Ma a nessuno sfiora l’idea che 28mila forestali in Sicilia forse siano un po’ troppi? Sono numeri veri? Esiste una graduatoria consultabile? Ma soprattutto come si diventa forestali in Sicilia? Passi per la becera politica, che li ha fatti assumere e li ha precarizzati per costruirsi un bacino infinito di voti, ma il sindacato? Che tristezza. Come si fa a passare nel giro di due secoli da grande conquista sociale a zerbino del sistema? Vabbe’…
La verità è che non possiamo più permetterci di sovvenzionare sprechi e ruberie. L’assistenzialismo senza progettazione e investimenti seri ha devastato questa Regione e continuerà a farlo fin quando non si cambierà modo di operare. Lo scandalo non è che non si trovino i soldi per pagare questa gente, lo scandalo è che Comuni della nostra provincia (dati 2013) contino 437 forestali mentre tutta la Regione Piemonte ne ha solamente 406 in organico!
Il lavoro è cosa seria, perderlo ancora di più, per questo è diventato ormai insopportabile l’utilizzo strumentale della locuzione “Padre di famiglia” fatto da politici e sindacalisti quando si tratta di tagli agli sprechi che hanno ridotto la Sicilia sul lastrico. Purtroppo sono costretto a generalizzare, ma Il “padre di famiglia” che spesso viene portato ad esempio, è quello che ha ottenuto quel posto grazie a clientele politiche e malaffare e spesso non ha neanche i titoli e le competenze per svolgere quel ruolo che, con tutta probabilità e per colpa di questo sistema corrotto, ha sottratto ad un altro “padre di famiglia” più qualificato di lui. Il giorno in cui si parlerà in difesa del lavoro mettendo in primo piano competenza, merito e funzionalità, forse qualcosa potrà lentamente cambiare.