Gentiloni in città, il programma: Pasqua con mio cognato alla Fanusa, pasquetta alla pineta di Buccheri!
Io non lo so se la decisione di aprire Corso Umberto al doppio senso di marcia – nonostante con le auto in seconda e terza fila, si sia trasformato in un budello infernale tipo Vicolo Stretto del Monopoli – sarà una soluzione al traffico caotico in entrata a Ortigia o se, inconsapevolmente, aumenterà in maniera esponenziale il desiderio/perversione del siracusano di entrare in pizzeria con tutta la macchina e posteggiarla lì, di sbieco, dove ha sempre sognato, tra la porta del bagno e il frigo dei vini. Staremo a vedere. Quello che so e che il siracusano ‘sta Ztl proprio non la regge. Che sia estate o inverno, feriale o festivo, aperta o chiusa, autorizzato o no, non fa differenza, la stragrande maggioranza dei cittadini la vive con angoscia e tormento.
Certo, non va sottovalutato l’imprinting che il siracusano ha ricevuto in decenni di anarchia totale e che lo porta a considerare sconveniente qualsiasi forma di parcheggio che non sia accanto al luogo di arrivo. Per non parlare della superstizione secondo la quale, camminare a piedi uccide o può uccidere. Inoltre, il servizio navetta attuale è decisamente poco funzionale e non garantisce orari né fermate. L’unica volta che ho usufruito di una navetta, mentre mi accingevo, euro alla mano, a pagare il biglietto, un conoscente che era già sul mezzo mi ha chiesto: «ma chi sta facennu?». Io ho risposto candidamente: «u bigliettu». E lui di rimando: «ma picchi si paia?». Sono rimasto per pochi istanti interdetto, poi, una signora con le buste della spesa ha detto: «vulissi viriri se avissimu a paiare macari l’euro pi l’autobussi», sentenziando in poche parole il fallimento di un secolo di teorie sul terziario. Il fatto è che i siracusano pretende il servizio ma non vuole pagare affinché possa essere mantenuto e migliorato. Sconvolgenti, a questo proposito, i risultati della ricerca dell’Università romena di Mirello Crisafulli che hanno evidenziato come il siracusano in viaggio si trasformi, diventi meticoloso, studi piani tariffari, acquisti travelcard e cammini a piedi macinando chilometri su chilometri. Purtroopo, rientrato in terra aretusea, in meno di 48 ore, l’involuzione è repentina. Quando capiremo che attraversare Ortigia passeggiando è infinitamente meno faticoso e più suggestivo che infilarsi in un centro commerciale e macinare decine di chilometri di corridoi e di luci al neon, quest’isola avrà la sua naturale destagionalizzazione. Ci vuole poco per accorgersi che i chilometri che si percorrono dentro un centro commerciale, sono quasi il doppio di quelli che ci vogliono per raggiungere Piazza Duomo da un parcheggio fuori Ortigia.
Promozione territorio, al protocollo d’intesa tra Comune e Noi Albergatori si aggiunge anche Assopanini. Presentato il rendering delle sculture Cavallo Corinzio e Sbizzero!!!
Spasmodica attesa per i tour enogastronomici a bordo dei treni storici. In arrivo a Siracusa il convoglio del Gusto partito da Modica il 21 agosto del 2015. In una nota FS suggerisce: non mangiate la ricotta!
Le immagini fotografiche sono un messaggio senza un codice”… disse Roland Barthes prima di aver visto gli occhiali del consigliere Malignaggi…
Gennaio – Cambiano gli assetti in Consiglio Comunale e si farnetica di fondi europei. Piogge e disservizi spingono gli studenti alla mobilitazione.
Bando giovani laureati progettazione europea 2017/2020 è subito polemica. I sindacati: tutelare anche gli analfabeti e quelli del DAMS o salta tutto. Il Comune: 30 posti destinati agli Ultras della curva S. Anna. Scioccante interrogativo posto dal comitato “5 in uno” degli ex studenti del Quasimodo: ma pi fari sta cosa che soddi, chista re soddi europei, sa sapiri pi fozza u’nglisi?
Clamoroso in via del Molo. Slitta al 30 gennaio la chiusura temporanea al pubblico del Comando di Polizia municipale di Siracusa. Nel corso dell’ispezione di alcuni tecnici – oltre ad infiltrazioni, animali morti, e locali fatiscenti – sono state rinvenute due stanze zeppe di personale imboscato. Nello sgombero coatto momenti di panico: 5 agenti imboscati in preda a convulsioni, sono stati ricoverati all’Umberto I per shock da esposizione alla luce solare! L’eclatante scoperta innalza il numero degli effettivi in servizio al Comando di via Molo a 36mila unità.Febbraio – Si insedia Trump con benefici anche per Siracusa; torna immancabile la polemica sulla Ztl mentre si sperimenta il car pooling per i dipendenti comunali. Inda, critiche per la scelta dei titoli.
Trump dona 2 milioni di euro per il rifacimento delle basole di Corso Umberto!!! Fate girare!!! Questo i giornali non lo dicono. Condividi se sei d’accordo. Mandiamoli a casa! Putin: maxifinanziamento per il Cavallino Rosso!!!
– Ha sintutu sta cosa ro carpuling?
– Ma chi è st’autra minchiata?
– A nenti, sana misu na testa ca pì venire a travagghiari nama mettere r’accoddu e ama a veniri cu na machina sula!
– Ma come ama a fari? io sugnu a Pizzuta tu o Tunisi!
– Dici ca ni dividuno pi quatteri… tipo, tu putissiti iri ca signora Patanè e co geometra Sicuso; io m’avissi a caricare a Iaia e u raggiuneri Micalizzi.
– A signura Patanè? Sa sciarrina??? Ma proprio! Mancu motta a fazzu acchianari na machina mia…
– Raggiuni hai, ricci ca sa vo piglia l’assessore ca machina so… cose ti pazzi!
– Ma i picciriddi a scola cu ci potta?
– Fosse a liggi rici ca sana mettere r’accoddu macari mariti e mugghieri!!! Chi sacciu nun ci stai capennu niente.
– E pi ghiri o a fare a spisa? Iu accatttu sulu ni Gemar, tu ti fissasti cu stu Decò!
– E facemo a turno. Scinnennu, mi fermo iu o Decò e acchinannu tu o Gemar
– Chi cammurria però, ma picchì ni vonu levare macari a machina… allora facissero n’autobussi pi tutti.
– Dice che la città ha pariri sempre più smatt e puntare sulla grin mobiliti.
– Ancora cu stu smatti??? Dicalafici…
Presentato il manifesto del nuovo ciclo di rappresentazioni classiche ed è subito polemica.La tragedia di Eschilo preferita immotivatamente a quella pitacorica! Tebe contro la Setta, 444 a.C. di Archiemete Pitacorico. Esasperato da anni di citofonate alle otto del mattino e di opuscoli sullo spirito, sulla trinità e sulla salvezza, distribuiti da un gruppo di testimoni di Geova, il Sig Gerardo Tebe, pensionato della Borgata, borioso, collerico e irascibile, escogita un piano per vendicarsi di questi attacchi immotivati. In un turbinio di pernacchie al citofono, parolacce, bestemmie e gesti dell’ombrello, Tebe, convinto di avere il vero Dio dalla sua parte, annichilirà i suoi nemici e riuscirà a tenerli lontani dal suo condominio, diventandone a furor di popolo l’amministratore.Marzo – il Sig. Totuccio ritorna a casa; bocciata la proposta di stagione pitagorica al Teatro Greco. Arrivano le grandi mostre in città e si festeggia il Pigreco day. L’opinione pubblica s’indigna per lo stato della fontana di Diana e per le inchieste al Vermexio
Dato per scomparso fa ritorno a casa dopo 3 anni. È l’incredibile storia del Sig. Totuccio, il pensionato Enel inghiottito da
una voragine il 3 marzo 2014 mentre si trovava al Villaggio Miano per acquistare della verdura e ricomparso, questa mattina, da un cratere di viale Regina Margherita. Il mazzo di cicoria ancora intatto e la convinzione dell’uomo di essere mancato per pochi istanti, lasciano presagire qualche anomalia spazio temporale. Per Palazzo Vermexio si aprono scenari inediti di destagionalizzazione e delocalizzazione turistica. Un commando di volontari capitanato dal vicesindaco Italia sarà calato nel cratere per esplorarne i meandri. Non si esclude l’ipotesi di incontrare altre forme di vita, per questo motivo ogni volontario sarà dotato di un kit di sopravvivenza che comprende:
– coltellino sbizzero
– discorso benvenuto consigliere Rabbito
– barattolo sugo matalotta
– pass Ztl
– coupon 2 notti B&B A Fanusa
– sintesi bando rifiuti
– brick latte di mandorla
– magnete frigo parcheggio Talete
Teatro Greco, il programma estivo: 29 giugno – Ficarra e Picone in “Le Rane”; 30 giugno Toti e Tonino in “Edipo a Sacchitello”; 1 luglio grande chiusura stagione con il monologo di Litterio “C’ho detto Eschilo”.
I Faraoni in città, inaugurata la mostra “La porta dei sacerdoti”. Si divide l’Opinione pubblica…
Sarcofago
Sarcofaco
Sarcofagi
Sarcofaghi
Sarcofaci
Sarcofachi
Sargofaco
Sargofaci
Sargofago
Sargofaghi
Sargofagi
Accordo shock tra Comune e Sovrintendenza: le zampe del cavallo della fontana di Diana in Piazza Archimede, potrebbero essere restaurate con pezzi di pietra provenienti dalla balaustra crollata della scala di Villa Reimann. Malori e ricoveri tra i membri dell’associazione a tutela della volontà della nobildonna danese. Assessore Italia senza freni: la Reimann forse non era nemmeno una vera nobildonna! Città nel Caos.
Aprile – Proseguono maestosi i rimpasti in Giunta mentre scoppia la polemica gender sull’istituto musicale Privitera. Igor il russo si nasconderebbe in città
Paventata la riapertura dell’Istituto musicale Privitera con i nuovi corsi di teoria della musica gender. Insorgono le opposizioni: Un Sol è un Sol, no alle blue note. Genitori inferociti manifestano sotto il Vermexio: da quando c’è la teoria gender a mio figlio piacciono i Queen. Comparse le prime scritte di contestazione: Schubert e Schumann pezzi di puppi; W Sturm und Drung; Erano Papageno e Papagena no Papageno e Papageno.
Igor il russo ha fatto perdere le sue tracce e abbandonato l’Emilia Romagna. Per non dare nell’occhio, è tranquillamente parcheggiato in divieto di sosta in Corso Matteotti.
Maggio – partono i festeggiamenti per i 2750 anni della città; polemica viabilità e ammuzzability act. Vandali devastano il Parco Robinson
All’indomani delle polemiche sull’emergenza viabilità, Palazzo Vermexio annuncia l’Ammuzzobility Act: una vera rivoluzione basata sul metodo aleatorio. Tra imprevisti, probabilità e vai in prigione senza passare dal via, ogni automobilista, una volta giunto in Ortigia, dovrà estrarre il suo percorso obbligato pescando un bussolotto inserito all’interno di un’urna posta all’inizio del Ponte di S. Lucia. Critici i ristoratori che chiedono a gran voce l’inserimento della consumazione obbligatoria e la spartizione coatta degli avventori!
Ancora vandali al Parco Robinson: bagni incendiati, cancelli divelti, tensostatico squarciato. Riunione straordinaria del Consiglio Comunale per trovare una soluzione. Ecco le più accreditate:Giugno – È caos Tari e basole di Corso Umberto. Ritorna il prestigio del Premio Vittorina
Ancora senza soluzione l’annosa questione delle basole semoventi di Corso Umberto, si rischia un clima di tensione sociale. Nella giornata di ieri, due basole a volto coperto hanno rapinato una gelateria della zona, impossessandosi dell’incasso e dileguandosi tra la folla dopo aver minacciato il proprietario con una scacciacani…
Tutto pronto per la seconda edizione del Premio Vittorina. Da non confondersi con il Premio Vittorini, archiviato per gli scoraggianti risultati di un sondaggio tra la popolazione siracusana, che alla domanda conosce Elio Vittorini? Ha risposto, nel 86% dei casi, “è una marmitta per scooter”. Il Premio Vittorina vuole invece onorare la memoria di Vittorina Carnemolla detta “a sciarrina”, la donna siracusana rinomata per il suo astio immotivato nei confronti della più famosa nobildonna Christiane Reimann. Pur non avendo donato il suo patrimonio al Comune di Siracusa, Vittorina ha lasciato ai siracusani qualcosa di più importante: il gusto della polemica fine a se stessa, l’insulto senza motivo, il colpo al cerchio e quello alla botte. Per questi inestimabili lasciti morali, Siracusa ha deciso festeggiarla con un Premio alla sua memoria. Il bando di partecipazione ha già attirato l’attenzione di sciarrine, attaccabrighe e provocatori da ogni angolo del mondo.Luglio – Al via i mondiali di parcheggio in doppia fila; torna la schiuma a Calarossa e debuttano i nuovi ispettori ambientali.
Dopo i mondiali di canoa polo l’amministrazione punta in alto è sottrae a Mumbai i prestigiosissimi Mondiali di parcheggio in doppia fila. A differenza della canoa polo, considerato uno sport minore, il parcheggio in doppia fila ha a Siracusa una tradizione millenaria che potrà garantire all’evento una visibilità internazionale senza precedenti. La città è già in fibrillazione per quello che sembra essere l’evento sportivo dell’anno. 24 le squadre provenienti dai posti più incivili del pianeta si sfideranno per l’ambito trofeo, giudicati da una giuria composta da posteggiatori abusivi di fama internazionale e vigili urbani annoiati. A corollario del programma di gara anche un ricco elenco di eventi collaterali e il convegno “Tripla fila, una normativa europea per la libertà e l’autodeterminazione degli automobilisti”.
Al debutto i nuovi ispettori ambientali volontari. Vigileranno sul corretto smaltimento dei rifiuti.
– Scusi, guardi che quei tubolari di ferro arrugginito non può gettarli nel cassonetto, dovrebbe chiamare il numero verde di Igm per concordare un ritiro oppure recarsi direttamente ai CCR di Targia o Rinaura. Risposte:
Agosto – si sperimenta il servizio di Customer Satisfaction; arrivano in città o petroldollari dello sceicco. Scoppia la polemica contro il musical Mamma Mia!

– Pronto?
– Comune di Siracusa, attenta in linea…
– Parlo con il servizio Customer satisfaction?
– Non la capisco, chi boli riri?
– Ehm… dicevo, se posso chiedere informazioni a lei per questo nuovo servizio di Customer satisfaction?
– Ma noi… ci passo i vigili urbani?
– No signora, chiamavo solo per capire come funzionava il servizio. C’è un form da compilare online? Una newsletter a cui iscriversi? Ci si può loggare con un ID?
– Fosse l’uttima cosa ca sta ricennu! Aspittassi… Mariuccia, parracci tu cu stu signuri ca addumanna na cosa strana…
Nuovi scenari d’investimento e importanti partnership commerciali e culturali per Siracusa. Lo Sceicco Saleh Salem Bahwini dona al Sindaco Garozzo il progetto del nuovo solarium di Calarossa in calcestruzzo e oro! Il Sindaco si è sdebitato offrendo al principe arabo due vasetti di caponata d’amare e l’usufrutto per 2 anni dei consiglieri Rabbito e Malignaggi.
Settembre – Aperto x Cultura sbarca ad Alessandria. Il trasporto pubblico al centro della scena. S. Lucia apre account Twitter.
Aperto per cultura: dopo Siracusa è la volta di Alessandria. Le eccellenze gastronomiche siracusane invadono la cittadina piemontese. In menù: panino maremonti gourmet con cavallo e camperetti su sassaemayoness; pasta con ricci in fermo biologico, gran fritto di scoppolaricchi, pescato di frodo e tortino dolce di calia e simenza. Spazio anche alle peculiarità culturali con le iniziative: rodeo x suv in centro storico e l’intership di formazione x posteggiatori abusivi.
mezz’asta sarà lo sfondo per ricordare il trasporto pubblico che fu. Nel corso della cerimonia, alla quale parteciperanno le più alte cariche istituzionali e religiose, il Sindaco Garozzo donerà all’ultracentenario Sig. Giarracà, rappresentante dei pensionati siracusani, una targa commemorativa con l’incisione “Ordunque ciò che sgorgo all’orizzonte non è il numero 2” e riceverà in cambio “Sparatrappo” il leggendario titolo di viaggio stampato nel 1971, utilizzato per trent’anni dai pensionati organizzati e mai obliterato. “Sparatrappo” sarà esposto in una teca accanto alla Carrozza del Senato.
Ottobre – Si vara il catamarano Pizzuta al Villaggio Miano e la banchina 3 al porto. Non si placa la polemica Ztl; inizia campagna elettorale.
Bacino artificiale di viale Epipoli. Varato dalle autorità cittadine “Pizzuta”, il catamarano che sfiderà “Oracle” per assicurarsi un posto in Coppa America. L’imbarcazione – capitanata dallo skipper Garozzo – sfrutterà le piogge per immettersi nel canale di gronda e attraversando la città, raggiungere il mare.
ZTL, non si placano le polemiche. Terminata la stagione estiva si chiede a gran voce la riapertura totale di Ortigia. Pronte due proteste eclatanti! La prima prevede la “scontrinata” un lungo corteo per le vie del centro storico con lo sventolio simbolico di foglietti scritti a penna a sostituire le ricevute mai fatte per via della ZTL e per evasione fiscale. La seconda, ad opera dell’associazione “Macchina – Dio – Patria” mira a chiudere il centro storico ai pedoni considerati ostacoli per la guida nelle stradine di Ortigia. Finiscono spesso sotto le ruote e si incastrano nei parafanghi – ha dichiarato infastidito il presidente di MDP – quando sono stranieri poi, è difficile anche fargli capire che devono staccarsi. Abolendo i pedoni si potrebbero utilizzare i marciapiedi per aumentare lo spazio sosta e garantire a tutti l’ebbrezza di un parcheggio in terza o quarta fila che, va da sé, rimetterebbe in moto l’economia locale.
Ho viste cose che voi elettori non potreste immaginarvi: ho visto uomini e donne che sui social invocano competenza, conoscenza e onestà, trasformarsi in zerbini e spalmarsi sul pavimento di comitati elettorali di candidati imbarazzanti; ho visto mani giunte in preghiera o strette a pugno, aprirsi per una tartina rancida alle convention dei candidati bbestia; ho visto i buoni benzina e i camion con gli elettrodomestici alle porte di Tannhäuser. Ma tranquilli, questi momenti non andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia, anzi… Siamo in Sicilia, è tempo di votare.
Novembre – È tempo di Premio Tiche. Si celebra l’anniversario della caduta del ponte dei Calafatari e la scomparsa del tenore De Grittis. Inesorabili arrivano le classifiche sulla qualità della vita.
Siracusa come Berlino. Si celebra il terzo anniversario della caduta del ponte dei Calafatari! Cerimonia solenne a Palazzo Vermexio. Un plotone scelto di Consiglieri Comunali sparerà tre raffiche di gettoni di presenza in aria. Per l’occasione è prevista la presenza di Capi di Stato esteri, dei rappresentanti della Confcavallo, dei Posteggiatori abusivi riuniti e dei consoli firmatari de La Grande Intesa.
Pioggia che cadi acida sulla città d’amare,
avvolgi quel semaforo intelligente che regola senza regole
il caos di un mattino di novembre.
Lo strillare impunito dei clacson impazziti si fa canto soave e s’addensa
e accompagna l’attesa incompiuta del verde contemplare di luci.
Solo una mano può metterci in salvo, solo la tua, Vigile Urbano.
È arrivato il momento di lasciare quel bar.
Dicembre- Si annunciano grandi mostre per la primavera 2018, Ferragni e Fedez sposi a Noto. L’opinione pubblica in ansia per Santa Lucia, ma è già tempo di polemica su Capodanno
Simulacro di Santa Lucia senza pass Ztl: è corsa contro il tempo!!! Se il simulacro della Santa patrona non riuscirà a raggiungere il ponte d’ingresso ad Ortigia entro le 20:00 non potrà fare ritorno al Duomo e dovrà usufruire di un parcheggio fuori dal centro. Sgomento dell’opinione pubblica. Talete o Molo S. Antonio? La deputazione della Cappella di Santa Lucia: per affinità spirituali, al Talete preferiamo il Molo S. Antonio. La curia: è uno scantalo senza precetenti, siamo ormai minacciati tal tecatere tei costumi e talla purocrazia senza Tio che mette in tubbio perfino le ferità tel togma e tella fete.
Capodanno Deregulation. La proposta di capodanno targata E.S.L, l’associazione di Esercenti senza Licenza. Il progetto consiste in una grande cena sociale con una tavolata che occuperà l’intera Piazza Duomo. Il menù rustico prevede: antipasti che furono; tris di pasta scotta; gran fritto di pescato di frodo in olio esausto; panettone e pandoro missione Kossovo ‘99. Esemplare la carta dei vini con Clochard, un Rosso in cartone del 1998 e Sole, un blend bianco di Inzolia e Nelsen piatti. Ad allietare la serata: la squadriglia acrobatica di lanciatori di elica fosforescente; il quartetto di musicanti tipici siciliani; l’orchestra da camera tzigana e dulcis in fundo: I Ninorota, la band di minori rom che eseguirà incessantemente, dallo scoccare della mezzanotte alle cinque del mattino, il tema del Padrino. Il vero scopo del Capodanno deregulation – si legge tra le righe del progetto – è quello di occupare Piazza Duomo, difenderla con le barricate per usucapirla per trasformarla in un suq infernale.
Capodanno Ztl Free. Da un’idea dell’associazione MDP (Macchina – Dio – Patria) ecco l’eclatante progetto per il capodanno aretuseo. Si prevede la chiusura pedonale totale di Ortigia alla quale si potrà accedere solo con auto. I cittadini che si presenteranno a piedi saranno rinchiusi dentro il Talete. Severamente punito il car sharing, ogni cittadino siracusano dovrà utilizzare esclusivamente una macchina pro capite. Piazza Duomo e le vie limitrofe si trasformeranno in una gigantesca bolgia di auto in coda. Ad allietare il tutto, la dance di Dj TDI; il revival di Dj Revisione Scaduta ed il live dei Four Motion, la boy band di neopatentati che si esibirà direttamente dall’abitacolo di una odiosa microcar. Dopo la mezzanotte, brindisi, clacsonata, sgasata collettiva e l’estrazione finale del primo premio lotteria di capodanno dell’automobilista siracusano che prevede un anno di parcheggio libero sul sagrato del Duomo.
Gli aforismi Pitacorici
Anniversari
Siracusa come Berlino. Si celebra il terzo anniversario della caduta del ponte dei Calafatari! Cerimonia solenne a Palazzo Vermexio. Un plotone scelto di Consiglieri Comunali sparerà tre raffiche di gettoni di presenza in aria. Per l’occasione è prevista la presenza di Capi di Stato esteri, dei rappresentanti della “Confcavallo”, dei “Posteggiatori abusivi riuniti” e dei consoli firmatari de “La Grande Intesa”.
Premio Tiche – La poesia Pitacorica
Pioggia che cadi acida sulla città d’amare,
avvolgi quel semaforo intelligente che regola senza regole
il caos di un mattino di novembre.
Lo strillare impunito dei clacson impazziti si fa canto soave e s’addensa
e accompagna l’attesa incompiuta del verde contemplare di luci.
Solo una mano può metterci in salvo, solo la tua, Vigile Urbano. È arrivato il momento di lasciare quel bar.
Scandalo Tari
Classifiche
Assenteismo dei dipendenti dagli uffici comunali, bene Siracusa che occupa il 92° posto…
– G5
– Acqua
– H3
– Colpito Incrociatore
Una Ztl inquieta
Ztl si ricambia!!! Finalmente, nei giorni feriali dopo le 20:00, sarà consentito entrare in Ortigia e parcheggiare in divieto di sosta in Corso Matteotti, Piazza Archimede e alla “Fontana” come già vergognosamente concesso durante il giorno!!!
Le altre città si muovono dinamiche verso il futuro, mentre noi, restiamo fermi in coda al passeggio Adorno o parcheggiati con le quattro frecce in corso Matteotti, aspettando che qualcuno che amiamo esca da Zara…
Toto Assessori Regionali
Gli aforismi Pitacorici
Speciale Elezioni Regionali
Ho viste cose che voi elettori non potreste immaginarvi:
ho visto uomini e donne che sui social invocano competenza, conoscenza e onestà, trasformarsi in zerbini e spalmarsi sul pavimento di comitati elettorali di candidati imbarazzanti;
ho visto mani giunte in preghiera o strette a pugno, aprirsi per una tartina rancida alle convention dei candidati bbestia;
ho visto i buoni benzina e i camion con gli elettrodomestici alle porte di Tannhäuser.
Ma tranquilli, questi momenti non andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia, anzi…
Siamo in Sicilia, è tempo di votare.
Maltempo e disagi
I racconti Pitacorici
Ortigia e Ztl
ZTL, non si placano le polemiche. Terminata la stagione estiva si chiede a gran voce la riapertura totale di Ortigia. Pronte due proteste eclatanti! La prima prevede la “scontrinata” un lungo corteo per le vie del centro storico con lo sventolio simbolico di foglietti scritti a penna a sostituire le ricevute mai fatte per via della ZTL e per evasione fiscale. La seconda, ad opera dell’associazione “Macchina – Dio – Patria” mira a chiudere il centro storico ai pedoni considerati ostacoli per la guida nelle stradine di Ortigia.
“Finiscono spesso sotto le ruote e si incastrano nei parafanghi – ha dichiarato infastidito il presidente di MDP – quando sono stranieri poi, è difficile anche fargli capire che devono staccarsi”. “Abolendo i pedoni si potrebbero utilizzare i marciapiedi per aumentare lo spazio sosta e garantire a tutti l’ebbrezza di un parcheggio in terza o quarta fila che, va da sé, rimetterebbe in moto l’economia locale”.
I dialoghi Pitacorici
– Il conto per favore
– Pronti tottore
– Mi fa la ricevuta?
– No, ci offro un limoncello…
Porto Turistico
Autonomo come un catalano
Il bordello infernale che ha caratterizzato la stagione estiva appena conclusa, con orde di turisti depredati e avvelenati da ristoratori improvvisati, i dehors abusivi sui sagrati delle chiese, via Malta e piazza Pancali con più traffico del Raccordo anulare nell’ora di punta, le cover band heavy metal nelle pizzerie per famiglie e i terribili vini bianchi serviti a temperatura ambiente, hanno riacceso il dibattito sulla vocazione e delocalizzazione turistica a Siracusa. Le nuove linee guida del PRG, tracciate a matita dal Consiglio Comunale, si sono cancellate permettendo a politici, maître à penser e sfaccendati vari, di riprogettare la città a misura di delocalizzazione.
Ex Parcheggio Mazzanti
Grande opera pubblica incompiuta e fiore all’occhiello della politica del non fare, il Parcheggio Mazzanti verrà rimesso a nuovo e trasformato in una sala polivalente, attrezzata per spettacoli, concerti, sport e per i bootcamp e la finale del Premio Tiche. Il bonus licenze commerciali e la defiscalizzazione della carne di cavallo e dell’olio esausto per le zippole, sommati al ricco cartellone di eventi d’amare, saranno la spinta propulsiva alla rinascita commerciale della zona. Per diventare immediatamente eseguibile però, il progetto dell’Ex Parcheggio Mazzanti, prevede la costruzione limitrofa e in calcestruzzo depotenziato, di un nuovo parcheggio multilevel per i fruitori dell’ex Parcheggio Mazzanti.
La Borgata
Se Ortigia è il salotto buono della città, per troppo tempo la Borgata è stata il cucinotto non abitabile. Bistrattata, vilipesa e ingannata per anni sulla sistemazione definitiva del Caravaggio, la Borgata merita di meglio e gli ultimi dissesti idrogeologici hanno aperto nuovi spiragli di crescita economica e di rilancio. Il progetto, votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Siracusa e per megalomania anche dal Consiglio di quartiere di Cassibile, è ambizioso e rivoluzionario e prevede l’invaso dello storico quartiere e la sua trasformazione in bacino per la pesca sportiva di mucco e scoppolaricchi. Lo studio di fattibilità commissionato dalle Commissioni bilancio e attività produttive del Comune ad un compro oro di via Bainsizza, prospetta un vero e proprio New Deal: i proprietari dei bassi commerciali allagati, infatti, se vorranno riconvertirsi alla vendita di esche e attrezzatura per la pesca, saranno indotti ad acquistare gli appartamenti soprastanti; i proprietari di quest’ultimi, a loro volta, acquisteranno bifamiliari in zona Akradina, innescando un circolo virtuoso senza precedenti.
Parco Robinson
Il fenomeno delle baby gang merita di essere “attenzionato” nella speranza possa diventare anche esso eccellenza siracusana. Per questo motivo, con un bando truccato e dei finanziamenti a fondo perduto sottratti con dolo alla Comunità Europea, il Parco Robinson sarà affidato ad una cooperativa senza Durc di picciotti di squadra. Un polo d’eccellenza che, sfruttando i buchi della fumosa alternanza scuola-lavoro, sarà capace di formare le nuove generazioni di malacarni attraverso un complesso programma didattico incentrato su scippo e borseggio, impennata molesta, piccola estorsione, spaccio, inglese, pesca di frodo e sfruttamento della prostituzione.
La rivoluzione 2.0 che tutti quanti stavano aspettando. Stop ai quartieri dormitorio e senza servizi, largo alla movida, ma sempre senza servizi. È questa l’idea per rilanciare la Pizzuta e renderla glamour per il popolo della notte. Nuove concessioni trentennali per solarium con pessima musica a volumi atroci, cinquecento licenze d’amare per ristorantini di pescato di frodo, sono solo alcune delle iniziative messe in campo dalle istituzioni coinvolte. Una nuova Ztl senza pass né orari contribuirà a creare la tipica atmosfera caotica dell’isolotto, un trenino su gomma percorrerà le arterie principali collegandole con due nuovi parcheggi di interscambio che – garantisce il comune – assicureranno gli stessi disservizi di Talete e Molo S. Antonio. I residenti sono già sul piede di guerra e hanno fondato il comitato Pizzuta Sostenibile chiedendo a gran voce che l’insopportabile bordello sia deviato in zona Zecchino.
Sebbene alle presidenziali abbiano votato in massa per Trump per esorcizzare non si sa bene quali paure, da quelle parti sono tutti piuttosto socievoli con i turisti. Emigrant nel Montana
è, nel vero senso della parola, un incrocio tra la Highway 89 e Murphy lane, ha una popolazione di 372 abitanti, un saloon, una bakery che la sera fa anche il barbecue, un general store, la pompa di benzina che vende il gallone a 2.3 dollari (praticamente 0.60 euro al litro), l’immancabile Us Post Office – vero baluardo dello Stato federale – una chiesa episcopale e uno sportello bancario. Gli abitanti vivono di agricoltura e di allevamento e in estate, con l’incremento di turisti diretti a Yellowstone, si sono attrezzati con strutture ricettive ricercate e ospitali. Come sia possibile che gli abitanti di questa contea immersa nella natura incontaminata abbiano votato l’unico Presidente a cui di natura, di emissioni inquinanti, di incendi e di riscaldamento globale non interessi nulla, è un mistero. Ho provato a chiederlo a Carol che insieme a Pete, suo marito da 41 anni ed ex allenatore di Wrestling, gestisce il delizioso B&B sul fiume
dove ho passato la notte. Carol mi ha detto tre cose: la prima è che ha votato Trump perché nonostante viva in uno Stato dove si può acquistare una pistola al supermercato, temeva una preoccupante deriva dei costumi come avvenuto a Seattle, dove, con la legalizzazione delle marijuana, stanno morendo tanti bambini. La seconda, di andare a cenare al Follow Yer’ Nose BBQ, ma di stare attento a non parcheggiare davanti alla chiesa nello stallo riservato a Padre Sheldon perché è un tipo fumantino. La terza, di chiedere in giro e di organizzarsi per andare a vedere gli orsi.
Avrei voluto approfondire il rapporto marjiuana – mortalità infantile, ma non possedendo gli strumenti linguistici per affrontare una discussione del genere, ho preferito soprassedere e dirigermi di corsa a cena anche perché a Emigrant nel Montana alle 19:00 chiude tutto.
Il Follow yer’ Nose
una cosa sa fare, il barbecue, e lo capisci – come suggerisce il nome – qualche miglio prima di raggiungerlo, dall’odore dell’incredibile nube di fumo che immette nell’atmosfera. Puoi scegliere tra tre portate di maiale (pulled pork; brisket e ribs), una di pollo e un paio di manzo alle quali puoi abbinare quattro salse BBQ fatte in casa e un contorno che otto volte su dieci è di patate, di mais se hai un’indole da conservatore, di insalata verde per tenere a bada la coscienza. Il tutto innaffiato da quaranta tipi di birra tra cui scegliere. Abbiamo ordinato e ci siamo gustati la cena in veranda sorseggiando una buona Ipa locale, ma non sono riuscito a rilassarmi del tutto. Ogni volta che qualcuno alle mie spalle alzava la voce, pensavo subito: “minchia, Padre Sheldon!”.
Poi tutto è avvenuto in maniera repentina, un momento prima avevo un bicchiere di birra in mano e guardavo Donatella parlare con altre persone al di la dello steccato, il momento dopo ero sul sedile posteriore dell’auto di Stan e Glenda – una coppia di sessantenni della Lousiana – in una carovana di macchine capeggiata da una pseudo guida locale, direzione orsi. Ho cercato di prendere la mia macchina, anche perché temevo che da un momento all’altro potesse tornare Padre Sheldon, trovare il suo posto occupato e piantare un casino, ma la pseudo guida mi ha tranquillizzato dicendomi che Sheldon era già tornato a casa indicandomi un pickup nero della Ford parcheggiato poco più avanti.
Abbiamo seguito una strada sterrata che si arrampicava su una montagna, scambiandoci formalità e complimenti sui rispettivi luoghi di origine fino a raggiungere il luogo prescelto. L’atmosfera era carica di elettricità, tutti volevano vedere l’orso tutti erano lì per questo. Le persone hanno cominciato a caricarsi a vicenda, a convincersi, a condizionarsi, un po’ come accade da noi per i miracoli.
Funziona così: si raggiunge un punto di osservazione; un tizio con la t-shirt God forgive us, grida: “look, behind the second tree on the right”. Il punto da individuare si trova sul lato di una montagna a settecento metri in linea d’aria e l’indicazione è talmente generica da risultare inutile, dato che sul quel crinale ci sono almeno duemila second tree on the right. Tutti puntano il proprio binocolo in quella direzione, il tizio con la t-shirt mistica dice che adesso l’orso si sta spostando dietro una roccia ma che si vedono chiaramente orecchie e muso. Una dopo l’altra le persone cominciano ad esclamare cose tipo: “wow”, “so cute”, “amazing”, “incredibile”, “the dream of my life”, in un crescendo wagneriano di impeti ed emozioni. Anche Donatella riesce a scorgerlo, io mi impegno, scruto la montagna palmo a palmo ma niente. Sono l’unico a non vedere niente. Alla fine individuo la roccia, la mia visione è sfocata dalla distanza, ma sono quasi certo che dietro di essa non ci sia nessun orso. Dopo qualche minuto un uomo dal cassone del suo pickup esclama: “the elk, on the top of the hill!”. Tutti ci giriamo a guardare. La collina è senza alberi – penso eccitato tra me e me – questo cervo non me lo faccio scappare. Punto il binocolo, percorro con lo sguardo il crinale avanti e indietro, una, due, tre volte. Intorno a me le stesse manifestazioni di gioia e stupore di prima e io niente. Sono frustrato, il morale è a terra. Poi quello del pickup dice: “now is behind the rock”. Capisco che ci stanno prendendo per il culo, riconsegno il binocolo e mi godo il tramonto facendomi beffe degli altri.
Tornati al B&B, Carol ci aspetta con una busta di marshmallow,
ha accesso il fuoco in riva al fiume, ci invita a goderci la serata e ci lascia soli. Infilziamo un marshmallow ciascuno in due enormi spiedi e lo abbrustoliamo sul fuoco. Non siamo pratici per cui non sappiamo se la cottura del dolce sia corretta, quello che è certo è che i nostri si sono trasformati in due palle infuocate e zuccheratissime. Li assaggiamo e subito ci mettono in imbarazzo perché non sappiamo dove e come disfarcene (a Emigrant faranno la differenziata?). Il fiume scorre placido, la temperatura a valle è accettabile, la luna si riflette sull’acqua prima di nascondersi dietro una nuvola. Donatella cerca di convincermi che l’orso c’era veramente e che lei l’ha visto nitidamente. Io non voglio sentire ragioni, le dico che si è fatta abbindolare anche lei e che è stata protagonista di una gigantesca suggestione collettiva e che secondo me, in questa zona, manco orsi ci sono. Lei ribatte che se sono l’unico a non aver visto nemmeno un animale e che deve essere molto frustrante. Improvvisamente sentiamo dei rumori provenienti dai cespugli alla nostra destra, ci allarmiamo, poi un verso selvaggio e minaccioso, io non ho dubbi: “porca troia un orso, scappiamo”.
I Tialochi Pitacorici
– Ciao!!! Ma sei proprio tu?
– Ciao, sìììì, ma come stai? Saranno passati 15 anni!!!
– Ahahaha, gli strepitosi tempi dell’Istituto Gramsci a Bologna.
– Hai proprio ragione, che bel periodo che è stato quello. Ma dimmi, dove sei, che fai di bello?
– Io adesso vivo a Pizzighettone, una noia mortale… e tu?
– Ma niente, sono tornato a Siracusa da qualche anno e…
– A Siracusa??? Ma è meravigliosa!!! Ho visto dei servizi in tv, sembra un luogo magico immerso nella cultura.
– Ma sai, a dire il vero…
– Dobbiamo assolutamente vederci, avevo da tempo in mente di venire giù in Sicilia e a questo punto…
– No guarda, facciamo che vengo io a Pizzighettone… fidati.
– Buongiorno.
– Buongionno, tesitera?
– Non saprei… forse del tonno… oppure lo sgombro? lei che mi consiglia?
– Tipente, iu mi piagghissi sto campero o i camperoni! Frischi frischi, na bumma, troppu boni.
– Mi ha convinto subito, va bene, prendo i gamberoni. Ma… come li posso marinare?
– Stu camperetto?
– Come gamberetto… ho preso i gamberoni!
– Cetto, i camperoni… a quali marinari, chiesti si pò manciari macari cruti.
Intellighenzia vs Pop
E se anche Bernabò Brea avesse amato Mamma mia? Nella sua rinomata collezione di sinfonie mahleriane dirette da Bernstein, scovati due cd di successi degli ABBA!!! Malori tra alcuni esponenti di Ortigia Sostenibile…
Wine lovers
Occasionissima!!!
Dalla signora “Preco” a Fontane Bianche, pregiatissime bottiglie di Corvo Glicine del 2009 a 10 euro…
Cultura Enogastronomica
Egregio ristoratore,
ho trovato commovente il tuo tentativo di giustificare il giovane pappapane deceduto tra la rucola della pizza “crutaiola” che abbiamo avuto l’ardire di ordinare…
Polemiche pre elettorali
Seguendo il percorso per non vedenti al contrario, si finisce a un party esclusivo con Dolce & Gabbana, Arisa e Litterio!!!
Turismo 2.0
Annunci turistici online: le tipologie aretusee…
– Bed & Breakfast
– Bread & Breakfast
– Break & Breadfast
– Bed & Bedfast
– Bell & Belfast
Nuovi scenari di investimento e importanti partnership commerciali e culturali per Siracusa.
Lo Sceicco Saleh Salem Bahwini dona al Sindaco Garozzo il progetto del nuovo solarium di Calarossa in calcestruzzo e oro!
Il Sindaco si è sdebitato offrendo al principe arabo due vasetti di caponata d’amare e l’usufrutto per 2 anni dei consiglieri Rabbito e Malignaggi!
Archimete’s tales
miti e leggende del Ferragosto.
Ma quali aria contizionata!!! A Fanusa a sira c’è accussì friscu ca rummemu co linzolu…
2750 anni e non volerli sentire
Si amplia l’offerta culturale in città: anche la gara di rutti a Bosco Minniti inserita nel cartellone dei 2750 anni della fondazione di Siracusa…
Terziario avanzato
Il nuovo servizio di Customer Satisfaction
– Pronto?
– Comune di Siracusa, attenta in linea…
– Parlo con il servizio Customer satisfaction?
– Non la capisco, chi boli riri?
– Ehm… dicevo, se posso chiedere informazioni a lei per questo nuovo servizio di Customer satisfaction?
– Ma noi… ci passo i vigili urbani?
– No signora, chiamavo solo per capire come funzionava il servizio. C’è un form da compilare online? Una newsletter a cui iscriversi? Ci si può logare con un ID?
– Fosse l’uttima cosa ca sta ricennu! Aspittassi… Mariuccia, parracci tu cu stu signuri ca addumanna na cosa strana…
Concorso Polizia Municipale.
Si sblocca l’iter per le assunzioni. In via Molo, parcheggiate in doppia fila le auto dei 6000 aspiranti vigili urbani…
Se dovesse capitarvi di trovarvelo accanto, sappiate che non c’è niente che voi possiate fare. Dovrete conviverci, lui sta fermo lì e non ha nessuna intenzione di spostarsi. Provare ad intavolare una discussione con lui, provare a farlo ragionare è del tutto inutile.
Ho sempre amato andare a mare la mattina pres
to. La scogliera in quella zona di Fontane Bianche è frastagliata, ma ho steso il telo in una porzione di scoglio abbastanza piatta. Il mare, nonostante sia agosto, è cristallino e un brezza di grecale lo increspa appena. Faccio un bagno rigeneratore: 12 bracciate di numero, un tentativo subito abortito di delfino e torno a stendermi sul telo. In mano Breve storia di quasi tutto di Bill Bryson nella traduzione di Mario Fillioley e mentre sono immerso nella lettura e intento a scoprire i misteri dell’evoluzione dell’uomo, ecco che lui compare. All’inizio percepisco solamente la sensazione di una presenza inopportuna. Non posso nemmeno immaginare che con tutta la scogliera libera qualcuno possa prendere in considerazione l’idea di accomodarsi a tre centimetri da me.
Con il libro ancora in mano, mezzo accecato da un sole che comincia a prende quota, penso possa trattarsi di qualche amico che non riconosco, magari un vecchio compagno di scuola, ma sebbene la controluce non mi permetta di avere una visione nitida, mi rendo conto che si tratta di qualcuno sopra i 60 e che nessuno dei miei ex compagni, per quanto la vita possa essere stata impietosa e sfrontata, abbia potuto assumere tali fattezze.
Mi metto seduto, controllo con un gesto automatico la borsa con il telefono al mio fianco e lo guardò per cercare di capire se ha bisogno di qualcosa. Lui è impassibile, nemmeno mi guarda, come se io non esistessi, come se fosse la cosa più naturale del mondo sedersi appiccicato ad un perfetto sconosciuto.
Chiedo gentilmente per quale motivo, con tutto lo spazio a disposizione, abbia sentito il bisogno di condividere con me quel metro quadro di scoglio. Risponde serafico che lui non disturba affatto, che la scogliera non è mia e che, soprattutto, io avrei occupato il posto migliore e questo non sarebbe giusto. Faccio notare che sono solamente arrivato prima di lui. Prima di me – mi urla contro – questa è bella! Ma lei lo sa che io vengo qui da 34 anni, lo sa? Tutto si fa più chiaro, capisco che si tratta di un fanatico. Il tizio dello scoglio è un uomo lombardo di età compresa tra i 65 ed i 70 anni. Negli anni ’80, penso, deve essere capitato da queste parti ed essersene innamorato, probabilmente ha anche acquistato una villetta in zona. Con gli anni, deve avere esasperato i concetti di proprietà ed usucapione.
Aspetti – sfoglio il mio libro come fosse un taccuino – dai miei appunti risulta che lei è qui solo da 31 anni… come la mettiamo? Sta forse cercando di fregarmi? Mi da del maleducato e mi dice stizzito che qui non mi conosce nessuno e che quindi non posso parlare in questi termini. Faccio presente che dato che siamo soli, nessuno conosce nemmeno lui, ma non riesco a strappargli nemmeno un sorriso. Capisco che questo genere di discussione potrebbe continuare all’infinito senza portare da nessuna parte, per il tizio dello scoglio sono un nemico, un occupante straniero che va ricacciato da dove è venuto. Non esistono regole di educazione condivisa, non esistono parametri ed indici di pressione antropica, è come trovarsi davanti un uomo di un’altra epoca.
Mi stendo infastidito e deciso a non mollare lo scoglio. Di continuare a leggere non se ne parla neanche, non ho più un briciolo di concentrazione, così provo a utilizzare la tecnica del diversivo dei tempi del liceo. La tecnica del diversivo, finemente affinata nel corso degli anni da Stefano – che adesso insegna all’università, scrive saggi sul pensiero di Adorno (Theodor) e tiene conferenze in giro per il mondo (non sulla tecnica del diversivo) – consiste nel destabilizzare l’avversario con gesti, posture, atteggiamenti del tutto fuori contesto. A scuola veniva utilizzata per lo più durante le partite di pallavolo nell’ora di educazione fisica. La mia squadra era sempre composta dai peggiori: protonerd, grunger, metallari e da quelli senza tuta. Stanchi di perdere ogni partita decidemmo di attuare questa tecnica. Nei momenti critici del match, mentre si aspettava in ricezione che la squadra avversaria servisse, qualcuno di noi gridava: diversivo… Era il segnale: grida, balli scomposti, quello che pogava, il passo del robot, l’air guitar sulle note urlate di Seek & Destroy, la camminata da gallo di Mick Jagger, quello che, tutto tremante, fingeva di accendere una vecchia Fiat 500 ingolfata. La nostra metà di campo si trasformava in un caos infernale e più spesso di quanto si possa immaginare, i nostri avversari, presi alla sprovvista, sbagliavano la battuta. La mia squadra, va detto, continuava comunque a perdere tutte le partite.
Forte di questo know-how, provo a destabilizzare il tizio dello scoglio. A intervalli regolari faccio sonore pernacchie, lo chiamo mamma e gli chiedo se ha preparato la parmigiana di melanzane, fingo di parlare al telefono con un frate che mi rileva scottanti retroscena sulla vita di Padre Pio. Niente da fare, è un osso duro. Ogni volta che alzo lo sguardo me lo ritrovo lì, impassibile, immobile.
La caletta comincia a riempirsi di altri bagnanti, arriva anche un vecchio paziente di mio padre, ci salutiamo con un cenno della mano, sparuti gruppi di persone con andatura incerta da infradito, posizionano teli e piccole sedie portatili dove possono. Il tizio dello scoglio li segue con lo sguardo, lo sento bisbigliare cose tipo: “no lì no”, oppure, “perfetto, c’è pure uno con la fiocina” e ancora “questa si fumerà almeno dieci sigarette”. Gli suggerisco di provare ad accomodarsi vicino a qualcuno di questi, così, per cambiare prospettiva. Lui non si scompone e sentenzia: senta, ha finito di fare il cretino? Non capisce che qui c’è in ballo qualcosa di più di una giornata a mare? Non ho il tempo di replicare, lui si alza e va via. Resto spiazzato. Decido di fare un bagno. Nei pressi dello scoglio dei tuffi c’è il vecchio paziente di mio padre che gioca con suo nipote. Mi avvicino e gli chiedo: Signor Spinoccia, ma lei da quanti anni viene qui? Dal 1984, mi fa lui, tutti gli anni. Quindi lei è praticamente la memoria storica di questo posto, affermo. Eh eh eh, mi sorride lui, u chiù vecchio, sicuru. E quel tizio lo conosceva? Chi, mi fa lui, il tuo amico? Non era un mio amico, gli rispondo. Ma se eravate seduti appiccicati, si stupisce. Lasci perdere, lo conosceva? No, mi fai lui, mai visto.