Continua a crescere il numero di truffe ai danni di anziani conducenti di auto colpiti dalla cosiddetta truffa dello specchietto. Scagliando un oggetto metallico sulla fiancata dell’auto i malintenzionati producono un rumore che costringe l’ignaro conducente a fermarsi. I truffatori intervengono lamentando un danno al loro specchietto e chiedendo al malcapitato di firmare la presentazione di una Lista Civica!!!
Mese: Maggio 2018
I Progetti Pitacorici per programmi elettorali molto scarsi – N. 1 – L’autodromo religioso
Sei candidato ma non hai uno straccio di idea da proporre alla cittadinanza? La tua lista civica è solo una copertura per mascherare farabutti con le mani in pasta da decenni? Ti sei appena tesserato nel Pd o in Forza Italia e ti stai chiedendo chi te l’ha fatto fare? Il Movimento 5 Stelle ti considera un traditore da quando tuo fratello si è venduto la bici a pedalata assistita? Non disperare, affida la tua elezione ai Progetti Pitacorici per programmi elettorali molto scarsi. Non lasciarti cogliere impreparato, stupisci i tuoi
competitors, imbonisci l’elettorato parlando a vanvera. I progetti Pitacorici sono creati su misura per te, usali a piacimento, scegli la tua macroarea preferita e non preoccuparti, perché una volta eletto, potrai chiuderli nel cassetto senza che nessuno ne sentirà la mancanza.
L’Autodromo religioso
Studi di settore dimostrano come Siracusa possa incrementare l’offerta di turismo religioso e sportivo. Da questi presupposti nasce la magnificente sintesi per il progetto non cantierabile del primo Autodromo religioso d’Italia. Un tentativo coraggioso e senza precedenti di mixare fede e sport. Il circuito sfrutterà il tracciato della storica pista siracusana ma con alcune rilevanti modifiche: il lungo rettilineo che porterà alla variante del Bar Agip e al tornantino di Santa Rita da affrontare in seconda marcia e con il segno della croce; la chicane del Santuario e la micidiale serie di curve chiamate in gergo la prima e la seconda variante di Padre Carlo. Prevista una convenzione settantennale con il Vaticano per ospitare esclusivamente il Campionato mondiale di Suore su Panda.
Il pratico forziere
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Consultazioni
I fenicotteri e il karaoke
Ieri per la prima volta sono andato a vedere i fenicotteri. Se ne stanno a Priolo, nella Riserva Orientata delle Saline. Un luogo surreale, una ex salina, appunto – lo dico per chi non è pratico del posto – all’interno dell’area del polo petrolchimico più grande d’Europa. Per ragioni che appaiono totalmente irrazionali, da qualche anno, i fenicotteri hanno deciso di piazzarsi lì e di tirare su famiglia. Il fatto che la natura, senza fondi Cipe e senza tavoli tecnici, abbia deciso di scommettere su una delle aree più inquinate d’Italia, popolandola di questi magnifici uccelli rosa, è qualcosa a cui si stenta a credere.
Percorrere la passerella coperta e raggiungere il punto di osservazione è una esperienza emozionate: uno sguardo attraverso la feritoia e ci si trova catapultati in un documentario tipo Alberto Angela, ma senza pedanteria. Un’esplosione di colori, di suoni, di movimenti. È la natura che ti spiattella davanti tutta la sua vitalità. Se si ha l’accortezza di portarsi dietro un binocolo, lo spettacolo diventa in full hd: un mare di rosa. Sugli isolotti artificiali costruiti per sostenere l’enorme oleodotto che trasportava il greggio delle petroliere direttamente agli stabilimenti, se ne stanno in relativa tranquillità centinaia di esemplari. Sono coppie che covano a turno l’unico uovo deposto, si alternano e al cambio turno si sgranchiscono un po’ quelle lunghissime zampe sottili. Tutto intorno, anche nei pressi della passerella coperta, i fenicotteri giovani e quelli anziani, quelli senza prole da accudire per intenderci, se ne vanno piedi piedi a mangiucchiare tipo happy hour, alcuni sono così vicini che si girano a guardarti, altri, maestosi, volano via e atterrano leggiadri altrove.
Tra mille difficoltà – è pur sempre un presidio della Regione Sicilia con tutto quello che ciò comporta in termini di disservizi – la riserva sembra gestita con amore e dedizione e può contare sull’apporto della Lipu e di altri volontari. Purtroppo una terribile minaccia incombe su questo paradiso terrestre. Stavolta non si tratta delle multinazionali del petrolio, dell’inquinamento della falda acquifera, del governo regionale, dei bracconieri, del cambiamento climatico. No, niente di tutto ciò. Si tratta di qualcosa di estremamente più pericoloso e antropologicamente devastante: i torpi. Si perché accanto alla Riserva, in quel “paradiso perduto” che è marina di Priolo, sorgono uno accanto all’altro, decine di lidi che sparano a volumi spropositati musica orrenda h24. L’intera escursione di ieri è stata accompagnata dal sottofondo di un’atroce karaoke neomelodico che si mixava ad una compilation hitmania ’93 proveniente da un altro lido. Una cacofonia insopportabile che avrebbe indisposto perfino Edgard Varèse e Ornette Coleman in via di sperimentazioni, figurarsi i fenicotteri. La guida che ci ha accompagnato ci ha spiegato che quando tutti i lidi sono aperti, la situazione è esasperante e che più volte sono state tentate delle mediazioni, ma sempre con scarsissimi risultati.
Chissà se alla lunga i fenicotteri raccoglieranno i loro quattro stracci e se ne andranno via, magari verso qualche salina nel trapanese, alla ricerca di una maggiore tranquillità dove crescere i figli. La natura può rivalersi sullo scempio perpetrato dall’uomo, reagire all’inquinamento e alla distruzione chimica, ricreare i presupposti per la nascita di una nuova vita, ma non può nulla, credetemi, contro i torpi e la loro musica.
Per decenza non mi cantito
Il tweet
Il peso della storia
La tua munnizza nei mastelli degli altri
Le facce contrite dei turisti le vedi nelle mattine di Ortigia, con il sole ancora basso a sfiorare il mare e le ombre lunghe che
catturano quelle movenze felpate e tutto l’imbarazzo che manifestano mentre si aggirano furtivi, alla ricerca di qualche mastello dove conferire i propri rifiuti.





