Il cielo all’orizzonte lascia ben sperare,
come i rintocchi timidi di questa campana
e già nell’aria si sente il ciauro pungente di olio esausto
che avvolge e determina le zippole di strada.
Pepite dorate e preziose,
vero simbolo di dovizia e reviviscenza.
È un lento risveglio,
la vita torna a pulsare,
una bimba ride dietro un finestrino,
un vigile urbano gioca col telefonino,
qualcuno senza indugio comprerà un sacchetto di totò.
In lontananza,
un fumo denso e cinereo si alza da un angolo di strada,
avviluppa il quadrivio.
Un fremito improvviso,
eccitazione, turbamento,
mi faccio largo in un capannello,
“calde e arroste” c’è scritto nel cartello.
