Resto sempre estasiato da quelli che saltano sul carro del vincitore, in particolare da chi riesce a farlo con leggiadria spudorata, con una nonchalance impudente. Te li ritrovi lì e ti fanno credere che ci sono sempre stati. Sono maestri di trasformismo, bipolari dell’accattonaggio, artisti della piroetta. Per molti è sopravvivenza, posso capirlo, ma alcuni proprio li detesto e sono quelli che massacrano lo sconfitto, quelli che fino a ieri erano pronti a immolarsi per lui ed oggi lo disconoscono, lo criticano senza pietà, lo offendono e lo deridono. Parafrasando Kurt Vonnegut: per favore, un po’ meno viscidume e un po’ più di dignità.