Siracusa, dalle api calessino ai taxi del mare è un attimo…

– A sintutu ca ana chiuso a scola di via Geri?
– Ma chi sta ricennu? Ma su pazzi?
– Dice che ci devono fare i micranti!
– Merde ca sunu! Non ci posso cretere… veggogna.
– A capito u sinnacu Italia…
– Bastardi, ma nun ci quagghia a facci? Cu tutti i problemi degli italiani??
– A quali italiani, francisi e teteschi… chisti sinni stana futtennu!
– Scusate se mi intrometto, ma a dire il vero pare che la scuola sia stata chiusa perché i locali non siano agibili, quindi pericolosi per i bambini e gli insegnanti.
– E a lei cu c’ha ditto sta gran minchiata?
– L’ho letta qui, adesso, su un giornale online che smentiva categoricamente…
– See… chissa na bufala è. A cu vuno pigghiari pi fissa.
– Ora sicuro ci mettono quelli della nave Diciotto docu, come si chiama… chiddi ra passata simana va. Merde.
– Va be… hanno chiamato il 78, sono io. Mi congedo, buona giornata.
– A lei.
– Arrivedecci.
Il problema è che anche se abolissero il Franco Cfa, se a tutti i migranti venisse imposto di sbarcare a Marsiglia, a Malta o sulla Luna, se si mettessero fuorilegge tutte le Ong, se tutti i buonisti del cazzo – dalla Boldrini a Papa Francesco; dai puppi delle associazioni a Gino Strada; dai mediatori culturali a Mimmo Lucano e tutta Riace – sparissero improvvisamente dalla faccia della terra, se Il Sindaco Italia accogliesse veramente questi 47 disgraziati tutti a casa sua, probabilmente la nostra vita rimarrebbe miserabile così com’è.
Ci hanno fatto credere che questa condizione è strettamente legata all’invasione dei migranti ma la verità è che non c’è alcuna correlazione e non c’è nessuna invasione. C’è solo molta rabbia, questa sì, c’è frustrazione, senso d’inferiorità, indifferenza e tanta, tantissima ignoranza. Facciamocene una ragione, i flussi migratori non si fermano chiudendo i porti ed i canali umanitari non trasmettono la partita in chiaro. Scappare da una guerra, sfuggire ai massacri, tentare di portare la propria famiglia in salvo dalle persecuzioni, intraprendendo un viaggio pericolosissimo non è un vezzo ma è sopravvivenza. Se solo i santini di Padre Pio nei nostri borsellini o le statuette della Madonnuzza bella o di Santa Lucia disseminate per casa potessero parlare… ci accorgeremmo che esistono dei valori universali e che tra tutte le sconfitte della vita, la peggiore e proprio la perdita dell’umanità.
Avrei voluto scrivere una sferzante invettiva contro i terribili e disumani commenti social che si leggono sul caso della nave Diciotti e sull’accoglienza di questi disgraziati. Questo insopportabile luogo comune per cui se lo Stato aiuta un migrante non sta aiutando un italiano. Avrei voluto scrivere di valori universali e di rispetto della persona, di razzismo, di guerra tra poveri, di capri espiatori politici e del silenzio assordante dei deputati che al massimo si limitano a scopiazzare l’articolo di Travaglio. Poi ho pensato che tanto non sarebbe servito a niente, che propaganda e lavaggio del cervello ormai hanno avvelenato i pozzi e lasciato scarsissimo margine di manovra. In ballo non ci sono solo le vite di 150 migranti, in ballo c’è il concetto stesso di stato di diritto e il fatto che oggi tocca a loro e domani potrebbe toccare a ciascuno di noi essere prevaricati e privati dei diritti fondamentali. Questo aspetto sembra interessare solo ad una minoranza di persone e la cosa mi angoscia un po’, allora mi sono messo a pensare alle espressioni che hanno i cani quando cacano, e niente, il fatto è che sembrano molto più consapevoli delle nostre.