La Scuola

– Midolo: Professore Artale?

– Artale: Tì?

– Midolo: Mi scusi, volevo chiederle per quale motivo mi ha messo quattro. Mi aveva detto che l’interrogazione era andata bene e l’ha detto anche a mia mamma al ricevimento genitori.

– Artale: Eh… Mitolo, ma con una sola interrogazione… eh… chi putemu fari… a nenti, questo quatrimestre è andato così. Appoi vediamo… ah, a-anti.

– Midolo: No, mi scusi, non ho capito…

– Artale: Eh, Mitolo, facemu accussì… tu consideralu siei.

– Midolo: (ironico) Ma come consideralu siei, professore, ma che vuol dire?

– Artale: Ti sto ticento, consideralu siei.

– Midolo: Professore, ma io a mio padre che gli dico: papà, è quattro ma tu cunsideralu siei?

– Artale: Bih, Mitolo, ora basta. I voti del primo quatrimestre sono così. A-anti. Per esempio: la signorina Saia è una signorina da otto… ma non è che c’ho messo otto io…

– Saia: Professore Artale?

– Artale: Tì?

– Saia: Guardi che mi ha messo otto.

– Artale: (stupito) Ma quannu?

– Midolo: Ha visto? Ma allora ce l’ha con me?

– Artale: Ma chi sta ricennu! A-anti, ora basta.(Poi, improvvisamente e con foga, voltandosi verso l’alunno Rizzo) Rizzo, tomani ni virieumu, domani t’anterrogo.

– Rizzo: (esterrefatto) Professore ma io non sto dicendo niente! Ma perché se la sta prendendo con me!

– Artale: A mia m’antaressa. Tomani nì viriemu! U nibbuso mata fattu venere. Cose ti pazzi… Ora basta. Che avete dopo?

– La classe: Educazione fisica

– Artale: E allora ripassatevi l’educazione fisica. A-anti.

Finta di niente

Passi pure che per ammortizzare l’emergenza sociale in atto si sia deciso di tollerare gli ambulanti abusivi che ad ogni angolo arrostiscono peperoni, vendono frutta e verdura, pesce, pane di casa, semenze e latticini, ma perchè consentirgli di farlo in mezzo alla strada, parcheggiati coi furgoni a spina di pesce con l’esposizione merceologica che invade l’intera corsia di marcia? Perché si concede di posizionare il “caliatore” delle caldarroste sulle strisce pedonali e di impiantare sugli alberi e sui pali della segnaletica verticale insegne posticce a led? Perchè si permette di accatastare sui marciapiedi le cassette della frutta, le scorce di “cacoccioli”, i resti di verdura “munnata” e di impedire il passaggio dei pedoni? Passano gli anni e la situazione è sempre uguale, cambiano gli assessori, si modificano i vertici dei vigili urbani, si fanno proclami e promesse ma gli occhi restano chiusi e chi passa davanti, fa finta di niente.

Passi da gigante

Siracusa, aggiudicata la riqualificazione della pavimentazione di corso Umberto nel tratto tra via Crispi e piazzale Marconi. L’appalto affidato all’ATI composto dal nipote del geometra Barbano, dalla Panineria Oscar e dalla cooperativa di api calessino “Dura Lex Spacchio Manterex”.

Parchi giochi senza giochi

Una cosa sono i vandali che devastano le casette dell’acqua, un’altra è il degrado e la mancanza cronica di pulizia e manutenzione. Il parco giochi dei Marinaretti – l’unico senza spaccio e prostituzione – che serve i quartieri di Ortigia e Borgata versa in una situazione vergognosa. I giochi per i bambini sono luridi, pericolosi, mai manutenuti, mancano tavole di legno, ci sono chiodi e viti che vengono fuori dal nulla, c’è uno scivolo completamente ricoperto di guano di uccelli, le panchine sono oscene e ieri, la fontanella dell’acqua sparava il suo getto a due metri di distanza dando vita ad un enorme acquitrino fangoso. Il fatto che questo dei Marinaretti venga considerato uno dei parchi migliori, la dice lunga sullo stato dei servizi all’infanzia garantiti in questa città che si era messa in testa di fare la capitale della cultura. Il paradosso è che siamo entrati nel loop, che io preferisco chiamare “scuse vergognose”, secondo il quale non si interviene con la manutenzione perchè tanto poi distruggono tutto. Non c’è niente di più fastidioso di tale argomentazione perché in questo caso, i vandali non c’entrano niente, è proprio disinteresse e pressapochismo di chi dovrebbe intervenire e invece si gira dall’altra parte.