Della leggenda, della targa, della nota e della carta… igienica

Dopo aver ricevuto pressanti richieste di chiarimento da un fake di Facebook per un articolo che mi riguarda apparso sulla prestigiosissima testata online La Nota7, mosso a compassione, intervengo per dare qualche spiegazione. Posso affermare con certezza che no, non sono il portavoce del Sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo. Nessun contratto di nessun tipo mi lega all’amministrazione comunale. Mi dispiace molto non aver potuto accettare l’incarico, ma il mio lavoro attuale costituisce una causa di incompatibilità prevista dalla legge. Sarebbe bastato informarsi negli uffici giusti per ottenere una risposta. Anche una telefonata al sottoscritto (come hanno fatto alcuni colleghi più attenti) avrebbe permesso di evitare di scrivere minchiate, ma verificare le fonti significherebbe fare giornalismo e mi rendo conto che la cosa è vista con sospetto proprio da alcuni giornalisti.

portavoce-colomasiTutta questa vicenda però nasce dal blog di tale Toy Bianca, un signore che ora fa l’addetto stampa al Ministero dell’ambiente (prima era portavoce del Ministro Prestigiacomo alle pari opportunità e poi all’ambiente) e che si firma Strummer ma che del leader dei Clash, non sembra possedere l’attitudine punk, la sana ignoranza dei power chords, i riff sgangherati, le parole smozzicate in una nuvola di fumo e la cassa in quattro. Anzi, ad una lettura attenta, il Toy predilige poeticamente il manicheo, l’equilibrio di detto e non detto, l’alternanza di suono e silenzio, ma non armonicamente come il Bill Evans di Miles Davies o ritmicamente come gli Arcade Fire di Reflektor, ma come i Jalisse o forse, sì, decisamente come Aleandro Baldi.

Lo scritto “satirico” di Strummer, che da questo momento chiameremo per convenzione Toy Baldi, non si limita a sostenere che l’amministrazione nel marzo del 2016 mi ha offerto il posto di portavoce del Sindaco ma, con fiumi di parole (come direbbero i Jalisse), insinua che questo sia avvenuto per evitare una mia azione giudiziaria sull’aggiudicazione della gara per l’ufficio stampa di Rebuilding the Future. Una gara che ho mestamente perso. Insinua altresì che io mi sarei incazzato come una bestia e che avrei minacciato ricorsi al Tar forte delle mie amicizie e dei miei sponsor. Quello che Baldi forse non sa è che io il ricorso al Tar l’ho presentato nell’ottobre del 2015, sei mesi prima dei fatti che racconta. Non ho minacciato nessuno, non ho fatto pressioni o tentato di influenzare qualcuno, mi sono incazzato moltissimo per i criteri della commissione, ne ho discusso con mia moglie che conosce il diritto e ha fatto di tutto per dissuadermi, sono andato da un avvocato amministrativista, l’ho pagato, ho pagato un salatissimo e sproporzionato contributo unificato come se si trattasse di una gara d’appalto per un lotto autostradale, ho depositato i documenti in tribunale, sono in attesa dell’udienza che è stata fissata a maggio 2016 e non ho mai pensato di rinunciarvi.

La verità semplice e cristallina è che non ho potuto accettare il posto di portavoce perché come anche Toy Baldi certamente saprà, la legge 150 del 2000 vieta espressamente a chi ricopre i ruoli di portavoce ed addetto stampa nelle pubbliche amministrazioni di esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche e io la legge la rispetto. Questi sono i fatti. Incontrovertibili e facilmente riscontrabili. Il resto, a cominciare dalla targa con il mio nome che altro non era che un pezzo di carta attaccato precipitosamente prima che la questione venisse definita (quanto ho sperato che fosse la targa del Premio Tiche!) è solo un tentativo di screditare questa amministrazione instillando sospetti e inutili illazioni.

Comunque, per fortuna, alla fine di ogni cosa c’è sempre una nota positiva e in questa vicenda è che da ieri La Nota7 ha un lettore in più, il sottoscritto, e che quindi potrà finalmente cambiare nome in La Nota8…

Cordialità

Ansia della Settimana 20 aprile

Prodigi della scienza

Siracusa, Da quando hanno accesso il MUOS i telefoni ad Ortigia hanno 5 tacche, perfino quelli della Tre… e sono riuscito ad inviare un sms solo con la forza del pensiero!!!

Padri di Famiglia

Regione Sicilia, licenziati 66 forestali. Hanno condanne per mafia e per reati gravi. Insorgono i sindacati: macelleria sociale, puntare alla stabilizzazione!!!

 

La crisi delle costruzioni

Siracusa, AAA vendo a imprenditori impegnati sulla Siracusa-Gela, pratica mutanda con taschino salva mazzetta. Ideale per eludere controlli di magistratura e forze dell’ordine!!! Vergognami assai ma necessito soldi droga…

 

Inaugurazioni presitenziali

crocetta-grandeAtoro ritonnare a Siracusa pecché amo profontamente questa città e so ti essere ricambiato ta questi splentiti cittatini, che ta occi potranno finalmente cotere ti una nuova, crante, importante struttura metica all’afancuartia. L’inaucurazione tel nuovo repatto ti medicina nucleare e tei sui servizi, carantisce – colmanto una trementa lacuna – una tiagnostica puntuale e l’appantono dei terrippili fiaggi della speranza, facento tell’Umpetto I un impottante centro t’eccellenza metica.

 

Spiaggia libera

Non si placano le polemiche sul futuro della spiaggetta. Il comitato “Calorosa Libera” segna un importante punto a suo favore grazie alla clamorosa presa di posizione dei suoi notabili residenti in ortigia: i bagnanti che rispetteranno le regole del comitato e garantiranno almeno 3 turni di pulizia spiaggia la settimana potranno cacare a casa nostra!!!

 

Amarcord

Ogni giorno un siracusano di centrodestra aprirà il giornale e sa che troverà una critica dell’opposizione sulla scuola di via Calatabiano e sul parcheggio di via Mazzanti. Ogni giorno un siracusano di centrosinistra aprirà il giornale e aspetterà la replica dell’amministrazione. Non importa che tu sia di centrodestra o centrosinistra tanto nessuno lo sa dove minchia sono via Calatabiano e via Mazzanti.

 

Statuto ci sarai tu

Siracusa, dopo il caso Princiotta, la commissione dei garanti PD si pronuncerà anche sull’utilizzo spregiudicato della lingua italiana da parte di alcuni iscritti al partito!!!

 

Calarossa quale futuro?

Non c’è pace per Calarossa, la spiaggetta ortigiana al centro di mille polemiche. Passata indenne dallo scandalo mucillagine che la colpì la scorsa stagione (leggi qui), ritorna agli onori della cronaca per il bando dell’amministrazione comunale che ne assegna metà ad un privato in cambio di servizi ai bagnanti. L’opinione pubblica segue la vicenda con il fiato sospeso, nascono comitati spontanei per trovare una soluzione e un compromesso tra concezioni opposte e miraggi di democrazia partecipata.

Il Naturalista

12801137_10205553764957634_8600559007490372960_nDetesta ogni forma di progresso, perfino la scala che permette l’accesso alla spiaggia per lui è un inutile lusso. Ha una concezione così radicale dell’utilizzo del “bene comune” che a volte preferisce non andare a mare per non alterare l’ecosistema. In famiglia lo odiano tutti. Il Naturalista è contrario a qualsiasi intervento del privato ma anche a qualsiasi intervento del pubblico perché egli è completamente autosufficiente. Il naturalista si muove da solo e mai in gruppo, frequenta la spiaggia all’alba e si ritira prima che il sole sia alto. Posizionato il suo telo di lino equo e solidale, dedica la prima ora a ripulire la spiaggia da mozziconi, cartacce, lattine e cocci di vetro lasciati dai bagnanti incuranti e maleducati del giorno prima, affigge cartelli con scritte tipo “La spiaggia e di tutti lasciala pulita” o “Non violentare il mare, fai bagni di 5 minuti”. Il Naturalista non fa docce, non usa creme abbronzanti o protettive, non porta con se il telefono, beve solo la sua urina, che distilla al momento con un alambicco in terracotta ad impatto zero. Non si spiega perché per salvaguardare la natura, anche gli altri bagnanti non debbano comportarsi come lui.

Il Fighetto

Paladino della sinergia pubblico – privato tutta a favore del privato, il Fighetto vive smart e non concepisce relax senza servizi, servizi senza costi e costi senza guadagni…i suoi. Per lui affidare solo il 50% della spiaggia ad un privato è una terribile nefandezza. “Tu ci pensi – è solito ripetere – che chi troverà spazio all’estremità libera della spiaggia dovrà camminare fino al bar agli antipodi per avere un drink?”. Interrogativi come questo lo scombussolano profondamente. Il suo ideale è una spiaggetta esclusiva nella quale si possa accedere solo su invito e con dress code. Il Comune dovrebbe pensare alla messa in sicurezza, alla manutenzione straordinaria e ordinaria, alla derattizzazione, alle spese per sostituire i fastidiosi ciotoli di Calarossa con una sabbia artificiale pantone Maldive, al bagnino e ad un servizio di aliscafo. Al privato la gestione del bar, la garanzia di poter chiudere la spiaggia per eventi privati da aprile a settembre e un cospicuo sconto Tari.

La Sciarrina

Non ha ancora le idee chiare e non sa bene da che parte schierarsi ma la Sciarrina non si perde nemmeno una polemica. Mai. Fomenta entrambi gli schieramenti, insulta, richiama leggi che non esistono e il buon senso che le è sempre mancato. Non vuole l’intervento del privato ma lamenta le carenze del pubblico; pretende la gestione pubblica ma rimpiange i servizi dei privati. La Sciarrina odia tutti, il suo ideale di Calarossa è una spiaggia pubblica con rigide norme come ad esempio l’accesso vietato ai figli degli altri; il divieto assoluto di occupare qualsiasi posto prima che lei stessa non abbia scelto il suo, la possibilità di allontanare bagnanti a suo insindacabile parere.

L’intellettuale

Il suo è un no secco. Il suo scopo è andare contro chi non la pensa come lui. Detiene verità assolute ed è in grado di spiegare con semplici giri di parole cosa è il male e cosa il bene. Cita pontefici e filosofi, salta con disinvoltura dal generale al particolare, gode degli scivoloni altrui ed è sempre pronto a puntare il dito, ad ammonire e a dire “l’avevo detto”. Le sue teorie sono sempre perfette a livello ideale ma non hanno mai nessun riscontro pratico. Quella dell’Intellettuale è una spiaggia idealizzata, autopulente, che non ha bisogno di manutenzione e che viene gestita da un triumvirato di saggi scelti da lui sulla base della concezione platonica secondo la quale solo alcune persone possono assumere legittimamente il governo della città, perché solo loro sono in grado di universalizzare le proprie decisioni e di agire nell’interesse collettivo.

Il Torpo 2.0

Il linea di principio sarebbe favorevole all’intervento dei privati ma considera completamente fuori luogo le richieste del capitolato di gara pur non comprendendone la maggior parte dei termini. Le richieste del Torpo 2.0 sono semplici e definite: sostituire la scala con uno scivolo per scooter per permettere il parcheggio sulla battigia; eliminare la figura del bagnino e sostituirlo con un servizio di tatuaggi express; permettere previo accordo con Capitaneria di porto, l’ancoraggio di una chiatta fast food per la produzione intensiva di panini cavallo e sbizzero; eppi auar h24; angolo fittines con pesi e bilancieri; donne ingresso gratuito e divieto assoluto di ingresso con libri o riviste senza la Tatangelo in copertina.

Il Torpo genuino

Per lui quel lembo di spiaggia è tutto. Lì ha imparato a nuotare, a pescare, a sotterrare la refurtiva di piccoli colpi giovanili, a fare l’amore, a scalare pareti rocciose di quinto grado dato che non vi era l’ombra di una scala. Il torpo genuino ha veramente a cuore quel posto ed è il più sensato di tutti i componenti del comitato Calarossa. Ritiene infatti che bisognerebbe rispettare la conformazione morfologica della costa, evitare di costruire strutture prefabbricate di discutibile impatto visivo, vigilare seriamente sugli obblighi imposti al privato ma è comunque favorevole ad un’offerta di servizi che non snaturi la spiaggia ed il suo utilizzo e ne migliori la fruizione da parte di tutti. Il torpo genuino ha suscitato le ire degli altri componenti del Comitato che lo accusano di malafede e di non avere gli strumenti per capire il principio di libertà alla base di questa battaglia.

Unioni Civili, avanti piano piano però…

L’Italia ha una legge sulle unioni civili. Cioè ora va alla Camera, poi ritornerà al Senato per il voto definitivo. Sarà modificata? Non possiamo saperlo. Ovviamente si doveva fare meglio, ma questa legge rappresenta comunque un passo avanti. Sarà banale, ma sono convinto che sei è meglio di zero e che il compito della politica è quello di portare a casa il risultato migliore possibile in un determinato contesto. Purtroppo il contesto di cui parliamo è terribile e questa politica sembra dimenticare il suo compito. Il Senato della Repubblica dovrebbe essere istituzione altissima, frequentato da grandi personalità, da uomini e donne con uno sguardo vivo sulla realtà, sulla storia, sul futuro di una Nazione, invece lascia proprio a desiderare. Si parte dal ciarpame becero di Lega e Forza Italia, si passa dai cattoimpresentabili di Ncd, fino ad arrivare agli love-is-love-672x372inutili 5 Stelle e al tremendo PD. Una carrellata della morte civile, un campionario puntuale e dettagliato della società italiana dove nessuno studia, pochi capiscono, ma tutti parlano a vanvera e portano avanti interessi minuscoli e meschini come le loro coscienze o giganteschi e sporchi come il loro ego. Ho ancora nelle orecchie gli strafalcioni linguistici e fonetici di questi signori incapaci di pronunciare stepchild adoption, che blaterano inesattezze su uteri in affitto, su famiglie tradizionali, su etica, moralità e contro natura. Sono gli stessi che hanno sancito che Ruby era la nipote di Mubarak e sono ancora qui, sono stati pure rieletti. La polemica PD vs 5 Stelle lascia ormai il tempo che trova. I supporter dei due schieramenti hanno mostrato il peggio di loro sui social network, nessuno ammette errori, nessuno fa mai autocritica. Vige la contrapposizione bene assoluto contro male assoluto perché a niente sono valsi secoli e secoli di pensiero critico, dal dubbio cartesiano a Karl Popper. Il PD, se ancora ce ne fosse bisogno, ha mostrato la sua pochezza e debolezza, spaccato dalla libertà di coscienza dei bigotti cattolici e dalle interminabili lotte intestine che, come nella sua grande tradizione, non servono a nulla se non ad assestarsi meglio su poltrone e strapuntini e mortificare quel poco di buono che viene fatto (la caduta del Governo Prodi insegna). Il Movimento 5 Stelle dimostra ancora una volta di essere lì per gioco, di trovarsi più a suo agio su Facebook che nelle istituzioni. Grida ancora vendetta quella mortificante e penosa diretta streaming delle consultazioni tra Bersani, Lombardi e Vito Crimi. Ogni volta che avrebbero potuto fare qualcosa, ogni volta che sono stati ago della bilancia e che avrebbero veramente potuto incidere sul sistema si sono tirati indietro. Comandati a bacchetta dalla Casaleggio Associati e rintanati dietro una purezza che perdono giorno dopo giorno con dichiarazioni da politici scafati e maliziosi e con i guai – inevitabili per chi amministra e deve fare i conti con la realtà – delle loro amministrazioni. Alla fine sono tutti contenti: il Pd porta a casa un legge monca e non scontenta gli alleati impresentabili, il Governo si appunta una stelletta, quelli di Ncd possono gongolare e farsi belli nelle sagrestie e il Movimento 5 Stelle è riuscito un’altra volta a non sporcarsi le mani ed a non concludere niente e può puntare il dito contro i pidioti e gli accordi con Verdini per la gioia degli esagitati sui social network.

In questo sconsolante scenario siamo arrivati ad un provvedimento peggiore di quello originale ma che rappresenta comunque un passo in avanti dopo decenni di chiacchiere su Pacs e Dico penosamente abbandonate. Lo so, è terribile pensare che uno Stato possa sancire con una legge l’ineguaglianza, l’inferiorità di alcuni cittadini e dei loro figli rispetto ad altri, ma questi sono i nostri rappresentanti e questi i numeri del Senato. Però non si può negare che qualcosa si porta a casa. Ultimi in Europa, finalmente si legittima giuridicamente un rapporto tra persone dello stesso sesso, si riconoscono diritti prima non riconosciuti: dal cognome all’obbligo di assistenza morale e materiale; dalla reversibilità della pensione (pare si siano dimenticati le casse professionali), al diritto di assistenza e di accesso alle informazioni personali in caso di malattia e tante altre piccole conquiste civili che miglioreranno la vita di milioni di cittadini. Fermo restando che l’obbligo di fedeltà è una questione che non sposta niente, seppur si possa ritenere offensiva, il punto dolente rimane quello dell’adozione del figlio del partner che viene stralciata dalla legge lasciando però maggior margine di manovra ai giudici. Il tribunale di Roma lasciando ben sperare si è già espresso così: “L’adozione “in casi particolari” ex art. 44, comma 1 lett. d) l. 184/1983 può essere disposta a favore del convivente omosessuale del genitore dell’adottando, quando essa risponde al superiore interesse del minore e garantisce la copertura giuridica di una situazione già esistente da anni, che nulla ha di diverso rispetto ad un vero e proprio vincolo genitoriale”.

La battaglia per i diritti civili non può e non deve finire qui, si è già parlato di un intervento del legislatore per una legge ad hoc sulla stepchild adoption, staremo a vedere. Certo, con questi figuri seduti su quegli scranni sarà difficile, ma del resto, nessuna conquista epocale, nessuna battaglia per affermare i diritti è mai stata semplice. Troppi gli ottusi, troppi gli scaltri. A chi ci crede ancora, il compito di riportare la politica a superare i suoi limiti ed a legiferare per i pieni diritti di tutti i cittadini senza discriminazioni, che poi, senza andare troppo lontano, basterebbe ricordarsi di chi, sessantotto anni fa, inserì nella Costituzione della Repubblica Italiana l’Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. A leggerlo sembra stupendo…

Benvenuta Sinistra Italiana

Da un’idea di Stefano Fassina, presentata anche in città Sinistra Italiana, il nuovo movimento/partito che mira ad un dirompente 2,4%.

In esclusiva per Archimete Pitacorico il manifesto programmatico:

12699301_10207484326320638_984786164_oTarapia tapioco. Prematura la riforma costituzionale o scherziamo! No, mi permetta. No, io; eh scusi noi siamo politica attiva. Come se fosse antani anche per il PD soltanto in due, oppure in quattro anche fare sintesi e visione progettuale con cofandina; come Italicum, per esempio.

No, aspetti, mi porga il dibattito politico, ecco lo alzi così… guardi, guardi, guardi; lo vede il dibattito? Lo vede che stuzzica, che prematura anche. Ma allora io le potrei dire anche per il rispetto per l’autorità che anche soltanto le due cose come vicesindaco e sindaco inadeguati.

Sull’Inda per esempio, attenzione! No, attenzione, antani secondo l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, abbia pazienza, sennò, posterdati, per consigliere delegato, anche un pochino Lanza Tomasi in procura…

Senza contare che la supercazzola prematurata, ha perso i contatti col terapia tapioca in funzione di salvaguardia ambientale. Sbiliguda o no,  sviluppo e lavoro al centro dello scappellamento a sinistra.

 

Photo: Siracusa-online.it

Ansia della Settimana 16 gennaio

Rebuilding the Future – Siracusa, Imbrattata una delle installazioni artistiche in pista ciclabile. 10271602_10208526395867104_5250342722335826252_nAll’autore dello sfregio 30mila euro dall’Unione Europea…

Regione Sicilia – Cancella il debito

Firma anche tu l’appello per la cancellazione del debito dei Deputati regionali con Riscossione Sicilia. Una scelta di civiltà! Qualunque sia la tua opinione e il tuo giudizio sul mancato pagamento delle tasse da parte dei nostri politici regionali, ciò non toglie che nessuno ha il diritto di umiliare una deputazione così preparata e fortemente impegnata a risolvere i problemi della Sicilia. Ti invito a guardare i TG locali e anche se non capisci la lingua di alcuni rappresentanti politici, comprenderai il significato. Ho visto deputati da 4 legislature piangere disperati per non aver raggiunto il numero legale, altri arrivare in ritardo all’unica seduta del mese intascando migliaia di euro di stipendio che altro non sono che un misero obolo per non morire di fame dopo una vita di lavoro. Con le riforme bloccate, una regione in ginocchio, le casse vuote e tutte le preoccupazioni affrontate nei banchetti ai ristoranti, chi potrebbe avere il tempo di pagare le tasse? te lo sei chiesto? Archimete Pitacorico sollecita e avanza la richiesta di un totale azzeramento del debito dei nostri Deputati o quantomeno una rateizzazione distraendo fondi europei dal settore della formazione.  Fai girare l’appello, grazie. Condividi!

Lutto Cinema

Addio a Silvana Pampanini. Dopo la Moira Orfei un altro duro colpo all’industria della cosmesi. Sindacati di Cipria S.p.a. sulle barricate: 800 dipendenti a rischio licenziamento…

Soddisfazioni

 Siracusa prima nella classifica Wimdu delle città più ospitali in Italia.
pago due granite con brioche… mi fa lo scontrino?
ma o’fanculo…

Geopolitica

Siracusa, Truppe del Marchese di Cassibile conquistano lido Sayonara!579744_4044535961480_1985006858_n-2

Lutto Musica

Anche David Bowie ci lascia senza conoscere il bilancio di previsione 2015 del Comune di Siracusa.

Palazzo Vermexio

Dopo la polemica sulle assicurazioni dei Consiglieri Comunali, occhi puntati su Bollo e Revisione auto!!!

Esami Maturità

Abolire gli esami di Stato. I direttivi studenteschi alunni scuole paritarie e le associazioni di genitori “Diplomificio fortuna iuvant” e “La matematica è un’opinione” replicano alla professoressa del liceo Gargallo che chiede l’abolizione degli esami di maturità e rilanciano: aboliamo anche gli scrutini! Sono una inutile perdita di tempo e generano odiose differenze tra gli alunni. La sana pratica dei 5 anni in 1 deve diventare il pilastro sul quale costruire la scuola di domani.

L’insostenibile leggerezza dell’Ici

Varcata la soglia dell’ufficio si è investiti da un vociare indifferenziato di utenti che si fomentano tra di loro, maledicono il prossimo e scagliano anatemi contro l’amministrazione comunale, le tasse, “i bullette” e tutto l’indotto. Ci sono anche persone civili ovviamente, si riconoscono perché non urlano e sono sedute o appoggiate lungo il perimetro del muro in attesa del loro turno. Il distributore dei numeri è preso di mira da un’orda assatanata di contribuenti che preme contemporaneamente tutti i pulsanti disponibili accaparrandosi così decine di biglietti Tasi, Tari, Tarsu, Imu… tutto, generando file, confusione e una terribile tensione nell’aria. Per fortuna un impiegato raggiunge con regolarità la sala d’aspetto per calmare i più scalmanati, dà consigli su quale numero prendere, e smista alcuni utenti ai piani alti per “consulenze” più complicate. Parto dalla premessa che per gli impiegati, avere a che fare tutti i giorni con persone che urlano, che non capiscono un cazzo e che si impuntano su fantomatiche norme che non hanno riscontro nella legge italiana, sia frustrante e molto impegnativo. Sono altresì convinto che per quanto scalmanati ed ignoranti, queste persone sono pur sempre degli utenti di un ufficio pubblico che dovrebbe essere, non dico accogliente come uno di Merano, ma quantomeno dignitoso. Perché in un contesto degno, anche i peggiori tendono a darsi una calmata. Questo invece è buio, con file di sedie fatiscenti, sporche, distrutte. Una location da “I guerrieri della notte”, con tanto di luce al neon intermittente.

Prendo il numero, ci sono 14 persone prima di me, ma è un conteggio fasullo. I numeri scorrono veloci perché sono stati presi a casaccio un po’ da tutti, ma alla fine, quelli che devono rivolgersi al mio sportello sono davvero pochi.

Non entro nel merito dell’incontro-scontro con il dipendente pubblico, ma sin dall’inizio ho percepito un irritante preconcetto nei miei confronti. Ho capito che questi dipendenti in trincea, costretti a fronteggiare orde di barbari in una guerra di logoramento come sul Piave, tendono a non ascoltare ed a mettere subito le mani avanti. A differenza di molti, non ero lì per urlare “a chi spacchiu siti” o “ma secunnu lei avissi a paiari sta bulletta? E cu quali soddi?”, ma volevo sincerarmi che il regolamento ICI – che avevo preventivamente scaricato dal sito del Comune di Siracusa – fosse stato applicato al mio caso.

Non c’è stato verso. Prima mi è stato detto che non capivo niente – particolare in generale abbastanza veritiero quando si tratta di tributi, ma nello specifico avevo studiato tre giorni e come per l’interrogazione al liceo, mi sentivo non dico preparato, ma pronto a strappare una gratificante sufficienza – poi, che il regolamento a cui mi riferivo non esisteva. Ho declamato passi del testo in questione come un profeta apocrifo, ho cambiato strategia e assunto i toni del maestro Perboni del Libro Cuore, ma niente. Non riuscivo ad ottenere alcuna risposta, il tempo passava ed entrambi ci innervosivamo per una incomunicabilità totale, come se lui fosse stato un padre pellegrino sceso dal Mayflower e io un indiano d’America in mutande di pelle di daino e dedito alla pesca con lancia.

Per uscire dallo stallo ho fatto una seconda domanda inerente alla faccenda, il mio piano B. Non l’avessi mai fatto. Confusione, sudori freddi, accuse, date sbagliate, sguardi torvi, indirizzi di residenza sbagliati, mani che maltrattano tastiere di PC, persino città sbagliate, ma nessuna risposta certa. Scopro che nel 2013 mi sarebbe stato notificato un avviso di pagamento ma per sapere dove, devo fare una richiesta scritta. Chiedo il modulo e compilo il form. L’impiegato ribadisce che non capisco niente e che non devo scrivere il numero della cartella in mio possesso ma quello dell’avviso che non ho mai ricevuto. Gli faccio notare che la lingua italiana, a differenza del regolamento ICI, è codificata e non si può interpretare sommariamente.

Apriti cielo, la mia considerazione sull’italiano l’ha fatto andare su tutte le furie. Si alza e se ne va imprecando, mi lascia lì allo sportello, incredulo e incazzatissimo. Purtroppo la mia siracusanità ha preso il sopravvento e accecato dall’ira, l’ho raggiunto chiedendogli il nome e millantando che avrei riferito al suo superiore, all’assessore al ramo, al sindaco, alla deputazione di Santa Lucia, al Gabibbo e ad altri potenti, di questo increscioso episodio. Mi sono vergognato come un tesserato PD in un forum di fanatici a cinque stelle per questa triste, modesta e mediocre reazione, ma ormai avevo perso le staffe. Si possono comprendere tutte le variabili: ambientali, culturali, antropologiche, sociali. Le difficoltà di comunicazione e le giornate storte; i nervosismi personali e le frustrazioni di una vita, ma che un dipendente pubblico molli tutto e se ne vada lasciandoti allo sportello per me è inconcepibile. Mentre raccoglievo le mie cose per andare via ho pensato a tribunali intasati da miriadi di stronzate, a Commissioni tributarie con calendari così ingolfati da andare ben oltre le più nefaste previsioni di Nostradamus e alle responsabilità degli uffici pubblici che concorrono a generare tutto questo e mi sono detto che forse non tutti possono fare il front office.

Uscito dall’edificio ho ritrovato l’impiegato che mi invitava a portargli davanti tutti i potenti che avevo citato e che ci avrebbe pensato lui a sistemarli per bene.

Volentieri – gli ho risposto sarcastico – mi ripete il suo nome?

Ma o’fanculo va – ha chiosato rientrando in ufficio.

Poi sono tornato a casa.

Ma quanti sono questi forestali?

Ma a nessuno sfiora l’idea che 28mila forestali in Sicilia forse siano un po’ troppi? Sono numeri veri? Esiste una graduatoria consultabile? Ma soprattutto come si diventa forestali in Sicilia? Passi per la becera politica, che li ha fatti assumere e li ha precarizzati per costruirsi un bacino infinito di voti, ma il sindacato? Che tristezza. Come si fa a passare nel giro di due secoli da grande conquista sociale a zerbino del sistema? Vabbe’…

La verità è che non possiamo più permetterci di sovvenzionare sprechi e ruberie. L’assistenzialismo senza progettazione e investimenti seri ha devastato questa Regione e continuerà a farlo fin quando non si cambierà modo di operare. Lo scandalo non è che non si trovino i soldi per pagare questa gente, lo scandalo è che Comuni della nostra provincia (dati 2013) contino 437 forestali mentre tutta la Regione Piemonte ne ha solamente 406 in organico!

Il lavoro è cosa seria, perderlo ancora di più, per questo è diventato ormai insopportabile l’utilizzo strumentale della locuzione “Padre di famiglia” fatto da politici e sindacalisti quando si tratta di tagli agli sprechi che hanno ridotto la Sicilia sul lastrico. Purtroppo sono costretto a generalizzare, ma Il “padre di famiglia” che spesso viene portato ad esempio, è quello che ha ottenuto quel posto grazie a clientele politiche e malaffare e spesso non ha neanche i titoli e le competenze per svolgere quel ruolo che, con tutta probabilità e per colpa di questo sistema corrotto, ha sottratto ad un altro “padre di famiglia” più qualificato di lui. Il giorno in cui si parlerà in difesa del lavoro mettendo in primo piano competenza, merito e funzionalità, forse qualcosa potrà lentamente cambiare.

 

 

 

L’Ansia della Settimana 21 novembre 2015

Il meglio del peggio della settimana

Deontologia

La difesa di Belpietro, secondo cui il significato del titolo di Libero “Bastardi Islamici” era in realtà quello di “figli illegittimi dell’islam buono” ha convinto i lettori abituali e persino me, superando per onestà intellettuale l’altro postulato e cavallo di battaglia del quotidiano conservatore: “Ruby Rubacuori = nipote di Mubarak”…

Guerre di Religione

images-6Dopo la richiesta di un crocifisso nell’Aula consiliare, il consigliere Sorbello rilancia e propone un Presepe vivente!!! La rappresentazione sacra – che nasce nel tentativo di difendere i valori di riferimento della nostra storia tra cui il parcheggio in doppia fila, la passiata alla marina e il consumo smodato di calia e simenza – sarà allestita ogni giovedì a Palazzo Vermexio. Già iniziati i casting per individuare i protagonisti. Secca presa di posizione della Film Commission: a Malignaggi, Rabbito e Lo Curzio il ruolo dei Re Magi o salta tutto. Il vicepresidente Impallomeni nei panni di Giuseppe. Riserbo sugli altri personaggi e la prevendita fa numeri record. Sold out le prime date!!! La recita sarà finanziata con i fondi della tassa di soggiorno e garantirà doppio gettone di presenza.

Anniversari

manifestanti - ponte calafatariSiracusa come Berlino!!! Si celebra il primo anniversario della caduta del ponte dei Calafatari!!! Cerimonia solenne a Palazzo Vermexio. Un plotone scelto di Consiglieri Comunali sparerà tre raffiche di gettoni di presenza in aria. Per l’occasione è prevista la presenza di Capi di Stato esteri, dei rappresentanti della “Confcavallo”, dei “Posteggiatori abusivi riuniti” e dei consoli firmatari della “Grande Intesa”!!!

Rimpasti

Topo settimane interminappili ti confronti e tafole rotonte e topo aver recepito i foleri ti Roma e tei liter reccionali, ho finalmente teciso le teleche tella mia nuova ciunta. Uomini e tonne ti specchiata moralità che porteranno avanti l’ampizioso procramma ti coverno a cui i cittatini hanno tato fitucia. La Ciunta in sintesi:

Mariella Loppello – Vicepresitente, Assessore per le attività protuttive

Antonello Cracolici   Assessore per l’acricoltura, sviluppo rurale e della pesca metiterranea

Ciovanni Pistorio – Assessore per le infrastrutture e la moppilità

Maurizio Croce – Assessore per il territorio e ampiente

Cleo Li Calzi – Assessore per il turismo, spot e spettacolo

Paldo Quicciardi – Assessore per la salute

Cianluca Miccichè – Assessore per la famiglia, politiche sociali e lavoro

Alessandro Paccei – Assessore per l’economia

Callo Vermiglio  – Assessore per i peni culturali e l’identità siciliana

Fania Contraffatto – Assessore per l’enercia e i servizi di pupplica utilità

Pruno Marziano – Assessore per l’istruzione e la formazione professionale

Copia incolla e vivi sereno

ATTENZIONE A TUTTI …. Non è un nuovo tipo di hacker su FB . Quello che scrivi è veramente sgrammaticato e pieno di errori. E’ davvero brutto, sembra che parta dal tuo profilo ed è proprio così. Tu non rileggi, ma i tuoi amici sì. Il risultato è che si può essere tacciati per ignoranti e cancellati dai vostri amici. Voglio ribadire che le consecutio creative, i congiuntivi della mutua, i verbi mai coniati, i miliardi di puntini di sospensione e gli emoticon a muzzo, provengono esclusivamente dai vostri profili e sono frutto di una società che ha fallito. Vivi su Facebook spari sentenze e hai una soluzione per tutto ma poi credi alle peggio cazzate!!! 
Copiate questo stato e permettete che i vostri amici ne vengano a conoscenza.
 Si prega di condividere!!! NON COPIATE E INCOLLATE sulla vostra bacheca, spesso non ne siete capaci e rischierete di pregiudicare il funzionamento di questa catena…

Ansia della settimana 24 ottobre

Palazzo Vermexio

Leggendo gli stralci delle intercettazioni ambientali sulle indagini corruzione al Comune di Siracusa, il profilo più netto che viene fuori è quello di una pessima proprietà di linguaggio dei protagonisti. Un italiano zoppo, modesto e infermo che rispecchia la caratura politica e culturale di alcuni nostri ansia-charlie-brown-300x300rappresentanti. Davanti a tanto sconforto, le esterne di Uomini e Donne sembrano le conversazioni tra Moravia e Pasolini…

Rimpasto Regionale – Ipse Dixit

Il Presitente: La nuova ciunta reccionale è in tirittura t’arrivo e sarà simpolo ti puona politica. Non pisognerà tripolare a lunco perché ho già chiara la spartizione delle poltrone e delle rispettive teleche. Il rimpasto si è reso necessario per placare i pollenti spiriti ti una maccioranza pallerina e incrata. Ma io non mi lascio intimitire e continuerò a compattere la manciugghia per il pene tella Sicilia…

Scontro viabilità

Nella turbinino di dichiarazioni sulla situazione delle infrastrutture e della viabilità siciliana, non so se trovare più surreale il facchissi di Gennuso, che propone la chiusura della Regia Trazzera dei 5 Stelle o i militanti grillini che piccati, ribattono piuttosto che vengano chiuse le strade che portano ad essa!!!

Importanti decisioni

Sullo si dimette dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Siracusa ma rimane in corsa per il Premio Tiche 2015!!!