Il dispaccio: A tutto il personale Asp, segnalazione codice 10-7-9. È in atto un attacco vergognoso scagliato tramite l’utilizzo di dati farlocchi che disinformano e allarmano la cittadinanza tutta. La nostra intelligence segnala una berlina Dodge color bianco e nero del 1974, diretta a sud su Scala Greca. L’auto è stata notata nei pressi degli ospedali della provincia mentre, dall’enorme altoparlante montato sul tetto, sciorina numeri e ipotesi non confermate. A bordo del veicolo si trova un velleitario epidemiologo mascherato. L’identikit del soggetto è stato affisso in tutte le strutture sanitarie della provincia. Attenzione! È da considerarsi estremamente pericoloso. Codice 10-7-9 sempre vigente. Il veicolo si sta avvicinando ai confini territoriali dell’Umberto I. La dirigenza provinciale consiglia di contattare i distretti di corso Gelone per intercettazione locale. Procedere con tutti i mezzi. Il ricorso alla violenza anche non necessaria per l’arresto del velleitario epidemiologo mascherato è ammesso e approvato.
Ospedale Siracusa
Lettera Firmata
Succede che all’indomani delle feroci polemiche sulla vicenda dell’Ospedale di Siracusa dopo il servizio di Report, l’Asp fa uscire una nota per chiarire, una volta per tutte, la situazione dell’emergenza epidemiologica in provincia. L’ho letta con attenzione e sono rimasto sgomento. Nella nota si sciorinano dati, numeri e percentuali di ammalati, di ricoverati e si fanno paragoni, tantissimi paragoni con la situazione nelle altre province siciliane. Il dato generale che ne viene fuori è che le province di Siracusa e Ragusa, sono le meno colpite dal virus e che qui da noi, la media di ammalati su diecimila abitanti è di 1,99, mentre nel resto della Sicilia è di 3,27. Sono numeri esaltanti, numeri magici, come talismani. Non so cosa ne pensiate voi, ma io deduco solamente che abbiamo avuto fortuna sfacciata, sì insomma, un gran colpo di culo!
Quando mio nonno Santo si ammalò, venne a scoprire dell’esistenza di un amuleto miracoloso che veniva preparato ad hoc da un mago del messinese. L’amuleto costava tipo 99mila e 900 lire e prometteva guarigioni strabilianti, garantendo rinascite fisiche e psicologiche “fino al 98%”, così diceva la scritta lampeggiante in tv. Mio nonno, che non era stupido, decise di prendere carta e penna e di scrivere una lettera personale al sedicente mago. Spiegò dettagliatamente la sua situazione e chiese di avere l’amuleto in prova, da uomo di altri tempi qual era, aveva una sola parola e si impegnava, con tutto il suo onore a corrispondere la cifra per intero nel caso di risultati soddisfacenti o di riconsegnarlo intonso al mittente, nel caso non avesse sortito alcun effetto.
I numeri per loro natura sono sterili, spietati, incontrovertibili e sicuramente ci aiutano a tracciare un quadro generale dell’epidemia nella nostra regione. Ora, però, farci credere che questi numeri scaturiscano da un’azione coordinata e dall’efficenza del nostro sistema sanitario provinciale, per me è una forzatura bella e buona, che forse, visto il clima esasperato di questi giorni, si poteva e si doveva evitare. Non mi aspettavo di trovarci delle scuse in questa nota o delle assunzioni di responsabilità, giammai! Ma l’impegno a fare meglio e quello a provare a ricostruire la fiducia con gli utenti dell’ospedale e con i cittadini, quelli sì.
La nota dell’Asp invece è netta, tagliente ed asettica come non lo è mai stato nemmeno l’ospedale. Non c’è umanità, non c’è nessuna empatia, c’è solamente la lettura arida di alcuni dati che sancirebbero il grande successo del modello di sanità siracusano che, a questo punto, aggiungo io, andrebbe esportato in tutta Italia. Insomma, credere che questi numeri siano merito della perfetta organizzazione sanitaria è come credere che il Mago do Nascimiento o il Mago Francois possano davvero risolvere i problemi d’amore e di salute solo perché ogni tanto, anche loro ci prendono.
A dire il vero ci sono due passaggi che condivido: il primo riguarda le difficoltà che i sistemi sanitari di tutto il mondo hanno avuto e che continuano ad avere nel fronteggiare il virus; il secondo, è una domanda, semplicissima mo molto efficace: ma la politica dov’era? Che facevano tutti i deputati di ieri e di oggi per migliorare questa situazione e mettere Asp e medici nelle condizioni di lavorare in una struttura funzionante e con le giuste risorse? Accuse, quest’ultime, condivisibili se non fosse che sembrano – ma è una opinione maliziosa – rivolte solo a quelli che hanno denunciato la situazione dell’ospedale di Siracusa, forse in ritardo, forse non con la dovuta convinzione e non certamente verso gli altri, quelli che questo sistema e questi problemi hanno contribuito a generarli.
Nella nota della direzione sanitaria dell’Asp non si fa alcun cenno alle circolari che vietavano al personale di indossare le mascherine per non spaventare i pazienti; si tralascia la vicenda dell’infermiere – risultato poi positivo – che con un video aveva denunciato la situazione, a suo dire incresciosa, in cui era costretto a lavorare il personale sanitario e che è stato accusato di essere un fake, un provocatore, uno che non era nemmeno dipendente dell’Asp. Trincerandosi dietro all’indagine della procura, non c’è nemmeno una parola sulla triste vicenda Rizzuto e della sua collaboratrice, la signora Ruggeri e sul caos che ne è scaturito dopo i ritardi clamorosi nell’esecuzione dei tamponi e nel disporre le quarantene per i dipendenti della Sovrintendenza. Non si parla dell’argomento tamponi in generale: quanti ne sono stati effettuati, quanti no, quanti sono andati persi e quanti sono ancora in attesa di un risultato, perché si aprirebbe una voragine da cui difficilmente si potrebbe venire fuori. Non c’è, infine, alcun riferimento all’utilizzo promiscuo del Pronto soccorso, né al Covid team inviato da Palermo per cercare di porre rimedio ad una serie di errori e ritardi.
Dispiace che la toppa che è stata scelta per coprire il clamore di Report sia peggiore dello sbraco stesso. Perfino il mago di mio nonno ebbe uno slancio di sincerità.
Carissimo Santino – gli rispose dopo qualche giorno – con il cuore in mano ti scrivo che l’amuleto non ha alcun poter magico o medicale, è solo un espediente per sbarcare il lunario. Sai, la gente è ormai diffidente e sono in pochi quelli che vengono in studio da me, per fare le carte, per farsi togliere il malocchio o per qualche filtro d’amore. Con mia moglie, che mi aiuta nelle questioni di marketing, abbiamo deciso di puntare sui numeri e quel 98% di guarigioni che lampeggia durante la mia trasmissione è solo uno specchietto per le allodole. Ti consiglio di rivolgerti ad un buon medico e di lasciare perdere numeri e percentuali miracolose. Ti auguro il meglio…
Lettera firmata
Ficara e Marteddu se ne ano andare ai casi – Il glossario dei commenti social sull’emergenza Coronavirus
– Vi dovete dimettere tu ficarra e picone
– Esci i soddi dei buoni spesa gia veli avete ammuccato
– In ospetale ce una pompa ad oroligeria
– Sei solo ghiacchere
– Ma lo dice lei che lospedale e coppa di una classe politica???? Ma noi i cittadini che paghiamo i politici ma perche? che cosa possiamo fare se pensano appoi in questo ospedale e al cittadino????
– Invece e ora il momento di puntare tutti iditi
– Te ne stai lavanto le mani come ha ponzi pelato
– Per me la colpa c’è l’anno i cittadini siracusani che quando c sono state le elezioni lo anno votato ma fortunatamente che nn o votato a nessuno e continuerò a nn votare a nessuno
– Iprocrita
– Senti a mia mettiti na maschera na facci ca nn si cosa mancu pi fare a pasta a broru i puppo ca siti tutti imbroglioni
– Buona sera noi invece ne avevamo bisogno di sapere nelle mani di chi siamo?
– Io fosse in lei non avrei risposto … ne fatto questo video ci facevuti chi ficura
– Basta, chiachierie, L’ospedale e un fuoco laio te le firi a santificare tutto e poi a fare i tamponi a tempersta. te la firi se non tela firi a casa ora e mettiamo unaltra sindaco i cittadini sono stanchi e discustati!
– Concordo ha chi a sbagliato e deve pacare
– Tu sei il capo di siracusa è quindi sei il capo dell’ospedale di siracusa reascisci come a de luco
– Nei mao mao l’ospetale funziona meglio sicuro
– Rispunni testa i minchia
– Ma u materiale ca puttaro ra Cina tu sta sabbannu a casa to?
– Ortigia e piena di mascherine che le hai date tu mentre alla pizzuta non c’è ne. cittadini di seriaa e b
– O spitale miscunu sauri e euope
– Non credere più ha voi
– Motti vanno nelle villette ammucciune io li vedo e nessuno controlli?
– A farmacia caruso avi i tamboni?
– Ho fatti un pezzo i sonnoooo. Ca na banunastiiiii a tuttiii sei un sindachello piccolo picolo
– Mutta i vettici dell’ asp al ospetale
– Hanno infettato pure il reparto di gerarchia bastardi
– Ficara e Marteddu se ne ano andare ai casi
– Sindaco ai visto a televisione ieri sul 3 cera reporti ai visto percaso?
Report
I fatti, anche quelli che conosciamo già, hanno tutto un altro peso quando ci vengono spiattellati in faccia senza mezzi termini, senza ossequi cortigiani e senza colpi al cerchio e alla botte. C’è un emergenza che è stata gestita come peggio non si poteva, ci sono dei morti, ci sono i malati – molti anche tra il personale medico – ci sono risposte importanti da dare alla città e responsabilità che non possono essere nascoste dietro ad un “no comment”.
Report non ci dice nulla di nuovo di quello che non sapessimo già, ma ha il pregio di tratteggiare a tinte più vivide la sconvolgente situazione della sanità a Siracusa. Il quadro che ne viene fuori è desolante, è come girare il coltello nella piaga, è come sparare sulla croce rossa. Sì, perchè di questa situazione ne eravamo tutti a conoscenza e l’emergenza Coronavirus ha solamente fatto esplodere il carico di mediocrità, di servizi scadenti, pessima organizzazione, menzogne, inefficienza, disinteresse e ignavia.
Qualcuno può ancora negarlo? Conoscete molte persone che potendosi permettere di andare a Milano o Bologna, solo per fare degli esempi, hanno scelto di programmare un intervento importante, una visita specialistica o un accertamento dirimente all’ospedale di Siracusa? È un andazzo tristissimo che non comincia certo oggi, è una nomea asfissiante che ha avvolto l’ospedale in una nube tossica e ha travolto anche i medici bravi e coscienziosi, gli infermieri, i dipendenti, i tecnici di laboratorio preparati e scrupolosi. Noi non siamo esenti da responsabilità, abbiamo nicchiato e fatto finta di niente. Come ho già scritto altrove, ci siamo assuefatti al degrado, l’abbiamo normalizzato. Ci hanno fatto credere che quello era il massimo che potessero offrirci e che dovevamo accontentarci e ringraziare, perchè alla fine, dopo tutto, eravamo ancora vivi. Invece avremmo dovuto gridare, denunciare, pretendere, reclamare i diritti, la dignità, le competenze. Come in un circolo vizioso, ci abbiamo messo anche del nostro, perchè il degrado chiama degrado e allora abbiamo iniziato a parcheggiare dentro, a fumare sulle scale, ad usare gli ascensori delle barelle, a sabotare porte allarmate, a entrare in dodici prima degli orari di visita, ad uscire tardi, a scrivere sui muri e distruggere le sedie. Con questi comportamenti abbiamo fornito l’alibi e per loro è stato facile dire: “non possiamo fare niente perché tanto qui, distruggono tutto”.
Report si concentra sul fatto di cronaca ma in realtà, mette in evidenza tutti i limiti di una sanità regionale devastata dalla politica, umiliata dalle nomine di manager non all’altezza, paralizzata dall’assenza di concorsi per le posizioni sanitarie di vertice, svuotata, anno dopo anno, di risorse economiche e umane. Di cosa ci stiamo lamentando se poi mettiamo un like al post sfacciato e indignato del politico che ha contribuito a creare tutto questo?
Del servizio di ieri continuano a tornarmi in mente due elementi strettamente legati tra loro. Il primo riguarda la sconcertante perdita di tempo: c’era un vantaggio rispetto agli ospedali del nord, c’erano dei protocolli da seguire e nel caso, da migliorare , c’era la possibilità di pianificare le scelte e di adottare soluzioni efficaci e di buon senso. Questo non è stato fatto e qualcuno un giorno dovrebbe risponderne. L’altro elemento ha a che fare proprio con la mancanza di risposte. Ieri abbiamo avuto sotto gli occhi l’immagine impietosa di quello che significa vivere qui e oggi: un muro di gomma invalicabile che rimbalza ogni cosa. Nessuna empatia, nessun coraggio, nessuna assunzione di responsabilità.
Sono tutti peri peri – Il glossario dei commenti social sull’emergenza Coronavirus
– A dittu curricula!!! e curriculum sindaco si bestia
– Sindaco ai creato pure il foconaio a ongolocia si dimetti che è meglio
– Dicci quello che sappiamo merda
– Che il dio ti aiuta e ti proteggi sindaco
– Ti sta parrannu i sopra testa di minchia
– Caro sindaco e giusto secondo lei che le prendono la multa amio nipote perché e uscitò ha comprare ilpane e l’altra volta i sigaretti
– Ce uno che vuole fare la santificazione e tu ai detto ocaca
– Perche nn date la autorizione per infettare le strade a quel signore?
– Ha quello gli avete perso il tampone qualche tre settimane fà e ancora stai parlanto nesci u tapone
– Ma quali controli state facento hai soliti noti ammucciati
– U dutturi mio non risponte sta merda
– A santa panacia e zone limitrofi tutti peri peri
– U ferramente di via piave vente mascarine?
– Vattene a messina ha fermare gli sbarghi condi luca
– La serit continua a tartasacci colle raccomantate
– Perche non parli dell Asb?
– Mpare su quattro dirette ca manco m’arrispunni!
– Ora dobbiamo essere tutti uniti a contro il conoravirus senza politica e senza io di qua e tu dila poi quando finisce te ne puoi andare a fare inculo
– State pulizianto solo ortigia e un pizzuddo di borgata perche
– Questo ospetale e uno scantalo chiamate il gabbibbo di striscio o quela grossa col cane a petis
Dilemmi
Se una fake news viene smentita da una news ufficiale e poi si scopre che la news ufficiale era in realtà una fake news e la fake news era invece una notizia vera, si crea un cortocircuito percettivo di elevata complessità. Sembra proprio quello che è successo a Siracusa dove, alla fine, è stato accertato che il finto infermiere del video denuncia era in realtà un vero infermiere e che quindi, il comunicato ufficiale dell’Asp nel quale si sosteneva che il vero infermiere fosse un finto infermiere e che la vera video denuncia fosse una finta video denuncia, non era vero. Dato che il vero comunicato ufficiale dell’Asp risultato poi falso non è stato mai smentito dai vertici dell’Asp, non è che a questo punto – è il sospetto è legittimo – ad essere finti sono i vertici dell’Asp?