La lettera denuncia della mamma finlandese, costretta a lasciare la città con i suoi figli per il livello, giudicato infimo, della scuola siracusana, oltre ad aver conquistato le pagine dei principali giornali nazionali ha prodotto un terremoto a Palazzo Vermexio che non è rimasto con le mani in mano ma ha messo in campo una serie di strategie per ricucire lo strappo. Una delegazione composta da due assessori comunali, 2 delegati di quartiere, tre vice delegati di rione e otto valvassini è partita alla volta della Spagna per rintracciare la famiglia finlandese e tentare una riconciliazione.
Il sindaco in persona avrebbe garantito alla famiglia nordica una serie di benefit per invogliarne il ritorno nella città di Aretusa, nello specifico:
– Aringa affumicata in tutte le mense scolastiche;
– Apecalessino con autista personale, brandizzato “città di acqua e di luce” a completa disposizione della famiglia per i tragitti casa, scuola, lavoro, tempo libero;
– L’usufrutto gratuito per 5 anni (rinnovabili)di un garage in zona Polibio già adibito ad aula scolastica;
– Un piazzamento sul podio per gli elaborati dei figli al prossimo Premio Tiche;
– Una fornitura per dieci anni di calia e simenza, ricci di mare, mucco e pescato di frodo del giorno;
– Abbonamento annuale spettacoli teatro comunale;
– Pass Ztl;
– Il finanziamento per un festival di musica tradizionale finlandese a Villa Reimann e un corposo sconto Tari.
