Conte si sulu un qua ra qua qua – il glossario dei commenti sulla zona arancione

– Musumeci ancora palla ma che spacchio palla

– Questi chiutono loscian

– Se siamo colore arancia allora i sbarchi che coloro sono li devono fermare e buttare a mere

– Volete uccidere la mia bedda sicilia bastaddi

– Ma sta zona arangione è tutta a sicilia macari a Pachino?

– Ano chiuso il bingo e a sala scommessa ro timoleonte sveglia!

– Ha napoli ca stanno fetento sono gialli e ha sarausa aranci ce qual cosa che non quatra

– Ragione ai

– – Streca comanta colore Ah ah ah ah (così finisco su Archimede pitacorico)

– Il ministro Speranza, quello secco secco ci vorrebbe na botta di diarrea di quella a spruzzo ca ciavissiti a lassari i pinni mai ti viene? Medda ca sì

– Quindi non mi posso andare a comprare il pesce ad avola è questa e libbertà

– Mbecille di conte sapperdiri u nommu di San giuseppi ca tuttu rui Na ma fari Na briscula, tu giuru ca i caricchi te rugnu tutti a tia, tu Co lisciu a currispunniri, viremu cu vinci a partita, crastu ca si

– Chiutono i negozia e i bar e fano lavorare solo i glandestini chissu e u piano

– Che vergogna di essere italisna la politica e mafia e ladri dove sono ah ditecelo tutti i soldi che a vete preso a me mi sembra nelle tasche di conte e didimaio e toninello

– Da verde ad arancione….mancu u tempu e già scattò u russu 

– Si potrà andare da resistenza a tomicilio e vice e versa ?

– O rosso o giallo o arancione non mi interessa Esco lo stesso senza autocertificazione e me la sucano tutti

– Mongoloidi bastardi andicappatti  spostamenti tra comuni vietati se non per comtrovate esigenze ma ammazzativi spastici

– Zona arancino accussì si sono mangiare macari chistu

– Musumeci fatti tonnare i soddi da Bocelli e dai pezzi di puppi dolce e gambana

– Conte si sulu un qua ra qua qua

– L’auto centrificazione mela devo fare fare anche che lavoro in nero?

– Tutti unti ce la faremo!!!!!!!!

Pure dio ci a abbantonato – Il glossario dei commenti social alla nuova ordinanza Musumeci

– Mi sto confontendo ma i necozzi al Aucian chiudono sempre alle 14 e chi aprono a fare

– Pure dio ci a abbantonato

– Mi raccomando tutti a casa mi riferisco agli italiani così le città se le prendono gli immigranti questo e il piano dei politico

– Ma u pilates nella palestra si può fare o chiudono a palestra?

– Chiudi i confini e blocca i potti e gli aeropotti non i negozi che qua la gente dobbiamo mangiare

– Ci vorrebbe un bel roco alla regione

– I picciotti delle superiore a casa che escono coi motorini e quelli delle elementare a scuola che invece si potessero stare a casa

– Affuchiti co spago ra sasizza bastaddo

– Allora dovete chiudere anche le fabbriche che muoiono la gente di tumore

– Chiude tutte cose e se ne va da Bocelli minchia chi si bello… ma manco t’affrunti

– Ma se finisco di mangiare alle 22:58 poi chi fazzu? Mi cucco no ristorante?

– Musumeci u sai unni ta po mettere a mascherina

– Pu merde dalle 23 fino alle 5 a come negli orari che non c’è quasi nessuno in giro soprattutto che ormai non e come in estate già e mezzanotte non c’è quasi nessuno in giro merde e mentre qui a Noto il concerto di Bocelli a perché colle catte da cento non ce ne covid 19 bastardi , girano pure film dopo a situazione merde Amia nn mi comandate nessuno merde ma sucati

– Ah si è per giusta causa io tasse non ne paco più viremu cu e chiù spetto

– Dobbiamo fare come a napoli e fare a manifestazione contro il sindaco basta

– Ma che spacchiò è sta dad usate parole italiane

– Bravi così chiutento le scole i racazzi fanno assempramento nella piazzetta di viale tica

– Quindi chiudono i cinema e se uno si ha comprato i biglietti ro vasqz olline chi fa ci ritornano?

– Cunnuti manciatari, tuttu stu buddelli pi manciarivi i soddi i l’europa!!!

– Ordinanze a destra ordinanze a sinistra ci dovete dare i soddi per campare oppure u stipendio vostro re cinquestelle ca siete entrati coi jins ra fera e ora siti tutti allicchittati e vistuti dolce e gabanna.

Stupidistan

Domani mattina, domenica 18 ottobre, alle 11:30, per Marzamemi Book Fest, avrò il piacere di presentare “Stupidistan”, l’ultima fatica letteraria di Stefano Amato edita da Marcos Y Marcos. L’appuntamento è al Cortile di Villadorata a Marzamemi, la puntualità è gradita, la mascherina obbligatoria. Parleremo di Sicilia, siracusanità, immaginari distopici e possibili futuri inquietanti. A chi si presenta con il colletto della polo alzato e con i capelli rasati ai lati e lungi in cima, una copia autografa del romanzo e un buono da due euro per un Gratta e Vinci al tabacchino della ciazza!

E io pago

Ricerche condotte dagli studiosi della Libera Università Archimetea hanno dimostrato che nel 97% dei casi, dato un gruppo di persone che discute di uno “scantalo” presunto o reale o di una “pantemia”, il tizio che commenta “e io pago” non ha mai pagato nulla nella sua vita ma vive di intrallazzi, froda il fisco e non rinnova l’RCA dal 2004.

Chissà

Non ho ancora capito se il tuo è un gesto di sfida al sistema, una provocazione irriverente o proprio sei talmente zauddo che manco ti accorgi che continui a parcheggiare il tuo suv Bmw, a spina di pesce, sulla corsia ciclabile.

Morte strate chiuse peri lavori – Il glossario dei commenti social sulle nuove piste ciclabili

– Dovevi fare le strade a chi come noi i cittadini automobilisti o con gli sgooter paghiamo u bullu e l’assicurazione no  a sti quattru biciciclettari ca nn pagano niente.

– A prima mettici gli atuo bussi bastaddo

– E quanto piove che le strade diventano laghi ce e andiamo in col uinserf

– Ma io che sto alla fanusa perche mi devono obbligare a prendere la bici il sindaco me lo spiega?

– Vogliono pure i soldi del parcheggio infami ladri bastardi

– Piste ciclabili vuote e strade gongestionate semu nei mano di nuddu

– Si mangiano i soddi dei cittadini anzi che ce li devono dare a noi il popolo

– Già al primo testiminchia ca bicicletta ci resi un coppo i sputtellu na testa che ancora sta chiancennu.

– Vorrei sapere se esiste uno studio sui danni collaterali di queste piste ciclabili

– Morte strate chiuse peri lavori piste cicrabbili veergogna

– Vi è piaciuto votare coi brogli a un sindaco colla bicicletta e ora chiddu fa le piste ciclabili e u sarausanu muto

– Quindi ora per comprare il pane due minuti devo cercare parcheggio?

– I soldi se li è Pappati il sindaco e amici .. E con 200€ hanno fatto le piste ciclabili Curnuti

– Gli unici che vanno in bici sono gli extra e comunitari anno fatto i pisti per loro coi soldi degli italiani

– U premio nobbe ci hanno a dari a sti 4 scenziati

– Sono orrende dal punto di vista paesaggistico

– Quando troviamo le macchine graffiate da sti cornnuti ca bicicletta i soddi ce li da il sindaco?

– E solo aumentato i traffico e solo aumentato i smogh

– Io proporrei una pista diretta “pa sibbia “ per chi sta uccidendo la città

– Sbagliare è umano ma perseverare e da figghisucaminchia!

Ineccepibile

Ormai lo incontro quasi ogni giorno, praticamente abbiamo gli stessi orari, io esco di casa e lui arriva. Guida una macchina bellissima, una tedesca, quattro ruote motrici, vernice scura, metallizzata, cerchi da 19 pollici e cambio automatico, un gioiellino da settantamila euro. Porta i capelli rasati ai lati e lunghi sopra, indossa sneaker di pelle bianca, pantaloni lunghi che gli lasciano scoperte le caviglie, t-shirt sempre molto sgargianti e dalle fantasie animalier e sfoggia un discreto numero di tatuaggi. Io sono riuscito a scorgerne un paio di ideogrammi sul collo, diversi disegni sulle braccia e sulla caviglia sinistra. Deve essere il proprietario di qualche nuovo ristorante oppure il gestore di una casa vacanze o un associato della piazza di spaccio vicino casa mia. Ogni giorno apre il bagagliaio e prende uno o due sacchetti che sembrano contenere una spesa dozzinale tipo discount. Ogni giorno parcheggia il bolide in divieto di sosta e un minuto prima di chiudere la macchina sfiorando la maniglia, estrae dalla tasca dello sportello sinistro una vecchia multa, la posiziona sotto il tergicristallo e va via. La cosa mi ha colpito per la naturalezza, per la costanza e per la dedizione con cui compie questo piccolo gesto. Ieri ho avuto la fortuna di incrociarlo anche mentre andava via, parlava al telefono, discuteva di piste ciclabili perchè gli ho sentito dire tipo che non si fanno così, che hanno tolto i parcheggi e non c’è più spazio. Praticamente si lamentava di non poter più parcheggiare in seconda e in tripla fila, parlava di rischio per l’economia della città, di sindaco “troppu scassu” e di protesta in piazza se solo il siracusano avesse le palle. Poi, prima di salire a bordo, ha sollevato il tergicristallo e con delicatezza ha preso la multa per riporla nella tasca dello sportello e mentre lo faceva ha detto: “hai ragione mpare, ce ne dovremmo andare a vivere fuori pecche questa è una città di zauddi”.

 

Un sogno che si avvera

Preceduta da uno strombazzante corteo in controsenso di Api Calessino, la Carrozza del Senato si immetterà in Piazza Duomo per mostrarsi in tutto il suo splendore alla cittadinanza. Dopo il restauro meticoloso, finanziato interamente da Assopanini e Confcavallo, il prezioso cocchio settecentesco è stato dotato di piastre a gas e di vetrinette per i condimenti e affidato per venti anni – previa gara europea su cui già pende un ricorso al Tar di Antonio – ad un imprenditore dello street food. “La proposta di restauro di Assopanini e Confcavallo ci ha totalmente conquistato – spiega il Sindaco Italia – una proposta innovativa che ben si sposa con la nostra visione di sviluppo”. “Oltre a fornire un nuovo punto di ristoro mobile per le serate di gala e gli eventi istituzionali  – concludono i vertici di Assopanini e Confcavallo – la Carrozza del Senato arricchisce il legame indelebile tra passato e presente, tra sassa e mayoness, tra cavallo da tiro e cavallo e sbizzero”. Soddisfazione anche per i fedeli della Cappella, grazie al restauro, la Carrozza tornerà  a sfilare nella processione della Santa Patrona con un menù ad hoc e gluten free.

Senza Quorum

– Ciao Mpare come semu?

– Oh, ciao … tutto bene, grazie.

– A cosa ra Fontana di Diana di ieri m’ha fatto morire re risate!

– Eh, eh, eh. Grazie.

– Stai antanto a votare?

– Sì.

– Io ho già votato. Era u primo! Ouh, mi raccumannu, vutamu bonu ah… mantiamo a casa a sti bastaddi e rispammiamo macari un sacco ri soddi.

– A occhio e croce mi sa che votiamo diversamente…

– Tu voti Sì? A chi spacchiu si… ah ah ah ah! Avà, veramente???

– No, io voto No. Tu piuttosto, da quello che dici hai votato Sì.

– A quale! Io No ho votato?

– Scusa, ma perchè?

– Perché sta casta di merda se ne devono andare a casa. Bonu chiùi.

– Il discorso sarebbe un po’ più complesso di così ma comunque… mi sa che hai sbagliato, dovevi votare Sì. Vedi che il referendum è confermativo, non abrogativo. 

– Cioè? Sì per dire No?

– No. Sì per dire Sì. Sì alla modifica degli articoli della costituzione eccetera eccetera

– Aspè, mi sto confontento!

– Non ti confondere, è semplice

– Quinti mi sta ricennu che ho votato per la Casta?

– Se la vuoi vedere così… ma tanto 900 o 600 sempre casta è, non credi?

– Vero è, tutti latri sono e pigghianu quacchi vintimilaeuromisi!!!

– Ben detto…

– E ci pigliano per il culo ca un giorno dicono una cosa e il giorno dopo su rimanciano.

– Non avrei saputo dire meglio…

– Però se i mannunu a casa si rispammiano un sacco di soddi.

– Dicono un caffè.

– Mpare, un café o iornnu su 30 euro o misi… mottiplicato pi tutti l’italiani…

– Un caffè l’anno.

– Minchia di pillirini…schifìo.

– Non ci pensare.  

– Vabbè va… pigghiamuni u cafè… offro io.

– Un’altra volta dai… ora vado, stammi bene.

– Ciao mpare, grazie. Sempre nummero 1.

– Ciao e grazie a te.

Intrigo Internazionale

A nulla sarebbe valso il tentativo disperato dell’avvocato della coppia di turisti che ha danneggiato la fontana di Diana, secondo il quale si sarebbe trattato di un gesto simbolico per protestare contro la pista ciclabile in viale Teracati. Restano incarcerati nella cella di sicurezza al quarto piano del Vermexio i due turisti britannici che, l’altro ieri, per nulla intimoriti dalle luci stroboscopiche che illuminano il monumento e in uno stato alterato di coscienza per via della spropositata quantità di vino rancido, scoppolaricchi fritti in olio esausto, puppettine di mucco e cozze non scoppiate, propinategli da un ristoratore ortigiano zelante, hanno deciso di immergersi nelle acque diafane della Fontana di piazza Archimede, danneggiando il complesso scultoreo e facendo saltare l’alluce valgo di Diana. Per gli studiosi si tratta di un danno inestimabile dato che lo scultore Giulio Moschetti, autore dell’opera, aveva scolpito quell’alluce riproducendo meticolosamente l’unghia incarnita di Diana come descritta da Eschilo nella tragedia “Pédicuro a Colono” di cui è andato perso l’unico frammento di testo. In una riunione di Giunta convocata nottetempo, l’Amministrazione ha decretato la linea dura contro la coppia di giovani inglesi. La diplomazia dei due regni è già a lavoro e secondo alcuni rumors  giudicati attendibili, la Regina Elisabetta II avrebbe chiamato personalmente il Sindaco Italia per trattare il rilascio dei suoi sudditi. Sul piatto ci sarebbe una sfacciata somma di denaro, si parla di 15 milioni di sterline che il Comune avrebbe intenzione di investire su un sistemone infallibile al superenalotto, dando decoro e dignità ai banchetti abusivi dei boat tour in mezzo alla strada e allestendo un mercato coperto di pescato di frodo dietro piazza delle poste. A questo denaro, si sommerebbero 15 double deck bus, i famosi bus inglesi a due piani, che saranno sorteggiati tra i paninari su ruota e gli incrasciati cittadini risolvendo in un solo colpo l’annoso problema dei dehors in mezzo alla strada.