Il Premio Vittorina al Teatro Greco

Accordo raggiunto e protocolli firmati: Il Teatro Greco spalanca le porte alla quinta edizione del Premio Vittorina! Da non confondersi con il Premio Vittorini, archiviato per gli scoraggianti risultati di un sondaggio tra la popolazione siracusana che alla domanda: “conosce Elio Vittorini?”, ha risposto nel 86% dei casi “è una marmitta per scooter”. Il Premio Vittorina invece vuole onorare la memoria di Vittorina Carnemolla detta “a sciarrina”, la donna siracusana rinomata per il suo astio immotivato nei confronti della più famosa nobildonna Christiane Reimann. Pur non avendo donato il suo patrimonio al Comune di Siracusa, Vittorina ha lasciato ai siracusani qualcosa di più importante: il gusto della polemica fine a se stessa, l’insulto senza motivo, il colpo al cerchio e quello alla botte. Per questi inestimabili lasciti morali, Siracusa ha deciso festeggiarla con un Premio alla sua memoria. Il Premio Vittorina è senza dubbio uno degli eventi culturali più importanti della stagione e una vera e propria eccellenza siracusana che continua ad attirare l’attenzione di sciarrine, attaccabrighe e provocatori da ogni angolo del mondo.

 

Per un pelo

Non erano rifiuti abbandonati ma i pezzi della prestigiosa mostra di scultura “Ciclopica”. Grave imbarazzo al Vermexio e provvedimenti disciplinari per i responsabili, dopo il blitz all’ex Convento di San Francesco. Allertati dalla segnalazione di un cittadino zelante, gli agenti del nucleo ambientale della Polizia Municipale, avrebbero riscontrato la presenza di una discarica abusiva di rifiuti accatastati e comminato sanzioni per oltre 16mila euro. Solo il tempestivo intervento del Sindaco Italia, che assisteva casualmente alla scena, ha scongiurato che le opere d’arte – fiore all’occhiello della programmazione culturale estiva – venissero caricate su due autocompattatori Tekra e distrutte per sempre.

Smile = Stronzo

Al netto dei glossari pitacorici sulla vicenda della Sea-Watch 3, c’è un aspetto molto inquietante che riguarda l’analfabetismo funzionale ormai dilagante. Praticamente, quasi l’60% degli utenti che ha commentato una qualsiasi notizia sull’argomento, ha dimostrato enormi difficoltà di comprensione del testo. Non sto parlando di piani narrativi, ideologie, convinzioni personali o della libertà di scrivere quello che ci pare. Il problema, gravissimo, è che sempre più persone non comprendono ciò che leggono, indipendentemente dal fatto che possa trattarsi di un articolo di approfondimento, un testo semplice, una filastrocca o un cartello stradale. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza culturale non meno grave di qualsiasi crisi economica o recessione. Il fatto che il commento più scollegato e visionario che ho letto sia stato postato da una signora sulla cinquantina che – dalle informazioni del profilo – risulta essere docente di ruolo presso MIUR – Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, mi terrorizza. Di questo passo, tra qualche anno, avremo difficoltà a comprendere perfino gli emoticon più semplici.

Confcavallo contro OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, inserisce insaccati e carni lavorate nella lista dei cancerogeni alla stregua di amianto e sigarette. Immediata presa di posizione della Confcavallo, l’associazione di categoria dei paninari su ruota, che lancia una campagna mediatica per scongiurare il tracollo.

– Sbizzero?

– No, mettici funchetti, ogghiu re pipi e sassaemayones.

Confcavallo ha già incassato la solidarietà della Ong “Vaschette” e di Assopanini

Cultura è programmazione

– Ouh, complimenti per il film?

– Ma che film?

– A docu, u Festival!

– Ah, Off! Grazie, quest’anno è stato una bomba. Hai visto qualche film che ti è piaciuto?

– No. Però sti cosi ra cuttura sa na fari fatti boni, no comu a gran malafiura ro teatru comunale.

– Lo so, hai ragione.

– Ma come finiu docu?

– Chi sacciu, credo stiano studiando una soluzione per una forma di gestione che…

– U fanu cu Linda?

– Non lo so. Auspicherei altro… mi piacerebbe vivere in una città normale, con una stagione teatrale capace di smarcarsi dal peso della tradizione delle tragedie greche da un lato e da Litterio dall’altro.

– Minchia vero. Senti, ma tu a sintuto sta cosa ra libreria ca stana rapennu?

– No

– Avanti! A libreria…

– Ma chi, Mascali? Ma non la stanno aprendo, è stata riconosciuta e tutelata come libreria storica. Minchia, è aperta da 90 anni.

– Ma ti pare ca u sacciu unn’è?

– Avà, in via Maestranza… una ce n’è!

– Ma unni? Unni c’era Kent?

– Ma se ti sto dicendo che c’è da una vita! No, dall’altro lato, poco prima.

– Boh, ora ci passu co muturi e m’accattu quacchi cosa. Vabbè, grazie ‘mpare.

– Grazie a te.

Cavallo Corinzio e Sbizzero finalmente realtà

Comune di Siracusa, Noi Albergatori e Assopanini inaugurano la scultura “Cavallo Corinzio e Sbizzero”. Per la critica, l’opera, la cui poetica mette in relazione cultura e sviluppo economico, vuole simbolicamente rappresentare un trait d’union tra mito e sassaemayoness.