Il caos in Ortigia è impressionante, offensivo: auto ovunque, doppie e triple file, posteggiatori abusivi, venditori abusivi, bancarelle, palloncini, tavolini e sedie spaiate. Sono tornato a casa, ho aperto la porta del bagno e dentro c’era una famiglia di francesi che cercava di posteggiare di sbieco una Citroen a noleggio. Sul parabrezza un foglietto: “Ospiti B&B Splentor”.
La polemica sulla situazione in cui versa Ortigia e sulla sua vivibilità è diventata ormai stucchevole ed inutile. Il male ha trionfato sul bene imponendo confusione, sciatteria e maleducazione. Un terribile zibaldone di PM10 e fritti misti in olio esausto.
Le altre città si muovono dinamiche verso il futuro, mentre noi, restiamo fermi in coda al passeggio Adorno o parcheggiati con le quattro frecce in corso Matteotti, aspettando che qualcuno che amiamo esca da Zara.
