Vendo discorsi disarticolati e farciti di luoghi comuni per aperture campagne elettorali. Vergognomi assai ma necessito soldi droga.
Mese: Maggio 2018
Noto sotto shock
Royal Wedding
Vicini vicini
A margine dell’ultima riunione di condominio, il mio vicino mi ha rivelato la sua pretesa di uscire dall’UE di banche e tecnocrati e di farla finita, una volta per tutte, con questa Europa germanocentrica che non guarda agli interessi dei cittadini. In caso contrario, minaccia di lasciare l’Italia. Nel frattempo, si ostina a non pagare le rate del condominio che forse associa ai diktat di una Troika che vuole imporre, anche a casa sua, la strisciante dittatura della banco-finanza e che invece, più semplicemente, vorrebbe pagare le spese comuni e la cooperativa delle pulizie del Sig. Franco e di sua moglie.
Uno strapuntino
I Soundgarden in via Iceta
Chi oggi ha 40 anni e ha indossato almeno una volta una camicia di flanella, non può che rimanere basito alla notizia della morte di Chris Cornell. Seattle era il centro del mondo e qui, nella provincia babba e senza internet, arrivava l’eco di una scena musicale che stava cambiando il modo di fare musica. Oltre alle canzoni, conoscevamo i personaggi di queste storie, i loro legami, le dispute, le band nate dalle ceneri di altre e tutto ci sembrava molto vicino a quello che vivevamo quotidianamente, nonostante l’enorme distanza che divideva Mar Ionio e Oceano Pacifico. I Soundgarden facevano parte di quel gran calderone della musica grunge, ma a modo loro, senza l’attitudine punk e scazzata dei Nirvana e scostandosi dalla perfezione stilistica dei Pearl Jam. I Soundgarden avevano dalla loro una potenza di suono eccezionale, una predilezione per i tempi dispari che li allontanava dalla tremenda ottusità hard/heavy e una voce unica. Cornell cantava come un pazzo, un urlatore che nemmeno Tony Dallara dei tempi d’oro, e cantava anche cose piuttosto interessanti e convincenti. Ma Cornell era anche capace di grande intimismo e spiccato lirismo, come ci dimostra ancora oggi quel gioiello grezzo dei Temple of the Dog. Era il 1993 e Emanuele Siracusa fu il primo a professarne il verbo e in pochi giorni anche io ero pazzo di Badmotorfinger. Provavamo i pezzi in via Iceta, cambiavamo tonalità, li riarrangiavamo, ma niente, troppo complicati per suonarli dal vivo come si deve. Nel giro di tre anni arrivarono Superunknown e Down on the Upside: due album mostruosi per quantità e qualità di spunti sonori; due album pieni di canzoni mature e bellissime, canzoni che ho divorato con Stefano Marino nei primi anni di università a Bologna. Poi la band si è sciolta e a guadagnarci sono stati solo i Pearl Jam che hanno preso come batterista Matt Cameron (uno dei migliori batteristi della storia del rock)… ma questa è un’altra storia. Cornell ha continuato da solista e con il progetto Audioslave (con quel genio di Tom Morello alla chitarra) ma non è riuscito ad avvicinarsi nemmeno per sbaglio ai picchi toccati con i Soundgarden che rimarranno, almeno nella mia memoria, una delle cose più potenti di quel meraviglioso periodo di musica e sogni.
Amministrative 2018, cosa vogliono i siracusani?
Le elezioni amministrative sono alle porte e Archimete Pitacorico ha commissionato al prestigioso istituto di ricerche Quasimoto, un’indagine demoscopica tra la popolazione per tracciare un quadro – il più possibile fedele – dei desideri dei siracusani, i sogni, le speranze, la visione di un futuro nitido e radioso. Il campione dei cittadini intervistati è eterogeneo, di età compresa tra i 18 ed i 79 anni; di diversa estrazione sociale e comprende perfino alcuni malacarni della Mazzarrona, Augusto Michelangelo Pappalardo del Casale, vicepresidente dell’Associazione Ortigia Sangue Blu e alcuni esponenti scissionisti di Potere al Popolo.
38% La tari più bassa d’Italia
18% Basta file alla Posta
18% Stop al fermo biologico per Mucco, Ricci e Scoppolaricchi
12% Abolizione corpo Polizia Municipale
8% Mai più Scirocco
7% Strade senza buche e tutte in discesa per risparmiare benzina
I dieci passi Pitacorici per candidati a prova di esami di quinta elementare
Hai paura di finire nella blacklist delle cantitature tei cantitati incantitappili? Pensavi che il fàcchissi fosse il futuro ma ora il capo della tua comunicazione ti ha fatto aprire un account su Feisbus e ti trovi in difficoltà? Difetti nella costruzione di frasi semplici di senso compiuto? La coniugazione dei verbi ti avvilisce e per andare sul sicuro scegli sempre l’infinito?
Non disperare, supera i tuoi limiti, annienta le tue gravi lacune con i Dieci passi di Archimete Pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare.
È garantito, con i Dieci passi di Archimete Pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare, quello scranno al Vermexio sarà tuo.
I dieci passi
- La forma con il verbo essere “Io mi sono diplomato” è preferibile a quella con il verbo avere “Io mi ho diplomato”.
- Occorre porre un freno alla sostituzione delle consonanti. È un’impresa ardua ma non impossibile, comincia da qui: “barrare il simbolo del Sindaco” NON “sparrare il simpolo tel Sintaco”.
- La parafrasi risolve problemi “Mi porti a uno che io c’ho comprato il voto o pacato la bolletta” può essere modificato in “Sta forse insinuando che io abbia perpetrato il voto di scambio? ”.
- Vuoi azzardare un congiuntivo imperfetto? Ricorda che la forma corretta è “che egli stesse” NON “che lui stasse”.
- Elimina la H dai tuoi appelli “hai siracusani”e l’accento dalle e congiunzione nella tua bio “onesto è padre di famiglia”.
- Quello scranno sarà tuo, ma per scaramanzia… “Se dovessi vincere” NON “Se io avrò vinto”.
- Il latino è una lingua morta ma mantiene una dignità, non darle il colpo di grazia: “Repetita iuvant” NON “Repetita Juve”.
- L’Inglese ti fa sembrare cosmopolita, ma togliere e aggiungere vocali e consonanti a piacimento non serve. Ripeti ad alta voce: Budget NO Bagge; Sponsor NO Sponso; Startup NO Startappi; Brand NO Brendi.
- L’ego è importante, ma non esagerare. Sforzati di rimpiazzare “Io secondo me si potrebbe” con i più lineari “Io penso che si potrebbe” o “Secondo me si potrebbe”.
- Per finire: Fonti energetiche, ok; Fonti di guadagno, va bene; Fonti attendibili, perfetto; ma MAI, MAI, Fonti Europei.
Dicalafici
Quelli che attaccano abusivamente i propri manifesti elettorali prima del tempo e invece sui social parlano di legalità… ma ai sindaci che vi hanno candidato non gli quaglia la faccia? No, vero? E non dite che è stato un errore, che non lo sapevate… Minchia, siete sempre gli stessi, vi candidate da trent’anni e ancora non l’avete capito? Dicalafici.
Circoli viziosi
A Siracusa d’amar,
senza iabbu,
lo zauddo,
lasciò la macchina,
davanti al portone,
dello sfigato,
che in orario,
il mastello da casa posò.
E venne lo spazzino,
non vide un cazzo,
lasciò il mastello,
con l’indifferenziata,
che in orario,
lo sfigato,
scese da casa,
e lo zauddo,
coprì con l’auto,
che il vigile urbano manco multò.







