“Nessuno a capito nente” – Il glossario dei commenti sullo scioglimento del Consiglio Comunale

– Sindaco torna tene a Milano colla picicleta

– Ora rimettete i cassonetti figli di buttana

– Seconto me uno cheffà il sindaco di Siracusa il popolo avrà sempre qualcosa da lamentarsi tranne che esiste la bacchetta magica

– Pigghiativi i loculi e azziccativilli no culo

– Ma che lavora fanno i consiglieri comunali nella vita?

– Prima l’inciuccio ora dimettetevi medde

– Ma ancora non li anno arrestare li devono tutti

– Avete fatto le multe ai turisti e cuesto è risuttatto

– Quindi di sono fottutti tutti i soddi e ora celi dobbiamo mettere noi il popolo?

– Sei il peggio sindaco che siracusa a vuto

– Se i siracusani votavano a rusonielo questo astura non cera w 5 stelle

– Vattene a casa pezzo di p………. i saracusani vogliono un sindaco di siracusa no a uno straniero come a tia

– A mia mana fatua chiuriri a bancarella bastaddi itavinni e case

– Ora sti consiglieri si hano a trovare un lavoro vero disgraziati

– Ma quelli di amo Siracusa non sanno manco contare che tristezza!

– Pilancio consuntiva sta minchia

– La città di Siragusa non sarà mai come Racusa con questo sindaco che Santa Lucia non ci piace

– Da 2750 ani state fetento

– Vatinni buffone che gia eravamo a fondo e roa siamo affondo

– Campiate mesdiere…

La filosofia del Vaffanculo

Entrare in un’aula scolastica e picchiare l’insegnante del proprio figlio è uno degli atti più sconsiderati e terribili che un genitore possa compiere. È in atto, ormai da anni, un capovolgimento delle regole del vivere civile e un’intolleranza sempre più diffusa verso l’autorità: governo, forze dell’ordine, scuola, amministratore di condominio, tutto.

Questi atteggiamenti hanno innescato nelle scuole un circolo vizioso molto pericoloso: genitori che si lamentano dal preside perché i loro figli non hanno preso dieci nel compito e minacciano di iscrivere i figli altrove; presidi che invitano gli insegnanti a chiudere un occhio e alzare i voti; insegnanti preoccupati dalle reazioni spropositate e violente di alunni e genitori e dal giudizio dei presidi; genitori prepotenti, iperprotettivi ed egoisti pronti – al minimo problema – ad andare in presidenza o decisi a farsi giustizia da soli.

Che la reazione spropositata del genitore derivi da frustrazione, da ignoranza, da iper protezione o da una miscela di questi elementi cambia poco. Il processo di annientamento dei valori che stavano alla base della nostra società è già iniziato da tempo. Il genitore violento si somma all’automobilista che supera con la doppia striscia continua, al posteggiatore abusivo molesto, a quello che abbandona la spazzatura a Santa Panagia e a tutti gli altri atteggiamenti che si rifanno alla filosofia del vaffanculo. Un modo di vedere le cose che fa sempre più proseliti, soprattutto sul web e che si basa su concetti elementari e meschini:

  • le istituzioni solo una cosa vogliono da te, fotterti;
  • le regole e le leggi sono fatte per fotterti;
  • diffida di ciò che ti viene detto da chi ne sa più di te, sicuramente vuole fotterti.

L’annientamento delle convenzioni sociali e dei codici di comportamento, unito al registro sempre più violento di certa politica che rimbomba sui canali social normalizzando la sopraffazione dell’altro, è la causa principale di tutto questo. Violenza, razzismo, antisemitismo, sono i sintomi evidenti di un arretramento culturale molto pericoloso. Perfino la scuola, il luogo principale dove si prendono le misure del proprio stare al mondo e si apprendono le regole di civiltà e tolleranza è sotto attacco. Di questo passo, ignoranza, frustrazione e violenza diventeranno alibi e saranno sdoganati in nome di una società brutta e cattiva.

Viabilità, è incetta di premi

Serata di festeggiamenti al Vermexio per la vittoria dell’ambitissimo riconoscimento! Corso Umberto vince il “Worst Viability Award”, il prestigiosissimo premio assegnato ogni anno al peggior progetto di viabilità cittadina. La giuria, presieduta da Philippe Daverio, ha voluto premiare Siracusa – che ha anche ottenuto la menzione speciale “Totalmente a muzzo” – per essere riuscita a trasformare una delle arterie principali della città e unica via di fuga del centro storico in un ignobile bordello fuori controllo. Corso Umberto, ormai da anni entra con regolarità nella cinquina dei possibili vincitori ma quest’anno, grazie alla trovata geniale di chiudere la strada per far posto al capolinea dei bus ai Villini, ha sbaragliato la concorrenza delle agguerritissime Mumbai, Bogotà e Istanbul.