I più informati sostengono che dopo aver bevuto da un ampolla contenente l’acqua del Dio Galermi, il deputato regionale Giovanni Cafeo abbia ufficializzato il suo passaggio alla Lega di Matteo Salvini. La segreteria politica dell’onorevole è stata presa d’assalto da una folla di sostenitori in giubilo che hanno inneggiato al loro idolo chiedendo a gran voce l’indipendenza di Bosco Minniti e la secessione di Tivoli, mentre sui balconi spuntavano i primi striscioni: “ Ghe pensi mi”, “Lentini Ladrona”, “Siracusa in Padania – Ciuriddia in Tanzania”. Molto ambizioso il programma politico che al primo punto prevede l’obbligo di inserire l’articolo davanti a qualsiasi nome proprio (il Turuzzo, la Concettina, il Pippo, ma anche Il Foti, lo Scapellato, il Vinciullo). Proprio il responsabile provinciale Vinciullo ha accolto il neo leghista nel partito donandogli il tipico elmo celtico da cerimonia e un ritratto di Calderoli. Cafeo ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti con un buffet a base di bagnacauda, pizzoccheri, cassoeula alla matalotta e polenta e osei.
