Da un lato le manovre geopolitiche che ci penalizzano, dall’altro quelli che si sentono amareggiati, umiliati, offesi e poi buttano la spazzatura per strada. Su tutti, questa cosa che una città come Siracusa, per i suoi trascorsi e la sua storia, è già capitale e non deve partecipare a concorsi e gare con città “inferiori”. Un mantra che continueremo a ripeterci anche quando, trascinati giù nell’abisso, rinunceremo a nuotare per reggere una granita di mandorla in una mano e una brioche col tuppo nell’altra.
