L’insostenibile leggerezza dell’Ici

Varcata la soglia dell’ufficio si è investiti da un vociare indifferenziato di utenti che si fomentano tra di loro, maledicono il prossimo e scagliano anatemi contro l’amministrazione comunale, le tasse, “i bullette” e tutto l’indotto. Ci sono anche persone civili ovviamente, si riconoscono perché non urlano e sono sedute o appoggiate lungo il perimetro del muro in attesa del loro turno. Il distributore dei numeri è preso di mira da un’orda assatanata di contribuenti che preme contemporaneamente tutti i pulsanti disponibili accaparrandosi così decine di biglietti Tasi, Tari, Tarsu, Imu… tutto, generando file, confusione e una terribile tensione nell’aria. Per fortuna un impiegato raggiunge con regolarità la sala d’aspetto per calmare i più scalmanati, dà consigli su quale numero prendere, e smista alcuni utenti ai piani alti per “consulenze” più complicate. Parto dalla premessa che per gli impiegati, avere a che fare tutti i giorni con persone che urlano, che non capiscono un cazzo e che si impuntano su fantomatiche norme che non hanno riscontro nella legge italiana, sia frustrante e molto impegnativo. Sono altresì convinto che per quanto scalmanati ed ignoranti, queste persone sono pur sempre degli utenti di un ufficio pubblico che dovrebbe essere, non dico accogliente come uno di Merano, ma quantomeno dignitoso. Perché in un contesto degno, anche i peggiori tendono a darsi una calmata. Questo invece è buio, con file di sedie fatiscenti, sporche, distrutte. Una location da “I guerrieri della notte”, con tanto di luce al neon intermittente.

Prendo il numero, ci sono 14 persone prima di me, ma è un conteggio fasullo. I numeri scorrono veloci perché sono stati presi a casaccio un po’ da tutti, ma alla fine, quelli che devono rivolgersi al mio sportello sono davvero pochi.

Non entro nel merito dell’incontro-scontro con il dipendente pubblico, ma sin dall’inizio ho percepito un irritante preconcetto nei miei confronti. Ho capito che questi dipendenti in trincea, costretti a fronteggiare orde di barbari in una guerra di logoramento come sul Piave, tendono a non ascoltare ed a mettere subito le mani avanti. A differenza di molti, non ero lì per urlare “a chi spacchiu siti” o “ma secunnu lei avissi a paiari sta bulletta? E cu quali soddi?”, ma volevo sincerarmi che il regolamento ICI – che avevo preventivamente scaricato dal sito del Comune di Siracusa – fosse stato applicato al mio caso.

Non c’è stato verso. Prima mi è stato detto che non capivo niente – particolare in generale abbastanza veritiero quando si tratta di tributi, ma nello specifico avevo studiato tre giorni e come per l’interrogazione al liceo, mi sentivo non dico preparato, ma pronto a strappare una gratificante sufficienza – poi, che il regolamento a cui mi riferivo non esisteva. Ho declamato passi del testo in questione come un profeta apocrifo, ho cambiato strategia e assunto i toni del maestro Perboni del Libro Cuore, ma niente. Non riuscivo ad ottenere alcuna risposta, il tempo passava ed entrambi ci innervosivamo per una incomunicabilità totale, come se lui fosse stato un padre pellegrino sceso dal Mayflower e io un indiano d’America in mutande di pelle di daino e dedito alla pesca con lancia.

Per uscire dallo stallo ho fatto una seconda domanda inerente alla faccenda, il mio piano B. Non l’avessi mai fatto. Confusione, sudori freddi, accuse, date sbagliate, sguardi torvi, indirizzi di residenza sbagliati, mani che maltrattano tastiere di PC, persino città sbagliate, ma nessuna risposta certa. Scopro che nel 2013 mi sarebbe stato notificato un avviso di pagamento ma per sapere dove, devo fare una richiesta scritta. Chiedo il modulo e compilo il form. L’impiegato ribadisce che non capisco niente e che non devo scrivere il numero della cartella in mio possesso ma quello dell’avviso che non ho mai ricevuto. Gli faccio notare che la lingua italiana, a differenza del regolamento ICI, è codificata e non si può interpretare sommariamente.

Apriti cielo, la mia considerazione sull’italiano l’ha fatto andare su tutte le furie. Si alza e se ne va imprecando, mi lascia lì allo sportello, incredulo e incazzatissimo. Purtroppo la mia siracusanità ha preso il sopravvento e accecato dall’ira, l’ho raggiunto chiedendogli il nome e millantando che avrei riferito al suo superiore, all’assessore al ramo, al sindaco, alla deputazione di Santa Lucia, al Gabibbo e ad altri potenti, di questo increscioso episodio. Mi sono vergognato come un tesserato PD in un forum di fanatici a cinque stelle per questa triste, modesta e mediocre reazione, ma ormai avevo perso le staffe. Si possono comprendere tutte le variabili: ambientali, culturali, antropologiche, sociali. Le difficoltà di comunicazione e le giornate storte; i nervosismi personali e le frustrazioni di una vita, ma che un dipendente pubblico molli tutto e se ne vada lasciandoti allo sportello per me è inconcepibile. Mentre raccoglievo le mie cose per andare via ho pensato a tribunali intasati da miriadi di stronzate, a Commissioni tributarie con calendari così ingolfati da andare ben oltre le più nefaste previsioni di Nostradamus e alle responsabilità degli uffici pubblici che concorrono a generare tutto questo e mi sono detto che forse non tutti possono fare il front office.

Uscito dall’edificio ho ritrovato l’impiegato che mi invitava a portargli davanti tutti i potenti che avevo citato e che ci avrebbe pensato lui a sistemarli per bene.

Volentieri – gli ho risposto sarcastico – mi ripete il suo nome?

Ma o’fanculo va – ha chiosato rientrando in ufficio.

Poi sono tornato a casa.

Ma quanti sono questi forestali?

Ma a nessuno sfiora l’idea che 28mila forestali in Sicilia forse siano un po’ troppi? Sono numeri veri? Esiste una graduatoria consultabile? Ma soprattutto come si diventa forestali in Sicilia? Passi per la becera politica, che li ha fatti assumere e li ha precarizzati per costruirsi un bacino infinito di voti, ma il sindacato? Che tristezza. Come si fa a passare nel giro di due secoli da grande conquista sociale a zerbino del sistema? Vabbe’…

La verità è che non possiamo più permetterci di sovvenzionare sprechi e ruberie. L’assistenzialismo senza progettazione e investimenti seri ha devastato questa Regione e continuerà a farlo fin quando non si cambierà modo di operare. Lo scandalo non è che non si trovino i soldi per pagare questa gente, lo scandalo è che Comuni della nostra provincia (dati 2013) contino 437 forestali mentre tutta la Regione Piemonte ne ha solamente 406 in organico!

Il lavoro è cosa seria, perderlo ancora di più, per questo è diventato ormai insopportabile l’utilizzo strumentale della locuzione “Padre di famiglia” fatto da politici e sindacalisti quando si tratta di tagli agli sprechi che hanno ridotto la Sicilia sul lastrico. Purtroppo sono costretto a generalizzare, ma Il “padre di famiglia” che spesso viene portato ad esempio, è quello che ha ottenuto quel posto grazie a clientele politiche e malaffare e spesso non ha neanche i titoli e le competenze per svolgere quel ruolo che, con tutta probabilità e per colpa di questo sistema corrotto, ha sottratto ad un altro “padre di famiglia” più qualificato di lui. Il giorno in cui si parlerà in difesa del lavoro mettendo in primo piano competenza, merito e funzionalità, forse qualcosa potrà lentamente cambiare.

 

 

 

L’Ansia della Settimana 21 novembre 2015

Il meglio del peggio della settimana

Deontologia

La difesa di Belpietro, secondo cui il significato del titolo di Libero “Bastardi Islamici” era in realtà quello di “figli illegittimi dell’islam buono” ha convinto i lettori abituali e persino me, superando per onestà intellettuale l’altro postulato e cavallo di battaglia del quotidiano conservatore: “Ruby Rubacuori = nipote di Mubarak”…

Guerre di Religione

images-6Dopo la richiesta di un crocifisso nell’Aula consiliare, il consigliere Sorbello rilancia e propone un Presepe vivente!!! La rappresentazione sacra – che nasce nel tentativo di difendere i valori di riferimento della nostra storia tra cui il parcheggio in doppia fila, la passiata alla marina e il consumo smodato di calia e simenza – sarà allestita ogni giovedì a Palazzo Vermexio. Già iniziati i casting per individuare i protagonisti. Secca presa di posizione della Film Commission: a Malignaggi, Rabbito e Lo Curzio il ruolo dei Re Magi o salta tutto. Il vicepresidente Impallomeni nei panni di Giuseppe. Riserbo sugli altri personaggi e la prevendita fa numeri record. Sold out le prime date!!! La recita sarà finanziata con i fondi della tassa di soggiorno e garantirà doppio gettone di presenza.

Anniversari

manifestanti - ponte calafatariSiracusa come Berlino!!! Si celebra il primo anniversario della caduta del ponte dei Calafatari!!! Cerimonia solenne a Palazzo Vermexio. Un plotone scelto di Consiglieri Comunali sparerà tre raffiche di gettoni di presenza in aria. Per l’occasione è prevista la presenza di Capi di Stato esteri, dei rappresentanti della “Confcavallo”, dei “Posteggiatori abusivi riuniti” e dei consoli firmatari della “Grande Intesa”!!!

Rimpasti

Topo settimane interminappili ti confronti e tafole rotonte e topo aver recepito i foleri ti Roma e tei liter reccionali, ho finalmente teciso le teleche tella mia nuova ciunta. Uomini e tonne ti specchiata moralità che porteranno avanti l’ampizioso procramma ti coverno a cui i cittatini hanno tato fitucia. La Ciunta in sintesi:

Mariella Loppello – Vicepresitente, Assessore per le attività protuttive

Antonello Cracolici   Assessore per l’acricoltura, sviluppo rurale e della pesca metiterranea

Ciovanni Pistorio – Assessore per le infrastrutture e la moppilità

Maurizio Croce – Assessore per il territorio e ampiente

Cleo Li Calzi – Assessore per il turismo, spot e spettacolo

Paldo Quicciardi – Assessore per la salute

Cianluca Miccichè – Assessore per la famiglia, politiche sociali e lavoro

Alessandro Paccei – Assessore per l’economia

Callo Vermiglio  – Assessore per i peni culturali e l’identità siciliana

Fania Contraffatto – Assessore per l’enercia e i servizi di pupplica utilità

Pruno Marziano – Assessore per l’istruzione e la formazione professionale

Copia incolla e vivi sereno

ATTENZIONE A TUTTI …. Non è un nuovo tipo di hacker su FB . Quello che scrivi è veramente sgrammaticato e pieno di errori. E’ davvero brutto, sembra che parta dal tuo profilo ed è proprio così. Tu non rileggi, ma i tuoi amici sì. Il risultato è che si può essere tacciati per ignoranti e cancellati dai vostri amici. Voglio ribadire che le consecutio creative, i congiuntivi della mutua, i verbi mai coniati, i miliardi di puntini di sospensione e gli emoticon a muzzo, provengono esclusivamente dai vostri profili e sono frutto di una società che ha fallito. Vivi su Facebook spari sentenze e hai una soluzione per tutto ma poi credi alle peggio cazzate!!! 
Copiate questo stato e permettete che i vostri amici ne vengano a conoscenza.
 Si prega di condividere!!! NON COPIATE E INCOLLATE sulla vostra bacheca, spesso non ne siete capaci e rischierete di pregiudicare il funzionamento di questa catena…

Tutta la verità sulla scomparsa del Gonfalone (Parte II)

Si infittisce il mistero del Gonfalone di Siracusa. Ancora una volta, un cittadino che vuole restare anonimo e che ancora una volta chiameremo con un nome di fantasia Vinciullo, denuncia la mancanza dell’insegna ufficiale della Città di Siracusa, durante la cerimonia per la festa delle Forze Armate. Come qualcuno ricorderà (leggi qui la prima parte), il rapimento del Gonfalone era stato rivendicato dalla cellula integralista cattolica “Libera chiesa in… libera chiesa”, contraria alla revoca del comodato d’uso della “Casa del Pellegrino”. Il Consiglio di sicurezza di Palazzo Vermexio, messo alle strette, votava all’unanimità un blitz per liberare il Gonfalone e gli 007 del Comune, capitanati dal Consigliere Rabbito, riuscivano a rimpossessarsi del prezioso vessillo. Tra Scandali e gettoni di presenza l’interesse dell’opinione pubblica si spostava altrove e il Gonfalone spariva di nuovo nel nulla.

siracusa2Una nuova tranche d‘indagine si concentra immediatamente sull’ex Presidente del Consiglio Leone Sullo. Una consigliera comunale rivela di essere in possesso di alcune registrazioni ambientali compromettenti. Pare che Sullo fosse a conoscenza di un piano ordito da tre esponenti politici, per impossessarsi del Gonfalone ed esporlo all’interno di un chioschetto abusivo situato in una struttura sportiva. La pista si rivela falsa, tranne che per il chioschetto effettivamente abusivo…

Ancora una volta si brancola nel buio e gli inquirenti continuano ad inviare la Guardia di Finanza al Vermexio nel tentativo ti trovare, tra i documenti ufficiali, anche il più piccolo indizio che possa risolvere il caso. Per dodici ore i sospetti si spostano sui membri di Zumiama, ma la posizione dell’associazione – multata pesantemente per la scelta del nome – verrà stralciata dall’indagine. Una telefonata anonima ricevuta dai carabinieri, sostiene che il Gonfalone sarebbe stato inserito per sbaglio nel capitolato di uno dei numerosissimi bandi della manifestazione Rebuilding the future. Tre vetture dell’arma si dirigono a sirene spiegate verso Palazzo Vermexio, una si fermerà prima al bar… I documenti sono recuperati ed esaminati da un magistrato che dichiara: è stato faticosissimo cercare di districarsi tra la mole di parole inutili contenute in questi bandi, ma posso assicurare che non vi è traccia di Gonfalone.

In uno scenario sempre più confuso e trepidante esplode la polemica politica. A colpi di comunicati stampa e di refusi, l’opposizione chiede le dimissioni della maggioranza, la maggioranza chiede le dimissioni dei Cinque Stelle e i Cinque Stelle chiedono le dimissioni di tutti, compreso un manipolo di frati di provincia, due cassieri del Gemar e l’edicolante di via Bainsizza, colpevole di aver dato a Di Battista del “pagghiazzu”, nel corso di una discussione al bar durante una pausa caffè. I centri di potere politico della città sono in ginocchio e nessuno vuole assumersi responsabilità. Per l’opinione pubblica, i giostrai dell’autoscontro di Riva Nazario Sauro sembrano essere l’unica istituzione rimasta, capace di garantire democrazia, trasparenza e soprattuto tre corse con due gettoni di presenza, marcando così una netta contrapposizione all’andazzo dei tre gettoni di presenza per due corse…

In questo clima di accuse e di ripicche, il Partito Democratico, forte della ritrovata unità, interviene sulla vicenda e con una visione politica netta e definita, propone la nomina di Carmen Castelluccio a nuovo Gonfalone del Comune di Siracusa. La grande esperienza politica e la caratura morale della Consigliera PD ne fanno candidata ideale per questa importante mansione. La Castelluccio, dopo settantadue ore di riflessione, declina l’invito. Il partito scricchiola, ma per fortuna, le correnti interne danno immediatamente vita ad una nuova polemica sulla composizione di una sottosegreteria di rione che dovrà insediarsi a breve nelle scale A e B del Complesso Palano.

La situazione è sempre più disperata e a nulla valgono le maratone di preghiera in Santuario o le grandi iniziative filantropiche come quella di assegnare al Gonfalone un Premio Tiche ad honorem. La città si popola di troupe televisive. La trasmissione Chi l’ha Visto abbandona le ricerche di Smart Young and Green e si concentra sullo stendardo comunale e quando tutto appare ormai perduto, un indizio inaspettato sembra coinvolgere i nuovi semafori intelligenti acquistati dall’amministrazione. “Alcuni – dichiara uno degli ingegneri che li ha progettati – hanno un QI molto elevato ma sono anche cattivissimi, delle vere merde, pronti a tutto. Non posso escludere un loro coinvolgimento”…

To be continued

Ansia della settimana 24 ottobre

Palazzo Vermexio

Leggendo gli stralci delle intercettazioni ambientali sulle indagini corruzione al Comune di Siracusa, il profilo più netto che viene fuori è quello di una pessima proprietà di linguaggio dei protagonisti. Un italiano zoppo, modesto e infermo che rispecchia la caratura politica e culturale di alcuni nostri ansia-charlie-brown-300x300rappresentanti. Davanti a tanto sconforto, le esterne di Uomini e Donne sembrano le conversazioni tra Moravia e Pasolini…

Rimpasto Regionale – Ipse Dixit

Il Presitente: La nuova ciunta reccionale è in tirittura t’arrivo e sarà simpolo ti puona politica. Non pisognerà tripolare a lunco perché ho già chiara la spartizione delle poltrone e delle rispettive teleche. Il rimpasto si è reso necessario per placare i pollenti spiriti ti una maccioranza pallerina e incrata. Ma io non mi lascio intimitire e continuerò a compattere la manciugghia per il pene tella Sicilia…

Scontro viabilità

Nella turbinino di dichiarazioni sulla situazione delle infrastrutture e della viabilità siciliana, non so se trovare più surreale il facchissi di Gennuso, che propone la chiusura della Regia Trazzera dei 5 Stelle o i militanti grillini che piccati, ribattono piuttosto che vengano chiuse le strade che portano ad essa!!!

Importanti decisioni

Sullo si dimette dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Siracusa ma rimane in corsa per il Premio Tiche 2015!!!

L’Ansia della Settimana 9 ottobre

Traffico Limitato

Cambia la circolazione intorno al Tempio di Apollo ed è subito polemica.
L’associazione MDP (Macchina – Dio – Patria) rilancia e chiede che venga garantito il parcheggio gratuito dentro il monumento del VI Secolo. “E’ uno scandalo che indebolirà l’economia locale – ha dichiarato sgasando a bordo del suo SUV il presidente di MDP. Parcheggiare in terza fila su Corso Matteotti o sulla linguaggio-del-corpo-ansiafontana di Diana non ci basta più, l’automobilista siracusano deve avere gli stessi diritti di quello di Mumbai”. Intanto, il progetto ribattezzato “la più piccola isola pedonale del mondo”, ha portato in città centinaia di giornalisti e potrebbe rilanciare la fantomatica destagionalizzazione turistica! Data la bizzarra scelta di viabilità, che di fatto ha creato un’isola circondata da auto, alcuni imprenditori del nord hanno presentato dei progetti di Safari Urbano: ricchi turisti a bordo di 4×4 percorreranno il perimetro della piazza ammirando da vicino fauna locale e bancarelle abusive. Ai partecipanti sarà consentito sparare solo con proiettili di gomma!

Emergenza Viabilità

La Battaglia Stradale

– A19?
– Colpita
– A18?
– Affondata una Regione…

Referendum autonomia.

Dopo Cassibile è il turno di Piazza delle Poste e Riva Nazario Sauro!

Il TAR di Catania ha accolto l’istanza per lo svolgimento del referendum consultivo per l’istituzione del granducato di Nazario Sauro.  I giudici amministrativi hanno dato credito alla tesi del consorzio PPBA (pesciaroli – parcheggiatori – barcaioli abusivi) che chiedeva l’autonomia amministrativa. Il portavoce del consorzio: “Con questa sentenza non vedremo più calpestata la dignità e i diritti fondamentali della democrazia di una comunità di abusivi che rivendica solo di decidere del proprio futuro“. Al voto potranno partecipare esclusivamente gli evasori totali!

Trasporti

Martedì sciopero di otto ore dei dipendenti Ast!!! Al termine della protesta, i bus riprenderanno a non espletare il servizio…

Allerta Meteo

Grazie al fondamentale apporto degli schiffariati, scoppia la polemica Allerta Meteo! Cittadini imbufaliti lanciano improperi contro il Sindaco, colpevole di aver diramato un allarme infondato.
La sede della Protezione civile presa di mira teppistelli in kway.
Un corteo non autorizzato è disceso per Corso Gelone al grido “Adesso vogliamo la bufera”.
Vandalizzato il tempio di Apollo con una gigantesca scritta “Fottuto Giove Pluvio”…
Per smorzare le polemiche, l’Amministrazione corre ai ripari e nomina Peppe Patti consulente a titolo gratuito per la diramazione di allerte meteo, carestie e pestilenze!

Inda, erano alterate anche le traduzioni delle opere!

L’indagine sull’Inda apre scenari inquietanti sulla gestione dell’Istituto. Gli inquirenti lasciano trapelare che ad essere alterate non sarebbero state solo le fatture ma anche le traduzioni dei testi classici. Se non fosse intervenuta la magistratura avremmo assistito alle rappresentazioni di alcuni capolavori apocrifi. In esclusiva, i titoli al snoopyvaglio degli investigatori e dei loro consulenti.

Sebuccio, 421 a.C.

La vendetta di Sebuccio, un giovane itachese che ha vissuto tutta la sua esistenza all’ombra di Ulisse. Sin dalle elementari infatti Sebuccio ha sofferto il confronto con l’ingegnoso amico che era dotato di una grafia chiara, leggeva senza interruzioni ed era scaltro nella prova del nove mentre Sebuccio, dislessico, non riusciva a completare una intera paginetta di O. Esasperato da quelle che ha sempre considerato continue mortificazioni, nonostante Ulisse nutrisse per lui sincero affetto, Sebuccio consegnerà ai troiani i progetti del Cavallo di Troia e ne svelerà i segreti. Memorabile la scena finale quando, osservando la cattura di Ulisse da parte dei soldati nemici, ghignerà tra se e se: “A A A Accuffì t’anfigni, bastaddu”.

Ifigenia in Aulin, 409 a.C.

Una guerra senza precedenti combattuta sui social network tra Oreste, un giovane medico di famiglia e Ifigenia, una militante grillina complottista e assetata di giustizia virtuale. Ifigenia, per confutare il medico e dimostrare la sua tesi sulla pericolosità del farmaco, ingurgiterà in un colpo solo 2,8 kg di nimesulide entrando in uno stato alterato di coscienza che la porterà a votare NCD in tutte le elezioni a venire.

Le Noticiane, 467 a.C.

Con la riforma delle provincie e l’istituzione dei liberi consorzi, le mire dei comuni limitrofi sugli introiti turistici di Noto si fanno pressanti e la cittadina viene cancellata con un decreto regionale. Gli uomini si disperdono tra Rosolini ed Eloro, mentre le donne decidono di resistere e iniziano una lunga battaglia di carte bollate sfidando il nemico nel grande agone della giustizia amministrativa siciliana. Tra rinvii, sentenze contrastanti di Tar e Cga, oracoli e sacrifici di mandorla pizzuta, la Regione deciderà di inviare duecentomila forestali per assediare la città. È la fine. Pur di non cadere nelle grinfie dei forestali, le Noticiane, asserragliate a Palazzo Ducezio, si toglieranno la vita scagliando anatemi contro l’autonomia regionale.

Tebe contro la Setta, 444 a.C.

Esasperato da anni di citofonate alle otto del mattino e di opuscoli sullo spirito, sulla trinità e sulla salvezza, distribuiti da un gruppo di testimoni di Geova, il Sig Gerardo Tebe, pensionato della Borgata borioso, collerico e irascibile, escogita un piano per vendicarsi di questi attacchi immotivati. In un turbinio di pernacchie al citofono, parolacce, bestemmie e gesti dell’ombrello, Tebe, convinto di avere il vero Dio dalla sua parte, annichilirà i suoi nemici e riuscirà a tenerli lontani dal suo condominio, diventandone a furor di popolo l’amministratore.

Usa e abUsa, impietosi confronti e shock emotivi

Vivendo ad Ortigia, nella giungla del parcheggio selvaggio e nella totale assenza di regole e controlli (se non per le multe a sprovveduti turisti del nord Europa, talmente allampanati e spiazzati dalla bellezza di quel lungomare da non leggere o interpretare neanche i cartelli di divieto) subisco sempre uno shock emotivo quando mi reco all’estero. Il ritorno poi, impone sempre confronti impietosi. Della provincia americana mi porterò dietro tre cose. La prima riguarda il parcheggio. Qui da noi, anche in presenza di stalli (spesso thumb_IMG_8586_1024tracciati con inchiostro simpatico) che delimitano gli spazi, parcheggiare è quasi sempre una prova di ingegno, un tentativo azzardato, una scommessa. “Aspetta, aspetta, fossi ca ci trasu” oppure “scinni, scinni, fammi fari a manovra” e ancora “iu a lassu misa accussì, in diagonale, num’antaressa”. Lì no. Se c’è uno stallo libero c’è un parcheggio per te. E non è questione di grandezza di auto perché da quelle parti, gli stalli sono disegnati sull’asfalto per contenere anche il più gigantesco dei pick-up, è che tutti, dalla casalinga con la jeep al malacarne con la Mustang convertibile, parcheggiano rispettando le regole.

La seconda cosa riguarda gli uffici del turismo dei piccoli centri. Strutture imponenti, organizzatissime, zeppe di materiale informativo su alloggi, ristorazione, svaghi, servizi, escursioni, tutto. A capo, di solito, delle nonnine volontarie: sorridenti, preparatissime, gentilissime, in divisa. Hanno da mostrarti solo due fari, un promontorio e una chiesa paragonabile a quella di Bosco Minniti ma che per loro ha un valore architettonico inestimabile. Svolgono il loro volontariato come se ne dipendessero le sorti del mondo. Da noi, se ti va bene, c’è un custode in borghese, annoiato, che cerca di spiegarti usando verbi all’infinito (non sapere, potere, andare) che le piantine di Ortigia sono terminate e che si, c’è una navetta per la zona archeologica, ma non ci sono orari ufficiali.

L’ultima cosa è l’etica del lavoro. Tutti, dal manager all’inserviente dei bagni, svolgono il proprio lavoro con zelo. Non li vedi sbracati con i colleghi, non li vedi fuori a fumare, e se si lamentano della propria condizione sicuramente non lo fanno nelle ore di lavoro e non te lo danno a vedere. Perché lì, come mi ha spiegato un amico americano, l’etica del lavoro è tutto. Se non dai il massimo, se non ti impegni, prima vieni emarginato dal tuo team, poi, sei fuori. E la cosa vale ancora di più se lavori nel settore pubblico.

Il fatto è che hai trascorso due settimane in un luogo civile e ti sei arrovellato sul perché dalle tue parti non possa funzionare così. Le strade sono pulite, le aiuole curate, i ristoranti hanno dehors educati, i negozianti sono gentili e ti chiedono come va, la gente dispensa sorrisi per strada. Eppure anche da quelle parti hanno i loro problemi: la società americana è spietata, licenzia, sfratta e mette in galera con una semplicità disarmante. Nonostante gli Usa siano un Paese fondato su contraddizioni sconvolgenti, il senso civico è forte e ben radicato nella maggior parte della popolazione.

Si tratta dunque di un problema politico e amministrativo o di un profondo gap civile e culturale? Il populismo imperante tende ad accusare la politica come suprema causa di ogni male. Una tesi anche condivisibile, se si pensa alla terribile lentezza e all’incapacità con cui questa affronta i problemi e tenta di risolverli, ma che non prende in considerazione le responsabilità dei cittadini. Le strade sporche e la spazzatura gettata per terra, i parcheggiatori abusivi, i venditori abusivi, le guide turistiche abusive, i barcaioli abusivi, le auto in quinta fila, le lentezze e il menefreghismo degli uffici pubblici, il pesce fritto sulla Porta Spagnola, la mancanza cronica dei controlli, l’evasione fiscale, il malaffare generalizzato e i loschi sistemi politico-economici non potrebbero esistere senza la nostra complicità. Ci lamentiamo di tutto ma poi, quando qualcosa può cambiare il nostro gretto modo di vivere, siamo i primi a fare un passo indietro ed a lasciare tutto immutato. Viviamo in una società apatica e cinica che penalizza solo chi osserva le regole. La differenza è tutta qui, da noi si nicchia e si abbozza, lì ci si indigna e si pretende.

Abbiamo smarrito il senso di responsabilità civile che impone al ristoratore del Maine di non gettare nel cassonetto della piazza della cittadina, quarantacinque chili di carcasse di aragosta pur di liberarsene, ma di conservarle ed aspettare l’apposito ritiro, perché alla faccia degli stereotipi e degli ossimori, nella società della proprietà privata il bene comune è sacro.

Noi qui a riempirci la bocca con il Teatro Greco, gli spaghetti coi ricci, la granita di mandorla ed i consorzi pro turismo, continuiamo a gettare con disinteresse pacchi di Mabboro lait dal finestrino della macchina; loro, con il ketchup a colazione, i fettuccini salsa Alfredo si sono già organizzati, hanno raccolto quel pacchetto e sono sempre pronti a venderti il bel quadretto del sogno americano.

Il parcheggio de “El Cubano”, la meravigliosa danza del caos

Chi è stato in estate a Siracusa almeno una volta, deve esserselo chiesto: ma come funziona? Quali leggi della fisica lo regolano? Sto parlando del parcheggio de “El Cubano”, un luogo che ha spaventato persino la comunità scientifica internazionale, che pur di non rispondere a queste semplici domande e cambiare le sorti del mondo, ha preferito studiare il bosone di Higgs.

ingorgo-stradale-dell-automobile-18955907Sappiamo che l’automobilista siracusano anche quando è in possesso di regolare patente di guida, sconosce il significato dei cartelli stradali e li interpreta alla bisogna. Accelera se deve dare precedenza, frena quando dovrebbe impegnare l’incrocio; si confonde nelle rotatoie – che si ostina a chiamare “rotonte” – non segnala mai la svolta con la freccia, parcheggia in seconda fila e, se la strada è abbastanza stretta da creare disagi agli altri automobilisti, non disdegna la terza. Se ad un semaforo deve svoltare a sinistra, occuperà la corsia di destra e viceversa. Intervistato in maniera anonima, il 59% degli automobilisti ha dichiarato di credere nel Dio cristiano e di rifiutare categoricamente le altre religioni monoteiste e il codice della strada; il 15% confonde il codice della strada con la legge del Taglione; il 10% si definisce scettico e ritiene che il divieto di sosta non vada applicato a chi ha lasciato l’auto in uno stallo invalidi o davanti un passo carrabile, se il guidatore si è allontanato per prendere un caffè o acquistare sigarette e gratta e vinci; il 9% ha rinnovato almeno una volta l’assicurazione RCA; il 7% non sa, non risponde.

Questo scenario apocalittico genera il caos che viviamo quotidianamente in città. Ma come è possibile che gli stessi automobilisti generatori di caos, inseriti all’interno del parcheggio de “El Cubano” – un rettangolo di asfalto senza regole, senza stalli disegnati sull’asfalto, senza cartelli ne strisce divisorie – ne escano indenni e più facilmente che da un parcheggio con regole ferree? Il mistero è inspiegabile eppure tutto scorre senza intoppi.

Se si osserva con distacco, quello che viene fuori è una meravigliosa danza celestiale: le auto entrano ed escono cariche di vaschette di gelato, i caffè corretti scaldano gli stomaci dei guidatori e li aiutano nelle manovre più impensabili, i motociclisti defluiscono sicuri con una granita con brioches in una mano e il casco nell’altra. Tutto sembra essere regolato da leggi divine. All’interno di questo microcosmo, persino i turisti stranieri si lasciano trasportare dalla naturalezza del caos. Alcuni di loro, intervistati, hanno dichiarato di aver vissuto uno stato alterato di coscienza, come se qualcosa di sovrannaturale li avesse guidati a spingersi oltre, a sfiorare la Panda rossa e fermarsi di traverso davanti all’entrata del bar, consegnando quel gesto, all‘ineluttabile e commovente danza del caos.

Ansia della settimana 1 agosto

 – 1) Photoshoppo a prezzi modici immagini cruscotto auto aumentando temperature termometro a dismisura.
11752511_10207410752536718_7220829489105631520_nVuoi sbalordire amici e conoscenti?
Vuoi incrementare il numero dei like?
Questo è il servizio che fa per te.
Con il pacchetto copy plus avrai in aggiunta frasi ad effetto tipo “Stai murennu“, “Fuso sono“, “Abbampai“, “Minchia!!!” o ironiche “Mi scuddai a feppa a casa” e “Stuta s’aria condizionata“. 
Non perdere l’occasione!!!
Sconto 20% per i possessori di tessera Siracusadamare e Eccellenze siracusane gold.
Affrettati…

 – 2) Scarica e condividi Evolution, l’applicazione che studia il tuo politico preferito e ti fa vedere come sarà tra dieci anni!!!

È scientifico!!! Il nostro algoritmo non sbaglia mai. Provalo, è gratis…

Schermata 2015-01-13 alle 14.51.06In più, se partecipi al concorso “Vota il sorriso più falso“, puoi vincere fantastici premi e un abbonamento di 1 anno a un sito di bufale a tua scelta!!! Che aspetti?

Scarica Evolution, provalo con il tuo consigliere comunale e lasciati trascinare nel gioco dell’estate!!!

Disclaimer: Evolution va in crash se si sottopongono foto di Cuperlo, Meloni, Faraone, Sibilia, Malignaggi, Rabbito, Lo Curzio ed altri…

 – 3) Sono svogliato, no problem solving, no ambizione. Faccio spesso errori di grammatica, mi lancio in improbabili coniugazioni di verbi transitivi, difetto nel calcolo semplice e nell’utilizzo di piattaforme informatiche, non sono avvezzo a word ed excel. Cerco posto dirigenziale in società partecipata o contratto tempo indeterminato pubblica amministrazione!

 – 4) Nella polemica tra hacker e utenti della pagina Facebook “Sei di Siracusa se (svariati puntini di sospensione e punti interrogativi)” tendo a schierarmi con i primi, quantomeno per il corretto utilizzo della lingua italiana. Una menzione speciale va però all’utente che dopo essersi schierato in difesa delle meraviglie della città aretusea e dell’accoglienza dei siracusani, ha commentato una provocatoria foto con un gruppo di Rom con la didascalia “sabato pomeriggio a Sr” con un netto: non ti permettere profuga di merda!!! sei una di loro!!!

 – 5) Il rapporto Svimez spiattella dati agghiaccianti ma non tiene in considerazione la crescita esponenziale del Gratta e Vinci quale indice economico del meridione. Restiamo in attesa del più meticoloso e condivisibile Schermata 2015-07-31 alle 12.13.34rapporto Sbizzer, che analizza la curva di crescita della carne di cavallo e garantisce una lettura più dettagliata della situazione economica. Per alcuni analisti, il dato della carne di cavallo incrociato con il consumo dei condimenti – in particolare ogghiurepipi, funchetti e sassaemayoness – smentirebbe Svimez evidenziando una situazione tutt’altro che disastrosa!!!