Si effettuano insalate

Il Boom di ristoranti a Siracusa, quel + 72% certificato da Unioncamere, che spara la città al vertice della classifica mondiale, ha delle controindicazioni evidenti. La prima è che un + 71% di questi ristoranti cucina di merda, la seconda è che ormai, a Ortigia, non c’è più angolo senza un menù esposto, non c’è più vicolo senza sedie e tavoli spaiati, non c’è più scorcio senza una cappa che spara aria calda e puzzolente. I limiti di questo sviluppo selvaggio e incontrollato sono evidenti, le conseguenze invece cominceremo a vederle tra qualche anno. In altre città il tema è centrale e viene affrontato e dibattuto, qui da noi si preferisce fare finta di niente.

Le sirene dei facili guadagni hanno ammaliato una moltitudine di persone senza esperienza nel settore e le hanno indotte a investire i risparmi di una vita o quello che nemmeno possedevano nella ristorazione, nell’errata convinzione che gestire questo tipo di attività sia cosa semplice e banale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il trionfo dell’improvvisazione, il tripudio del surgelato e del precotto, l’apoteosi dell’olio esausto, la disfatta del gusto, ma soprattutto, la comparsa di quei fogli A4 plastificati attaccati sulle porte dei ristoranti. C’è scritto: “Masculino 2×3”, “Pescato del giorno su massetto di patate” o “Si effettuano insalate”. Sono frasi commoventi e poetiche che nascondono i richiami alle vecchie professioni abbandonate e raccontano la storia di questa città e della sua trasformazione.

Tutto il resto è noia

– Buongiorno, mi scusi ma qui si può parcheggiare?

– Assolutamente No! Non vede che è una fermata per i bus navetta? L’hanno appena rifatta.

– Sì, io lo vedo, mi chiedevo perché non multa l’auto che c’è parcheggiata di sopra.

– Ah… ma questa è del signore che lavora qui…

– Lo so, e quindi?

– … Ma fa acchiana e scinni…

– Veramente è assittato che si sta prendendo il caffè, comunque…

– Ma un minuto…

– Le assicuro, non voglio sembra pedante, ma è tutto il giorno, tutti i giorni, veda lei…

– E ora ci domandiamo se la può spostare va…

Chi legge non capisce più quello che legge. Il glossario dei commenti sull’emergenza rifiuti

– Ora cela mettiamo davanti alla casa del sindaco tutta a spazatura e poi viremu se nolla riccolgono.

– Ano levato tutti casonetti ma picchi?

– Astura ci anno dato tutti i soldi a quelli del gray pray.

– I succi rintra a casa mi stanno pigghiannu a muzzicuni bastaddi.

– Non o capito è quindi.

– E spatte ci fanno pagare la tassa rifiuti più alta d’Italia. Infatti io non ho mai pagato.

– Stiamo fetento sintaco dimentiti.

– Minchia di crascio !

– Arrivò a dittatura…ma talè ca ora mi devono dire quando posso buttare la munnizza! o fanculo.

– A Sirscuds npn fdunziopna niefte è piàù abvanti siva pfteggio we.

– Anno rotto a costringerci a essere norma di legge e le persone stanno capendo niente e sento tanti a dire : e questo dove va..e staltro…bo… con i nuovi cassonetti personale.

– Io a iettu ro baccuni suca!

– Ma unni semu, nei mao mao?

– Capace che non ce la fanno manco bruciare in campagna.

– Ingompetenti…

 

Siracusa, le tracce della maturità 2019

In esclusiva per Archimete Pitacorico, le tracce della prima prova della maturità 2019 a Siracusa. Scegli la tua preferita.

Il tabasco minaccia l’idillio tra sassa e mayonese? Il candidato sviluppi il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritiene opportuni, i documenti e i dati forniti da Nuccio e dal Panino di Notte.

Carrellati condominiali: opera d’arte o provocazione? Gli agglomerati variopinti trovano spazio sui marciapiede adornando la città, tra esplosioni di colore e olezzi sfacciati. Il candidato esprima la sua opinione e la motivi alla luce delle teorie sul ready made e sulla natura concettuale e astratta del capitolato d’igiene urbana.

Ambiente, Greta Thumberg, Peppe Patti e le nuove sensibilità ambientali. Il candidato analizzi le tematiche principali dei due simboli dell’ecologismo planetario e individui le strategie utili a sensibilizzare governi e opinione pubblica nel tentativo di mettere in atto un progresso sostenibile per la prossima generazione di cittadini del pianeta.

Ermeneutica Crocettiana: la sostituzione stocastica delle consonanti d, p, t, sviluppa forse una nuova concezione semiotica? Il candidato individui le strutture retorico-testuali e le conseguenti strategie di interpretazione.

I volti della disperazione nell’arte. Il candidato analizzi l’aforisma pitacorico “Caravaggio contestato, Giacometti sequestrato e anche Rodin non si sente tanto bene…” e tracci un’analisi comparata della poetica dei tre artisti, identificando il diverso approccio operativo e individuando quali livelli strutturali (tematico, iconografico, tecnico-strutturale, emotivo) convivano e siano stati spunto per la creazione di altre prestigiose opere d’arte come le trousse Mandarancia Drink, gli zoccoli del Dott. Tonelli, le scarpe della Mike e gli abiti di HUGO BSOS.

 

Freud

Negli ultimi giorni l’ho sfogliato e risfogliato trovandolo intrigante e dinamico, l’ho soppesato e ne ho apprezzato la grammatura spessa e il profumo intenso, fino a quando, finalmente, mi sono deciso. Prima ho camminato un po’ tra i corridoi per smorzare la tensione, poi ho preso coraggio e mi sono diretto verso la cassa 4, dall’unica cassiera con cui ogni tanto scambio qualche parola. Non avevo nulla da acquistare e lei mi ha guardato e ha detto: “Ahò, embè?”. Lì per lì mi sono stranito per questo accento romanesco, ero convinto che la signora fosse siracusana, comunque, ho tirato fuori dalla giacca una busta, gliel’ho porta e ho sussurrato: “Mi scusi, mi rendo conto quanto possa sembrare insolito, ma ho pensato che magari lei poteva mettere una buona parola… sa, vorrei candidarmi a direttore del giornale delle offerte del Decò… ho un curriculum piuttosto qualificato e…”. Lei è scoppiata a ridere e rivolta alla collega della cassa 3 ha detto a voce alta: “A Franca, co ‘sto cojone, più quelli tuoi, so quattro solo oggi!”. Tutti quelli in fila si sono messi a ridere ed io volevo sprofondare dalla vergogna, mi sentivo addosso gli occhi di tutto il supermercato ed ero pronto a scappare via, poi qualcuno mi ha preso per un braccio e ho sentito la voce di Donatella che diceva: “Emi, svegliati, stai sognando”. 

Redgrave contro Redgrave

Si spacciava per il Premio Oscar Vanessa Redgrave e da giorni scroccava cene nei ristoranti siracusani! L’incredibile raggiro perpetrato da una presunta truffatrice è stato smascherato ieri, allorquando quella che molti considerano la vera signora Redgrave, si è trovata faccia a faccia con la sua sosia in un noto ristorante di Ortigia. Ne è scaturita una lunga colluttazione che ha visto coinvolti anche il Sindaco Italia e alcuni membri del Cda Inda. Solo l’intervento degli agenti del nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri ha evitato il peggio. Nell’impossibilità di stabilire con certezza l’identità, data l’incredibile somiglianza, le due donne sono state poste sotto sequestro giudiziario e custodite accanto alle sculture di Giacometti, in attesa che un perito della Fondazione Redgrave di Londra, nominato dal tribunale, ne accerti l’identità. 

Buttadentro

– Preco, favorire finker fud?

– No, la ringrazio… anche perchè, mi scusi se mi permetto, ma sembrano molto provati dal sole…

– Allora posso consigliarvi la nostra aracosta? Ci arriva direttamente dal Golfo del Messico, lo chef la prepara alla catalana, ma aggiunge del pomitoro secco, capperi e una cozza fumè… è un paratiso!

– Guardi che non siamo turisti. Ma poi, veramente dal Golfo del Messico arriva?

– Certamente, è un’eccellenza!

– Ma… aragosta è scritto con due r!

– Puttroppo sbaghiaru tutti i menù… 

– Lei è molto gentile, ma non abbiamo intenzione di cenare fuori. Proprio stasera siamo a posto…

– Aspè! abbiamo anche il tataki di tonno su composta di peperone, 

– Davvero, mi creda… stanno passando un sacco di turisti e lei sta perdendo tempo con noi…

– Uno spaghettone voncole, capesante e crispy bacon?

– Un’altra volta, ci lasci andare…

– Una fritturina di paranza, dei camperoni al profumo di lime, una tartarre di spicoletta olio evo e pepe di sichuan…

– La prego, basta! Nel frigo ho la pasta coi taddi di mia madre!  

– Ma picchì nu m’ha dittu subito… 

– Ma io….

– Va be, va be… facemu n’autra vota… ora luvativi. Eschiusmi Mister, finker fud sicilian very well… Mister…

Viva Tiche

Prima di tutto vennero a portarci il mastello dell’umido e i sacchi della plastica e fui contento. Poi ci dissero di leggere un libretto che spiegava come differenziare le varie tipologie di rifiuti e io non lo feci perché: “a chi spacchiu m’antaressa a mia”. Poi portarono i carrellati condominiali e li misero davanti alla scala A e non dissi niente perché lì ci vivono Matarazzo e Cugno che sono uno puppo e l’altro buonista. L’ultimo giorno si vennero a prendere i cassonetti ma nessuno c’aveva capito un cazzo!