Ci siamo, il momento è arrivato, già si scorgono all’orizzonte con le loro 500 a noleggio, con le Lonely Planet evidenziate, hanno gli occhi pieni di meraviglia e stupore. Presto, scongeliamo il pescato di frodo, facciamo rinvenire quella ricotta acida, scomponiamo i cannoli, prepariamo quel chiacco. La stagione turistica sta per iniziare e Ortigia è già un fermento. Cultura contro Profitto; Luna Park o dormitorio; libertà d’espressione contro libertà d’espressione. Chi darà il via alla prima polemica? Il ristoratore spregiudicato, il musicista integralista o il residente frustrato?
Pitacoricamente spero sempre che qualcuno possa mediare tra gli eccessi, ma la disillusione, negli anni, ha spazzato via i miei sogni come un foglio di stagnola soffiato via dal vento nello slargo deserto di un paninaro su ruota.
Nietzsche diceva: “Bisogna avere un caos dentro di sé, per generare una stella danzante”. Ma se la stella si chiama Cetty e danza fino alle tre di notte sulle note a volume esasperato di un improponibile disco lounge senza autorizzazione, sul dehor abusivo di una pizzeria sprovvista di certificazione sanitaria e che non fa nemmeno la differenziata, anche Nietzsche si sarebbe ricreduto, perché il passo successivo è inevitabilmente quello che conduce al di là del bene e del male…