Triplo salto mortale

Resto sempre estasiato da quelli che saltano sul carro del vincitore, in particolare da chi riesce a farlo con leggiadria spudorata, con una nonchalance impudente. Te li ritrovi lì e ti fanno credere che ci sono sempre stati. Sono maestri di trasformismo, bipolari dell’accattonaggio, artisti della piroetta. Per molti è sopravvivenza, posso capirlo, ma alcuni proprio li detesto e sono quelli che massacrano lo sconfitto, quelli che fino a ieri erano pronti a immolarsi per lui ed oggi lo disconoscono, lo criticano senza pietà, lo offendono e lo deridono. Parafrasando Kurt Vonnegut: per favore, un po’ meno viscidume e un po’ più di dignità.

Inda, si amplia l’offerta culturale

Si amplia l’offerta culturale dell’Inda nel mese di luglio. Alla commedia “Le Rane” con Ficarra e Picone si aggiungeranno 8 rappresentazioni di “Edipo a Sacchitello” con Toti e Totino e il gran finale, con il monologo di Litterio “C’ho detto Eschilo”.

Crocevia Culturali

Ma com’è ‘sta cosa che quando sei a casa tua, in Giappone, ti si rompe una tazza e la nobiliti con l’oro… perchè l’antica arte del kintsugi e bla, bla, bla e quando sei in vacanza qui, a Siracusa, la stessa tazza la butti nel mio mastello dell’umido? Dicalafici! E non mi importa se ti sei mortificato quando ti ho assicutato… rimani uno zauddo, tu e u bestia che ti ha affittato la casa e che evade pure la Tari!

Svelata la location del ricevimento VIP

È ufficiale, Chiara Ferragni, la più famosa fashion blogger del mondo, sposerà il rapper e produttore discografico Fedez a Palazzo Ducezio di Noto. Dopo la cerimonia, gli sposi riceveranno parenti ed amici presso i locali del ristorante La Trota di Palazzolo…

Ortigia: è scontro di civiltà

Il futuro dell’isolotto torna al centro della campagna elettorale per le amministrative di giugno. Si divide l’opinione pubblica. Ristoratori ortigiani e Intellettuali presentano due differenti protocolli da fare sottoscrivere ai candidati sindaco. Vota il tuo preferito.

All you can drive

È la proposta dei ristoratori ortigiani e prevede l’apertura totale del centro storico a qualsiasi mezzo inquinante su ruote. All you can drive sancisce l’obbligo di utilizzare un’auto procapite e garantisce uno sconto del 15% a tutti gli automobilisti che si presenteranno alla cassa dei ristoranti con la revisione scaduta. E ancora: defiscalizzazione dell’isola e divieto di emissione scontrino o fattura con l’ordinanza “Basta la Parola” e l’inaugurazione del nuovo parcheggio Ipogeo Multilev con ingresso dalla Marina e uscita su Piazza Duomo. La proposta All you can drive è stata appoggiata anche dall’associazione profit SOS Carne di Cavallo che ha aggiunto la mozione Holer Togni, che garantisce parcheggio gratuito e una vaschetta di patatine con sassaemayones a chi, saltando in auto da una rampa posizionata al posto del ponte dei Calafatati, riuscirà a raggiungere Riva Nazario Sauro.

 

Ortigia 110 e lode

È la proposta degli Intellettuali Provinciali e Boriosi e prevede l’accesso ad Ortigia solo ad una minima parte di fruitori e dopo aver superato un test di cultura generale a risposta aperta. I candidati ritenuti idonei dovranno poi affrontare un colloquio orale incentrato sulla vera tradizione della matalotta e sui gusti musicali di Anita Garibaldi e di Bernabo Brea. I delegati di Ortigia Sangue Blu hanno sottoscritto la proposta e gli hanno affiancato l’emendamento “Beneventano-Gargallo-Borgia-Impellizzeri” che regola l’accesso al centro storico – nelle serate di martedì e giovedì – esclusivamente per censo.

 

…e sei pure cantitato

Illustre imprenditore,

nonostante i 5 milioni di metri quadrati della tua attività e quindi, presumo, nessun problema di spazio, ieri hai deciso di lasciare i tuoi carrellati per la differenziata fuori, in prossimità dell’ingresso del tuo esercizio commerciale. Poi, accortoti del terribile effetto estetico generato, hai preferito spostarli direttamente in mezzo alla strada, il più lontano possibile, come se non ti appartenessero… Lo confesso, vivo la cosa come una sfrontata provocazione, un brusco me ne fotto, un metaforico ma pur sempre ben assestato calcio in culo a tutti noi poveri stronzi.

Le 10 piaghe d’Egitto sono bazzecole

Ieri notte mi sono addormentato con un sottofondo musicale esasperante: un mantra di ritmi latini che mi ha indotto un sonno nervoso e contornato da incubi. Ho sognato struggenti battaglioni di neomelodici nei dehors del centro; improbabili coppie da piano-bar con tastierone midi e cantante arrampicata su tacco vertiginoso e fasciata in abito di lamé due taglie più piccolo. Lei sparava acuti inappropriati e terminava ogni strofa con il peggior campionario di arzigogolate fiorettature. Ho sognato karaoke con aspiranti cantanti da talent show che dedicano hit tatangiolesche – interpretate due toni sotto e fuori da qualsiasi scansione metrico-ritmica della partitura – a un pubblico inerme. Improvvisazioni etnomusicologiche con zufoli, bummoli e tamburelli dei tempi che furono; i rapper ed i metallari duri e puri, poeticamente contro il sistema, ma in provincia disposti ad esibirsi nella pizzeria per famiglie a volumi da Coachella. Poi c’erano direttori creativi improvvisati,  cocktail al di là del bene e del male, gestori che servono tutto in plastica, non ti danno manco un foglio di Scottex e pretendono il coperto, che riciclano come aperitivo bordi di pizze già mangiate da altri, servono granita con mosca e a rimostranza rispondono: “la mosca ci entra pecchè la granita è docce, siggnore…”. Poi, sudatissimo, all’alba, mi sono svegliato.