La pizzeria sotto casa mia è riuscita a costruire il dehor più maestoso del mondo! Un’opera di ingegneria senza precedenti, centinaia le maestranze impegnate nel delicato assemblaggio di alluminio, acciaio e legno. Sul web è già leggenda! Il dehor, come la grande muraglia, sarebbe visibile persino dalla luna. La monumentalità della costruzione è talmente sfacciata che Mons. Staglianò ha deciso di pubblicare un libro per glorificarne la costruzione. In un tripudio festante di pomodori pachino, melanzane, anciove e lievito madre, mi associo al giubilo generalizzato e spero che questa immensa passerella di tavoli e coperti, questa concupiscente lingua argentata che costeggia il marciapiede, possa essere foriera di prosperità e garanzia di buoni affari per i gestori. Io stesso sostengo la pizzeria con un paio di ordinazioni a settimana e sono disposto a vedere sacrificati 8 stalli auto in nome del progresso, dell’impresa, del profitto, del turismo, della destagionalizzazione e di tutti gli altri termini che si usano a muzzo in casi come questo. Una cosa però la devo chiedere: vi prego, evitate di occupare abusivamente i posti auto sul retro del locale. È una terribile provocazione, un brusco me ne fotto, un sonoro calcio in culo assestato ai cittadini che rispettano le regole.