Parchi giochi senza giochi

Una cosa sono i vandali che devastano le casette dell’acqua, un’altra è il degrado e la mancanza cronica di pulizia e manutenzione. Il parco giochi dei Marinaretti – l’unico senza spaccio e prostituzione – che serve i quartieri di Ortigia e Borgata versa in una situazione vergognosa. I giochi per i bambini sono luridi, pericolosi, mai manutenuti, mancano tavole di legno, ci sono chiodi e viti che vengono fuori dal nulla, c’è uno scivolo completamente ricoperto di guano di uccelli, le panchine sono oscene e ieri, la fontanella dell’acqua sparava il suo getto a due metri di distanza dando vita ad un enorme acquitrino fangoso. Il fatto che questo dei Marinaretti venga considerato uno dei parchi migliori, la dice lunga sullo stato dei servizi all’infanzia garantiti in questa città che si era messa in testa di fare la capitale della cultura. Il paradosso è che siamo entrati nel loop, che io preferisco chiamare “scuse vergognose”, secondo il quale non si interviene con la manutenzione perchè tanto poi distruggono tutto. Non c’è niente di più fastidioso di tale argomentazione perché in questo caso, i vandali non c’entrano niente, è proprio disinteresse e pressapochismo di chi dovrebbe intervenire e invece si gira dall’altra parte. 

Ma si può?

Ma si può diventare Capitale della cultura con le strade senza strisce pedonali? Scolorite, abbandonate, mai riprese, con le auto parcheggiate di sopra, con i vigili che non fanno le multe perché del resto, le strisce non si vedono, quindi… Provate ad attraversare, fatelo spingendo un passeggino, nessuno si fermerà per farvi passare, nessuno. Gli incroci delle strade di Siracusa sono la fotografia spietata del degrado, dell’incuria e dell’imbarbarimento nel quale viviamo. Possiamo riempirci la bocca con Archimede e il teatro greco, spacciare per stakeholder quattro scappati di casa e godere del sostegno di Giardini Naxos, ma senza strisce pedonali… ma che capitale, ma quale cultura?