Mi spiazzano quei politici locali che non sanno parlare in italiano, che sbagliano verbo essere e avere, ma poi “scrivono” post con una sintassi sublime. Chi siete veramente? Siete quelli di “Io mi ho diplomato a scola” o quelli di “La politica è la prosa del mondo quale appare alla propria e all’altrui coscienza, un mondo fatto di finitezza e di mutamenti, inviluppato nel relativo, oppresso dalla necessità, alla quale il singolo non è in grado di sottrarsi”? Diteci la verità.