per le elezioni, picchi mi staiu cantitanto.
– Ah, bravo, e con chi?
– Ancora nun nu sacciu! Tu u voto mu runi?
– Mah… riparliamone quando sciogli la riserva.
– Nooo! A quale riserva, iu mi cantito ni na lista bona, titolare va…
– E fammi sapere…
– Mpare, ci conto ah? Vedi che dobbiamo risollevare sta città.