Fischia cazzo, fischia

Un Vigile urbano senza fischietto è come una carne di cavallo senza sbizzero. Il Vigile urbano senza fischietto manca di autorità e rinuncia alla sua arma migliore concorrendo al decadimento della società. Spending review, noia, muddura? Il perché i vigili di Siracusa non lo utilizzino resta un mistero. Per me il fischietto è l’accessorio irrinunciabile: più della divisa, più della paletta, esso è capace di dirimere controversie automobilistiche, di segnalare tutto e il contrario di tutto, di terrorizzare l’automobilista indisciplinato e svegliare dal torpore quello rincoglionito. Il fischietto ha un potere immenso e mi meraviglio come ai tempi d’oro, la Marvel non ci abbia costruito sopra un supereroe della municipale. Oggi con tutta probabilità ne avremmo un film con Matthew McConaughey. Vi sembra una follia? Per me non lo è. Quei segnali sonori, sanciscono ontologicamente il limite invalicabile tra lecito e illecito, tra civiltà e barbarie, tra bene e male. Quel fischio spalanca gli occhi del mondo sulla tua infrazione, ti espone a pubblico ludibrio, ma il suo potere deterrente genera anche un’importante tensione emotiva e sociale.

Io credo che il bello delle infrazioni sia farla franca, rischiare. Il brivido della trasgressione, l’adrenalina del parcheggio senza pagare, il brusco risveglio mattutino con la consapevolezza di avere lasciato la macchina sul marciapiede, hanno senso solo se sono mosse della grande partita a scacchi con l’establishment. Se invece tutto rimane impunito, se non c’è un fischio inesorabile e pronto a rimarcare le regole, a che serve infrangerle? È solo inutile caos. Le città dinamiche vivono questa dicotomia, Siracusa no.

Stamattina erano in due, a piedi, e risalivano con lentezza esasperante una centralissima via della città. Arrivati alla prima auto parcheggiata in divieto di fermata, si sono separati: il primo ha iniziato a esaminarne il muso; l’altro si è concentrato sul retro. Questa immagine mi ha riportato alla mente una scena del film Il Caso Moro, quando i Carabinieri, allertati da una chiamata anonima, scrutano guardinghi e si muovono intorno alla Renault 4 che conteneva il cadavere del Segretario della DC. Quella in divieto nel Corso non è una Renault 4 con dentro il corpo senza vita di qualcuno ma, con tutta probabilità, solo l’auto di un torpo che ha scientemente deciso di parcheggiare in divieto per prendere un caffè, controllare le pagelle della Juve sulla Gazzetta e al massimo, tentare il colpo della vita con un cartoncino Dado Matto. Trascorrono minuti interminabili senza che nessuno dei due prenda l’iniziativa. Il proprietario dell’auto, che dalla vetrina si è accorto della presenza dei vigili, esce dal bar con passo andante, in mano, l’ultimo boccone di raviola alla ricotta che trangugia bofonchiando scuse e lasciando cadere per terra il fazzolettino di carta che la conteneva, sale in macchina e si dilegua. I due vigili non emettono suono, né un rimprovero, né un avvertimento, niente. Si limitano a scuotere la testa e fare cenni con le mani come a dire, ma guarda questi cittadini indisciplinati che non rispettano il codice della strada, ma come dobbiamo fare? Con molti negozi ancora chiusi, la strada è ancora lontana dal livello standard d’inciviltà che la contraddistingue, i vigili s’incamminano verso la piazza, passo dopo passo, con cadenza esasperante, come una processione laica e molto sofferta. Un’enorme Suv sfreccia lasciandosi dietro una nuvola grigio-nera di gas di scarico che sembra sentenziare beffarda della revisione me ne fotto. L’auto si affianca al ciglio destro della strada, il proprietario scende lesto, apre il bagagliaio e ne tira fuori due sacchetti neri della spazzatura e un vecchio aspirapolvere. Attraversa la strada e li conferisce illegalmente nel cassonetto dell’indifferenziata posto all’imbocco di un vicolo laterale. Il rumore delle bottiglie di vetro rimbomba nell’aria ancora tiepida di novembre, mentre l’aspirapolvere – scagliato dentro il cassonetto con una mossa tipo judo – sembra non emettere suono. Fischia cazzo fischia, penso o forse addirittura pronuncio ad alta voce, dato che uno dei vigili si volta di scatto verso di me. Sono sorpreso, mi preoccupo un po’, vuoi vedere che ora se la prendono con me? Mi riprendo e faccio cenno con la mano indicando l’uomo – che nel frattempo stava risalendo in macchina – come a dire, ma è possibile? Fate qualcosa. Il vigile mi guarda, annuisce con il capo e spalanca le braccia, capisco che non c’è modo di intervenire. Il collega accanto a lui non si è accorto di nulla.

La maratona elettorale Pitacorica

  • Ho viste cose che voi elettori non potreste immaginarvi:

    ho visto uomini e donne che sui social invocano competenza, conoscenza e onestà, trasformarsi in zerbini e spalmarsi sul pavimento di comitati elettorali di candidati imbarazzanti;

    ho visto mani giunte in preghiera o strette a pugno, aprirsi per una tartina rancida alle convention dei candidati bbestia;

    ho visto i buoni benzina e i camion con gli elettrodomestici alle porte di Tannhäuser.

    Ma tranquilli, questi momenti non andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia, anzi…

    Siamo in Sicilia, è tempo di votare.

  • Le nanotecnologie utilizzate per il restauro della statua di Archimede saranno sperimentate anche su alcuni candidati Ars impresentabili!!!

  • Federico Buffa racconta Gaetano Cutrufo.

  • Stasera feste di chiusura campagne elettorali e maratona Pitacorica di scrocco tartine, pizzette e pessimi drink temperatura ambiente!!! L’appuntamento per il tour dei comitati elettorali è alle 19:00 al Bar Agip. Non Mancare!!!

  • La polemica sulla matita copiativa cancellabile è già partita? Portatevi l’uniposca da casa per stare sicuri!!!

  • In una nota la Prefettura rende noto che quelli fuori dai seggi non sono figuranti di una nuova fiction sulla malavita… sono proprio dei gran malacarni!!!

  •  Alle 16:00 ha votato soltanto 15% degli aventi diritto… il restante 85% sta ancora aspettando la consegna della lavatrice a domicilio!!!

  • Dopo le insistenti pressioni di alcuni cantitati, la Prefettura dichiara: dalle 19:00 si potrà votare anche via facchissi!!!

  • Primi Exit Poll, secca presa di posizione del movimento astensionista: ma chi spacchio avete votato?

 

  • Ma non era più poetico quando si votavano candidati che a nome e cognome aggiungevano l’ingiuria?

    Franco Iaia detto Franky latitante;

    Carmelo Incatasciato detto Genny Inc.;

    Salvatore Bagnoli detto Lapa Pazza

    Aldo Cugno detto u scimunitu.

    L’astensionismo era molto più basso…

  • Monito dell’ex presidente Crocetta: occhio a progli e schete pallerine e ricortate che si fota sparranto il simpolo!!!

  • Clamoroso, la lista Electrolux supererebbe lo sbarramento del 5%!!!

  • Aperte le iscrizioni al primo torneo pitacorico di Salto sul carro del vincitore!!! Al primo classificato il prestigiosissimo zerbino d’oro…

  • Comunque il PD si conferma il primo partito a Buccheri…

  • Lo spoglio è così lento che a sinistra si sta pensando di operare un’altra scissione…

  • Gennuso bissa il successo del 2012: ma quale ampo, ho fatto tompola!!!

  • Rimpiango i bei tempi quando sui ponti cancellavano la scritta Dio c’è e la sostituivano con vota Spoto Puleo n.7

  • Se anche al Santa Maria gli scrutini durassero tutto sto tempo, avremmo una classe dirigente migliore!!!

  • Ora che la consultazione elettorale è terminata e lo spoglio concluso, possiamo di nuovo concentrarci sul Premio Tiche…

Un ottobre Pitacorico – il peggio di

Gli aforismi Pitacorici

  • Prima o poi bisognerà censire quelli che stampano i crigni negli ascensori.
  • Si sta come d’autunno al bar i vigili urbani.
  • La produzione fasulla di maialino dei Nebrodi ha superato quella, altrettanto fasulla, di pistacchio di Bronte… Regolatevi.
  • Il cartello “Prossima apertura ristopub pizzalounge” affisso alla vetrina del basso vicino casa suona come provocazione e minaccia…

Speciale Elezioni Regionali

  • Ho viste cose che voi elettori non potreste immaginarvi:

    ho visto uomini e donne che sui social invocano competenza, conoscenza e onestà, trasformarsi in zerbini e spalmarsi sul pavimento di comitati elettorali di candidati imbarazzanti;

    ho visto mani giunte in preghiera o strette a pugno, aprirsi per una tartina rancida alle convention dei candidati bbestia;

    ho visto i buoni benzina e i camion con gli elettrodomestici alle porte di Tannhäuser.

    Ma tranquilli, questi momenti non andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia, anzi…

    Siamo in Sicilia, è tempo di votare.

Maltempo e disagi

  • Bacino artificiale di viale Epipoli. Varato dalle autorità cittadine “Pizzuta”, il catamarano che sfiderà “Oracle” per assicurarsi un posto in Coppa America. L’imbarcazione – capitanata dallo skipper Garozzo – sfrutterà le piogge per immettersi nel canale di gronda e attraversando la città, raggiungere il mare.

I racconti Pitacorici

  • Lo scooter con marmitta LeoVince entrò a velocità sostenuta alla Marina. Era un tardo pomeriggio e il sole stava per lasciare spazio ad una luna timida e sfocata. Il pilota schivò qualche passante e posteggiò in bella vista. Dallo scooter scesero in due: lei, vestitino bianco e coprispalla fucsia, calzava delle scarpe tipo espadrillas ma con molto tacco; lui indossava uno sfrontato abito in poliestere grigio luccicante con una giacca oscenamente corta e una scarpa stringata a punta di diamante. Il sole tramontava, i due si sorrisero, si sfiorarono quasi imbarazzati, poi lui la fissò negli occhi e indicando lo scooter le disse: ouh, mettici a catina.

Ortigia e Ztl

  • ZTL, non si placano le polemiche. Terminata la stagione estiva si chiede a gran voce la riapertura totale di Ortigia. Pronte due proteste eclatanti! La prima prevede la “scontrinata” un lungo corteo per le vie del centro storico con lo sventolio simbolico di foglietti scritti a penna a sostituire le ricevute mai fatte per via della ZTL e per evasione fiscale. La seconda, ad opera dell’associazione “Macchina – Dio – Patria” mira a chiudere il centro storico ai pedoni considerati ostacoli per la guida nelle stradine di Ortigia.

    “Finiscono spesso sotto le ruote e si incastrano nei parafanghi – ha dichiarato infastidito il presidente di MDP – quando sono stranieri poi, è difficile anche fargli capire che devono staccarsi”. “Abolendo i pedoni si potrebbero utilizzare i marciapiedi per aumentare lo spazio sosta e garantire a tutti l’ebbrezza di un parcheggio in terza o quarta fila che, va da sé, rimetterebbe in moto l’economia locale”.

I dialoghi Pitacorici

– Il conto per favore

– Pronti tottore

– Mi fa la ricevuta?

– No, ci offro un limoncello…

Porto Turistico

  • Inaugurata la banchina 3 del porto ed è subito flop! Costa Cafona e Costa Pacchiana, approfittando delle strade allagate, attraccano rispettivamente a Piazza Santa Lucia e all’Anfiteatro Romano. Il Comune intanto rilancia: joint venture con il colosso dei mari per il varo della Costa Gigia, la prima nave da crociera d’amare che fungerà anche da discarica, risolvendo parzialmente l’annoso problema dei rifiuti in città.

Autonomo come un catalano

  • Ho una itentità motto spiccata, pallo una lincua divessa e mi sento sfruttato ta un sistema malfagio e puggiardo… pretento autonomia e la possibilità ti autoteterminare la mia Tarsu in parpa al recolamento comunale.

Parola d’ordine delocalizzazione

Il bordello infernale che ha caratterizzato la stagione estiva appena conclusa, con orde di turisti depredati e avvelenati da ristoratori improvvisati, i dehors abusivi sui sagrati delle chiese, via Malta e piazza Pancali con più traffico del Raccordo anulare nell’ora di punta, le cover band heavy metal nelle pizzerie per famiglie e i terribili vini bianchi serviti a temperatura ambiente, hanno riacceso il dibattito sulla vocazione e delocalizzazione turistica a Siracusa. Le nuove linee guida del PRG, tracciate a matita dal Consiglio Comunale, si sono cancellate permettendo a politici, maître à penser e sfaccendati vari, di riprogettare la città a misura di delocalizzazione.

Ex Parcheggio Mazzanti

Grande opera pubblica incompiuta e fiore all’occhiello della politica del non fare, il Parcheggio Mazzanti verrà rimesso a nuovo e trasformato in una sala polivalente, attrezzata per spettacoli, concerti, sport e per i bootcamp e la finale del Premio Tiche. Il bonus licenze commerciali e la defiscalizzazione della carne di cavallo e dell’olio esausto per le zippole, sommati al ricco cartellone di eventi d’amare, saranno la spinta propulsiva alla rinascita commerciale della zona. Per diventare immediatamente eseguibile però, il progetto dell’Ex Parcheggio Mazzanti, prevede la costruzione limitrofa e in calcestruzzo depotenziato, di un nuovo parcheggio multilevel per i fruitori dell’ex Parcheggio Mazzanti.

La Borgata

Se Ortigia è il salotto buono della città, per troppo tempo la Borgata è stata il cucinotto non abitabile. Bistrattata, vilipesa e ingannata per anni sulla sistemazione definitiva del Caravaggio, la Borgata merita di meglio e gli ultimi dissesti idrogeologici hanno aperto nuovi spiragli di crescita economica e di rilancio. Il progetto, votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Siracusa e per megalomania anche dal Consiglio di quartiere di Cassibile, è ambizioso e rivoluzionario e prevede l’invaso dello storico quartiere e la sua trasformazione in bacino per la pesca sportiva di mucco e scoppolaricchi. Lo studio di fattibilità commissionato dalle Commissioni bilancio e attività produttive del Comune ad un compro oro di via Bainsizza, prospetta un vero e proprio New Deal: i proprietari dei bassi commerciali allagati, infatti, se vorranno riconvertirsi alla vendita di esche e attrezzatura per la pesca, saranno indotti ad acquistare gli appartamenti soprastanti; i proprietari di quest’ultimi, a loro volta, acquisteranno bifamiliari in zona Akradina, innescando un circolo virtuoso senza precedenti.

Parco Robinson

Il fenomeno delle baby gang merita di essere “attenzionato” nella speranza possa diventare anche esso eccellenza siracusana. Per questo motivo, con un bando truccato e dei finanziamenti a fondo perduto sottratti con dolo alla Comunità Europea, il Parco Robinson sarà affidato ad una cooperativa senza Durc di picciotti di squadra. Un polo d’eccellenza che, sfruttando i buchi della fumosa alternanza scuola-lavoro, sarà capace di formare le nuove generazioni di malacarni attraverso un complesso programma didattico incentrato su scippo e borseggio, impennata molesta, piccola estorsione, spaccio, inglese, pesca di frodo e sfruttamento della prostituzione.

Pizzuta d’amare

La rivoluzione 2.0 che tutti quanti stavano aspettando. Stop ai quartieri dormitorio e senza servizi, largo alla movida, ma sempre senza servizi. È questa l’idea per rilanciare la Pizzuta e renderla glamour per il popolo della notte. Nuove concessioni trentennali per solarium con pessima musica a volumi atroci, cinquecento licenze d’amare per ristorantini di pescato di frodo, sono solo alcune delle iniziative messe in campo dalle istituzioni coinvolte. Una nuova Ztl senza pass né orari contribuirà a creare la tipica atmosfera caotica dell’isolotto, un trenino su gomma percorrerà le arterie principali collegandole con due nuovi parcheggi di interscambio che – garantisce il comune – assicureranno gli stessi disservizi di Talete e Molo S. Antonio. I residenti sono già sul piede di guerra e hanno fondato il comitato Pizzuta Sostenibile chiedendo a gran voce che l’insopportabile bordello sia deviato in zona Zecchino.

 

Elezioni Sicilia, il decalogo pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare

Hai paura di finire nella blacklist delle cantitature tei cantitati incantitappili? Sei passato dal facchissi a Feisbus ma ancora non ti raccapezzi con l’inglese? Difetti nella costruzioni di frasi semplici di senso compiuto? La coniugazione dei verbi ti fa uscire fuori dai gangheri?

Non disperare, supera i tuoi limiti, annienta le tue gravi lacune con i Dieci passi di Archimete Pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare.

È garantito, con i Dieci passi di Archimete Pitacorico per candidati a prova di esami di quinta elementare, quella poltrona all’ARS sarà tua.

I dieci passi

  • La forma con il verbo essere “Io mi sono diplomato” è preferibile a quella con il verbo avere “Io mi ho diplomato”.
  • Occorre porre un freno alla sostituzione delle consonanti. È un’impresa ardua ma non impossibile, comincia da qui: “barrare il simbolo” NON “sparrare il simpolo”.
  • Vuoi azzardare un congiuntivo imperfetto? Ricorda che la forma corretta è “che egli stesse” NON “che lui stasse”.
  • Il presente indicativo “Incomincio a mettere mani alla catta bollata” può essere sostituito agevolmente dal più appropriato futuro semplice “Mi rivolgerò ai miei legali”.
  • Quello scranno sarà tuo, ma per scaramanzia… “Se dovessi vincere” NON “Se io avrò vinto”.
  • Il latino è una lingua morta ma mantiene una dignità, non darle il colpo di grazia: “Repetita iuvant” NON “Repetita Juve”.
  • L’Inglese ti fa sembrare cosmopolita, ma togliere e aggiungere vocali e consonanti a piacimento non serve. Ripeti con me: Budget NO Bagge; Startup NO Startappi; Staff NO StaffiBrand NO Brendi.
  • Il condizionale è una brutta bestia. “Mi porti uno che io c’ho regalato un frigorifero” va assolutamente sostituito con la forma corretta “Mi porti qualcuno a cui avrei regalato un frigorifero”.
  • L’ego è importante, ma non esagerare. Sforzati di rimpiazzare “Io secondo me si potrebbe” con i più lineari “Io penso che si potrebbe” o “Secondo me si potrebbe”.
  • Per finire… Fonti energetiche, ok; Fonti di guadagno, va bene; Fonti attendibili, perfetto; ma mai, MAI Fonti Europei.

Un agosto pitacorico – tutto quello che vi siete persi o che avete volutamente ignorato

I Tialochi Pitacorici

– Ciao!!! Ma sei proprio tu?

– Ciao, sìììì, ma come stai? Saranno passati 15 anni!!!

– Ahahaha, gli strepitosi tempi dell’Istituto Gramsci a Bologna.

– Hai proprio ragione, che bel periodo che è stato quello. Ma dimmi, dove sei, che fai di bello?

– Io adesso vivo a Pizzighettone, una noia mortale… e tu?

– Ma niente, sono tornato a Siracusa da qualche anno e…

– A Siracusa??? Ma è meravigliosa!!! Ho visto dei servizi in tv, sembra un luogo magico immerso nella cultura.

– Ma sai, a dire il vero…

– Dobbiamo assolutamente vederci, avevo da tempo in mente di venire giù in Sicilia e a questo punto…

– No guarda, facciamo che vengo io a Pizzighettone… fidati.


– Buongiorno.

– Buongionno, tesitera?

– Non saprei… forse del tonno… oppure lo sgombro? lei che mi consiglia?

– Tipente, iu mi piagghissi sto campero o i camperoni! Frischi frischi, na bumma, troppu boni.

– Mi ha convinto subito, va bene, prendo i gamberoni. Ma… come li posso marinare?

– Stu camperetto?

– Come gamberetto… ho preso i gamberoni!

– Cetto, i camperoni… a quali marinari, chiesti si pò manciari macari cruti.


Intellighenzia vs Pop

E se anche Bernabò Brea avesse amato Mamma mia? Nella sua rinomata collezione di sinfonie mahleriane dirette da Bernstein, scovati due cd di successi degli ABBA!!! Malori tra alcuni esponenti di Ortigia Sostenibile…


Wine lovers

Occasionissima!!!

Dalla signora “Preco” a Fontane Bianche, pregiatissime bottiglie di Corvo Glicine del 2009 a 10 euro…


Cultura Enogastronomica

Egregio ristoratore,

ho trovato commovente il tuo tentativo di giustificare il giovane pappapane deceduto tra la rucola della pizza “crutaiola” che abbiamo avuto l’ardire di ordinare…


Polemiche pre elettorali

Seguendo il percorso per non vedenti al contrario, si finisce a un party esclusivo con Dolce & Gabbana, Arisa e Litterio!!!


Turismo 2.0

Annunci turistici online: le tipologie aretusee…

– Bed & Breakfast

– Bread & Breakfast

– Break & Breadfast

– Bed & Bedfast

– Bell & Belfast


Nuovi scenari di investimento e importanti partnership commerciali e culturali per Siracusa.

Lo Sceicco Saleh Salem Bahwini dona al Sindaco Garozzo il progetto del nuovo solarium di Calarossa in calcestruzzo e oro!

Il Sindaco si è sdebitato offrendo al principe arabo due vasetti di caponata d’amare e l’usufrutto per 2 anni dei consiglieri Rabbito e Malignaggi!


Archimete’s tales

miti e leggende del Ferragosto.

Ma quali aria contizionata!!! A Fanusa a sira c’è accussì friscu ca rummemu co linzolu…


2750 anni e non volerli sentire

Si amplia l’offerta culturale in città: anche la gara di rutti a Bosco Minniti inserita nel cartellone dei 2750 anni della fondazione di Siracusa…


Terziario avanzato

Il nuovo servizio di Customer Satisfaction

– Pronto?

– Comune di Siracusa, attenta in linea…

– Parlo con il servizio Customer satisfaction?

– Non la capisco, chi boli riri?

– Ehm… dicevo, se posso chiedere informazioni a lei per questo nuovo servizio di Customer satisfaction?

– Ma noi… ci passo i vigili urbani?

– No signora, chiamavo solo per capire come funzionava il servizio. C’è un form da compilare online? Una newsletter a cui iscriversi? Ci si può logare con un ID?

– Fosse l’uttima cosa ca sta ricennu! Aspittassi… Mariuccia, parracci tu cu stu signuri ca addumanna na cosa strana…


Concorso Polizia Municipale.

Si sblocca l’iter per le assunzioni. In via Molo, parcheggiate in doppia fila le auto dei 6000 aspiranti vigili urbani…

 

Un pensiero su OSS

Da più parti mi è stato chiesto cosa penso di OSS e delle feroci polemiche di questi giorni. Bene, per me OSS è una bomba: un festival ben fatto, artisticamente ineccepibile e con una organizzazione e una comunicazione veramente valide. Avrei partecipato volentieri al boat party con Erlend Oye e amici pitacorici molto più preparati di me su jazz electro et simila, mi confermano un cartellone con nomi di assoluto rilievo o in procinto di sfondare. La scelta dei luoghi invece mi lascia perplesso, soprattutto per via Logoteta trasformata in una disco-vespasiano all night long, senza alcuna cura dei poveracci che ci abitano e che – sebbene siano descritti da una certa “controcultura” aretusea come ricchi signorotti viziati e accidiosi – hanno diritto di dormire o di aprire una finestra prima dell’una di notte. Il boom di presenze turistiche degli ultimi anni ha esasperato una situazione già precaria; il caos, la mancanza totale di controlli e la maleducazione delle persone hanno fatto il resto. Quando e se si riuscirà a programmare una stagione turistica tenendo conto delle peculiarità delle offerte artistico-culturali e dei luoghi, avremo vinto tutti e fatto il bene di Ortigia.

Le polemiche sterili a colpi di “sono più colto io e tu non capisci un cazzo” o “se volete stare tranquilli vendete la casa e trasferitevi alla Pizzuta” si commentano da sole e dimostrano come la miseria umana sia uniformemente distribuita e quanto sia ancora distante la luce alla fine del  tunnel.

Cronaca di una cena impietosa

Caro ristoratore di Noto,

ti scrivo per condividere le terribili sensazioni che ho avuto cenando nel tuo locale. Una location spettacolare e ben curata e una mise en place moderna, lasciavano presagire una cena ricca di soddisfazioni, ma con sommo rammarico, non è stato così.

Dal primo momento ho percepito che dietro quella perfezione stilistica si celava mediocrità e pressappochismo. Avevamo scelto il tuo locale per un festeggiamento importante. Arriviamo alle 21:00, appena seduti qualcuno ci chiede se vogliamo dell’acqua. Scegliamo una naturale e una frizzante. Le bottiglie non arriveranno mai, nemmeno dopo innumerevoli richieste. “Le stanno preparando al banco” è stata l’ultima notizia fornitaci intorno alle 21:45. Ordiniamo seguendo i consigli dello chef, così alcuni di noi virano sulla mirabolante insalata di crostacei e frutti di mare e sugli “strepitosi” spaghetti con le vongole veraci. Sul vino ci dividiamo: alcuni optano per il rosso, altri per il bianco. Ordiniamo due bottiglie: il rosso non è quello che abbiamo scelto, il bianco sembra uscito dal portabagagli di una Panda lasciata sotto il sole nel parcheggio del lido Arenella. Chiediamo spiegazioni e ci viene detto che il rosso scelto è terminato, mentre di bianchi freschi ci sono solo vinacci o bottiglie dal prezzo esageratamente gonfiato. Optiamo per un enorme secchiello del ghiaccio che, posto al centro del tavolo, inibirà qualsiasi tipo di comunicazione tra i commensali non attigui. Intanto, intorno alle 21:30 il tavolo accanto al nostro è occupato da un sindaco della provincia e da altri commensali. Alle 21:35 un cameriere ci comunica che le vongole sono finite, alcuni di noi virano su una semplice pasta alla norma. Alle 22:30 siamo ancora senza cibo mentre il tavolo dei potenti banchetta che è una meraviglia. Chiamiamo il maitre per chiedere delle spiegazioni e lamentarci. Si scusa, ci dice che la cucina è andata nel pallone e ci confida che uno dei commensali seduti con il sindaco della provincia è il proprietario del ristorante e che ha preteso di mangiare prima. Al loro tavolo compaiono perfino gli spaghetti alle vongole. Faccio i miei complimenti sarcastici, propongo agli altri di andare via e optare per un gelato riparatore o una democratica granita con brioche. Nessuno appoggia la mia mozione.

Improvvisamente, cominciano ad arrivare tutti i piatti insieme, non c’è distinzione tra antipasti e portate principali. Il tavolo è già occupato dallo spropositato secchiello del ghiaccio il che rende le operazioni logistiche alquanto complicate. Nel complesso, devo ammettere, abbiamo mangiato veramente male: piatti insulsi, senza amore, senza passione, ingredienti slegati, una cocente delusione. L’insalata di mare è triste, severa, tendente al grigio, con scampi e gamberi di scarsa qualità, le verdure sono insapore; la zuppetta di crostacei e frutti di mare – servita con forchettina e senza cucchiaio – ottiene pareri discordanti: due su tre la trovano orribile, l’altra ne apprezza il sapore, ma è a dieta da un mese e mangerebbe qualsiasi cosa, perfino tondini di ferro. In questa portata gli scampi sono interi ed è veramente difficile aprirli senza procurare piogge e schizzi di guazzetto ovunque. Vedo mia mamma disperata, temo che possa fare scivolare gli scampi dentro la borsa e – come il ragionier Filini alle prese con il tordo alla cena della Serbelloni Mazzanti – pronunciare sollevata: “li ho divorati”. Il polpo croccante su crema di patate era molle e senza crema di patate; gli spaghetti ai ricci  una sbobba indegna che nessuno avrebbe mangiato nemmeno in fame chimica.

Insomma, una Caporetto. E mentre in noi montava la rabbia per un servizio pessimo, per i piatti scadenti e per la serata rovinata, il tavolo dei potenti servito e riverito di tutto punto, ci sbatteva in faccia la fotografia sempre attuale di una Sicilia ancorata ai suoi terribili difetti. Abbiamo assistito al corollario di servilismi che hanno fatto sprofondare questa terra nel baratro da cui non verrà più fuori. Scene da corte medievale con vassalli, valvassori e valvassini che si prostrano ai piedi del potente, che levano calici in aria, baci, abbracci, auguri, promesse, menzogne, aliti pesanti, unghie incarnite, sudori, miasmi. Alla fine, per quanto il conto fosse salato e non tenesse conto di tutte le nostre lamentele, è stato un sollievo uscire dal tuo ristorante con la consapevolezza di non tornarci mai più.

Cordialità

 

Maggio e giugno pitacorici – il peggio di

Siracusa, 2750 anni di storia senza un vigile urbano…

Siracusa, è psicosi 2750 anni!!! Tutto fa brodo. Esemplare la storia del giovane Ancelo, il quattordicenne di viale Tunisi capace di scandire nitidamente “Siracusa d’amare” coi rutti e per questo divenuto, a furor di popolo, testimonial cittadino per i festeggiamenti dei 2750 anni della città!!! Sabato 13 maggio Ancelo si esibirà insieme al maestro Vessicchio che avrà l’onere e l’onore di dirigerlo in una suite di stornelli per orchestra e rutti.

Chissà che faccia ha fatto la mamma di quello che è tornato a casa con la statua divelta dal parco della pista ciclabile…

All’indomani delle polemiche sull’emergenza viabilità, Palazzo Vermexio annuncia l’Ammuzzobility Act: una vera rivoluzione basata sul metodo aleatorio. Tra imprevisti, probabilità e “vai in prigione senza passare dal via” (opzione ritirata dopo una accesa discussione in consiglio comunale), ogni automobilista, una volta giunto in Ortigia, dovrà estrarre il suo percorso obbligato pescando un bussolotto inserito all’interno di un’urna posta all’inizio del Ponte di S. Lucia. Critici i ristoratori che chiedono a gran voce l’inserimento della consumazione obbligatoria e la spartizione coatta degli avventori!!!

Arriva l’estate e ritorna la terribile piaga del karaoke. Ieri notte mi sono addormentato con un sottofondo musicale esasperante: un mantra di ritmi latini che mi ha indotto un sonno nervoso e contornato da incubi. Ho sognato struggenti battaglioni di neomelodici nei dehors del centro; improbabili coppie da piano-bar – tastierone midi lui, mentre lei, arrampicata su tacco vertiginoso e fasciata in abito di lamé due taglie più piccolo – a sparare acuti inappropriati e terminare ogni strofa con il peggior campionario di arzigogolate fiorettature. Karaoke con aspiranti cantanti da talent show che dedicano hit tatangiolesche – interpretate due toni sotto e fuori da qualsiasi scansione metrico-ritmica della partitura – ad un pubblico inerme. Improvvisazioni etnomusicologiche con zufoli, bummoli e tamburelli dei tempi che furono; i rapper ed i metallari duri e puri, poeticamente contro il sistema, ma in provincia disposti ad esibirsi nella pizzeria per famiglie a volumi da Coachella. Poi c’erano direttori creativi improvvisati, gestori che servono tutto in plastica e pretendono il coperto, che riciclano come aperitivo bordi di pizze già mangiate da altri, servono granita con mosca e a rimostranza rispondono: “la mosca ci entra pecchè la granita è docce, siggnore…”. Poi, sudatissimo, mi sono svegliato.

La Cucinotta in città…

Ancora vandali al Parco Robinson: bagni incendiati, cancelli divelti, tensostatico squarciato!!! Riunione straordinaria del Consiglio Comunale per trovare una soluzione… Ecco le più accreditate:

– Drastica. Bombardare la zona con napalm nel tentativo di sterminare i vandali. Gli analisti considerano sopportabile il numero delle vittime civili…

– Psicologica. Convincere gli abitanti del quartiere che tutto va bene e che si tratta di una nuova concezione di parco smart.

– Scarica Barile. Affidare la gestione ad una associazione no profit… Cazzi Vostri.

– Religiosa. Trasferire all’interno del parco la statua di Santa Lucia e sperare nel potere deterrente della fede e della supertizione…

– Tecnologica. Piantonare la struttura con 2 semafori intelligenti… tanto nessuno ha capito che cazzo fanno…

 

La Città a misura di turista

Preco?

– Ciao, crazie. Uhm, zwei cappuccino… und uno granita… pistaccia mit brioche… und… maybe a piece of walnut cake?

– ehm… cassata?

– walnut cake

– ehm… raviola ricotta?

– no… nut… mit noccioli…

– ah! arachiti!!! Allora: due cappuccinen, una cranita ti pistacchio con brioscia e quacche nocciolina… apposto, stanno arrivanto… encioi.

La città a misura di turista 2

Sono quintici euri

– certo, ha il Pos?

– …

– il Pos, per il pagamento con carta di credito

– ah! Cetto, carta o bancomat?

– Bancomat va bene, grazie

– no, qui solo contanti. Ce la faccio lo stesso la ricevuta?

Ma quale chimica green, ma quale turismo, il futuro è nel tubo innocenti!!! Cerco socio e/o finanziamento a fondo perduto per lancio start up…

Incredibile scoperta a Siracusa!!! Intervenuti per tappare una buca in via Savoia, operai trovano i resti di un dehor abusivo datato V secolo a.C!!!

Tutto pronto per la seconda edizione del Premio Vittorina!!! Da non confondersi con il Premio Vittorini, archiviato per gli scoraggianti risultati di un sondaggio tra la popolazione siracusana, che alla domanda conosce Elio Vittorini? Ha risposto, nel 86% dei casi, “è una marmitta per scooter”. Il Premio Vittorina vuole invece onorare la memoria di Vittorina Carnemolla detta “a sciarrina”, la donna siracusana rinomata per il suo astio immotivato nei confronti della più famosa nobildonna Christiane Reimann. Pur non avendo donato il suo patrimonio al Comune di Siracusa, Vittorina ha lasciato ai siracusani qualcosa di più importante: il gusto della polemica fine a se stessa, l’insulto senza motivo, il colpo al cerchio e quello alla botte. Per questi inestimabili lasciti morali, Siracusa ha deciso festeggiarla con un Premio alla sua memoria. Il bando di partecipazione ha già attirato l’attenzione di sciarrine, attaccabrighe e provocatori da ogni angolo del mondo.

Gentile ristoratore,

mi permetto di darti un consiglio. L’altra sera, passeggiando per le strade di Ortigia, ho notato il tuo chef accovacciato sul gradino che delimita l’uscio del tuo ristorante. La sala alle spalle era desolatamente vuota. Egli, piede destro su ginocchio sinistro, era intento ad armeggiare a mani nude con l’unghia coriacea ed ormai totalmente emancipata del suo gigantesco alluce valgo. La scena – come credo tu possa condividere – nonostante i richiami evidenti a suggestioni di fucine medievali e ferro battuto, non induceva, turisti ed autoctoni, ad entrare nel tuo locale. Mi permetto di chiederti: hai mai pensato di munire il tuo chef di un pratico kit per pedicure? Assicurati che non manchino mai: tenaglie, forbicine e tronchesi di calibri diversi, tagliacalli, spatola multiuso, gel silicone per occhio di pernice, raspa ergosoft e lima acciaio inox.  Con una corretta attrezzatura e qualche lezione di igiene personale, sono certo, i tuoi affari torneranno a fiorire. Cordialità

In epoca di burocrazie mastodontiche e appesantite e informatizzazione esasperata e deludente, il foglietto volante scritto a penna continua ad esercitare un fascino senza tempo. Impone autorevolezza, ma contemporaneamente richiede fiducia. Anonimo o nella versione con firma autografa in calce, esso rappresenta l’ultima reminiscenza di una società fondata sull’etica e allo stesso tempo, il germe inoculato che la distrugge…

 

Lo scontrino

– “Prego” – disse porgendo al cassiere del bar una banconota da venti euro ed uno scontrino su cui erano segnati due caffè, ma ottenne in cambio solo uno sguardo attonito.

– “E che ci devo fare io con questi?” – replicò dopo una breve pausa il cassiere stizzito.

– “Mi dispiace ma non ho spicci”

– “Ma come glieli cambio io questi?”

– “Guardi, non saprei. Trovi un modo” disse spazientito.

– “Ma almeno mi dica se vuole due da dieci, quattro da cinque, se vuole moneta”

– “No guardi, non ci siamo capiti, io devo pagare due caffè. Questo è lo scontrino che mi avete fatto voi!”

– “Ah!!!, mi scusi ma non l’avevo visto!!! Siccome non ne facciamo mai…”

– “Certo, capisco. E che vuole fare? Lo storniamo? Non vorrei averla messa in difficoltà”

– “No, ormai l’abbiamo fatto, pazienza…”

– “Mi scusi ancora per il disguido, se avessi saputo…”

– “Non si preoccupi, ogni tanto qualche scontrino lo dobbiamo fare. Ecco il suo resto”

– “Grazie mille e arrivederci”

– “CAMMELOOO” – urlando rivolto al ragazzo del bar – “a prossima vota ca fai nu scontrino pi du cafè t’ammazzu!”.

Cammelo annuisce.

Photoshoppo a prezzi modici immagini cruscotto auto aumentando temperature termometro a dismisura. Vuoi sbalordire amici e conoscenti? Vuoi incrementare il numero dei like? Questo è il servizio che fa per te. Con il pacchetto copy plus avrai in aggiunta frasi ad effetto tipo “Stai murennu“, “Fuso sono“, “Abbampai“, “Minchia!!!” o ironiche “Mi scuddai a feppa a casa” e “Stuta s’aria condizionata“. Non perdere l’occasione!!! Sconto 20% per i possessori di tessera Siracusadamare e Eccellenze siracusane gold. Affrettati…

 

Cannoli

Il volo per Berlino è completo, ti hanno assegnato il posto 30c. Il numero è ben visibile sulla tua carta d’imbarco, il personale di terra te l’ha perfino cerchiato con la penna. Durante l’imbarco alcuni annunci hanno spiegato da che porta accedere all’aeromobile in base al numero del posto per evitare confusione e perdite di tempo. Tu hai sentito, lo so, commentavi la cosa con tua moglie e invece.

Invece incredibilmente sali dalla porta anteriore. Trascini un trolley fuori misura, hai un doppio marsupio che indossi incrociato sul busto a mo’ di cartucciera e una guantiera da 24 di cannoli. Cerchi di liberarti del trolley nella cappelliera del 4a ma il passeggero dietro di te ti redarguisce malamente. Tu sorridi e farfugli una cosa tipo: “Scusi, ma c’ho i cannoli e mi scanto che me li scafazzano”. Nessuno capisce o prova empatia per te. Stai bloccando tutta la fila, tua moglie è a rimorchio, gli altri passeggeri rumoreggiano. Continui a guardare a destra e sinistra e poi torni con lo sguardo sulla tua carta d’imbarco, come se un incantesimo possa toglierti dall’impasse e fare comparire la fila 30 dopo la 8. Stai per cedere e ti giochi la carta fila 11. Fai entrare tua moglie lato finestrino e ti piazzi a presidiare quei posti nel disperato tentativo che la fortuna vi assista e che nessuno li reclami. Purtroppo per te arrivano i possessori di quei posti, sono tedeschi, ti guardano compassionevoli. Nel tentativo disperato di impietosirli dici in italiano: “ma c’ho i cannoli”, indicando con uno sguardo disperato la guantiera. Interviene il personale di bordo, ti pregano di raggiungere il tuo posto e ti sequestrano il trolley che verrà imbarcato in stiva. Tua moglie si indigna e dice che non volerà mai più con questa compagnia.

Noi italiani che abbiamo assistito a tutta la scena assumiamo espressioni come a dire: scusateci, non siamo tutti così… come potete vedere In Italia c’è anche gente normale, che conosce le procedure di imbarco e non crea inutili intoppi, noi per esempio abbiamo già allacciato le cinture, non applaudiamo agli atterraggi… figuratevi che alcuni di noi acquistano perfino un quotidiano non sportivo.

Il tizio due file davanti a me parla con il suo compagno di viaggio e si schernisce: “ma vadda a chisti! Ma ri unni calanu ra muntagna? mana fatto venere u nibbuso… ora ci spiu a signorina se prima ca pattemu mi pozzo mettiri na scaletta pì fumarimi na sicaretta”…