Io non sono razzista ma…

Ad ogni strage in mare, ad ogni disgrazia che coinvolge gli esseri umani che muoiono nel canale di Sicilia, il popolino gretto e ignorante si scatena mettendo in mostra il più becero razzismo e una profonda ignoranza, ma sempre, regolarmente, esordisce con un tranquillizzante: “io non sono razzista ma…”.
Non siete razzisti ma inspiegabilmente riuscite a gioire per la morte di essere umani: uomini, donne e bambini comeCanale di Sicilia voi, anzi probabilmente migliori di voi. Cosa vi scatena questa rabbia? La paura? La frustrazione? Se la vita continua ad essere dura, scaricare tutta la rabbia su chi è messo peggio di voi non vi porterà lontano. Scappare da una guerra, sfuggire dai massacri, tentare di portare la propria famiglia in salvo dai bombardamenti o dalle persecuzioni, intraprendendo un viaggio pericolosissimo non è un vezzo ma è sopravvivenza.
Non siete razzisti ma schiumate rabbia, parlate di invasione, citate a sproposito Bibbia e Corano senza aver letto nemmeno Topolino. Fatevene una ragione, abbiate pietà di voi stessi. I flussi migratori non si fermano sparando sulle persone ed i canali umanitari non trasmettono la partita in chiaro.
Provate a tacere almeno per qualche ora, evitando di ammorbarci con i vostri errori ed orrori. Sarebbe un grande risultato. Ma il concetto di silenzio è legato a quello di rispetto, di ascolto, di riflessione, tutte qualità che non possedete, abituati come siete a prevaricare chi non la pensa come voi, a parlare in maniera disarticolata di tutto e tutti,forti del vostro unico titolo di studio, la patente B.

Ne resterà soltanto uno

Essendo un forte sostenitore della vocazione turistica di questa città, accolgo sempre con piacere lo svolgersi di iniziative culturali, sociali e sportive, anche quando queste non si avvicinano ai miei gusti o mi IMG_6178creano disagi gretti e mediocri come il parcheggio dell’auto. Ben vengano quindi le iniziative sportive come il trofeo ciclistico Mario Cipollini. Un’ordinanza comunale e i cartelli affissi qualche giorno prima ai lati delle strade interessate, segnalavano il divieto di sosta e la rimozione coatta dalle 12:00 alle 19:00. Come moltissimi siracusani quindi ho spostato l’auto perché nonostante tutto, da recidivo (è già successo per la scala di Cala Rossa e per le riprese delle fiction) sono convinto che le regole vadano rispettate e che il senso civico – concetto sempre più bistrattato e sconosciuto – sia alla base del rispetto reciproco e del vivere meglio. Ancora una volta invece, insieme agli altri eroi che rispettano le regole, mi sono sentito un tristissimo idiota idealista. Non tanto perché altre persone hanno deciso, scientemente o no, di non spostare la propria auto, ma perché la polizia municipale, che dovrebbe garantire il rispetto delle regole e sanzionare chi le disattende, non ha fatto rispettare l’ordinanza non rimuovendo, ne multando le auto in divieto. Il grado di civiltà di una città si misura anche da questo. Il cittadino disobbediente, strafottente o rincoglionito ha tutto il diritto di infrangere una regola ma le istituzioni hanno l’obbligo di sanzionarlo. Questa maniera tutta siracusana di fare spallucce, di bofonchiare “ma che ci possiamo fare se non le spostano?” o “vabbè, l’importante che qualcuno l’ha levata” o “ma lei picchi ha luvatu a machina, nun u sapi ca tantu poi i viggili nun fanu nenti?” è offensiva e inaccettabile. La prossima volta, il manipolo di coglioni rispettosi delle regole a cui appartengo perderà dei pezzi che andranno a rimpolpare le fila degli “spetti” e degli “spittuni”, fino a quando… ne resterà soltanto uno.

Tutta la verità sulla scomparsa del Gonfalone (Parte I)

I fatti

Nella serata di venerdì, un fedele che vuole restare anonimo e che chiameremo per convenzione Vinciullo, nota la mancanza del Gonfalone del Comune di Siracusa dietro la processione del Cristo morto che attraversa le vie di Ortigia. Allertate le autorità, le forze dell’ordine iniziano le indagini avvalendosi di cani molecolari e lampade di Wood.

siracusa2Le indagini

I primi indizi sono contro il vicesindaco Italia. Un componente della banda musicale, pare il bassotuba, fa notare agli inquirenti la strana coincidenza della mancata presenza di Italia alla processione. Analizzando celle telefoniche e tabulati delle chiamate, si scopre effettivamente che Italia non perde una processione tra le vie di Ortigia dal 1994. Cosa lo ha spinto a disertare il sacro evento? Scatta il blitz nell’abitazione dell’Italia. Il vicesindaco viene trovato a letto con febbre alta e in preda ad allucinazioni visive e uditive. Un appuntato dei carabinieri giura di avergli sentito sussurrare “no, Burti no”, “solarium” e “spaghetti cacio e pepe”. Interrogato, Italia si dimostra innocente e viene immediatamente scagionato. Le indagini si spostano altrove. Un vigile urbano particolarmente acuto fa notare agli inquirenti la forte assonanza tra Gonfalone e Confalone. È la svolta. Le forze dell’ordine si fiondano a casa dell’ex deputato regionale ma vi trovano solamente un arazzo con l’immagine di Renzi e un’agendina con i numeri telefonici di Paolo e Tony Gulino. Quando la trama del mistero sembrava ormai troppo fitta per una soluzione, una telefonata anonima, fatta da un cellulare rintracciato poi a bordo di un elicottero che sorvolava la Pillirina, accusa il direttivo di SOS Siracusa. Portati in caserma, gli ambientalisti hanno un alibi di ferro: erano tutti in vacanza nel Resort di lusso “Mura Dionigiane”. Scontrini e fatture non danno adito a dubbi.

L’opinione pubblica.

Peppe Patti, da Parigi, indice una conferenza stampa con Bonelli per informare la cittadinanza che i Verdi presenteranno un esposto alla Corte europea per fare chiarezza sulla scomparsa del Gonfalone. Si brancola nel buio, l’opinione pubblica vuole una risposta e le pressioni politiche sono fortissime. Due le ipotesi da dare in pasto alla stampa. Nella prima, “Gonfalonopoli”, si scaricano tutte le responsabilità sui consiglieri comunali, rei di non essersi mai accorti della mancanza del vessillo aretuseo nonostante i continui entra ed esci dalle commissioni. La seconda, punta il dito contro gli extracomunitari e gli zingari. La città è in subbuglio: il meetup dei Cinque stelle, in un video, mostra tutti i tragitti percorsi dal Gonfalone durante l’amministrazione Garozzo e li compara a quelli dei gonfaloni di Ragusa, Bergamo, Piacenza e Latina sottolineandone un utilizzo poco etico fatto sfruttando le lacune dalla Legge regionale 75.

La rivendicazione

All’alba di oggi un’improvvisa accelerazione! La scomparsa del Gonfalone viene rivendicata dalla cellula integralista cattolica “Libera chiesa in… libera chiesa”, contraria al procedimento di revoca della concessione in comodato d’uso dell’immobile denominato “Casa del Pellegrino”. Il prezioso Gonfalone è tenuto in ostaggio in un luogo segreto e sarà liberato solo a determinate condizioni. Gli integralisti hanno anche minacciato di scucirne un pezzo ogni ora se non verranno accolte tutte le richieste che comprendono: l’abolizione totale dell’Imu per gli amici  dei seminaristi, per le famiglie dei preti (anche per eventuali figli non riconosciuti), agevolazioni fiscali e punteggi suppletivi nei concorsi comunali per i possessori di cresima ed esenzione del bollo per le Fiat Panda delle suore.

La trattativa è appena iniziata.

To be continued… 

Asp, operazione Doctor House: scoperto il protocollo segreto “Dica 33”

All’indomani della conclusione delle indagini preliminari a carico dei dipendenti dell’Asp di Siracusa, coinvolti nell’operazione “Doctor House”, ancora un colpo di scena. Spunta fuori un documento che proverebbe l’esistenza del protocollo “Dica 33” un progetto di sport e tempo libero che scagionerebbe gli indagati da tutte le accuse.

images-2In esclusiva il testo del protocollo

Dipendenti e dirigenti sorteggiati potranno partecipare agli entusiasmanti giochi formativi escogitati per rendere meno monotono il lavoro nella pubblica amministrazione. Se anche tu vuoi vivere l’ebbrezza di far rilasciare a Salvini una dichiarazione cunchiuruta sul sud, l’assenteismo e i dipendenti pubblici, questo è il gioco che fa per te. Raggiungi 500 punti timbrando badge altrui; lasciati guidare alla scoperta dei 1000 bar di Siracusa; mimetizzati meglio degli altri colleghi in una fila alla Posta e battili sul tempo. Da quest’anno, grazie al supporto della casa di produzione video Gdf cinemascope, potrai rivedere il filmato della tua prova, correggere gli errori e trovare nuove strategie.
Partecipa al torneo di tuffi a bomba, ritrova la tua spensieratezza e divertiti ad alzare più acqua possibile. Riempi il carrello della spesa fino all’orlo e corri come un forsennato tra i corridoi del supermarket. Se riuscirai a pagare la spesa esclusivamente con i buoni pasto, un gradino del podio è già tuo.

Rappresentazioni classiche, il siracusano è servito

Al via le “giornate siracusane” della Fondazione Inda, sei appuntamenti dedicati ai cittadini residenti che potranno avvalersi di importanti agevolazioni in chiave siracusana. Dopo una mirata ricerca di mercato, sondaggi tra la popolazione e un torneo di pari e dispari tra i componenti del Cda Inda, ecco le proposte lanciate dalla fondazione:

Inda Drive In

L’attaccamento del siracusano alla propria macchina è leggendario, per questo motivo il secondo martedì di giugno, avrà la possibilità di entrare comodamente con la propria auto nella cavea del V secolo e di godersi lo spettacolo seduto all’interno dell’abitacolo, appagando così uno dei sogni più inconfessabili. L’automobilista potrà strombazzare il clacson per sottolineare l’intervento del deus ex machina, sgasare a più non posso per dimostrare apprezzamento per il coro o, se completamente coinvolto nella storia, segnalare all’eroe intrighi e agguati ad opera dei suoi antagonisti con gli abbaglianti.

Mezza porzione

Per troppi siracusani una tragedia intera è troppo. Per questo motivo i vertici Inda hanno deciso di proporne una versione ridotta. Il terzo giovedì di giugno, il pubblico siracusano potrà recarsi normalmente a teatro, accomodarsi nel posto assegnato e godersi quella che a tutti gli effetti sembra una normale tragedia. Dopo circa 40 – 45 minuti, ad un cenno concordato del regista, il protagonista morirà improvvisamente o farà ritorno alla sua isola natia e dagli altoparlanti partirà a tutto volume la sigla della Champions League. Il Siracusano, preso alla sprovvista, si sperticherà in applausi e si lancerà in ardimentosi “bravi”, gridati con nonchalance  e “forza Eschilo”, ritornando poi a casa felice.

Scolaresche

Il primo lunedì di giugno sarà la volta delle scolaresche aretusee. Dato il disinteresse millenario degli studenti siracusani per gli spettacoli classici, la Fondazione Inda – dopo essere stata visibilmente colpita dalla composizione datata 2012 d.C. raffigurante l’incisione del motto “Savvuccio ama Jennifer” e la secca risposta apocrifa “porci e zauddi” – ha lanciato un concorso a premi dedicato alla migliore incisione con chiodo su monumento. La corretta ortografia non da diritto a punteggio suppletivo.

Sabato dance

Chi ha detto che la cultura classica non ha appeal sul popolo della notte? Con il Sabato Dance, la Fondazione Inda si scrolla di dosso tabù millenari e lancia Ellenika, la prima tragedia live con dj Menelao. Cinque ore di Euripide sparato a 180 bpm faranno tremare le pietre della cavea e le gambe degli avventori. Luci stroboscopiche, pessimi long drink e l’attesissimo match sul fango “Ifigenia vs Medea”, rigorosamente vietato ai minori.

Vip

Solo per certi siracusani! È la proposta Inda per la gente che conta. Abito griffato, calzari tipo antico Egitto, tre etti di pietre preziose e licenza media per lei; completo di lino, mocassino di maialino dei Nebrodi, prototipo google glass e avviso di garanzia per lui. I vip siracusani sono stanchi di contendersi un cuscino o un biglietto gratis, pratica ormai ritenuta troppo volgare. “Se la cultura ci vuole sa dove trovarci” aveva dichiarato il presidente del Circolo Caviale Aretuseo prima di essere posto agli arresti domiciliari. Per non scontentare questa fascia di pubblico, la Fondazione Inda dedica loro il secondo venerdì di giugno. Per l’occasione attori e maestranze si sposteranno sulla cavea per fare spazio sul proscenio a tavoli di Bridge, Chemin de fer, Black Jack e Burraco.

Pensionati

Da sempre bistrattati e considerati l’ultima ruota del carro, ai pensionati viene dedicato l’ultimo mercoledì di luglio. A ciclo di rappresentazioni finite, i pensionati saranno condotti con l’inganno all’interno del Teatro Greco, sedati con ingenti porzioni di pizza al taglio salatissima e di vino “pista e ammutta” da 16,5 gradi a temperatura ambiente e una volta annichiliti, saranno costretti a sorbirsi le esibizioni scartate dal programma della kermesse Siracusadamare.

Breviario figure retoriche per dire la propria sul caso Gettonopoli

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Allitterazione: ripetizione di una lettera o sillaba in parole successive. Es.: Basta bastaddi coppi di bastone ci vogliono…

Crasi: è la contrazione di una vocale o di un dittongo alla fine di una parola con una vocale o dittongo all’inizio della parola seguente. Es.: Fallo dimettere a su testiminchia!

Iperbole: consiste nell’esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l’amplifichino. Es.: Si futteru scientuscinquanta miliuni ri euro tutti di gettoni d’oro

Ossimoro: antitesi di parole differenti fra loro che vengono accostate per dare un senso paradossale. Es.: Mischini, senza gettone nun ponu campare…

Ellissi: all’interno di una frase, consiste nell’eliminazione di alcuni elementi al fine di dare al periodo concisione e coesione. Es.: Ora viremu a Procura…

Antonomasia: consiste nel sostituire un nome proprio con un nome comune o una perifrasi; oppure, viceversa, sostituire un nome comune con un nome proprio o una perifrasi che ricordi in modo univoco la qualità della persona o cosa stessa. Es.: Il capogruppo o un suo delegato per (inserisci il nome del tuo consigliere comunale preferito)

Prosopopea: quando si attribuiscono qualità o azioni umane ad animali, oggetti, o concetti astratti. Es.: State fanno piangere questa città, tutte cose vi siete manciati

Perifrasi: sequenza di parole per indicare una persona o una cosa. Es.: Talé a chissu, sa futtutu tanti ri ssi gettoni ca mi sta parennu na cabbina ro telefono

Pleonasmo: espressione che non aggiunge niente, qualitativamente, nella frase in cui è inserita. Es.:Chi spacchiu mi nni futti a mia?

Antitesi: contrapposizione di idee espressa mettendo in corrispondenza parole di significato opposto o in contrasto. Es.: Ittati vuci, ma picca budello!

Preterizione: figura retorica che consiste nel fingere di voler tacere ciò che in realtà si dice. Es.: Non ti rico u buddellu ca sta succerenno na su palazzu!

Polisindeto: consiste in una sequenza molto marcata di congiunzioni fra due o più parole. Es.: Rapi u giunnali e ci su i gettoni, i rimbossi, i soddi, i bullette, i bandi, i proroghi…

Onomatopea: è un vocabolo o un’espressione che tenta di riprodurre per mezzo del suono una determinata imitazione. Es.: Chiddi ra Finanza sana misu a lima sudda… e zuchiti zuchiti zuchiti.

Epanortosi: consiste nel ritornare su una determinata affermazione, vuoi per attenuarla, vuoi per correggerla. Es.: Chisti su pazzi. Pazzi? Su scattiati.

Allusione: figura retorica consistente nel dire una cosa per farne intendere un’altra. Es.: Dice che hanno fiducia nell’operato della magistratura…

Gettonopoli, si divide l’opinione pubblica

Analisti politici divisi sulle reazioni dell’opinione pubblica. L’ala positivista intravede nel commento “na ta scassatu ttri quatti ri minchia” i prodromi di un percorso di pacificazione tra cittadinanza e consiglio comunale. Di tutt’altro avviso le prestigiose firme del forum “Tutti Figli di Buttana SR” che concentrano l’attenzione sul commento “itavinni e casi pezzi di fognatura bastardo” sintesi e proclama di un vero e proprio appello alla mobilitazione popolare.

Totuccio e la destagionalizzazione turistica

Dato per scomparso fa ritorno a casa dopo 3 anni.
È l’incredibile storia del Sig. Totuccio, il pensionato Enel inghiottito da una voragine il 6 marzo 2015, mentre si trovava al Villaggio Miano per acquistare della verdura e ricomparso, questa mattina, da un cratere di Santa Teresa Longarini!!!
Il mazzo di cicoria ancora intatto e la convinzione dell’uomo di essere mancato per pochi istanti, lasciano presagire qualche anomalia spazio temporale.
Per Palazzo Vermexio si aprono scenari inediti di destagionalizzazione e delocalizzazione turistica! Un commando di volontari capitanato dal vicesindaco Italia  e dall’Ass. Raimondo, sarà calato nel cratere per esplorarne i meandri. Non si esclude l’ipotesi di incontrare altre forme di vita, per questo motivo ogni volontario sarà dotato di un kit di sopravvivenza che comprende:
– coltellino sbizzero
– discorso benvenuto consigliere Rabbito
– barattolo sugo matalotta
– pass Ztl
– coupon 2 notti B&B A Fanusa
– sintesi bando rifiuti
– brick latte di mandorla
– magnete frigo parcheggio Talete