Il pratico forziere

Grande offerta per Consiglieri Comunali, non perdere l’ultima occasione!
Hai problemi di spazio? I gettoni di presenza ti sfuggono e si infilano tra i cuscini del divano o rotolano dentro la cuccia del cane? I sacchetti di plastica che li contengono si rompono sovente costringendoti per lunghe ore carponi a raccoglierli dal pavimento delle commissioni? Vuoi sotterrarli prima dell’arrivo del bassotto della Petix o di un inviato dell’Arena di Giletti? Non ti scoraggiare, è arrivata la soluzione che fa per te.

Acquista il pratico Forziere raccogli gettoni di presenza. Il nostro Forziere può contenere fino a 1200 gettoni, è disponibile in tre colorazioni e personalizzabile con il logo del tuo partito o della lista civica ma… non temere, se cambi casacca il nuovo logo è gratis!!!

Affrettati, ultimi 40 Forzieri disponibili…

Tramonto ortigiano

Lo scooter montato Leovince si immise a velocità sostenuta nel parcheggio della Marina. Era un tardo pomeriggio di giugno e il sole stava per lasciare spazio ad una luna timida e sfocata che avrebbe portato con se il fresco della sera. Il pilota schivò qualche passante e posteggiò tra le auto e l’inizio del marciapiede. Dallo scooter scesero in due: lei, vestitino bianco e coprispalla fucsia, calzava delle scarpe tipo espadrillas ma con molto tacco; lui indossava un coraggioso abito in poliestere grigio luccicante con una giacca oscenamente corta e una scarpa stringata a punta di diamante. Il sole tramontava, i due si sorrisero, si sfiorarono quasi imbarazzati, poi lui prese coraggio, la fissò negli occhi e disse: ouh, mettici a catina.

Totuccio e la destagionalizzazione turistica

Dato per scomparso fa ritorno a casa dopo 3 anni.
È l’incredibile storia del Sig. Totuccio, il pensionato Enel inghiottito da una voragine il 6 marzo 2015, mentre si trovava al Villaggio Miano per acquistare della verdura e ricomparso, questa mattina, da un cratere di Santa Teresa Longarini!!!
Il mazzo di cicoria ancora intatto e la convinzione dell’uomo di essere mancato per pochi istanti, lasciano presagire qualche anomalia spazio temporale.
Per Palazzo Vermexio si aprono scenari inediti di destagionalizzazione e delocalizzazione turistica! Un commando di volontari capitanato dal vicesindaco Italia  e dall’Ass. Raimondo, sarà calato nel cratere per esplorarne i meandri. Non si esclude l’ipotesi di incontrare altre forme di vita, per questo motivo ogni volontario sarà dotato di un kit di sopravvivenza che comprende:
– coltellino sbizzero
– discorso benvenuto consigliere Rabbito
– barattolo sugo matalotta
– pass Ztl
– coupon 2 notti B&B A Fanusa
– sintesi bando rifiuti
– brick latte di mandorla
– magnete frigo parcheggio Talete

Favaufana je! W Fanta Luscia

“Ma la stanno pottando co fuggone? Ma che spacchio è, ma su pazzi? Ma u sanu ca è Santa Lucia? Sti pagghiazzi luddi. Casta di merda!” – disse l’uomo al mio fianco mentre ricontrollava con scrupolo gratta e vinci usati e li gettava per strada. “V’ana manciari i cani cu tutti sti soldi ca pigghiati, veggogna, veggogna!” – continuava ad inveire il devoto che conosceva perfettamente budget e capitoli di spesa del Gran variesanta_lucia_04_3 religioso di ieri. “Scientoscinquantamilaieuru ha custato su fuggone, veggogna!”. I dati, sciorinati con questa precisione, facevano montare lo sdegno di un capannello di persone. La tensione era salita alle stelle e anch’io ero pronto ad inveire e gridare tutta la mia rabbia. Poi, improvvisamente, gli occhi dell’uomo si spalancarono e sul suo volto comparve un’espressione di puro stupore. “Talè!” disse alla moglie mostrando il cartoncino Dado Matto da 2 euro che teneva in mano. Un silenzio assoluto ci avvolse per un secondo, ma sembrò un’eternità. “Amunì”, sentenziò l’uomo rivolto alla moglie. “Amuninni”, replicò la donna alla figlioletta. I tre si allontanarono direzione Cavallino Rosso, li rividi poco dopo all’angolo con Corso Gelone, la processione delle sacre spoglie mortali di Santa Lucia era già iniziata. L’uomo aveva le mani sempre impegnate: nella destra teneva uno smartphone e fotografava random, nella sinistra una cipollina fumante. Era rilassato, sorridente, sembrava un’altra persona. La moglie rispondeva alle curiosità della figlia e indicando con l’indice diceva: quello è il Sintaco, quello è un generale, quello è un capo di Venezia. Lui zitto. Smise di fare fotografie, ripose il telefono nella tasca del giubbotto, trangugiò con due morsi la cipollina e in un tripudio di pomodoro infuocato e mozzarella rovente che sgorgava dalla sua bocca come da un cratere vulcanico, gridò un liberatorio e ustionato “Favaufana je! W Fanta Luscia!”.