Tipi da mucillagine

Impazza a Siracusa il caos mucillagine, bagnanti su tutte le furie, commissioni di inchiesta in Consiglio Comunale, trepidante attesa per i risultati dell’Arpa. Stagione a rischio o disagio passeggero? Un’analisi antropologica delle principali tipologie di bagnanti colpite dal fenomeno.

11059787_10155844706855430_3046815435947585394_nIl turista sprovveduto

Solitamente lo si riconosce dalla carnagione che varia dal bianco cadavere al crema chantilly, per virare bruscamente su spettri che vanno dal rosso Marte e al viola funebre dopo poche ore si esposizione al sole. Il turista sprovveduto è sempre ammirato dalle bellezze naturalistiche del luogo e dispensa sorrisi. Calza con nonchalance, enormi sandali, spesso con calzini bianchi, dimostrando una superiorità culturale inversamente proporzionale all’interesse per la moda. Provenendo il più delle volte da una nazione civile, è pronto a considerare qualsiasi forma di inciviltà come folklore locale e tradizione millenaria. Per questo motivo non si innervosisce neanche se Jonatha, 8 anni – figlio di Carmeluccia e Ancelo i vicini di telo – abbia deciso di riempirgli lo zaino con palate di sabbia misto sassi nel totale disinteresse dei genitori o che Francy e Rosy, le inseparabili amiche e compagne di classe del Quasimodo, bocciate anche quest’anno, ascoltino a tutto volume due canzoni diverse dai rispettivi smartphone, mentre commentano ad alta voce le numerosissime chat aperte su whatzapp. Il turista sprovveduto sembra vivere un sogno e si dimostra totalmente incurante della patina di schiuma che ricopre lo specchio di mare. Si tuffa, nuota pacioso a dorso, va sott’acqua e riemerge con grandi spruzzi di schiuma dalla bocca. Riguadagnata la riva e sciacquata via la patina giallastra dal corpo, si riveste e si dirige verso una trattoria che lo ripulirà per bene…

Il Complottista

Solitamente è un uomo con un età che varia dai 30 ai 58 anni. Prima di scendere in spiaggia ha già controllato su siti specializzati il meteo, la direzione del vento, condizione del mare, traffico in tempo reale. Spesso lo si riconosce perché utilizza come screensaver del suo smartphone un immagine di una scia chimica. Accortosi della condizione del mare, il Complottista inizia a documentare la situazione e a postare foto e prime impressioni sui social network, effettua rilievi con bottigliette di plastica, scuote la testa, a volte grida “allontanatevi, non immergetevi in acqua”, incrocia dati, mischia metodo empirico e superstizione, attacca bottone con gli altri bagnanti nel tentativo di trovare terreno fertile per le sue teorie apocalittiche. Il malcapitato che gli rivolgerà la parola sarà investito da un turbinio di teorie spaventose: dalle alghe aliene, fenomeno già registrato in Guatemala ma taciuto dai servizi segreti USA, al complotto plutocratico giudeomassonico; dallo stoccaggio all’interno del Castello Maniace di grandi quantitativi di fusti radioattivi provenienti dalla Russia e trasportati a bordo dei panfili dei miliardari, alla profezia Atzeca sulla morte del mare entro il ferragosto 2015.

La Sciarrina

Il 25% delle volte è un’insegnante, il 34% titolare di boutique, il 41% baby pensionata della Provincia. Per la Sciarrina il bagno a mare è un rito sacro e, a differenza del Turista Sprovveduto, è pronta a riprendere genitori di figli esagitati, sgridare ragazzine indisciplinate, vietare tuffi e giochi con racchettoni, negare persino autorizzazioni per il posizionamento di teli da mare nei pressi della sua postazione caratterizzata da cappellino, crema solare, balsamo capelli, romanzo o settimanale femminile, smartphone. Una volta accortasi della condizione del mare, la Sciarrina va su tutte le furie, posta la sua indignazione sui social network, chiama l’assessorato all’ambiente e si innervosisce perché il centralino non risponde, prova con i vigili urbani ma trova occupato, invia un sms al suo amico della Capitaneria di Porto e lo aggredisce con una sfilza di emoticon raccapriccianti quando scopre che non può aiutarla perché impegnato nel salvataggio di 300 profughi siriani, accusa la signora alla sua destra di aver contribuito al formarsi della schiuma con quella crema solare da due soldi, riprova a chiamare i Vigili Urbani, si scaglia contro l’uomo alla sua sinistra reo di aver mangiato tutte le patelle della zona alterando così l’ecosistema marino. Alla fine, dopo aver litigato con tutti, sfinita, raccoglie le sue cose e si allontana per la gioia degli altri bagnanti.

Il Bellimbusto

Caratterizzato dal marsupio o dal borsello che porta sempre con se, il Bellimbusto sfoggia pantaloncino da bagno fluo, canotta traforata con claim glitter, occhiale da sole a mascherina, collana con crocifisso scala 1:13 e, in base in base al quartiere di provenienza, infradito Havaianas con unghia incarnita o ciabattone Speedo con alluce valgo. Il Bellimbusto frequenta solarium e calette al solo scopo di conoscere turiste, possibilmente bionde. Dopo una ricognizione dall’alto, scelte le sue prede e parcheggiato lo scooterone sull’esiguo marciapiede, scende in spiaggia posizionandosi nei paraggi pronto ad intervenire. La sua tattica, in attesa del momento giusto per lanciarsi, e quella di catturare l’attenzione delle malcapitate attraverso finte telefonate che interpreta a voce alta. Gli argomenti delle finte conversazioni mettono in evidenza alcuni aspetti che dovrebbero richiamare l’attenzione delle turiste. “Non ci vato più a quel locale… (pausa)… lo so, lo so, ma che ti devo dire? Ma non si cestisce così, ma io quanto antavo a Rimini, a Milano Marittima era tutta un attra cosa”. Oppure: “Ancora tu? Mi dispiace Feterica ma è stato un errore, non ci dobbiamo più vedere. Torna con tuo marito. No, non devi lasciarlo per me, io non posso tarti serenità, lo sai, sono un pazzo e… (pausa) non piangere dai, si anche per me è stato bellissimo ma tu non devi pensare più a quella notte stupenda altrimenti ne puoi morire”. E ancora: “Ma ti rendi conto che sto ancora aspettando la Porsche? Due mesi mi stanno fanno aspettare. Ma cose di pazzi va, va. Senti per stasera, la mentuccia per i moito la devi comprare alla via Piave, vacci a nome mio che ti fa lo sconto… si, si, no, no ahaahahaha mi fai morire… ahahahah troppo forte, ma quanto ci divertiamo stasera? Ok, ok, ci vediamo topo… ah, Sebby, controlla se mi hanno arrivato le casse di sampagn”. Il Bellimbusto si accorge della schiuma in mare solo perché le turiste hanno deciso di andare via mandando all’aria i suoi piani. Si alza e si dirige verso la battigia, da un’occhiata e prima di andare via sentenzia “chissu quacchi porco ca scarica a fognatura a mari. Sicuro”. Due mesi dopo si scoprirà che la perdita fognaria proveniva dalla sua abitazione non sanata e già sottoposta a sequestro.

Foto by Emanuele Siracusa

http://www.emanuelesiracusa.com

Ansia della Settimana nr. 4

Siracusa, Cerimonia solenne per il decennale della scomparsa del trasporto pubblico!
Si terrà oggi alle 11:00 la cerimonia solenne per il decennale della scomparsa del trasporto pubblico a 11698570_1856329274593166_2479378813190809481_nSiracusa. Una piazza delle poste con bandiere a mezz’asta sarà lo sfondo per ricordare il trasporto pubblico che fu. Nel corso della cerimonia, alla quale parteciperanno le più alte cariche istituzionali e religiose, il Sindaco Garozzo donerà all’ultracentenario Sig. Giarracà, rappresentante dei pensionati siracusani, una targa commemorativa con l’incisione “Ordunque ciò che sgorgo all’orizzonte non è il numero 2” e riceverà in cambio “Sparatrappo” il leggendario titolo di viaggio stampato nel 1971, utilizzato per trent’anni dai pensionati organizzati e mai obliterato. “Sparatrappo” sarà esposto in una teca accanto alla Carrozza del Senato.

schiuma_ortigia_calarossa Siracusa, schiuma a Calarossa svelato il mistero!!!
Sospinta dalla risacca, la schiuma mucillaginosa avvistata lungo la riva della spiaggia di Calorossa aveva suscitato preoccupazione e indignazione dei bagnanti. Secondo i risultati dell’Arpa, ottenuti dal prelevamento di un campione, si tratterebbe di una sostanza innocua e confusa attribuibile ad una nuova corrente interna al PD!!!

crocetta-grandeCrisi in Regione

Chi palla ti malcoferno lo fa perchè tifente lociche ti malaffare e ti manciugghia. Il coverno reccionale non è per niente allo spanto e le fuoriuscite ti Caleca, Porsellino e Fancheri fanno inquatrate nell’ottica ti un sano e salutare afficentamento politico. Troppi poteri occutti tramano contro il crante operato e le politiche ti rinnofamento che ho sviluppato in questi tre anni e che continuerò a portare avanti per il pene tella Sicilia!!!

11692507_1858151331077627_1331238884193209586_nArriva la Norma

SiracusaConferenza stampa Norma di Bellini. Sarà una mega produzione! Stoccate al teatro greco 4 tonnellate di ricotta salata. Il regista: la mia opera una rivisitazione senza precedenti. Aggiungo un soffrittino con l’alicetta prima di friggere la melanzana!!!

Siracusa, le tracce della maturità

1) Il finanziamento del ponte di Targia. Il candidato ripercorra le tappe dell’epopea dell’infrastruttura siracusana, individuando le similitudini con la tradizione del poema epico letterario con riferimento alla Chanson de Roland e all’Orlando Furioso che presentano azioni inverosimili, avventure fantastiche e esame-di-maturitàdisvalori dell’agire umano.

2) Street art. Ha destato molte polemiche il murale raffigurante una giovane e prosperosa Santa Lucia su un palazzo di via Algeri. Parte dell’intellighenzia aretusea si è scagliata contro questa poetica di pop art cattolica definendola priva di spunti di riflessione. Il candidato analizzi l’insieme strutturato degli intenti espressivo-contenutistici dell’opera e li confronti con la tradizione muraria magnificamente sintetizzata dalle opere “Mirco e spicchioso”, “Abbasso la troca…Mai” e “Morbo”.

3) Per quasi due settimane il caso Gettonopoli ha indignato i cittadini siracusani ed ha imposto nel dibattito politico il tema dell’etica. Il candidato inserisca il fenomeno sociologico nel filone del teatro dell’assurdo con particolare riferimento ai dialoghi senza senso capaci di suscitare ilarità e tristezza all’unisono.

4) Meccanica celeste e gruppi consiliari. Il candidato esponga le principali teorie alla base dello spostamento continuo, di gruppo consiliare in gruppo consiliare dei consiglieri Lo Curzio, Rabbito e Malignaggi.

5) Attualità: Carne di Cavallo, rischio olio di palma?

Fenomenologia ed eterno ritorno del vigile urbano in una città a vocazione turistica

Il vigile urbano alle prese con le richieste di chiarimento della turista inglese in merito alla rimozione della sua autovettura mostra tutta la sua fragilità. Dapprima utilizza, scandendolo con tono perentorio l’infinito, perché nell’immaginario questa forma verbale è il passepartout per tutti gli idiomi.

Aspettare preco, aspettare plis, uan moment, prima finire qui”.

10676398_10205092533582693_8074606812451449399_nPoi, rivolto alla collega, vira sul dialetto e quasi sottovoce bofocchia: “Mmm n’autra nglisa. Oggi è a tezza ca mi capita. Ma chi fici ri male iu?”.

Nglisi, insieme a russo e cinisi, forma le macrocategorie geopolitiche in uso a queste latitudini. Nglisi equivale genericamente all’Europa occidentale, Oceania ed America del Nord; con la macrocategoria Russo si intendono le popolazioni dell’Europa orientale ed in generale i biondi; con Cinisi, l’intera Asia.

Preco, parlare, dove posteggiare lei plis? Qui solo resident. Ottiggia”.

La turista cerca di spiegarsi, di farsi capire a gesti ma inevitabilmente la barriera linguistica è insormontabile. Il vigile urbano comincia a guardarsi intorno alla ricerca di qualcuno che possa tradurre le istanze della signorina e facilitare la comprensione, ma la strada sembra un deserto. L’uomo sa di essere dalla parte della ragione ma allo stesso tempo percepisce l’angoscia della giovane turista che teme che la sua auto a noleggio possa essere stata rubata.

Allora deglutisce e si lancia: “Eschiusmi mister plis”. Indica la fila di auto parcheggiate alla sua destra, unisce la punta delle dita di una mano e muovendo il polso su e giù si esibisce in un trionfale: “Deris the car?”.

La malcapitata, con le ultime forze fa segno di no, cerca di dire qualche parola, per un istante sembra anche infastidita, ma lui la incalza: “Deris the car? Deris? Qui? A destra? A Left? Deris the car signorina? Se era qui ormai è stata rimossa e pottata a paccheggio, via Olivieri, Teatro greco, viale Teracati… lì vicino”, mimando con la mano la strada da fare a piedi.

La ragazza è confusa, non ha capito niente, saluta e imprecando sottovoce si allontana, presumibilmente verso il suo alloggio alla ricerca di qualcuno che possa farle capire. Il vigile urbano allarga le braccia dispiaciuto, avrebbe voluto aiutarla veramente, farle capire che trovandosi in zona rimozione la macchina è stata sicuramente rimossa e che avrebbe dovuto fare più attenzione. Si rivolge alla collega e vulnerabile dice: “Certo ca stu inglisi però navissimu nsignari…” e la collega, che ha assistito a tutta la scena senza intervenire, replica fatalista: “Oramai è troppo tardi chi ta nsignari…su i turisti c’avissiru a sapiri l’italiano”. I due stanno per risalire a bordo della loro auto quando un omaccione biondo si sbraccia per catturare la loro attenzione: “Excuse me officer”.

No! Macari u russo. Ma nun potti finiri sta iurnata…” .

Ansia della settimana (2)

 – Decoro Day, dopo il successo del murales raffigurante una trendy Santa Lucia sulla facciata di un palazzo di via Algeri, focus su Viale Epipoli e sull’istallazione agroalimentare “Un sacco, tre euri” ad opera di artisti concettuali berlinesi. “Un sacco tre euri” sembra una tipica bancarella abusiva ma in realtà rappresenta una esperienza sensoriale unica nel suo genere: esteticamente provocante, fascinosa e destabilizzante sposa in pieno la cultura del waste recycling e dell’accatastamento creativo delle cassette della frutta.

– Proseguono le iniziative del comune per il Decoro Day. Ha destato scalpore il gigantesco murales Schermata 2015-05-28 alle 08.19.50raffigurante una moderna Santa Lucia disegnata sulla facciata di un caseggiato della mazzarona. Per placare le critiche dei cattolici più integralisti e riportare l’immaginario iconografico in un contesto più tradizionale, il Comune ha deciso di far dipingere sul palazzo attiguo, una poderosa effigie del Senatore Lo Curzio!!!

– Si insedia il baby Sindaco.

Dura presa di posizione del baby Sindaco: subito un’ordinanza per il divieto di bivacco sui gradini della Martoglio! Poi ci occuperemo di viadotto di Targia e bando rifiuti. In settimana pronte le deleghe per la baby Giunta, sfuma l’ipotesi Rabbito… Fermento nel baby Consiglio Comunale: no al taglio delle merendine di presenza!!!

– La Buona Scuola, proseguono le polemiche. Le istanze dell’associazione TreeLLLe vicina a banche e Confindustria, scavalcate da quelle della 2C, la lobby delle cartolibrerie!!! Sindacati sulle barricate. Sciopero scrutini, i docenti del Santa Maria: ma che sono sti scrutini?

– DDL scuola: sindacalisti in sciopero della fame a Catania. Panico nei bar del centro!!! La Anacardi S.p.A. sull’orlo del fallimento. l’Ad di Crodino: non so quanto riusciremo a reggere questa presa di posizione prima di essere costretti a licenziare.

– Svelata la causa del flop del Cluster Bio-Meditterraneo ad Expo 2015: nessuno in Regione conosceva il vero significato del termine cluster! Interrogati con la domanda cosa è un cluster? Il 93% dei Funzionari e il 97% dei dipendenti ha risposto un generale americano…

Gradini del Duomo, una escalation!

Dopo l’ordinanza comunale che vieta di sedersi sui gradini del Duomo, la Curia, stizzita per quella che considera una intromissione gravissima, proclama il divieto, pena scomunica, di fotografare l’Artemision, Porta_Pia_Pagliari_Vizzottoconsiderato opera del demonio. In tutta risposta il Comune, rifacendosi ad un antico trattato risalente al XV Secolo depone il vescovo e lo sostituisce con il Presidente del Consiglio Comunale. La chiesa non ci sta e richiama da tutta la provincia le suore alla guida delle famigerate Panda bianche che si schierano a protezione dell’arcivescovado. Colti allo sprovvisto, gli esercenti di Piazza Duomo si proclamano neutrali, si uniscono nel granducato della Granita di mandorla e iniziano un florido commercio con Piazza Archimede e Piazza San Rocco. Per non farsi mancare nulla, i sindacati proclamano una tre giorni di sciopero dei lavoratori Igm.

La tensione è alle stelle e per gli osservatori internazionali si prevede un’escalation senza precedenti. Con una bolla votata a maggioranza dal consiglio comunale, il Presidente Sullo, nella nuova veste di vescovo laico della città, sposta la cattedrale nella ex chiesa dei cavalieri di Malta. Alcuni consiglieri anziani votano per l’introduzione dello Ius primae noctis. Per minare lo stato d’animo del nemico, la chiesa decide di vietare ai consiglieri, in perpetuum, la processione di Santa Lucia, quella della sua ottava e anche quella di santi minori, beati e venerati vari. Il consigliere Sorbello non regge il colpo e decide di disertare, riuscendo a fuggire a bordo della Carrozza del Senato trainata da quattro vigili urbani devoti ed in uniforme bianca. Il Comune accusa il colpo e invia dai dipartimenti igiene pubblica e decoro urbano dei commandos per cancellare dai muri cittadini tutte le scritte Dio c’è. Gli strateghi militari della curia elaborano allora un piano per colpire il Comune nel suo punto debole: la destagionalizzazione turistica. Affacciati dal giardino dell’arcivescovado un plotone di seminaristi inganna i turisti facendo credere loro che l’ipogeo sia ancora chiuso. È la goccia che fa traboccare il vaso! L’Assessore Italia va su tutte le furie e con uno stratagemma degno di Ulisse fa nascondere i consiglieri Burti e Romeo tra i cristalli di uno dei lampadari regalo di Dolce e Gabbana che offre in segno di resa davanti al portone del vescovo.

Il piano sembra riuscire ma Suor Angelina, cieca come una talpa e decana ultracentenaria delle Ancelle del santissimo sacramento dell’immacolata concezione delle beata vergine Maria, scambia il dopobarba di Burti per il profumo di rose di Padre Pio e gridando al miracolo si accascia stroncata dall’emozione. Il piano è stato scoperto: Burti viene processato da un tribunale ecclesiastico e condannato al rogo; Romeo si pente e viene trasferito in un convento di massima sicurezza sulle Madonie. Le ingenti perdite subite da entrambi gli schieramenti cominciano a minare il morale dei due contingenti. In un incontro segreto da Pascucci i due stati generali discutono e firmano un trattato di pace. Il Comune si impegna a destituire Sullo dalla carica di vescovo laico, rinuncia ai diritti sulla scalinata del Duomo e ottiene in cambio la proprietà di un tratto di catacomba sotto Villa Reimann da donare ai ribelli del quartiere Neapolis. La Curia garantisce a Consiglio e Giunta comunale indulgenze e grazie assortite, ottiene una foto autografata dall’ex gruppo consiliare di SEL dal valore inestimabile e riprende possesso delle scale del Duomo vietandone la seduta…

Ansia della settimana

Nota stampa INDA

Parcheggiatore-2In una nota ai turisti stranieri la Fondazione Inda precisa che i bellimbusti con idioma siculo e abiti tipici (marsupio, t-shirt poliestere smanicata, scooter senza assicurazione) che chiedono denaro fuori dal Teatro Greco non appartengono al cast de Le Supplici ma sono di veri e propri posteggiatori abusivi.

 

Siracusa, Turisti vs autoctoni!

– Preco?

– Ciao, crazie. Uhm, Zwei cappuccino… und uno ice cream… Gelatta… Pistaccia… und… maybe a piece of walnut cake?

– ehm… Cassata?

-walnut cake

– ehm… Raviola ricotta?

– no… nut… mit noccioli…

– ah! Arachiti!!! Allora: due cappuccinen, un celato pistacchio e ci potto 2 nocciline…apposto, stanno arrivanto…

 

Bando Refezione Scolastica

Nel capitolato obbligo di panino maremonti (carne di cavallo e gamberetti) almeno tre volte a settimana!!! Si prevede un ribasso d’asta del 31% su sassa e mayonese. Sindacati sul piede di guerra: “il maremonti servito anche nella vaschetta o non se ne fa niente”… L’assessore: “sindacati scevri di tasting culture, ma la customer satisfaction e gli stakeholders sono dalla nostra parte e ci premiano in termini di accountability”…

 

Crociata anti-cash

– Sono quintici euri

– ok, ha il Pos?

– …

– il Pos, per il pagamento con carta di credito

– ah cetto, carta o bancomat?

– Bancomat va bene, grazie

– no, qui solo contanti. ce la faccio lo stesso la ricevuta?

 

Cassibile – Fontane Bianche, i progetti per il nuovo brand

La circoscrizione Cassibile bandisce un concorso internazionale per la realizzazione di un marchio che renda riconoscibile il territorio Cassibile – Fontane Bianche nel mondo. Largo alla creatività. In esclusiva i primi progetti consegnati alla giuria.

segnale-fontane-biancheLo studio danese di architetti associati Nielsen, Hansen, Pedersen, Andersen, Christensen, Larsen, Sorensen, Rasmussen T., Rasmussen R., Jorgensen & Reimann, già acclamato per aver realizzato alcuni dei più importanti brand nel mondo, ha presentato un progetto di fascino assoluto che concettualmente rappresenta un auto parcheggiata in doppia fila e che blocca il traffico di via Nazionale. Secondo lo studio dei danesi infatti, l’aspetto vincente del brand sarebbe proprio il riferimento al caratteristico folklore automobilistico dell’arteria principale di Cassibile. Purtroppo, le visioni diametralmente opposte sul mezzo da rappresentare nel logo – per Rasmussen T. una Panda, per il fratello Rasmussen R. un ape scassata – hanno generato una lite spaventosa che ha comportato il ritiro del progetto e il fallimento immediato della società.

I tedeschi del Betäubungsmittelverschreibungsverordnung. È il dipartimento progettazione creativa dell’Università di Lipsia. Capitanato dal professor Otto Braun, detto Telefunken per la spiccata capacità di captare e scovare bandi progettuali in giro per il mondo, il dipartimento ha concentrato tutto lo studio di preparazione sul fiore all’occhiello del territorio: il meraviglioso piano regolatore. I professionisti teutonici, dopo aver appurato che le case con il secondo piano di mattoni rossi ed i pilastri di cemento armato che fanno capolino inaspettati non rappresentano un vezzo, hanno cambiato obbiettivo e presentato un logo che mutua i principali stilemi Bauhaus e che raffigura una serie stilizzata di accessi al mare negati con il claim di forte impatto “Tuffi tuffi pizza mandolino”.

Tallarìco e figli, da Pozzuoli. Non sono uno studio di architettura ma una ditta di spurgo pozzi neri. Il loro logo raffigura proprio un lucente e sferragliante camion con cisterna che sfreccia sulla battigia. Lo slogan: “Se non scarichi a mare Tallarìco ti deve abbisognare!”. L’intento è quello di conquistare il mercato dello spurgo pozzi neri delle villette di Fontane Bianche. Squalificati.

L’ultra centenario Barone Augusto Maria Davanzati Marinetti, è stato professore emerito di Squadretta e Regolo all’Università Arditissimi di Roma. Soprannominato da Mussolini “l’esagerato”, fu a capo dell’area ultra reazionaria del partito fascista. Non ha mai riconosciuto l’armistizio del ’43 che giudica una messa in scena della perfida Albione e degli Yankee pederasti. Il suo disegno (vietato chiamarlo brand, potrebbe pugnalarvi con un regolo della Decima Mas) rappresenta una postazione difensiva (vietato chiamarla bunker) della II guerra mondiale, abbellita con qualche cannone in ferro battuto e un giardinetto di fasci littori. Il tutto sormontato dal motto (vietato chiamarlo claim) “A Fontane Bianche beffo la morte e ghigno“.

Il giovane latinista Carmelo Matarazzo. Laureato all’università di Tirana, è docente di letteratura latina presso la segreteria politica del padre, uno storico consigliere di quartiere di un piccolo centro alle pendici dell’Etna. Matarazzo, prima di lanciarsi nel progetto, ha portato a termine faticosissimi studi per determinare l’importanza storica della zona. Non avendo trovato niente, ed essendosi ormai vantato con gli amici del bar, ha attribuito a Cicerone, datandola 70 a.C., una frase di una pratica edilizia scovata negli archivi dell’ufficio urbanistica. La frase recita “Su queste pietre sorgerà il Paper moon” e Matarazzo ne ha fatto lo slogan del brand. Il suo logo, disegnato dal fratello Agostino, 7 anni, rappresenta Cicerone che cammina sul ciglio della strada con un cartone di pizza d’asporto.

Tutta la verità sulla scomparsa del Gonfalone (Parte I)

I fatti

Nella serata di venerdì, un fedele che vuole restare anonimo e che chiameremo per convenzione Vinciullo, nota la mancanza del Gonfalone del Comune di Siracusa dietro la processione del Cristo morto che attraversa le vie di Ortigia. Allertate le autorità, le forze dell’ordine iniziano le indagini avvalendosi di cani molecolari e lampade di Wood.

siracusa2Le indagini

I primi indizi sono contro il vicesindaco Italia. Un componente della banda musicale, pare il bassotuba, fa notare agli inquirenti la strana coincidenza della mancata presenza di Italia alla processione. Analizzando celle telefoniche e tabulati delle chiamate, si scopre effettivamente che Italia non perde una processione tra le vie di Ortigia dal 1994. Cosa lo ha spinto a disertare il sacro evento? Scatta il blitz nell’abitazione dell’Italia. Il vicesindaco viene trovato a letto con febbre alta e in preda ad allucinazioni visive e uditive. Un appuntato dei carabinieri giura di avergli sentito sussurrare “no, Burti no”, “solarium” e “spaghetti cacio e pepe”. Interrogato, Italia si dimostra innocente e viene immediatamente scagionato. Le indagini si spostano altrove. Un vigile urbano particolarmente acuto fa notare agli inquirenti la forte assonanza tra Gonfalone e Confalone. È la svolta. Le forze dell’ordine si fiondano a casa dell’ex deputato regionale ma vi trovano solamente un arazzo con l’immagine di Renzi e un’agendina con i numeri telefonici di Paolo e Tony Gulino. Quando la trama del mistero sembrava ormai troppo fitta per una soluzione, una telefonata anonima, fatta da un cellulare rintracciato poi a bordo di un elicottero che sorvolava la Pillirina, accusa il direttivo di SOS Siracusa. Portati in caserma, gli ambientalisti hanno un alibi di ferro: erano tutti in vacanza nel Resort di lusso “Mura Dionigiane”. Scontrini e fatture non danno adito a dubbi.

L’opinione pubblica.

Peppe Patti, da Parigi, indice una conferenza stampa con Bonelli per informare la cittadinanza che i Verdi presenteranno un esposto alla Corte europea per fare chiarezza sulla scomparsa del Gonfalone. Si brancola nel buio, l’opinione pubblica vuole una risposta e le pressioni politiche sono fortissime. Due le ipotesi da dare in pasto alla stampa. Nella prima, “Gonfalonopoli”, si scaricano tutte le responsabilità sui consiglieri comunali, rei di non essersi mai accorti della mancanza del vessillo aretuseo nonostante i continui entra ed esci dalle commissioni. La seconda, punta il dito contro gli extracomunitari e gli zingari. La città è in subbuglio: il meetup dei Cinque stelle, in un video, mostra tutti i tragitti percorsi dal Gonfalone durante l’amministrazione Garozzo e li compara a quelli dei gonfaloni di Ragusa, Bergamo, Piacenza e Latina sottolineandone un utilizzo poco etico fatto sfruttando le lacune dalla Legge regionale 75.

La rivendicazione

All’alba di oggi un’improvvisa accelerazione! La scomparsa del Gonfalone viene rivendicata dalla cellula integralista cattolica “Libera chiesa in… libera chiesa”, contraria al procedimento di revoca della concessione in comodato d’uso dell’immobile denominato “Casa del Pellegrino”. Il prezioso Gonfalone è tenuto in ostaggio in un luogo segreto e sarà liberato solo a determinate condizioni. Gli integralisti hanno anche minacciato di scucirne un pezzo ogni ora se non verranno accolte tutte le richieste che comprendono: l’abolizione totale dell’Imu per gli amici  dei seminaristi, per le famiglie dei preti (anche per eventuali figli non riconosciuti), agevolazioni fiscali e punteggi suppletivi nei concorsi comunali per i possessori di cresima ed esenzione del bollo per le Fiat Panda delle suore.

La trattativa è appena iniziata.

To be continued… 

Asp, operazione Doctor House: scoperto il protocollo segreto “Dica 33”

All’indomani della conclusione delle indagini preliminari a carico dei dipendenti dell’Asp di Siracusa, coinvolti nell’operazione “Doctor House”, ancora un colpo di scena. Spunta fuori un documento che proverebbe l’esistenza del protocollo “Dica 33” un progetto di sport e tempo libero che scagionerebbe gli indagati da tutte le accuse.

images-2In esclusiva il testo del protocollo

Dipendenti e dirigenti sorteggiati potranno partecipare agli entusiasmanti giochi formativi escogitati per rendere meno monotono il lavoro nella pubblica amministrazione. Se anche tu vuoi vivere l’ebbrezza di far rilasciare a Salvini una dichiarazione cunchiuruta sul sud, l’assenteismo e i dipendenti pubblici, questo è il gioco che fa per te. Raggiungi 500 punti timbrando badge altrui; lasciati guidare alla scoperta dei 1000 bar di Siracusa; mimetizzati meglio degli altri colleghi in una fila alla Posta e battili sul tempo. Da quest’anno, grazie al supporto della casa di produzione video Gdf cinemascope, potrai rivedere il filmato della tua prova, correggere gli errori e trovare nuove strategie.
Partecipa al torneo di tuffi a bomba, ritrova la tua spensieratezza e divertiti ad alzare più acqua possibile. Riempi il carrello della spesa fino all’orlo e corri come un forsennato tra i corridoi del supermarket. Se riuscirai a pagare la spesa esclusivamente con i buoni pasto, un gradino del podio è già tuo.