Consuetudini

“Prego” – disse porgendo al cassiere del bar una banconota da venti euro ed uno scontrino su cui erano segnati due caffè, ma ne ottenne in cambio solo uno sguardo attonito.

 

image“E che ci devo fare io con questi?” – replicò dopo una breve pausa il cassiere stizzito.

 

“Mi dispiace ma non ho spicci”

 

“Ma come glieli cambio io questi?”

 

“Guardi, non saprei. Trovi un modo” disse spazientito.

 

“Ma almeno mi dica se vuole due da dieci, quattro da cinque, se vuole moneta”

 

“No guardi, non ci siamo capiti, io devo pagare due caffè. Questo è lo scontrino che mi avete fatto voi”

 

– “Ah, mi scusi ma non l’avevo visto!!! Siccome non ne facciamo mai…”

 

– “E certo, capisco. E che vuole fare? Lo storniamo? Non vorrei averla messa in difficoltà”

 

– “No, ormai l’abbiamo fatto, pazienza…”

 

– “Mi scusi ancora per il disguido, se avessi saputo…”

 

– “Non si preoccupi, ogni tanto qualche scontrino lo dobbiamo fare. Ecco il suo resto”

 

– “Grazie mille e arrivederci”

 

– “Cammelo” – urlando rivolto al ragazzo del bar – “a prossima vota ca fai nu scontrino pi du cafè t’ammazzu!”.

Carmelo annuisce.

 

1 commento su “Consuetudini”

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